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giovedì 31 maggio 2012

PARMIGIANO-REGGIANO: DANNI PER OLTRE 150 MILIONI. PROBLEMA CREDITO E INDICAZIONI AI CONSUMATORI

Fonte: Consorzio del Parmigiano Reggiano

 Le verifiche non si sono ancora concluse, ma è ormai pressoché certo che per il sistema Parmigiano-Reggiano si andranno a superare i 150 milioni per i danni legati al duplice terremoto del 20 e 29 maggio. Nel conto figurano i danni su prodotto, impianti e magazzini, dopo che la scossa di martedì ha causato la caduta di 334.000 forme (più di quelle toccate dalla precedente, con un totale di 633.700 forme) e l’inagibilità di 4 caseifici, che si aggiungono a quello già reso inidoneo alla trasformazione dal sisma del 20 maggio. “I danni legati al prodotto non sono i soli, ma certamente i più ingenti” – sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Giuseppe Alai; “rappresentano i due terzi del totale e si riferiscono alla grave perdita di valore delle forme al di sotto dei due mesi di stagionatura (destinate alla fusione), di quelle con stagionatura fra i 3 e i 12 mesi, e quindi non ancora conformi alla Denominazione di origine protetta (le più numerose, divenute così formaggio generico da grattugia o da fusione con una perdita di valore di circa 6 euro/kg) e a quelle già stagionate e classificate come Dop, di fatto divenute equivalenti a formaggi succedanei, con un calo di valore di due euro/kg”. “Il bilancio non è chiuso - spiega Alai – ma già si presenta drammatico, e da giorni tutto il lavoro del Consorzio è concentrato sia sull’emergenza (e tra queste la ricollocazione delle forme in idonei magazzini e gli accordi con industrie alimentari per la gestione del prodotto non più stagionabile e non veicolabile sui tradizionali canali di consumo a spicchi) che su fattori che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione”. “Il riferimento – sottolinea il presidente del Consorzio di tutela – è soprattutto alle ripercussioni finanziarie – e in tal senso sono andati gli incontri con l’ABI dell’Emilia-Romagna - che vanno scongiurate sui caseifici e sui circa 700 allevatori che ad essi fanno capo come soci o conferenti latte, essendosi determinata la perdita di prodotto che in diversi casi è a garanzia di linee di credito”. Proprio di fronte all’emergenza e al bisogno di garantire la prosecuzione dell’attività ad allevatori e caseifici il Consorzio ha già chiesto nei giorni scorsi al ministro Catania e al Governo una moratoria di 12 mesi sui prestiti a breve, l’individuazione urgenti di canali di smaltimento del prodotto danneggiato, l’anticipazione dell’erogazione dei contributi della PAC e la sospensione – già ottenuta – dell’ultima tranche del superprelievo sulle quote latte, che peraltro non hanno superato i limiti assegnati dalla UE. E di fronte a quella che lo stesso Alai definisce “la straordinaria mobilitazione di consumatori, associazioni, enti di varia natura, parrocchie, imprese e singoli cittadini”, dal presidente del Consorzio giunge un’indicazione precisa. “Nei prossimi giorni – chiarisce Alai - scatteranno grandi operazioni solidali da parte della GDO (quella concordata con Coop Italia sarà la prima, al via l’11 giugno) che per ogni pezzo di Parmigiano-Reggiano venduto a prezzi correnti destinerà un contributo (1 euro/kg) ai caseifici colpiti dal terremoto; l’acquisto è dunque il mezzo più semplice per assicurare un aiuto immediato ed evitare di cadere in speculazioni, ma per quanti fossero intenzionati ad acquistare il prodotto direttamente dai caseifici danneggiati (possibilmente in quantità compatibili con una gestione non semplicissima in questa fase), il Consorzio mette a disposizione (sia sul sito internet che mediante contatti diretti con gli uffici dell’Ente) l’elenco delle strutture interessate e dotate di adeguata esperienza nella vendita diretta, garantendo in tal senso anche la qualità del prodotto acquisito ed esercitando una adeguata tutela degli stessi consumatori, la cui generosità non può essere oggetto di operazioni improvvisate e speculative”.

FEDAGRI/CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA ESPRIME APPREZZAMENTO PER LE RISORSE AGGIUNTIVE DESTINATE ALLE IMPRESE AGROALIMENTARI DANNEGGIATE DAL TERREMOTO

Fonte: Fedagri/Confcooperative

Frutto della decisione delle Regioni italiane di potenziare la dotazione del Programma Regionale di Sviluppo Rurale dell’Emilia Romagna

(Bologna, 31 Maggio 2012). “Esprimiamo grande apprezzamento per la decisione assunta dalle Regioni italiane di potenziare la dotazione del Programma Regionale di Sviluppo Rurale dell’Emilia Romagna applicando un prelievo volontario ai PSR di ciascuna Regione per l’annualità 2013. Un’iniziativa che potrebbe mettere a disposizione importanti risorse aggiuntive (si parla di oltre 100 milioni di euro) per la ricostruzione dei fabbricati rurali delle aziende agricole e degli impianti produttivi delle cooperative gravemente danneggiati dal terribile terremoto che ha colpito l’Emilia”. Giovanni Bettini, presidente di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna, commenta così la scelta delle Regioni resa possibile anche grazie all’azione dell’Assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni ed alla disponibilità del Governo, che ha garantito il necessario cofinanziamento statale e regionale. “Si tratta di un gesto concreto ed importante di solidarietà, anche se purtroppo non sarà sufficiente ad esaurire un fabbisogno che si sta rivelando drammaticamente elevato – prosegue Bettini. Tra i settori più provati il lattiero-caseario, che ha visto danneggiate oltre 630.000 forme di Parmigiano-Reggiano e 350.000 di Grana Padano, ma anche il settore ortofrutticolo con una cooperativa che a causa dei crolli non potrà commercializzare il prodotto dei propri soci nella prossima campagna e il comparto cerealicolo con le cooperative di raccolta che hanno visto drasticamente ridimensionarsi la propria capacità di stoccaggio”. “Oltre a questo provvedimento, che verrà approvato nei prossimi giorni dalla Conferenza Stato-Regioni, – conclude Bettini – auspichiamo che, con la fattiva collaborazione della Regione, possa anche essere siglato un accordo con il sistema bancario per il mantenimento dell’erogazione, a costi estremamente contenuti, della liquidità indispensabile per sostenere le imprese nella loro attività in questa prima fase di emergenza e in un secondo tempo nella fase di ricostruzione. Inoltre, analoga attenzione e impegno dovranno essere rivolti a livello comunitario per ottenere ulteriori risorse necessarie al risarcimento dei danni subiti dal sistema agroalimentare dell’Emilia Romagna e al ripristino delle sue strutture produttive”.

GRUPPO COPROB: ZUCCHERO, ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI E RICERCA

Fonte: Coprob

Presentato oggi a Bologna in conferenza stampa il bilancio 2011 del Gruppo COPROB

Coprob conferma di essere una realtà solida registrando un utile in crescita che raggiunge i 7,3 milioni di Euro grazie, soprattutto, alla valorizzazione in sensibile crescita dello zucchero 100% italiano prodotto e venduto sul mercato locale ed alla premiante commercializzazione dei coprodotti derivanti dalla lavorazione delle barbabietole. La chiusura del bilancio del 2011 è stata caratterizzata inoltre da un margine operativo lordo (Ebitda) pari a 30,8 milioni di euro e da un risultato operativo della società (Ebit) che si è attestato sui 16 milioni di Euro. COPROB ha deciso, inoltre, di corrispondere ai propri soci che hanno conferito barbabietole nella campagna bieticolo-saccarifera 2011-2012, ristorni per un valore complessivo di 8 milioni 500 mila euro, di cui 7 milioni 755 mila quale maggiorazione del prezzo per tutte le bietole conferite, corrispondenti a 5,87 Euro a tonnellata. I restanti 745 mila Euro saranno riconosciuti ai soci che hanno consegnato il prodotto con la migliore qualità tecnico-produttiva (pari al 33% delle bietole conferite), beneficiando così di un ulteriore premio sul prezzo della bietola di 1,71 Euro per ogni tonnellata. I ristorni complessivi, pari a 6,70 Euro medi per tonnellata, rappresentano una maggiorazione del prezzo delle bietole del 21%. Il Gruppo COPROB, il cui fatturato consolidato 2011 è pari a 288 milioni di Euro, con un utile netto consolidato salito a 3,589 milioni di Euro ed un patrimonio netto consolidato pari a 135 milioni di Euro, chiude un anno molto importante anche dal punto di vista societario. Si è infatti conclusa l’operazione societaria, iniziata nel 2008, che ha portato alla fusione per incorporazione di Italia Zuccheri SpA in COPROB; questo ha consolidato il ruolo di capogruppo della Cooperativa che si pone, ora, come unico interlocutore a livello di Gruppo nei confronti di terzi interessati direttamente o indirettamente al settore bieticolo-saccarifero. Inoltre, la fusione ha contribuito a consolidare la vocazione mutualistica prevalente di COPROB, attraverso l’allargamento della sua base sociale che, nei primi mesi del 2012 ha raggiunto i 5.500 soci. Nel 2011 COPROB ha effettuato nuovi investimenti per oltre 19 milioni di euro, di cui 9 destinati ad aumentare la capacità dello stabilimento di Minerbio attraverso l’integrazione produttiva tra la lavorazione della bietola – che si svolge nel periodo luglio/novembre - e la raffinazione di zucchero grezzo da canna – che si svolgerà nel periodo gennaio/maggio - per meglio gestire il mercato, attraverso una disponibilità continua di prodotto, e per meglio assorbire i rilevanti costi fissi di impianti che fino ad oggi avevano lavorato solo per quattro mesi all’anno. A livello di Gruppo prosegue inoltre il programma finalizzato alla produzione di energia da fonti rinnovabili che, oltre ai progetti di riconversione degli ex zuccherifici di Finale Emilia (Modena) e Porto Viro (Rovigo), prevede la realizzazione di tre impianti per la produzione di Biogas di 0,99 MWe alimentati principalmente da sottoprodotti della barbabietola. Nel corso del 2011 sono inoltre proseguite le attività di ricerca, condotte in partnership con Bio-on, nel settore delle bioplastiche da coprodotti di barbabietola (biopolimeri PHAs). “L’anno appena concluso ha rappresentato un anno cruciale per la Cooperativa – sottolinea il presidente Claudio Gallerani che continua – La conclusione del riassetto societario ha rafforzato la Cooperativa quale capogruppo e il progetto cooperativo di COPROB ha riscosso grande consenso tra i bieticoltori che sono aumentati del 57% da quando ha preso avvio nel 2008. Siamo fieri ed orgogliosi del lavoro svolto in questi anni perché i risultati ottenuti ci hanno consentito di mantenere viva la coltivazione della barbabietola, con soddisfazione delle aziende aderenti alla Cooperativa come testimoniato dal bilancio 2011. I bieticoltori di COPROB, da quest’anno, hanno inoltre la possibilità di programmare il loro futuro sottoscrivendo contratti di coltivazione triennali, con un premio sul prezzo bietola di 2,5 Euro tonnellata a partire dalla campagna 2012”. “Il mercato nazionale ha premiato l’unico zucchero 100% italiano – afferma il direttore generale Stefano Montanari – e la Cooperativa ha distribuito questo premio ai suoi soci, che nel 2011 hanno realizzato il record produttivo della storia di COPROB. Ci auguriamo che lo Stato Italiano riconosca la nostra capacità di rispettare gli impegni assunti in occasione della Riforma OCM e che proceda quanto prima all’erogazione dei contributi 2009 e 2010, sostenendo questa realtà italiana virtuosa”.

TERREMOTO, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “INDISPENSABILE UNA CORSIA PREFERENZIALE DI ACCESSO AL CREDITO PER LE AZIENDE AGRICOLE COLPITE DAL SISMA”

Fonte: Confagricoltura

"Per superare la fase di emergenza ed avviare speditamente la ricostruzione, le imprese agricole delle aree terremotate devono avere una corsia preferenziale di accesso al credito". Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi parlando all'Assemblea dei Quadri dirigenti dell’Organizzazione sulla situazione in Emilia e nelle altre zone devastate dal sisma. "Bisogna attivare – ha spiegato Mario Guidi - canali di fiducia per quelle aziende che, proprio perché disastrate, con le abitazioni ed i fabbricati strumentali distrutti, non hanno adeguate garanzie da offrire per l'accesso al credito, che è fondamentale per la fase di soccorso e per la ripresa in tempi celeri". "Ci attendiamo – ha proseguito il presidente dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli - uno sforzo del governo in questo senso, che preveda garanzie finanziarie e fideiussioni pubbliche che sostengano gli sforzi imprenditoriali per la ricostruzione. Occorre che la Banca d’Italia ed i regolatori del sistema diano alle banche la possibilità di erogare credito, con modalità rapide, semplici ed efficaci, alle imprese che vogliono e sentono più di ogni altra cosa l’urgenza di ripartire subito".

COLDIRETTI: ANNULLATA LA FESTA DI EDUCAZIONE A CAMPAGNA AMICA. IL TERREMOTO FA SALTARE LA GIORNATA FINALE DEL PROGETTO 2011/2012 “LA MIA MERENDA”

Fonte: Coldiretti Ferrara  

La grave situazione provocata dai terremoti dei giorni scorsi ci costringe ad annullare la giornata conclusiva del progetto di educazione rivolto alle scuole primarie della nostra provincia che avrebbe dovuto svolgersi domani all’agriturismo Ca Nova di Tasca Andrea a Ro Ferrarese. Si pensa al “recupero” all’inizio del prossimo anno scolastico.

 La drammatica situazione provocata dalle forti scosse di terremoto dei giorni scorsi ci ha imposto di annullare l’ormai tradizionale giornata finale dedicata alla premiazione delle scuole che hanno partecipato al nostro progetto educativo di Campagna Amica per il 2011/2012. Abbiamo ritenuto non opportuno – precisa Coldiretti Ferrara - svolgere la manifestazione, e successivamente la chiusura di molti istituti scolastici ha di fatto reso necessario annullare questa giornata. Purtroppo il sisma ha sconvolto a fondo la normale attività anche dell’organizzazione e Coldiretti si è trovata nella necessità di rivedere molti progetti, in particolare con le scuole. “Per ora abbiamo annullato la giornata – continua il direttore Luigi Zepponi – che avrebbe dovuto tenersi venerdì 1 giugno presso una nostra azienda agrituristica in comune di Ro ferrarese, a pochi passi dall’area golenale del Mulino del Po. Confidiamo di avere la possibilità di proporre alle scuole una giornata all’inizio del prossimo anno scolastico, volendo dare un riconoscimento a quelle classi che hanno partecipato al progetto educativo incentrato sulla merenda, e che hanno elaborato una serie di lavori veramente interessanti, dalla raccolta di ricette, a lavori multimediali, ad elaborazioni anche molto originali, che vogliamo sicuramente avere l’occasione di far conoscere ed apprezzare”.

NUOVO BOLLETTINO IRRIGAZIONE DEL CER

Fonte: Cer - Consorzio del Canale Emiliano Romagnolo

Il cambiamento repentino delle previsioni di precipitazioni nei prossimi giorni, ci costringe all’emissione di un secondo e straordinario bollettino, che tenga conto della sostanziale e drastica diminuzione degli apporti di acqua da parte delle piogge:
- Fragola Irrigare in tutti i terreni con i volumi irrigui riportati nel Disciplinare, oppure indicati nella pagina di risposta del servizio Irrinet ET: 3,4
 - Melone Irrigare in tutti i terreni con i volumi irrigui riportati nel Disciplinare, oppure indicati nella pagina di risposta del servizio Irrinet ET: 3
- Cocomero Irrigare in tutti i terreni con i volumi irrigui riportati nel Disciplinare, oppure indicati nella pagina di risposta del servizio Irrinet ET: 3
- Aglio, in assenza di precipitazioni superiori a 25 mm, irrigare in tutti i terreni con i volumi irrigui riportati nel Disciplinare, oppure indicati nella pagina di risposta del servizio Irrinet. ET: 2,50
- Cipolla, in assenza di precipitazioni superiori a 25 mm, irrigare in tutti i terreni con i volumi irrigui riportati nel Disciplinare, oppure indicati nella pagina di risposta del servizio Irrinet. ET: 2,50
- Patata, in assenza di precipitazioni superiori a 25 mm, irrigare in tutti i terreni con i volumi irrigui riportati nel Disciplinare, oppure indicati nella pagina di risposta del servizio Irrinet. ET: 2,50
- Bietola da seme, in assenza di precipitazioni superiori a 25 mm, irrigare in tutti i terreni con i volumi irrigui riportati nel Disciplinare, oppure indicati nella pagina di risposta del servizio Irrinet. ET: 3
 - Pomodoro, in assenza di precipitazioni superiori a 25 mm, irrigare in tutti i terreni con i volumi irrigui riportati nel Disciplinare, oppure indicati nella pagina di risposta del servizio Irrinet. ET: 2,5  

Arboree – In caso di piogge inferiori a 20 mm irrigare restituendo i seguenti volumi giornalieri.

COLTURA       INTERFILARE INERBITO  INTERFILARE LAVORATO  NOTE

POMACEE                         4.2                                             -
ALBICOCCO-SUSINO     3.5                                           2.5
CILIEGIO                           4.1                                           2.5
PESCO                               3.5                                           2.5
VITE                                    -                                               -                      Non irrigare
ACTINIDIA                      4.4                                            3.8

Nella vite e negli arboreti, in caso di piogge inferiori a 20 mm, limitatamente a zone collinari e ai terreni sciolti, è possibile effettuare un intervento di soccorso negli impianti giovani.
In caso di pioggia, per determinare il periodo di sospensione dell’irrigazione, occorre dividere i mm letti con il pluviometro per il consumo giornaliero della coltura interessata. Esempio: una pioggia di 35 mm su susino con interfilare inerbito determinerà un periodo di sospensione dell’irrigazione pari a 10 giorni (35/3.5).
Si ricorda che l’irrigazione post-trapianto è sempre consentita.

TERREMOTO: DALLA CAMERA DI COMMERCIO CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LA COPERTURA DELLE SPESE PER IL RIPRISTINO DI IMPIANTI E ATTREZZATURE DANNEGGIATI

Fonte: Camera di Commercio di Ferrara

 200.000 euro, ma sono destinati a diventare molti di più, i contributi a fondo perduto messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Ferrara per la copertura delle spese (sostenute nel periodo dal 21 maggio 2012 al 30 giugno 2013) per il ripristino di impianti e attrezzature danneggiati dal terremoto, compresi i costi di sgombero e di smaltimento di residui, la riparazione o il riacquisto (in caso di danno non riparabile) di impianti produttivi, macchinari, attrezzature e arredi, l'acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, danneggiati e non più riutilizzabili. Potranno presentare richiesta per ottenere i contributi le imprese con sede e/o unità operativa nella provincia di Ferrara, che, al momento della presentazione della domanda, abbiano: • presentato la segnalazione del danno alle Autorità competenti nei termini previsti; • subito danni per un importo complessivo segnalato superiore a 10.000 euro. "Riceviamo telefonate - ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Carlo Alberto Roncarati - con cui gli imprenditori ci chiedono di non essere lasciati soli in questo momento di difficoltà. Non possiamo e non vogliamo farlo e le decisioni assunte dalla Giunta camerale intendono essere un segnale forte in questo senso". Il bando aprirà il 2 luglio e resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio Marketing del territorio, innovazione e qualità della Camera di Commercio (tel. 0532/783.813-820-821, e-mail promozione@fe.camcom.it).

TERREMOTO, MOTOLESE (ANGA- CONFAGRICOLTURA): “GLI AGRICOLTORI VOGLIONO TORNARE ALLA PIENA EFFICIENZA, CHIEDONO OSSIGENO PER LE IMPRESE”

Fonte: Confagricoltura

“Alle zone colpite dal terremoto va tutta la nostra solidarietà. Per le tante aziende agricole, tra le quali molte gestite da giovani, stiamo valutando, assieme ai tecnici, il modo migliore per collaborare concretamente alla ripresa economica”. Lo ha detto il presidente dell’Anga, Nicola Motolese, in base ad un primo monitoraggio effettuato sulle aziende degli associati in provincia di Modena e Ferrara. Per i cerealicoltori è una corsa contro il tempo per rispettare i tempi della raccolta. “Si deve far presto, molto presto. La preoccupazione ora non è solo quella di reperire i macchinari, ma anche trovare dove stoccare il prodotto: metà degli essiccatoi sono crollati, moltissimi inagibili. Dove porteremo il grano? – Si chiede Rossella Bonora, 21 anni, azienda frutticola e seminativa a Finale Emilia (Mo). - Il terremoto ha colpito duramente la nostra zona, le nostre case e le nostre strutture, ma siamo già fortunati ad essere ancora qui. Dormiamo in tenda e ci siamo già rimboccati le maniche e tornati, per quanto si può, a lavorare”. Alessandro Goldoni alleva maiali a Medolla.”Speriamo che sia finita, perdere la casa è terribile, ma perdere la nostra attività e la nostra speranza per il futuro non è possibile – sottolinea il giovane imprenditore di Confagricoltura -. Sono tra i ‘fortunati’, perché il terremoto ha coinciso con il periodo giusto di vendita dei suini: avevo 4.200 capi che ho provveduto ad evacuare in gran parte subito dopo la prima scossa. Degli 8 fabbricati oggi solo uno, il più moderno e sicuro, ospita i 500 suini che mi sono rimasti. Chiediamo di tornare subito a lavorare e ripristinare il ciclo produttivo”. Gli imprenditori agricoli non chiedono elemosine, ma ossigeno per rimettere in piedi le loro imprese. Sono determinati a far ripartire il sistema economico, l’agricoltura e il suo indotto per poter garantire il futuro alle loro famiglie e alle comunità colpite. Ci vorranno mesi, a patto che il sisma si tranquillizzi, per tornare alla piena efficienza, ma per gli imprenditori di Confagricoltura, che debbono affrontare danni in alcuni casi gravissimi, l’obiettivo prioritario è quello di riprendere al più presto la propria attività riducendo o eliminando l’inutile carico burocratico. Serve disponibilità finanziaria e strumenti creditizi finalizzati al riavvio dell’attività produttiva, una moratoria su mutui e la flessibilità nell’utilizzo degli affidamenti, oltre alla sospensione di tutte le imposte, IMU in testa.

TERREMOTO, LA GIUNTA DI CONFAGRICOLTURA COMMENTA LE MISURE D’EMERGENZA PRESE DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Fonte: Confagricoltura

Riguardo alle misure di sostegno per le zone colpite dal terremoto, definite oggi dal Consiglio dei ministri, la Giunta di Confagricoltura apprezza la tempestività delle decisioni del Governo, richiamandone allo stesso tempo l’attenzione sulla necessità di tener presente le peculiarità del settore agricolo, pur pienamente inserito nel sistema imprenditoriale emiliano e nazionale. La Giunta di Confagricoltura, in attesa di poter disporre del dettaglio dei provvedimenti, sottolinea quindi l’esigenza di norme adeguate all’emergenza e soprattutto l’assoluta necessità di far rientrare le aziende agricole in tutte le misure di sostegno previste per le contigue realtà imprenditoriali. Questo tenendo nella massima considerazione l’identità produttiva della zona, centrale per molte altre parti dell’economia nazionale e punto di riferimento di un vasto bacino d’indotto che, senza l’apporto delle aree colpite dal sisma, rischia di fermarsi, con gravissimi danni in termini di occupazione, Pil ed export. Fondamentale sotto questo profilo è un celere ripristino delle infrastrutture. Di assoluta rilevanza - sottolinea ancora la nota della Giunta confederale - è un’azione di vigilanza su possibili distorsioni di mercato conseguenti alla necessità di esitare a prezzi non adeguati ai reali listini alcuni prodotti agricoli sensibili, primo fra tutti il latte. A livello di misure interne a Confagricoltura, la Giunta ha individuato un percorso di solidarietà con gli imprenditori agricoli colpiti dal sisma, particolarmente urgente per quanto riguarda la necessità di sopperire alle attrezzature agricole andate distrutte con altre date in uso. Su questo punto Confagricoltura rivolge un sentito appello alle Amministrazioni centrali e del territorio perché favoriscano sotto il profilo burocratico queste azioni di mutuo sostegno senza le quali produzioni agricole tra le più importanti dell’annata rischierebbero di andare perdute. Per forme di aiuto più generali è attivo il conto corrente della Cassa di Risparmio di Ferrara (intestato a "Carife aiuti terremoto", causale del bonifico “Terremoto Emilia 2012”, Iban IT98U0615513 000000000037519) della cui apertura Confagricoltura si è fatta promotrice.

TERREMOTO, CATANIA: AL VIA PRIMI INTERVENTI PER L’AGRICOLTURA DELL’EMILIA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

 “Abbiamo esaminato la critica situazione nella quale versano le imprese agricole delle zone colpite dal sisma e valutato le possibili risposte economiche in grado di riattivare un tessuto produttivo così fortemente ferito dal terremoto. Si tratta di una vera tragedia nazionale alla quale intendiamo dare risposte concrete. Lo strumento più immediato per il raggiungimento di questo obbiettivo è certamente il potenziamento del Programma di sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna, a cui si giungerà anche grazie all’iniziativa presa questa mattina dal Coordinatore degli Assessori regionali, Dario Stefano, che ha promosso una rimodulazione in favore della Regione Emilia-Romagna di parte dei fondi precedentemente assegnati ad altre Regioni. Per la parte rimanente delle risorse mi sono attivato per reperire i fondi attraverso la rimodulazione delle quote di cofinanziamento nazionale e mediante l’attivazione di nuove risorse sulle quali il Governo sta lavorando.” Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, commenta l’incontro che ha avuto oggi pomeriggio con il Coordinatore degli assessori Regionali, Dario Stefano, e l’Assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni. L’Assessore Stefano ha proposto ai colleghi Assessori delle altre Regioni l’applicazione di un prelievo (contributo di solidarietà terremoto) a carico dei Psr delle Regioni non interessate dai fenomeni sismici, recuperando in questo modo circa 50 milioni di euro di fondi comunitari. Parallelamente, a livello nazionale, su iniziativa del Ministro Catania, sono state avviate una serie di iniziative che dovranno condurre alla rimodulazione delle quote di cofinanziamento nazionale originariamente destinate ad altre Regioni per un valore di 39 milioni di euro e all’attivazione di nuove risorse pari a 52 milioni di euro. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione della Regione Emilia-Romagna nuove risorse per complessivi 135 milioni di euro di nuovi fondi, di cui 100 milioni sul Psr e 35 milioni liberati dal bilancio regionale a seguito dell’intervento sostitutivo dello Stato. “In questo modo – prosegue Catania - in tempi contenuti, la Regione Emilia-Romagna sarà posta nelle condizioni di poter intervenire al ripristino del potenziale produttivo delle aziende agricole colpite, così da permettere la messa in sicurezza delle strutture coinvolte dal sisma ed accelerare la ripresa dell’attività produttiva.” Le imprese agricole e alimentari beneficieranno anche delle misure previste dal decreto legge varato oggi dal Consiglio dei Ministri, che comprende anche misure di sostegno per la ricostruzione. Inoltre, una volta completato il censimento dei danni, saranno attivate misure di aiuto del Fondo di solidarietà nazionale, attraverso le quali è possibile intervenire per i danni causati alle produzioni, alle strutture aziendali ed alle infrastrutture connesse all’attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica. In relazione alla tipologia dei danni riscontrati, potranno essere concessi a favore delle aziende agricole colpite contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell’anno in cui si è verificato l’evento ed in quello successivo, proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso, contributi per il ripristino delle strutture aziendali e la ricostituzione delle scorte aziendali eventualmente compromesse o distrutte. Potrà essere concesso anche l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi all’evento. Un’attenzione particolare viene inoltre rivolta ai danni che hanno colpito direttamente i prodotti e le scorte. Particolarmente difficile è la situazione degli stabilimenti di maturazione dei formaggi DOP. Al riguardo sono già in corso misure per la dislocazione del prodotto delle imprese danneggiate al di fuori della zona di produzione prevista dai disciplinari. “Ci siamo anche attivati - ha concluso il Ministro Catania - nei confronti dell’Unione europea, la quale dovrà verificare preventivamente le relative disponibilità di bilancio, per consentire agli agricoltori delle aree colpite dal sisma di ricevere un acconto del 50% sui contributi previsti dalla Politica agricola comune (regime di pagamento unico) a partire dal prossimo mese di luglio, in anticipo di cinque mesi rispetto ai tempi stabiliti dalla normativa comunitaria.”

mercoledì 30 maggio 2012

TERREMOTO - RISORSE AGGIUNTIVE DEL PSR PER L'EMILIA-ROMAGNA. RABBONI: DALLE REGIONI E DAL GOVERNO UN GESTO CONCRETO E IMPORTANTE DI SOLIDARIETÀ IN UN MOMENTO DI GRAVISSIMA DIFFICOLTÀ DELL'AGRICOLTURA EMILIANO-ROMAGNOLA

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

 “Un gesto concreto e importante di solidarietà tra territori, per il quale desidero ringraziare, anche a nome del presidente Vasco Errani, l’assessore della Regione Puglia e coordinatore della Commissione nazionale politiche agricole Dario Stefano, oltre naturalmente al ministro delle politiche agricole Mario Catania ”. Così si è espresso l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni a proposito della decisione, assunta oggi da tutte le Regioni, di potenziare la dotazione del Programma regionale di sviluppo rurale a favore dell’Emilia-Romagna, applicando un prelievo ai PSR di ciascuna Regione per l’ annualità 2013, mentre a sua volta il Governo si impegnerà a garantire il necessario cofinanziamento statale e regionale. “E’ un’iniziativa certamente molto utile che arriva in un momento di gravissima difficoltà dell’agricoltura emiliano-romagnola – ha spiegato Rabboni – anche se purtroppo da sola non sarà sufficiente ad esaurire un fabbisogno che si sta rivelando drammaticamente elevato.” Il provvedimento, che dovrebbe mettere a disposizione della Regione Emilia-Romagna risorse aggiuntive pari a oltre 100 milioni, verrà sottoposto nei prossimi giorni all’approvazione della Conferenza Stato-Regioni. La Regione Emilia-Romagna attiverà nei tempi più rapidi le procedure per la pubblicazione del relativo bando

LA PROVINCIA APRE UN CONTO CORRENTE BANCARIO PER I TERRITORI COLPITI DAL TERREMOTO

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

La Provincia ha attivato un conto corrente bancario alla Cassa di Risparmio di Ferrara per raccogliere risorse da devolvere ai territori colpiti dal terremoto. L’intestazione del conto è “Provincia di Ferrara per interventi di solidarietà” e il codice: IBAN IT 67 Z 06155 13015 000003204155, con la causale: “terremoto maggio 2012”. “È un gesto concreto – dice la presidente della Provincia Marcella Zappaterra – per far sentire la vicinanza della Provincia e delle istituzioni alle persone, famiglie e imprese del territorio, così duramente colpite dal sisma. Per questo stiamo facendo ogni sforzo perché le difficoltà siano al più presto superate e perché riparta il prima possibile la ricostruzione”.

TERREMOTO, CONFAGRICOLTURA: “MISURE CERTE E SUBITO PERCHE’ LE IMPRESE POSSANO RIPARTIRE, NELLE PROVINCE DI MODENA E FERRARA LA PRODUZIONE AGRICOLA VALE 1,2 MILIARDI DI EURO”

Fonte: Confagricoltura

 “Le 41 nuove scosse sismiche che si sono susseguite durante la notte non piegano lo spirito degli agricoltori emiliani che chiedono una cosa sopra tutte: poter riprendere al più presto il lavoro nelle loro imprese”, questo il bollettino del day after che arriva dalle sedi di Confagricoltura delle province di Modena e Ferrara. Quasi una sfida al terremoto che ha squassato le loro case, stalle, magazzini devastandoli. I danni appaiono di ora in ora più gravi e per quantificarli in maniera corretta bisognerà effettuare una puntuale ricognizione degli edifici distrutti, delle aree coltivate inghiottite dalle gigantesche fenditure che si sono aperte improvvisamente nel terreno. “Ma quel che non può aspettare – sottolinea Confagricoltura – è la ripresa delle attività agricole che devono seguire il loro corso, pena ulteriori danni a quella terra che viene identificata come il cuore del sistema agroalimentare italiano”. Basta qualche cifra per rendersene conto: nelle sole province di Ferrara e Modena il valore della produzione lorda vendibile agricola tocca 1,2 miliardi di euro (pari ad oltre un quarto di quella di tutta la regione) ed il settore impiega circa 30.000 addetti. Per quanto riguarda la filiera agroindustriale, sempre nel territorio delle due province più colpite dal sisma, il fatturato sfiora i 6,3 miliardi di euro (anche qui poco meno di un quarto del settore a livello regionale), mentre l’occupazione si avvicina ai 14.000 addetti. Una macchina che non si può inceppare perché si metterebbe a rischio, oltre le produzioni, una grossa fetta dell’export made in Italy, di cui l’agroalimentare è una delle principali locomotive. “Quel che serve va fatto subito – dice il presidente di Confagricoltura Guidi – l’agricoltura non può essere dimenticata. Oltre allo slittamento dell’Imu va congelata ogni forma di onere fiscale e contributivo, ma soprattutto non bisogna affliggere chi sta combattendo coraggiosamente contro la fatalità del terremoto con modulistiche e assurdità burocratiche. Vogliamo vedere uno Stato vicino ed amico, occorre subito dare respiro e certezze a chi è stato colpito, non seppellire sotto le scartoffie chi non è stato sepolto dalle rovine della propria casa”. Intanto l’aggiornamento del disastro continua: si contano oltre 400.000 forme di Parmigiano e Grana Padano danneggiate, in molti allevamenti suinicoli centinaia di animali che non possono più essere ricoverati nelle strutture inagibili vengono venduti anticipatamente (e in molte zone cresce l’urgenza di bonificare le aree terremotate dalle carcasse di altre centinaia di animali morti nei crolli). Per l’allevamento i problemi non finiscono qui, nelle aree più a rischio i mangimifici sono chiusi, come quello di Ostiglia, presso Mantova, così pure lo Stabilimento della Granarolo. Senza contare che nelle aziende manca l’elettricità e le operazioni di mungitura possono spessa essere eseguite solo grazie a gruppi elettrogeni d’emergenza”.

RIAPERTA AL TRAFFICO LA STRADA PROVINCIALE VIRGILIANA

Fonte: Ufficio Stampa della Provincia

Con la demolizione della sommità della ciminiera dell’antica fabbrica di pomodori a Bondeno, è giunto dai Vigili del Fuoco il via libera per la riapertura al traffico della Sp 69 Virgiliana. La strada, di proprietà della Provincia, era stata chiusa perché il sisma di domenica 20 maggio aveva causato seri danni alla ciminiera che si trova in prossimità della carreggiata stradale, rappresentando quindi un serio pericolo per la circolazione stradale. Ora., dopo le operazioni di demolizione, è stato dunque riaperto al traffico, sia leggero che pesante, il tratto di Virgiliana compreso nell’intersezione tra la Sp 9 e Ponte Rana.

martedì 29 maggio 2012

TERREMOTO, CONFAGRICOLTURA: “DANNI DISASTROSI MA IL CONTEGGIO ORA E’ IMPOSSIBILE. ESSENZIALE INTERVENIRE SUBITO SEMPLIFICANDO AL MASSIMO LE PROCEDURE”

Fonte: Confagricoltura

 “In una situazione in cui la protezione civile sta cercando di stabilire quante persone possono essere ancora sotto le macerie azzardare cifre sui danni è un’operazione perlomeno azzardata. Con strade bloccate, telefoni in tilt e interi paesi sgomberati non si può avere una attendibile contabilità dei danni alla produzione agricola e ogni calcolo fatto sulle ipotesi rischierebbe di rivelarsi sbagliato per difetto o per eccesso”. Lo sottolinea Confagricoltura in una nota che fa il punto sulla drammatica giornata vissuta oggi. La zona devastata dal sisma si è ampliata ed ha investito altri comuni che erano stati toccati solo parzialmente dal primo evento sismico. Tragica la situazione a Mirandola, Cavezzo, Medolla, pure nelle campagne. Nelle aree già toccate i danni si sono sommati a quelli precedenti. Si registrano crolli strutturali di fabbricati ed abitazioni rurali. Altri caseifici sono stati colpiti ed hanno subito perdite ingenti con le scalere di parmigiano cadute ed il prodotto rovinato a terra. La stessa Confagricoltura di Modena su otto sedi comunali ne ha quattro inagibili; comunque una dozzina di tecnici dell’Organizzazione sono all’opera e si spostano da azienda ad azienda, per valutare la situazione e verificare emergenze e necessità. Le testimonianze raccolte da Confagricoltura rivelano la gravità della situazione ma anche la voglia di rialzarsi degli agricoltori. Luigi Testi di Cavezzo (Modena) ha la stalla distrutta e il bestiame all’aperto che deve comunque accudire. Nonostante i danni la sollecitazione che l’imprenditore, in piena emergenza, fa alla Pubblica Amministrazione è sulla celerità nelle autorizzazioni, per ripristinare le strutture di un’attività produttiva, come quella zootecnica, che non si può fermare. Gianni Paradisi a Finale Emilia ha visto crollare il capannone nuovo. All’azienda Fratelli Rossi di San Felice è andata giù la stalla con i maiali all’interno e non si sa quanti capi si potranno salvare. Giorgio Busini di San Prospero, con un’azienda modello frutticola a pere, di 100 ettari, ha l’abitazione ed altri fabbricati aziendali totalmente a terra. Sono solo alcuni delle centinaia di produttori agricoli che per il sisma del 29 maggio sono in grave difficoltà. Ai danni si aggiungono le emergenze. Confagricoltura chiede per gli agricoltori, che non possono allontanarsi dalle loro aziende, roulotte e camper. In ampie zone manca la corrente elettrica impedendo la mungitura del bestiame. Molti allevatori stanno provvedendo con gruppi elettrogeni.

COLDIRETTI: CONTINUA IL DRAMMA DELLA TERRA CHE TREMA, LE NUOVE TERRIBILI SCOSSE PORTANO DOLORE E ALTRI DANNI

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Nelle zone già colpite nei giorni scorsi nuovi danni per abitazioni e fabbricati. Coldiretti continua la rilevazione dei danni, ma si dovranno verificare di nuovo le aziende già viste che con le nuove scosse hanno subito altri problemi. Cordoglio per i morti e vicinanza a chi ha perso casa e lavoro. Bene le rassicurazioni per roulotte, tende e prefabbricati ad agricoltori in campagna ma da Cdm, oltre all’Imu, serve proroga di Iva, Irap, Inps Irpef o Ires in scadenza

Salgono ad almeno mezzo miliardo i danni stimati nell’agroalimentare dalla Coldiretti per il terremoto in Emilia Romagna tra nuovi crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili), di capannoni e stabilimenti di trasformazione, danni ai macchinari e un totale di circa un milione di forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano rovinate a terra dopo le ultime scosse che hanno provocato ulteriori crolli delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura. E’ quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti che esprime il cordoglio per le vittime e ha attivato una azione di verifica e di assistenza nelle aree rurali dove si moltiplicano le segnalazioni nonostante le difficoltà di comunicazione. Coldiretti Ferrara da una settimana sta visitando azienda per azienda i propri soci per constatare l’entità dei danni ed i problemi derivati dal sisma del 20 maggio, ma da oggi si sta mettendo in conto di dover riverificare tutto quanto vista la potenza delle nuove scosse. Tutto il personale della zona di Bondeno e Ferrara, supportato dai tecnici delle altre zone della provincia di Ferrara, è impegnato giorno per giorno per sostenere i soci delle aree più colpite e provvedere insieme a loro a fare le segnalazioni ed attivare le procedure d’urgenza, in attesa di conoscere cosa poter fare per dare concretezza alle enunciazioni di aiuto e di sostegno che sono giunte da tutti i livelli istituzionali. Sono importanti, dopo le nuove scosse di oggi - sottolinea la Coldiretti - le rassicurazioni giunte dal capo della protezione civile Franco Gabrielli che ha indicato tra le priorità dell'emergenza terremoto in Emilia gli agricoltori ai quali saranno destinate roulotte, tende e prefabbricati perché non si possono allontanare dalle loro fattorie e abbandonare la terra e gli allevamenti, dove è necessario garantire la custodia e l’alimentazione degli animali. Insieme alla necessaria azione di assistenza però il Consiglio dei Ministri convocato dal presidente Mario Monti deve fare presto nel varare provvedimenti di sostegno alle imprese poiché – continua la Coldiretti - ci sono almeno 150 milioni di euro stimati di tasse in scadenza entro il mese giugno per le aziende agricole delle aree colpite dal sisma. Oltre alla prima rata dell’Imu occorre intervenire sull’Iva, l’acconto 2012 e il saldo dell’Irpef o dell’Ires, l’Irap e i contributi Inps in scadenza entro giugno, senza dimenticare - sottolinea la Coldiretti - le rate di mutui e prestiti che ci aspettiamo vengano prorogate. Continua intanto l’iniziativa della vendita straordinaria di Parmigiano Reggiano caduto a terra nei magazzini colpiti dal sisma e per far fronte alle migliaia di richieste di chi vuole sostenere la ripresa acquistando Parmigiano Reggiano “terremotato” ed altri prodotti agroalimentari è stata istituita la e-mail terremoto@coldiretti.it, alla quale indirizzare richieste, specificando nome, indirizzo, telefono, prodotto e quantitativo cui si è interessati, alle quali sarà data risposta sulla base delle disponibilità e della situazione di emergenza. E’ infatti difficile per i caseifici interessati poter recuperare le forme cadute a terra, con i magazzini già lesionati e che oggi avranno avuto ulteriori problemi, ritardando ulteriormente la disponibilità di prodotto da poter consegnare nei punti Campagna Amica per la vendita. L’attivazione della mail, dimostrazione della volontà di ricominciare delle imprese colpite da sisma, è stata sollecitata dalle richieste dei cittadini con una media di cento richieste all’ora tra telefonate ed e-mail.

TERREMOTO, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “PROFONDO CORDOGLIO PER LE VITTIME, PRONTI A RISPOSTE CONCRETE E SOLDIALI”

FONTE: CONFAGRICOLTURA

“Di fronte alla nuova terribile prova a cui gli abitanti delle zone sconvolte dal terremoto di dieci giorni fa sono stati sottoposti dalle scosse telluriche di oggi l’unica reazione possibile, oltre al più profondo cordoglio per le vittime, deve essere una risposta concreta e solidale. Confagricoltura, di cui molti associati sono stati pesantemente danneggiati  dal sisma, sta attivando le sue strutture centrali e territoriali per sopperire alle necessità della popolazione colpita e sostenere le misure di emergenza che il governo metterà in atto”. Così il presidente di Confagricoltura Mario Guidi.

lunedì 28 maggio 2012

COLDIRETTI: IL MERCATO DEL DORO CAMBIA GIORNO, DA DOMANI LE AZIENDE PRESENTI AL MARTEDI MATTINA

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Il mercato di campagna amica del Doro, si terrà da domani ogni martedì mattina.

Cambia giorno il mercato “i sapori del Doro”, che da domani si terrà ogni martedì mattina presso il parcheggio del centro acquisti “Doro”, a Ferrara, all’angolo tra via Modena e via Marconi. Oltre al cambio di giornata debutta anche una nuova azienda, (Azienda Agricola Sanguin Marcello di Castelfranco Emilia) che porterà i propri vini sfusi ed in bottiglia, primo nuovo partecipante del gruppo di aziende che nelle prossime settimane arricchiranno le presenze, oggi un po’ ridotte a causa della indisponibilità di prodotto e di difficoltà operative di alcuni partecipanti.

COLDIRETTI: UNA MAIL PER SALVARE IL PARMIGIANO “TERREMOTATO”

Fonte: Coldiretti Ferrara

Coldiretti informa che è stata istituita una mail alla quale far pervenire ogni richiesta in merito all’acquisto di parmigiano-reggiano da aziende colpite dal sisma del 20 maggio scorso.

Una mail per far ripartire l’economia e l’occupazione nelle zone colpite dal terremoto con l’agroalimentare che è il motore e il simbolo di questi territori. Per far fronte alle migliaia di richieste di chi vuole esprimere solidarietà acquistando Parmigiano Reggiano “terremotato” e gli altri prodotti agroalimentari tipici dei territori colpiti dal sisma, Coldiretti ha attivato la e-mail terremoto@coldiretti.it a cui ci si può rivolgere per inviare richieste, specificando nome, indirizzo, telefono, prodotto e quantitativo cui si è interessati. Compatibilmente con la situazione di difficoltà che stanno vivendo i produttori verranno date - sottolinea Coldiretti - tutte le necessarie informazioni per contribuire concretamene a risollevare un comparto, come quello agroalimentare, che ha subito danni per 250 milioni di euro con crolli e lesioni ai magazzini di stagionatura, gli edifici rurali (case, stalle, fienili e serre), danni ai macchinari e perdita degli animali sotto le macerie. L’attivazione della mail, dimostrazione della volontà di ricominciare delle imprese colpite da sisma, è stata sollecitata dalle richieste dei cittadini che hanno intasato i centralini e la posta elettronica di Coldiretti in una sorta di gara di solidarietà. Coldiretti e i produttori coinvolti, pur nelle grandi difficoltà organizzative causate dal sisma, puntano ad estendere la vendita anche ad altre città, attraverso i negozi, le botteghe e i mercati di Campagna Amica. Per avviare l’iniziativa nel modo migliore - spiega Coldiretti - occorre evitare le speculazioni sempre in agguato e dare ai consumatori le necessarie garanzie sulla qualità. Sono perciò in corso - spiega Coldiretti - le opportune verifiche sul prodotto che può essere commercializzato, sulle modalità di acquisto e sui punti di vendita. Non appena Coldiretti sarà in grado di fornire informazioni in merito, lo farà con comunicati stampa ai media e sul sito www.coldiretti.it e alle stesse mail ricevute dai cittadini.


LA CIA INCONTRA I SOCI CHE HANNO SUBITO DANNI DAL TERREMOTO

Fonte: Cia Ferrara

 Venerdì 1 giugno alle 18.00, la prima assemblea con i soci coinvolti

La Cia fin dai primi giorni del dopo catastrofe, ha cercato di raccogliere le prime segnalazioni di tanti imprenditori agricoli, per dare una mano concretamente a quelle famiglie messe in ginocchio dal sisma, poi invece si è attivata per favorire le prime valutazioni del danno, consapevole che il perdurare dello sciame sismico avrebbe comunque arrecato ulteriori peggioramenti anche alle aree già particolarmente compromesse. La CIA, mediante contatti diretti con tantissimi imprenditori, ed anche attraverso gli strumenti di comunicazione attivati allo scopo, sta cercando di completare la raccolta delle segnalazioni, raccogliendo tutti i dati e individuando, grazie alla pronta risposta istituzionale di Camera di Commercio e Provincia, di mettere a punto diverse iniziative di sostegno alle imprese, in base alla tipologia delle esigenze da loro espresse. Giorno dopo giorno si delinea, per ampiezza e gravità, una situazione peggiore di quanto sembrava, e si acuisce la consapevolezza dell'estensione e delle proporzioni dei danni. "Incontriamo in assemblea i nostri soci Venerdì 1 giugno, per confrontarci sulle necessità più immediate ed urgenti delle aziende - ha detto Lorenzo Boldrini, presidente Cia - Insieme a loro cerchiamo anche di capire anche quali siano le possibilità da mettere in campo per evitare che si perda l'intera annata agricola, che sarebbe un ulteriore pesante danno, oltre a quelli materiali già subiti. Il quadro d'insieme che si sta definendo è drammatico ed ulteriormente complicato non solo dalla distruzione delle strutture ma anche dall'esteso dissesto dei terreni e dalle difficoltà di sgombero e ripristino, che sta emergendo in una condizione che ancora non pare placarsi."

TERREMOTO, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “AI DANNI DEL SISMA NON SI DEVONO AGGIUNGERE QUELLI DELLA BUROCRAZIA”

Fonte: Confagricoltura

 “L'opera di ricostruzione è già cominciata, ma dobbiamo sapere se lo Stato è al nostro fianco. Non potremo accettare che ai danni del terremoto si sommino quelli della burocrazia e della lentezza statale”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, che è tornato a parlare dell’emergenza sisma in Emilia. “I nostri agricoltori, operosi e laboriosi, sono già al lavoro per sgomberare le macerie e ripristinare l’attività produttiva – ha proseguito Guidi -. Lo Stato deve favorire questo processo e non bloccarlo con una modulistica complessa e con indagini tecniche che possono essere fornite solo da determinate professionalità che tra l’altro scarseggiano sul territorio”. “Non sono pochi gli agricoltori che nelle loro aziende non hanno ancora visto né un rappresentante della Pubblica Amministrazione, né un tecnico – ha quindi osservato il presidente di Confagricoltura -. E’ naturale che la priorità vada all’incolumità delle persone, ma quello che chiediamo è di non dimenticare il nostro settore, che è fondamentale per l’economia di un territorio come quello emiliano-romagnolo e non solo. Qui siamo nel cuore dell’eccellenza agroalimentare e le nostre aziende fanno da traino a tutto l’indotto”. Confagricoltura ha quindi chiesto la cancellazione di tutti i contributi fiscali, come previsto dal testo unico delle imposte sui redditi e dei relativi oneri previdenziali per tutta la zona interessata dal sisma, dove la terra continua a tremare. “Non basta far slittare la data di giugno dell’Imu - ha concluso Mario Guidi –. Bloccare ogni forma di onere fiscale e contributivo per un’area produttiva devastata e provata è il minimo. Occorre dare respiro e certezze a chi è in difficoltà. E ci attendiamo meno burocrazia ed interventi tempestivi e semplificati per la certificazione tecnica dell’agibilità o meno delle strutture”.

UN AGGIORNAMENTO SULL’ACCESSIBILITÀ ALLA VIABILITÀ PROVINCIALE AD UNA SETTIMANA DAL SISMA

Fonte: Provincia di Ferrara

 Ad una settimana dal terremoto del 20 maggio scorso, rimangono chiuse la strada provinciale 70 Cispadana dalla rotatoria di San Carlo sino a via 4 Torri. Un provvedimento necessario per il completamento dei lavori di ripristino al ponte danneggiato e, salvo imprevisti, il 6 giugno potrà essere riaperta. La viabilità alternativa per i mezzi pesanti prevede per Cento (e viceversa), di raggiungere Poggio Renatico dalla sp 70 (Cispadana), proseguire sulla sp 8 (strada Ferrara-Poggiorenatico) verso il ponte sul Reno e dirigersi a San Pietro in Casale, da qui deviare verso Pieve di Cento e Cento. Per Casumaro (e viceversa) occorre invece imboccare la sp 70 (Cispadana) fino alla rotonda di Poggio Renatico, la sp 50 (Vigarano-Poggio) fino a Vigarano Pieve, girare a sinistra sulla sp 66 e, all’entrata di Mirabello, svoltare a destra sulla sp 67 (strada di Correggio) Per quanto riguarda i veicoli leggeri si consiglia di uscire all’altezza della rotatoria di S. Carlo e proseguire lungo la sp 35 in direzione S. Carlo. La Strada Provinciale 66 San Matteo della Decima rimane chiusa a S. Agostino, mentre è stata riaperta nella serata di domenica 27 maggio in centro a Mirabello. Qui i veicoli a pieno carico superiori a 3,5 tonnellate, per i quali esisteva già un divieto di transito, dovranno comunque proseguire sulla sp 67 in direzione Casumaro o sulla provinciale 50 verso Poggio Renatico. I veicoli leggeri, per i quali si richiede comunque prudenza, dovranno transitare con velocità non superiori a 30 chilometri all’ora. All’altezza dei civici 184-186-188 di Corso Italia (in corrispondenza con la filiale Monte dei Paschi di Siena), è stato istituito senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico. Infine è stato istituito il divieto di sosta e di fermata su tutti gli stalli su cui si affacciano gli edifici. A Sant’Agostino i veicoli leggeri in transito potranno seguire le indicazioni di deviazione in loco, mentre per i mezzi pesanti provenienti da Cento in direzione Ferrara, dovranno deviare sulla sp 34 Sant’Agostino-Buonacompra e sulla provinciale 13 Casumaro-Pilastrello, quindi sulla sp 67 di Correggio. La strada provinciale 9 Bondeno Casumaro è interrotta a Casumaro in corrispondenza della Chiesa, il cui campanile è pericolante. In loco ci sono le deviazioni per il traffico leggero, mentre per quello pesante è interdetto il traffico su tutta la sp 9. Rimane ancora chiusa la sp 13 Casumaro-Pilastrello a Buonacompra. Il traffico leggero potrà utilizzare la viabilità locale, mentre quello pesante proveniente da Cento in direzione Pilastrello dovrà proseguire sulla sp 6 Cento-Finale Emilia quindi lungo la sp 67 di Correggio. Il traffico pesante proveniente da Pilastrello in direzione Cento, invece, dovrà proseguire sulla sp 34 direzione S. Agostino e quindi su sp 66. Chiusa anche la sp 41 Riga a Bevilacqua, sempre per problemi di stabilità della chiesa che insiste sulla provinciale. I veicoli leggeri potranno seguire le deviazioni sulla viabilità locale, mentre i mezzi pesanti provenienti da Sud verso Nord dovranno seguire la viabilità principale in provincia di Bologna (sp 17 Palata). Il traffico pesante proveniente da Nord verso Sud sarà deviato sulla via XII Morelli e quindi sulla sp 46 Cento- Alberone. La SP 61 Panfilia è interrotta sul Ponte Reno, a causa di problemi di cedimenti verificatisi sulla provinciale Padulese in Provincia di Bologna. Rimane ancora chiusa la SP 69 Virgiliana a Bondeno, tra l’intersezione con la sp 9 e Ponte Rana. Abbattuta la ciminiera Pandurara la cui instabilità rappresentava un pericolo per la viabilità in transito sulla strada provinciale, è atteso a breve il via libera dei Vigili del Fuoco per la riapertura dell’arteria. La viabilità alternativa per i mezzi pesanti provenienti dal Mantovano e diretti a Ferrara riguarda la sp 18 Bondeno-Ficarolo, il transito in territorio veneto attraverso il ponte sul Po e seguire le indicazioni. Per i mezzi provenienti da Ferrara verso il Mantovano, invece, alla rotatoria con via Canal Bianco seguire le deviazioni per Mantova (prima uscita). Per la viabilità alternativa dedicata ai veicoli leggeri è consigliato di attenersi alle indicazioni di deviazione in loco.

LA SAGRA DELL’ASPARAGO VERDE DI ALTEDO IGP PER I TERREMOTATI D’EMILIA

Fonte: Sagra dell'Asparago Verde di Altedo Igp

Martedì 29 maggio 2012 – ore 20 Stand della Sagra – Ristorante ‘Tuttasparago’ Area coop. Apofruit – via Nazionale 241 - Altedo

In accordo con il Comitato Promotore la Sagra dell’Asparago Verde di Altedo Igp, a causa degli eventi sismici che il 20 maggio hanno duramente colpito le province di Ferrara, Modena e Bologna, le ‘Serate d’Autore’ previste nell’ambito della Sagra durante questa settimana sono state annullate. In collaborazione con il Comitato e grazie alla disponibilità del Comune di Malalbergo, di Publieventi – l’azienda fornitrice delle strutture dello stand ‘Ristorante Tuttasparago’ – e di tutti gli sponsor e VOLONTARI della Sagra, abbiamo deciso di organizzare, per la serata di martedì 29 maggio, una cena di beneficenza con menu degustazione (antipasto, primo piatto, secondo, contorno, dessert) a base di asparagi, al costo di 25 euro a persona (bevande incluse). Il ricavato della serata verrà interamente devoluto a chi, in questo momento, ne ha sicuramente più bisogno. Info & Prenotazioni: Ignazio 347 4651707;  Mauro 347 8201962.
Gli Chef: Ignazio Brancato, Stefano Fregnan, Stefano Malagoli, Matteo Romanini, Mauro Spadoni, Riccardo Vecchi, Gessica Vincenzi.

COLDIRETTI: UN GRAZIE IN ANTICIPO PER L’INIZIATIVA DI ACQUISTO DI PARMIGIANO DA AZIENDE TERREMOTATE

Fonte: Coldiretti Ferrara 

Coldiretti ringrazia i tanti ferraresi che sono accorsi per acquistare il formaggio proveniente da una delle aziende di produzione colpite dal sisma del 20 maggio e si scusa per le attese. Continua il monitoraggio di Coldiretti nelle aziende colpite. 

 In tanti, tantissimi, già dalla sera di venerdì 25, appena lanciata la notizia, hanno contattato i punti vendita di Campagna Amica per prenotare il Parmigiano Reggiano che è stato venduto sabato 26 e domenica 27 maggio, nei punti vendita Campagna Amica di Ferrara in via Garibaldi 1/A e in via della Canapa 72 (solo sabato). L’organizzazione agricola ringrazia i ferraresi e la grande sensibilità e disponibilità che stanno dimostrando nel voler dare un aiuto concreto a chi ha subito gli effetti del terremoto di quasi una settimana fa, effetti che hanno anche in parte rallentato le operazioni per la messa a disposizione delle forme e delle porzioni di formaggio da vendere, visto che solo nella tarda mattinata di sabato è stato possibile disporre del prodotto nei due punti vendita. “Vedremo nei prossimi giorni, compatibilmente con le condizioni di lavoro dell’azienda Caretti di San Giovanni in Persiceto, che ci sta dando il Parmigiano da vendere – racconta il direttore di Coldiretti Ferrara, Luigi Zepponi – se e come potrà proseguire l’iniziativa e ne daremo informazione a tutti i cittadini interessati. Stiamo anche pensando ad altre forme di solidarietà nei confronti dei tanti cittadini e degli agricoltori delle aree più colpite, che abbiamo visto in questi giorni, andando direttamente nelle loro aziende per renderci conto dei danni subiti e delle cose più urgenti da segnalare a chi sta coordinando le procedure e raccogliendo le segnalazioni per poter far ripartire, dove possibile le attività”. Nelle ore immediatamente successive all’evento, infatti, l’organizzazione agricola ferrarese ha costituito un gruppo di lavoro che ha battuto azienda per azienda, e continuerà sino a vederle tutte, le zone interessate, in particolare a S. Agostino, Mirabello, Vigarano e poi Bondeno, Poggio Renatico e anche in parte Ferrara, allo scopo di assistere i propri soci nelle incombenze delle segnalazioni ufficiali che occorre inviare a Provincia e Comuni per attivare un primo resoconto della situazione e successivamente tutto ciò che servirà per la difficile ripresa dell’attività. Chi avesse segnalazioni o comunicazioni da fare e non sia già stato contattato dai nostri tecnici, può dunque rivolgersi con sollecitudine agli uffici di Bondeno (tel. 0532/893759) e Ferrara (0532/979711) di Coldiretti. 


venerdì 25 maggio 2012

FEDAGRI/CONFCOOPERATIVE CHIEDE MISURE URGENTI PER SOSTENERE LE IMPRESE AGROALIMENTARI DANNEGGIATE DAL TERREMOTO

Fonte: Fedagri/Confcooperative

Il sottosegretario alle Politiche Agricole Franco Braga e l’Assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna Tiberio Rabboni in visita alle cooperative agricole modenesi e mantovane colpite dal sisma

(25 Maggio 2012). “Di fronte ai gravi danni provocati al sistema produttivo dal forte terremoto registrato in questi giorni in Emilia, soprattutto nelle province di Modena e Ferrara, è necessario attivare misure urgenti per aiutare le imprese colpite da questa calamità. In particolare, come la sospensione del pagamento dell’IMU, degli oneri previdenziali e del pagamento del prelievo sulle quote latte e una moratoria per gli impegni bancari in scadenza. Occorre, inoltre, stanziare adeguate risorse finanziarie per il ritiro straordinario da parte di Agea delle forme di Parmigiano-Reggiano danneggiate da destinare agli indigenti e per favorire il ripristino delle strutture produttive e delle attività connesse”. Queste le principali richieste espresse dal presidente di Fedagri/Confcooperative Maurizio Gardini al Sottosegretario alle Politiche Agricole Franco Braga in occasione del sopralluogo alle strutture agricole modenesi e mantovane colpite dal terremoto. La visita ha interessato in particolare la cooperativa casearia La Cappelletta di San Possidonio, l’azienda agricola La Mortara di Medolla, la cooperativa ortofrutticola Italfrutta di San Felice sul Panaro, il caseificio Albareto della cooperativa Albalat di Modena e la Latteria San Valentino di Gabbiana di Marcaria (Mantova). Al termine della visita, il sottosegretario Braga, incontrando insieme all’Assessore regionale Rabboni i produttori e i vertici del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, ha manifestato grande partecipazione alle difficoltà provocate dal sisma al sistema produttivo e l’impegno del Governo ad individuare le risorse necessarie per il risarcimento pur a fronte della attuale scarsità di risorse pubbliche. La gravità della situazione provocata dal sisma è stata anche al centro di una riunione straordinaria del “Tavolo del Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” convocata a Bologna dal presidente della Regione Vasco Errani. In questa occasione, i rappresentanti della cooperazione hanno ricordato l’esigenza di tempi certi e rapidi sul fronte degli ammortizzatori sociali nonché sul versante degli aiuti da destinare alle imprese per il risarcimento dei danni e per la ripresa produttiva.

PREZZI AGRICOLI ISTAT, CONFAGRICOLTURA: I COSTI SUPERANO I RICAVI, COSI’ LE AZIENDE AGRICOLE NON RIESCONO A FAR QUADRARE I CONTI

Fonte: Confagricoltura

Si acuisce la crisi delle aziende agricole che non riescono a far quadrare i conti, con costi in aumento e ricavi inadeguati. Lo pone in evidenza Confagricoltura in relazione ai dati provvisori dell’Istat sui prezzi dei prodotti agricoli, da cui emerge che, nel primo trimestre dell’anno rispetto al precedente, a fronte di aumenti dei costi dell’1,5%, i ricavi hanno registrato + 0,3%. “I produttori – commenta Confagricoltura – sono in grandissima difficoltà per l'ulteriore incremento dei costi soprattutto quelli di energia e lubrificanti (+13,3% su base annua) e delle sementi (+6,5%)”. Nonostante ciò, nel primo trimestre il Pil agricolo è aumentato, anche se il valore aggiunto copre solo in parte le perdite contabilizzate nel tempo dal settore. “L’agricoltura potrebbe fare da traino alla ripresa ma - conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – servono interventi mirati che rimettano al centro le imprese”.

COLDIRETTI: GRAVE STANDARD COMMERCIO POMODORO SENZA INDICAZIONE DELL’ORIGINE

Fonte: Coldiretti Ferrara  

La mancata indicazione dell’origine dei prodotti derivati dal pomodoro favorisce l’import dalla Cina di prodotto da spacciare come Made in Italy.

E’ particolarmente grave che tra gli standard di commercializzazione dei derivati del pomodoro previsti nello schema di disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri odierno non sia previsto l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta dopo che nel 2011 si è verificato un aumento del 17 per cento delle importazioni dalla Cina di derivati del pomodoro per un totale di 113 milioni di chili, pari al 15 per cento della produzione di pomodoro fresco italiana destinato alla trasformazione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare lo schema di disegno di legge contenente la disciplina dei requisiti di qualità che devono possedere i prodotti trasformati dal pomodoro fresco per poter essere commercializzati. E’ una occasione perduta – sostiene la Coldiretti - per estendere l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta dalla passata a tutti gli altri derivati del pomodoro nel rispetto della legge approvata dal Parlamento italiano che obbliga a indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Una necessità - continua la Coldiretti - per evitare gli inganni del falso Made in Italy come quello evidenziato dalla condanna inflitta del Tribunale di Nocera Inferiore nei confronti di un imprenditore dell'agro nocerino-sarnese che aveva commercializzato come italiano del concentrato di pomodoro importato dalla Cina con la semplice aggiunta di acqua e sale. Mentre ai coltivatori italiani di pomodoro non viene riconosciuto un compenso adeguato, le importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina - sottolinea la Coldiretti - sono praticamente quadruplicate in Italia negli ultimi dieci anni e rappresentano oggi la prima voce delle importazioni agroalimentari dal gigante asiatico. Dalle navi - denuncia la Coldiretti - sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro. Un inganno che - conclude la Coldiretti - deve essere fermato, perché danneggia i consumatori e i produttori agricoli che rischiano quest’anno di vedere sottopagato il proprio prodotto in Italia.

COLDIRETTI: APRE UN NUOVO PUNTO VENDITA CAMPAGNA AMICA A PORTOMAGGIORE

Fonte: Coldiretti Ferrara

Domenica 27 maggio presso l’azienda agricola Migliari Roberto e Alberto a Portoverrara, taglio del nastro del punto vendita aziendale di carni e salumi.

Al via un nuovo punto vendita della rete di imprese agricole di vendita diretta di Coldiretti: a Portomaggiore, in frazione Portoverrara, Via Scolo Bolognese, 36, i fratelli Alberto e Roberto Migliari, inaugurano domenica 27 maggio alle 10,30, il loro spaccio aziendale di carni e salumi di propria produzione. L’azienda Migliari si contraddistingue per la produzione, direttamente dai propri capi allevati in azienda, di salumi tipici, come salami all’aglio, salamine da sugo, prosciutti, nonché carni fresche dei suini alimentati esclusivamente con prodotti aziendali. All’inaugurazione saranno presenti rappresentanti di Coldiretti Ferrara, della sezione e della Zona di Portomaggiore, ed il responsabile provinciale di Fondazione Campagna Amica, alla quale l’azienda Migliari è accredita a conferma della propria serietà e qualità. Tutti gli interessati a riscoprire i buoni prodotti del nostro territorio sono invitati per conoscere ed apprezzare le buone cose offerte da Roberto e Alberto Migliari. Info: www.cortemigliari.it

COLDIRETTI: VIA ALLA PRIMA VENDITA DEL PARMIGIANO REGGIANO TERREMOTATO

Fonte: Coldiretti Ferrara

Domani 26 maggio 2012 e nei giorni successivi a Ferrara e Modena in vendita il parmigiano reggiano delle aziende terremotate.

Al via la prima vendita del Parmigiano Reggiano recuperato dal crollo dei magazzini di stagionatura distrutti dal terremoto per fare ripartire l’economia e l’occupazione con il prodotto motore e simbolo dei territori colpiti dal sisma, che contano danni di almeno 250 milioni di euro per il solo settore agroalimentare. Il terremoto ha colpito duramente i magazzini di Parmigiano Reggiano DOP facendo rovinare a terra migliaia di forme da peso di 40 chili l’una a causa del crollo delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse. Per sostenere le aree agricole colpite dal sisma e favorirne al più presto il ritorno alla normalità da domani 26 maggio alle ore 9,30 sarà possibile acquistare il Parmigiano Reggiano “terremotato”, già stagionato e controllato dal Consorzio di Tutela, in tagli da un chilogrammo e al prezzo di mercato fissato dal caseificio di origine, per evitare distorsioni e speculazioni. L’iniziativa parte sabato 26 maggio dal Punto vendita di Campagna Amica di Modena in Via Vignolese 82/86, dalle 9.30 alle 20.00 (orario continuato) ma anche nei mercati di Campagna Amica del quartiere Modena Est in piazza Liberazione (dalle 14.30 alle 18.30) e nel punto vendita bioglam, stand 29 mercato Albinelli del viale Albinelli a Modena (dalle 9.00 alle 13.00). Sempre da sabato il Parmigiano Reggiano sarà in vendita anche a Ferrara, nei punti vendita di Orto Amico in via Canapa 72 (aperto anche il sabato dalle 9 alle 19 con orario continuato) e in via Garibaldi 1 (aperto sabato e anche domenica mattina sino alle 13).

MERCATI, CONFAGRICOLTURA: “PROTEZIONISMO ARGENTINO SUI PROSCIUTTI, BENE INTERVENTO DI BRUXELLES AL WTO"

Fonte: Confagricoltura

La Commissione UE ha impugnato a Ginevra, in sede WTO, le restrizioni alle importazioni adottate dall'Argentina. Confagricoltura ha apprezzato l’iniziativa di Bruxelles: “L’atteggiamento protezionista di Buenos Aires – ha dichiarato l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - è ingiustificabile, in netto contrasto con quanto previsto dalle regole internazionali”. Confagricoltura ha quindi ricordato come la tutela a livello internazionale delle denominazioni protette e delle attività di export dei prodotti di qualità, quali sono i prosciutti a denominazione d’origine protetta, rappresenti uno degli elementi fondamentali per la tenuta economica della intera filiera suinicola italiana.

RISO, CONFAGRICOLTURA: ”PREZZI IN CADUTA LIBERA SUL MERCATO ITALIANO, VA MEGLIO PER LE VARIETA’ DESTINATE ALL’EXPORT”

Fonte: Confagricoltura 

 “Il mercato del riso, a conclusione delle semine 2012, rimane in piena crisi, colpito da un’ondata ribassista delle quotazioni su tutte le borse merci, da Vercelli a Milano, da Novara a Pavia”. Ne dà notizia Confagricoltura che richiama la forte preoccupazione dei risicoltori per l’insufficiente remuneratività dei prezzi dei risoni (diminuiti mediamente del 25%, con punte del 32% per le varietà più pregiate come l’Arborio e il Carnaroli). Conto meno pesante (circa l’8%) per i risoni e i risi di tipo “indica”, che alimentano l’export verso gli altri Paesi della UE e del Mediterraneo, a causa dell’aumento dei prezzi all’esportazione dei principali produttori mondiali di riso, come la Thailandia. Gli acquisti delle riserie, dopo il rallentamento dei primi tre mesi dell’anno, sono tornati a ritmi normali: ”In questa particolare situazione di mercato, con i prezzi così bassi, non possiamo accettare che a guadagnare siano le industrie, mentre i risicoltori ci rimettono – commenta Giuseppe Ferraris, presidente della Federazione nazionale di prodotto Riso di Confagricoltura -. La domanda deve essere equilibrata con l’offerta, per non mettere in difficoltà l’intero settore; le manovre speculative non servono a nessuno. Occorre stabilità e programmazione, in modo da assicurare un’equa distribuzione del valore aggiunto in tutte le fasi della filiera”.

giovedì 24 maggio 2012

PESCA, CATANIA: IMPORTANTE VALORIZZARE IL PESCATO NAZIONALE

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“È importante riuscire a valorizzare il pescato nazionale, anche in favore della quota di valore che resta al pescatore rispetto al prezzo finale che paga il consumatore. Se il consumatore potesse conoscere l’origine del prodotto che acquista, sarebbe disposto a pagare di più. E ciò avrebbe ripercussioni positive pure sul reddito dei pescatori. Su questo aspetto, sebbene le problematiche siano molte, stiamo lavorando per portare a casa dei risultati prima della fine della legislatura”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, sull’indicazione dell’origine del prodotto, uno dei temi principali affrontati nel suo intervento alla presentazione del volume edito dal Mipaaf ‘Lo stato della pesca e dell’acquacoltura nei mari italiani’, che si è tenuta questa mattina presso la Sala Capitolare del Senato a Roma. “Tra gli interventi a livello nazionale per il comparto, occorre considerare anche il fatto che le potenzialità dell’acquacoltura in acqua marina non trovano la loro dovuta espressione nel nostro Paese. Tutto ciò comporta che il numero di imprese del settore – ha affermato il Ministro - sia nettamente inferiore rispetto a quello che si potrebbe avere. In Italia esistono infatti ostacoli e interdizioni che dissuadono gli imprenditori a intraprendere una simile attività. Tali criticità devono essere affrontate nelle sedi opportune e, nonostante sia una sfida difficile, mi auguro di riuscire a ottenere alcuni risultati anche in questo campo”. Il Ministro ha ringraziato inoltre tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del libro presentato “che rappresenta uno strumento estremamente utile per il settore della pesca, soprattutto considerata la fase particolare che sta attraversando, caratterizzata da difficoltà e problematiche importanti”. “Il mare è stato sottoposto infatti a una pressione eccessiva, superiore alle reali possibilità delle risorse. Questo è purtroppo un fenomeno antico che risale già ai primi decenni del Novecento. Si tratta quindi di un problema che viene da lontano e che arriva fino a pochi anni fa, quando finalmente si è raggiunta una consapevolezza comune della necessità assoluta di salvaguardare le risorse e quindi di pescare meno e di pescare meglio superando, anche a Bruxelles, le contrapposizioni che si erano avute tra chi intendeva difendere gli interessi dei pescatori e chi tutelare le risorse. Oggi abbiamo compreso che entrambe queste esigenze stanno insieme, l’una non può escludere l’altra”. “Tutto ciò implica ovviamente – ha proseguito il Ministro – un grande sacrificio da parte dei nostri pescatori e delle imprese del settore, chiamati ad affrontare la situazione attuale e a limitare la loro attività. Questo sacrificio deve essere ripagato con delle risposte adeguate. Risposte che devono essere individuate dalla politica comunitaria così come da quella nazionale”. Il Ministro Catania ha quindi parlato del negoziato in corso per la riforma della Politica comune della Pesca (PCP) e del recente Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della pesca che si è tenuto a Bruxelles: “Anche alla luce di quanto trattato nel corso del Consiglio, si può dire che c’è la percezione che alcune delle soluzioni che sono state indicate dalla Commissione europea siano di difficile accettazione da parte dei Paesi membri e mi riferisco in particolare al sistema dei diritti trasferibili. Viceversa, ho riscontrato un consenso generale sull’esigenza di arrivare a fissare lo sforzo massimo sostenibile per tutti i vari stock”. Sempre a proposito del negoziato in corso in Europa, oltre che sulle condizioni dell’attività della pesca, il Ministro ha fatto riferimento infine a un altro aspetto centrale: “L’altro elemento fondamentale della riforma riguarda ovviamente la dotazione finanziaria, fondamentale per il futuro del settore e per il sostegno agli addetti ai lavori. Su questo punto confermo l’impegno del governo volto a salvaguardare gli interessi del settore”.

TERREMOTO: IL MINISTRO CATANIA ANNUNCIA LA MODIFICA TEMPORANEA DEL DISCIPLINARE CHE CONSENTE LA GESTIONE DEL FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO CROLLATO NEI MAGAZZINI

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

 “E’ stata pubblicata oggi sul sito del Mipaaf la modifica temporanea del disciplinare che consente ai produttori di Parmigiano Reggiano DOP, colpiti dalla scossa di terremoto del 20 maggio, di collocare temporaneamente il prodotto non danneggiato in altre strutture di magazzinaggio, anche al di fuori della zona di origine”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha annunciato l’adozione della modifica temporanea del disciplinare, conformemente all’art. 9 comma 4 del Reg. (CE) 510/2006, ed in attuazione delle disposizioni delle autorità sanitarie che impongono la rimozione delle forme presenti nelle strutture danneggiate. L’evento sismico di domenica scorsa ha colpito duramente 10 magazzini di Parmigiano Reggiano DOP causando il crollo di migliaia di forme stoccate. Grazie alla rapida definizione della modifica temporanea del disciplinare, i produttori possono immediatamente iniziare lo sgombero dei magazzini con la classificazione del prodotto in relazione ai danni subiti. Per le forme che risulteranno esenti da danni sarà possibile, assicurando la piena tracciabilità dei trasferimenti, la ricollocazione in altre strutture di magazzinaggio evitando così i rischi di ulteriori danni o deterioramenti. “Mentre siamo impegnati, in coordinamento con le Regioni interessate, al monitoraggio dei pesanti danni subiti dal settore agricolo, con questa modifica temporanea diamo una prima e rapida risposta per consentire agli operatori della filiera del Parmigiano Reggiano di ripartire nel più breve tempo possibile”, conclude il Ministro Catania.

TERREMOTO, DOMANI IL SOTTOSEGRETARIO BRAGA E L'ASSESSORE RABBONI IN VISITA ALLE AZIENDE AGRICOLE DEL MODENESE. RABBONI: PRIORITARI IL RITIRO DA PARTE DI AGEA DELLE FORME DI PARMIGIANO DANNEGGIATE E IL RAPIDO RIPRISTINO DELLE STRUTTURE DANNEGGIATE

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

Domani, venerdì 25 maggio l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni accompagnerà il sottosegretario alle politiche agricole Franco Braga in un sopralluogo alle strutture agricole modenesi colpite dal terremoto. La visita di Braga, su invito del presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini , toccherà in particolare la Cooperativa Italfrutta a San Felice sul Panaro, l’azienda agricola La Mortara a Medolla, la Cooperativa casearia La Cappelletta di San Posidonio, il caseificio Albareto della cooperativa Albalat a Modena. I danni maggiori provocati dal terremoto riguardano, per quanto riguarda l'agricoltura, caseifici, magazzini di stagionatura del parmigiano-reggiano, strutture di conservazione delle produzioni ortofrutticole e cerealicole, stalle, acetaie, cantine, fienili, ma anche abitazioni rurali e ad alcuni impianti di sollevamento delle acque irrigue dei Consorzi di bonifica. “Al momento – sottolinea Rabboni - appaiono prioritari due interventi, oltre naturalmente alla messa in sicurezza degli edifici, alla sospensione dei pagamenti fiscali e previdenziali e all'attivazione degli ammortizzatori per i dipendenti, compresi quelli stagionali: il ritiro da parte di Agea della produzione di parmigiano-reggiano caduta dalle scalere per destinarlo successivamente e tramite le necessarie lavorazioni alle popolazioni indigenti in Italia e nei paesi in via di sviluppo e il rapido ripristino e ricostruzione delle strutture danneggiate per poter riprendere lì’attività”. L'Assessorato regionale all’agricoltura ha attivato un tavolo tecnico con le Associazioni agricole per individuare le sospensioni e le deroghe ai procedimenti in corso nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale per le aziende agricole colpite dal terremoto.

CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA DI FERRARA: SPOSTAMENTO UFFICI CATASTO E CONTRIBUTI

Fonte: Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

In seguito al terremoto del 20 maggio 2012 il Palazzo Naselli Crispi, sede legale del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, ha subito lesioni nella zona prospiciente via Borgo dei Leoni. L’ingresso del Consorzio è stato pertanto temporaneamente spostato in via Laurenti n. 8, mentre gli Uffici Catasto e Contributi sono stati trasferiti in via Mentana n. 7 con orario di ricevimento del pubblico dalle ore 8:30 alle ore 12:00 (Tel. 0532-218114/0532-218125). E’ sempre attivo il Call Center al Numero verde gratuito 800-698859, dalle ore 8,00 alle ore 14,30.

Bilancio della Sagra della Fragola 2012


LAGOSANTO-“ E’ stato purtroppo un triste bilancio quello della Sagra della Fragola 2012” esordisce il sindaco di Lagosanto Paola Ricci “a fronte di tanti investimenti fatti e di un programma ricco di contenuti e di spessore, un po’ tutto  è andato in fumo a causa sì del maltempo, ma soprattutto a causa del terremoto.
I nostri volontari così come tutti coloro che hanno lavorato con passione e tanto impegno a questa edizione, si sono dovuti arrendere di fronte alle avversità oggettive. Dal mio punto di vista, comunque, non posso fare altro che ringraziare tutti i cittadini e tutti coloro che hanno partecipato e che hanno creduto in questa manifestazione.”
Il sindaco prosegue poi: “In questo momento così importante per il nostro territorio, non posso fare a meno di pensare ai miei colleghi sindaci dei comuni dell’alto ferrarese che in questo momento sono alle prese con problemi grandissimi e che si trovano ad affrontare  problemi molti grandi. Proprio ieri (domenica) qui a Lagosanto si è vissuta una domenica di sagra decisamente diversa rispetto a quella di tutte le altre edizioni. Nessuno infatti tra i partecipanti e tra i volontari si è lamentato per ciò che erano le condizioni atmosferiche e la mestizia per ciò che è successo vicino a noi era palpabile.” “ Addirittura molte delle persone che hanno partecipato alla sagra o che telefonavano, chiedevano se il nostro Comune avesse subito danni a edifici pubblici o alle scuole, dimostrando così un sincero coinvolgimento ed interesse soprattutto dal punto di vista umano”. Continua poi “ Nonostante quindi questa edizione della sagra abbia dovuto affrontare grandi problemi, credo che sia giusto pensare al futuro e, quindi, da parte nostra ci sarà l’intenzione di proseguire sulla via intrapresa che ritengo sia quella giusta. Nel contempo ringrazio soprattutto i tanti volontari  e tutti coloro che hanno lavorato e che si sono impegnati in questo evento. Desidero anche esprimere la mia solidarietà ai Comuni che hanno subito il terremoto, sentendomi particolarmente vicina a loro”.

TERREMOTO EMILIA, BRAGA VISITA LE AZIENDE AGRICOLE E CASEARIE DELLE ZONE COLPITE


Domani, venerdì 25 maggio, il Sottosegretario di Stato, Prof. Franco Braga, si recherà nelle zone terremotate delle province di Modena, Ferrara e Mantova.

“Sarà l’occasione per effettuare, come concordato con il Ministro Catania, un monitoraggio dei danni riportati dalle aziende del settore zootecnico, caseario e ortofrutticolo delle zone terremotate. Il sopralluogo permetterà di avere una stima più dettagliata dei danni riportati dalle strutture aziendali agricole ed adibite alla produzione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Mi riferisco alle migliaia di forme di questi prodotti dell’eccellenza agroalimentare italiana deteriorati o distrutti in migliaia di esemplari. Il prossimo 5 giugno sarò di nuovo presente nelle zone interessate dal sisma per la verifica dei danni riportati dalle opere di bonifica ed irrigue”, ha dichiarato Braga.

Il Sottosegretario si recherà a Gabbiana di Marcaria presso una latteria-caseificio, successivamente a San Felice sul Panaro presso una azienda ortofrutticola, a Medolla presso un’azienda agricola, a San Possidonio presso un’azienda casearia ed a Modena presso un caseificio.

mercoledì 23 maggio 2012

Subito 250mila euro della Provincia per riparare i primi danni causati dal terremoto a scuole, strade e Castello Estense


FONTE: PROVINCIA DI FERRARA

Sono già pronti 250mila euro per riparare i danni provocati dal sisma. Li ha messi a disposizione la Provincia di Ferrara per i primi interventi da effettuare sul Castello Estense, nelle scuole secondarie di secondo grado e sulla viabilità provinciale.
In Castello Estense i soldi saranno spesi per la messa in sicurezza delle lanterne sulle torri e dei comignoli sul tetto, il controllo e messa in sicurezza degli affreschi del piano nobile e il ripristino delle condizioni di agibilità degli uffici al secondo piano.
Nelle scuole si tratta di lavori per rendere pienamente agibili gli spazi circoscritti giudicati non del tutto sicuri in alcuni istituti, senza peraltro compromettere la piena sicurezza dell’intero edificio.
Per quanto riguarda la viabilità l’intervento principale è per riaprire al traffico la Cispadana da San Carlo a Sant’Agostino. Nel tratto di strada provinciale, infatti, la scossa di terremoto ha causato  l’abbassamento di circa 50 centimetri delle rampe del ponte situato fra le due località. Da lunedì 21 maggio la ditta incaricata di effettuare le riparazioni è già al lavoro per rimettere a livello il rilevato stradale e le banchine laterali con il ponte, per poi rifare il nuovo manto stradale. Una procedura complessiva che richiederà ancora una decina di giorni per la riapertura definitiva della Cispadana.
“Sono risorse – dice la presidente della Provincia Marcella Zappaterra – che abbiamo recuperato in brevissimo tempo spremendo il bilancio in ogni capitolo, proprio perché questa è una priorità rispetto a tanti problemi che pure non mancano. Una priorità alla quale abbiamo voluto dare subito una risposta concreta, per consentire il regolare svolgimento venerdì della Borsa delle 100 Città d’Italia e per dare, più in generale, il segnale di un ritorno alla normalità di Ferrara nel più breve tempo possibile, dimostrando che siamo a fianco dei cittadini e delle attività economiche”.

COLDIRETTI: RIFORMA LAVORO, INSUFFICIENTE RIFORMULAZIONE NORMA SUI VOUCHER


FONTE: COLDIRETTI


“Se il Ministro Fornero si degnerà di convocarci, gli spiegheremo perché – dice il presidente Marini”.

La riformulazione dell’emendamento sui voucher nell’ambito della riforma sul lavoro così come è scritta è insufficiente. E’ quanto afferma Sergio Marini, presidente della Coldiretti, che ha manifestato con un migliaio di agricoltori, studenti e pensionati in piazza davanti al Senato, nel commentare il prossimo esame da parte della commissione lavoro del Senato di una versione riformulata dell’emendamento sui voucher in agricoltura, uno  strumento che concilia le esigenze di semplificazione, legalità e trasparenza con la possibilità di garantire un sostegno alle classi sociali che più sentono la crisi. In un momento di difficoltà del Paese - sostiene la Coldiretti - riteniamo sia un atto di responsabilità difendere uno strumento i cui maggiori utilizzatori sono proprio quelle regioni, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, colpite dal sisma e che non meritano provvedimenti che potrebbero compromettere il futuro della propria agricoltura.
Quasi il 25 per cento dei voucher per un totale di oltre 6 milioni è stato utilizzato in agricoltura dove sono stati introdotti in occasione della vendemmia 2008 (agosto) per essere poi estesi ad altre figure come pensionati e casalinghe ed altre attività. Per molti giovani - sottolinea la Coldiretti - lavorare nei campi ha significato prendere contatto con il mondo del lavoro e sostenere i propri studi in un momento di difficoltà economica. La vigente legislazione sui voucher consente infatti alle imprese agricole di avvalersi, solo per attività stagionali, del contributo di limitate categorie di soggetti che si trovano fuori dal mercato del lavoro come appunto, dal primo giugno, per i ragazzi dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi.
Ora l’emendamento presentato dai relatori al ddl di riforma del mercato del lavoro del Ministro Elsa Fornero cancella di fatto i voucher in agricoltura poiché limita l’uso dei buoni alle sole imprese di autoconsumo, senza contabilità, sotto i 7000 euro di fatturato. Secondo la Coldiretti sarebbe profondamente sbagliato e incomprensibile procedere a modifiche specifiche della normativa lavoristica del settore essendo le rappresentanze delle imprese agricole le uniche ad essere state escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del disegno di legge sulla riforma sul lavoro.
 “In questi anni i voucher hanno contribuito alla trasparenza nel lavoro dei tanti studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta, cosa che la norma cosi scritta non permetterà più, inducendo addirittura ad un ritorno di forme irregolari di occupazione” denuncia il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “ora questa gente, stabilmente impegnata in altre attività, non lavorerà più e se lo farà lo dovrà fare in nero perché non esiste altra forma ragionevole che intercetta questa reciproca disponibilità di studenti, pensionati ed imprese agricole”.
Se un giorno il Ministro del Lavoro Elsa Fornero considererà le imprese agricole degne di una convocazione - sottolinea Marini - gli spiegheremo volentieri come funziona il lavoro nei campi e perché la nuova formulazione sui voucher la riteniamo molto insufficiente. Le rappresentanze delle imprese agricole - ricorda infatti Marini - sono state le uniche ad essere escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del disegno di legge sulla riforma sul lavoro.
 Altrettanto negativo evidentemente - conclude Marini - sarà il nostro giudizio nei confronti dei parlamentari che voteranno l’emendamento.

IN EMILIA ROMAGNA, DOPO IL TERREMOTO, ATTENZIONE AL RISCHIO IDROGEOLOGICO

FONTE: Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.)

Accanto al dolore per le vittime ed alla devastazione dei centri abitati, c’è un pericolo “nascosto” a seguito del tragico sisma di sabato scorso: è il rischio idrogeologico e lo segnalano i consorzi di bonifica dopo i primi rilievi sui danni subiti dagli impianti idraulici, molti dei quali in condizioni di precarietà statica.
Il sommovimento tellurico ha infatti causato franamenti in alcuni alvei, pregiudicando il regolare deflusso delle acque: in particolare, nel modenese, il locale consorzio di bonifica sta operando lungo il Canale Diversivo di Burana (a Mirandola si registra una frana di circa 600 metri; a Massa Finalese si lavora per impedire che il crollo di un fabbricato industriale ostruisca il letto) ed il canale Vallicella  (a Finale Emilia si è verificata una frana lunga un centinaio di metri); analoghi fenomeni si stanno verificando nel ferrarese, l’area dove maggiori sono le conseguenze  sismiche a danno della realtà della Bonifica.
Gravemente lesionata, al punto di pregiudicarne la stabilità e la funzionalità di buona parte dell’edificio, è la storica sede del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara nel centro della città estense.
Danni diffusi alle opere idrauliche, pur non tali da impedirne la funzionalità, sono segnalati anche nei comprensori del Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale e del Consorzio Canale Emiliano Romagnolo; a destare le maggiori preoccupazioni statiche sono i tanti ponti, soprattutto storici, che evidenziano fessurazioni.
Non dovrebbero, invece, esserci rilevanti conseguenze per l’attività di irrigazione anche se sono stati arrestati, per verifica, gli impianti pluvirrigui di Mirandola, Massa Finalese e Camposanto.
Secondo i primi dati, raccolti dall’Unione Regionale Bonifiche Emilia Romagna, i danni subiti dagli enti consortili ammonterebbero a diversi milioni di euro, ancora in fase di quantificazione.
“Nell’esternare la nostra vicinanza alle tante persone colpite dal drammatico evento – afferma Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) – intendiamo tranquillizzare sulla piena operatività delle strutture dei Consorzi di bonifica, allertatesi subito, d’intesa con le autorità deputate ai soccorsi,  per evitare che ulteriori conseguenze possano colpire un territorio già martoriato.”