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martedì 7 febbraio 2012

MALTEMPO, CONFAGRICOLTURA: UN CONTO DA 500 MILIONI DALLA PRIMA MAPPA DEI DANNI IN AGRICOLTURA

Fonte: Confagricoltura

L’ondata di eccezionale freddo che investe l’Italia sta creando danni notevoli all’agricoltura nelle varie regioni. Confagricoltura, con le proprie strutture territoriali, sta monitorando costantemente la situazione lungo tutto lo stivale. Da una prima stima dei danni diretti e indiretti e degli aumenti dei costi - che andrà poi perfezionata al ritorno del bel tempo - il conto per l’agricoltura complessivamente oscilla tra i 400 ed i 500 milioni di euro. Di seguito la prima mappa dei danni.

In Piemonte il freddo non si limita all'arco alpino ma si è esteso anche alle pianure; irrimediabilmente perse le coltivazioni orticole in pieno campo come cavoli, verze e broccoli; particolarmente provati anche i frutteti, in particolare gli albicocchi ed i kiwi, una tra le colture più estese in Piemonte, con oltre cinquemila ettari. Si stima un danno di 50 milioni di euro per l’ortofrutticoltura (20 per il comparto orticolo e 30 per quello frutticolo).

In Liguria a rischio, oltre le coltivazioni orticole, anche quelle floricole come ginestre, anemoni e ranuncoli; si contano danni per 5 milioni di euro. Per le serre i costi per il riscaldamento sono schizzati alle stelle e gli agricoltori sono costretti a riscaldare massicciamente, tenendo gli impianti costantemente accesi, per evitare che gelino le tubature. Molti agriturismi sono isolati, migliaia di alberi si sono abbattuti sotto il peso delle abbondanti nevicati.

In Lombardia la Confagricoltura regionale ha chiesto al Presidente della Regione Formigoni lo stato di calamità naturale. Risultano colpite tutte le attività agricole, dalla zootecnia, alla cerealicoltura, dal florovivaismo all‘apicoltura ed alle attività connesse di agriturismo e di manutenzione del verde. Non va meglio in Veneto per la neve e il vento forte; i problemi maggiori vengono da gelo e ghiaccio. In Emilia Romagna si segnalano crolli nelle stalle e costi energetici raddoppiati, con una stima dei danni di 150 milioni di euro.

Nelle Marche, grossi problemi si riscontrano, oltre che per la neve, per il forte vento che sta creando disagi consistenti, in particolare per la fornitura di energia elettrica.

In Campania il maltempo ed il gelo stanno provocando ingenti danni in particolare nelle aree interne, mettendo a rischio non solo le coltivazioni e le produzione di pregio, ma pure l'occupazione del settore. Il maltempo sta provocando serie difficoltà alle strutture aziendali e nell'approvvigionamento di mangimi e foraggi per gli allevamenti zootecnici. Confagricoltura Salerno ha attivato un numero telefonico di “emergenza agricola” (342 6469165) e l’email segnalazioni@confagricolturasalerno.it

Grave la situazione in Umbria, con temperature a –10° sotto zero; il pericolo più grande sono le gelate. In Sardegna la zootecnia soffre una carenza di foraggi. Nel Lazio Nord e nel Frusinate molte aziende agricole risultano danneggiate e completamente isolate; la viabilità interna ha ancora problemi notevoli. E’ stato attivato un “tavolo di crisi” regionale. Per alleviare i costi ingenti del riscaldamento la regione ha ampliato la dotazione di gasolio agevolato.

In ginocchio l’Abruzzo, stremato dalla situazione eccezionale di maltempo. Aziende isolate, allevamenti privi di forniture di foraggio e mangimi, danni a oliveti e vigneti, raccolti compromessi. La Confagricoltura regionale ha chiesto il riconoscimento dello stato da calamità, il secondo a poco meno di un anno. L’Organizzazione ha sollecitato agli istituti di credito di prevedere appositi plafond per l’erogazione di finanziamenti agevolati a favore delle aziende agricole per far fronte ai danni causati dal maltempo. Quantificare i danni è impossibile, sia perché l’emergenza non è affatto cessata, sia perché molte aziende sono tuttora isolate o difficilmente contattabili. Situazione tragica anche in Molise dove si registrano vere e proprie bufere di neve e vento forte che non danno tregua e stanno rovinando serre, capannoni, impianti produttivi, e piante.

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