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martedì 30 giugno 2015

ASSEMBLEA CONSORZIO AGRARIO DELL’EMILIA – CONFAGRICOLTURA, CIA E COPAGRI DI BOLOGNA, MODENA E REGGIO EMILIA VOTANO CONTRO L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2014

Fonte: Confagricoltura Bologna  

“Quattro milioni di perdita derivanti da gestioni straordinarie, tra cui l’operazione del Pastificio Ghigi finora totalmente fallimentare”

Bologna, 30 giugno 2015 – “Quattro milioni di euro di perdita derivanti da gestioni straordinarie, tra cui l’operazione del Pastificio Ghigi finora totalmente fallimentare: è una situazione davvero inaccettabile” denunciano i delegati eletti all’interno della lista promossa da Confagricoltura, Cia e Copagri di Bologna, Modena e Reggio Emilia in rappresentanza di oltre un terzo dei soci, votando contro l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2014 all’Assemblea Generale del Consorzio Agrario dell’Emilia oggi a Bologna. “E’ sotto gli occhi di tutti come l’azione del Consorzio Agrario dell’Emilia non sia più efficace come un tempo e come progressivamente – proseguono gli eletti delle tre organizzazioni agricole - venga meno la fidelizzazione degli agricoltori di tutte le sigle sindacali, nessuna esclusa”. Infatti, da alcuni anni oramai gli Associati del C.A.E. - che si riconoscono nella lista promossa da Confagricoltura, Cia e Copagri - evidenziano con forza nelle Assemblee del Consorzio Agrario dell’Emilia la crescente situazione di malessere di gran parte degli associati. Per due volte, 2013 e 2014, i rappresentanti delle nostre associazioni si sono astenuti sull’approvazione del Bilancio auspicando che il C.d.A. del C.A.E. prendesse atto di una deriva verso la quale il Consorzio stava lentamente andando. “E’ stato più volte richiesto da parte nostra – continuano - una maggiore attenzione della Presidenza, del C.d.A. e della Direzione del C.A.E. ai reali problemi dei soci ma il risultato è, purtroppo, quello che si vede nel Bilancio Consuntivo 2014”. “Il risultato sostanzialmente positivo della gestione caratteristica non soddisfa minimamente ed è, in realtà, dovuto soprattutto ai sacrifici dei dipendenti” rimarcano i delegati di Confagricoltura, Cia e Copagri di Bologna, Modena e Reggio Emilia. “I quattro milioni di euro di perdita derivanti da gestioni straordinarie sono frutto di quelle scelte sbagliate, da noi ripetutamente evidenziate, e sono la dimostrazione di come una parte della Dirigenza del Consorzio Agrario sia rimasta insensibile ai tanti segnali lanciati dalla propria base associativa”. E’ questo il motivo del voto contrario all’approvazione del Bilancio Consuntivo 2014, in quanto “figlio” di scelte sbagliate più volte rimarcate. “Le nostre Associazioni - è la conclusione dei delegati delle organizzazioni agricole - ritengono che il Consorzio Agrario dell’Emilia rappresenti un valore assoluto per l’agricoltura delle nostre province, e tantissimi nostri soci ci chiedono con forza che continui ad essere quella grande azienda al servizio degli imprenditori agricoli che è sempre stata; ed è per questo che il nostro voto contrario al Bilancio Consuntivo 2014 vuole essere in primo luogo di stimolo alla dirigenza per non ripetere errori passati, e ribadiamo, pertanto, con forza il nostro attaccamento al Consorzio Agrario dell’Emilia ed ai valori che ha sempre rappresentato”.

POMODORO NEL NORD ITALIA: SI TEMONO PERDITE DEL 10% RISPETTO AI QUANTITATIVI CONTRATTATI. PESANTI DANNI DOVUTI ALLE GRANDINATE NELLE PROVINCE DI MANTOVA, CREMONA, REGGIO EMILIA E RAVENNA

Fonte: industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA, Confapi e Confcooperative e Organizzazioni dei Produttori  

Il punto della situazione in un comunicato del tavolo di contrattazione del pomodoro da industria del Nord Italia

C’è preoccupazione tra gli operatori della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia per la prossima campagna. Il timore è infatti quello di non vedere rispettato il normale andamento produttivo con perdite che, allo stato attuale, potrebbero aggirarsi, secondo le prime stime, attorno al 10% del quantitativo inizialmente contrattato. Il dato è emerso in occasione di un incontro alla corte “La Faggiola” di Piacenza tra operatori delle industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA, Confapi e Confcooperative e delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.), per fare il punto sulla situazione del pomodoro da industria relativamente alle superfici effettivamente impiantate, allo stadio fenologico, allo stato fitopatologico ed ai danni causati dagli eventi meteo. All’incontro ha partecipato anche un rappresentante della Regione Emilia-Romagna. Da una prima stima il calo delle superfici realmente trapiantate potrebbe essere tra il 3 e il 4% rispetto al dato previsto sui contratti. Il dato preciso risulterà dalle dichiarazioni che le O.P. depositeranno all’Organismo Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia dopo il 30 giugno, con la somma delle superfici risultanti dalle domande uniche dei singoli produttori. Dal punto di vista fenologico le coltivazioni si presentano allo stadio di sviluppo previsto a seconda dell’epoca di esecuzione del trapianto; sussiste l’elevato rischio di infezioni fitosanitarie, in particolare batteriosi sspp e peronospora (Phytophthora infestans) favorite dagli sbalzi termici e dall’umidità dell’ultimo periodo. In particolare diversi tecnici segnalano, con presenza uniforme sul territorio, forti attacchi di peronospora con danni sulle foglie, sui fusti e, in qualche caso, già anche sui frutti. Si tratta di un’infezione primaria di difficile eradicazione che, oltre agli attuali danni, comporterà la continua presenza di spore facilmente attivabili con queste condizioni climatiche. E’ stata inoltre effettuata una prima stima dei danni provocati dalle grandinate del 14, 19 e 22 giugno che hanno colpito pesantemente le coltivazioni nelle provincie di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Ravenna. I campi precoci e medio-precoci colpiti sono totalmente distrutti e non verranno raccolti, mentre per gli impianti tardivi occorre, ai fini di una corretta valutazione, verificare la loro capacità di ricaccio vegetativo. In ogni caso si tratta di impianti che hanno perso l’originaria capacità produttiva ed andranno, stagione permettendo, ad una maturazione molto tardiva. E’ forte quindi in tutti gli operatori, la preoccupazione che non possa essere rispettato il normale andamento produttivo della campagna di raccolta con perdite che, alla luce di quanto sopra esposto, potrebbero aggirarsi intorno al 10% del quantitativo inizialmente contrattato.

IRRIFRAME: L’AGRICOLTURA DEL FUTURO INIZIA OGGI

Fonte: Ufficio Stampa Consorzio della Bonifica Burana  

Presentata ad Expo la nuova App Irrinet: il risparmio idrico in agricoltura viaggia sul cellulare. E l’Emilia-Romagna diventa modello da studiare all’estero. Nel 2009 gli agricoltori della Bonifica Burana erano già primi in regione nell’utilizzo dei servizi telematici per l’irrigazione

 “Un ettaro irrigato incrementa di 6 volte il proprio valore produttivo, arrivando all’82% in più, se è coltivato ad orticole: è questo l’interesse, che l’irrigazione riveste per l’Italia e che deve essere difeso” sono le parole del Direttore Generale ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio e Acque Irrigue) Massimo Gargano recentemente intervenuto ad Expo sui temi dell’acqua a scopo irriguo, una delle funzioni chiave della bonifica accanto all’attività di scolo, di tutela ambientale e valorizzazione del paesaggio. Gargano specifica inoltre, ai detrattori dell’impiego di acqua in agricoltura, che l’acqua irrigua è per l’80% attinta da corsi d’acqua superficiali e che viene restituita al ciclo biologico, attraverso il percolamento nelle falde idriche, addirittura qualitativamente migliore di come viene prelevata. C’è un’importante novità: ad Expo, Irriframe è stato presentato nella versione App: l’applicazione, scaricabile dagli agricoltori sui propri apparecchi mobili, attraverso una combinazione di variabili (tra cui coltura, terreno, tipo di impianto irriguo combinate coi dati di precipitazioni ed evapotraspirazione) restituisce in tempo reale il migliore consiglio irriguo. Il Presidente del Consorzio della Bonifica Burana e di ANBI Francesco Vincenzi, afferma: “il sistema irriguo esperto Irriframe adottato da diversi anni dai Consorzi di Bonifica emiliano romagnoli, che permette di risparmiare fino al 25% nel fabbisogno idrico in agricoltura, ha suscitato grande interesse ad Expo. L’ottimizzazione dell’uso della risorsa idrica, d’altra parte, accanto al miglioramento delle pratiche agronomiche in relazione agli Stati Generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio è un tema caldo in diverse aree del pianeta.” Cos’è Irriframe? Lo spiega il Direttore del Burana, l’Ing. Cinalberto Bertozzi: “si tratta di un sistema irriguo esperto realizzato dal Consorzio di Bonifica di Secondo grado per il Canale Emiliano-Romagnolo CER che fornisce agli agricoltori utili indicazioni sul momento migliore e sul corretto volume per irrigare, garantendo un risparmio idrico fino al 25%. Tali indicazioni si basano su disponibilità idrica, caratteristiche dell’impianto consortile d’irrigazione, sistema irriguo aziendale, condizioni climatiche, umidità del suolo, tipo di coltura e sua fase fenologica, ora del giorno in cui si irriga, tipologia di terreno, ecc. Giusto apporto idrico significa la quantità giusta d’acqua nel momento giusto. Le imprese agricole da un migliore uso dell’acqua derivano economie nella fase produttiva e quindi una maggiore competitività nei mercati. Un accordo con il CER consente già da diversi anni anche ai consorziati del Burana l’utilizzo di servizi telematici su internet rivolti all’assistenza irrigua, al fine di rendere ancora più efficiente il sistema agricolo all’insegna del risparmio di acqua utilizzata. Nella versione via Sms i nostri agricoltori si erano già dimostrati dei veri pionieri, primi per utilizzo già nel 2009.” Attualmente il sistema Irriframe, per la cui estensione è operativo un Protocollo d’Intesa MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) - A.N.B.I. – I.N.E.A. (Istituto Nazionale Economia Agraria), è già attivo su una superficie di circa 1.600.000 ettari (circa il 48% della superficie consortile irrigabile di tutta Italia) ricadenti nelle regioni Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria. Ad “Irriframe” si stanno già interessando numerosi Paesi, soprattutto dell’area mediterranea e asiatica, ma persino in Australia (alle prese con una drammatica escalation di siccità), interessati all’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica in aree scarsamente dotate di una risorsa primaria quale l’acqua, da cui dipende, ad esempio, anche l’84% del “made in Italy” agroalimentare.

La pagina del servizio Irriframe: http://www.irriframe.it/irriframe/home/Index_er?cookieCheck=true

COLDIRETTI: IL CASO GRECIA SPINGE LE QUOTAZIONI DELLE MATERIE PRIME. È CORSA AI BENI RIFUGIO, AUMENTANO ANCHE PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI, MA NON PER GLI AGRICOLTORI

Fonte: Coldiretti Ferrara  

E'corsa ai beni rifugio, oro e metalli preziosi in testa, ma mentre crollano le borse aumenta del 15% il prezzo del grano. E' il risultato delle speculazioni finanziarie che non trasferiranno nulla ai produttori, evidenziando che i prezzi agricoli non dipendono più dall’andamento della domanda e dell’offerta quanto da movimenti finanziari.

In controtendenza al crollo fatto registrare dai mercati finanziari, è corsa a beni rifugio che spinge ad un forte aumento dei prezzi di tutte le materie prime agricole con il prezzo del grano che ha aperto in aumento di quasi il 15 per cento rispetto alle quotazioni dell’inizio della settimana scorsa al Chicago Bord of Trade (CBOT), il punto di riferimento mondiale delle commodities agricole. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della crisi greca sull’andamento dei mercati future del grano con consegna a settembre 2015. Anche se rimangono ben al di sotto di livelli remunerativi – sottolinea la Coldiretti - si sta verificando a livello internazionale una decisa scossa per le principali produzioni oggetto di contrattazione sui mercati a termine, dal grano tenero al mais. Le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime agricole - spiega la Coldiretti - sono sempre piu’ condizionate dalle situazioni economiche e sociali internazionali sulle quali si innestano facilmente le speculazioni che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino a quelli di grano, mais e soia. Il risultato - conclude la Coldiretti - è una insostenibile instabilità dei prezzi dei prodotti agricoli che dipende sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre piu’ dai movimenti finanziari. Gli andamenti positivi – conclude la Coldiretti - non si trasferiscono mai agli agricoltori che invece sono costretti spesso a subire le riduzioni delle quotazioni con compensi del tutto inadeguati.

lunedì 29 giugno 2015

MIPAAF, AGROALIMENTARE: FIRMATO MEMORANDUM DI INTESA FRA FONDO STRATEGICO ITALIANO E ISA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali  

MARTINA: SOSTENIAMO LO SVILUPPO DELLE AZIENDE. 2015 ANNO DI SVOLTA PER IL COMPARTO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che oggi il Fondo Strategico Italiano (FSI) e ISA - Istituto Sviluppo Agroalimentare S.p.A., società controllata dal Mipaaf, hanno sottoscritto un Memorandum di intesa per la promozione e lo sviluppo di attività di co-investimento nel settore agroalimentare. “L'agroalimentare rappresenta una delle componenti più dinamiche dell'economia italiana. – afferma il Ministro Martina - Nei primi quattro mesi abbiamo registrato un'ulteriore crescita dell'export che tocca ad aprile 11,9 miliardi di euro. Come Governo vogliamo accompagnare le aziende in questo percorso di sviluppo e proprio per questo abbiamo deciso di investire. Il memorandum tra Fondo strategico italiano e il nostro ente Isa potrà essere utile a concentrare e coordinare gli sforzi per dare credito e risorse alla crescita del Made in Italy agroalimentare. Un'azione che si inquadra in un più ampio contesto di interventi, come ad esempio il piano di internazionalizzazione che prevede 70 milioni di euro per azioni a sostegno delle esportazioni o il nostro piano Isa e Ismea che fino al 2017 potrà sviluppare oltre 2 miliardi di euro di investimenti nelle aziende del settore.” “Aver firmato oggi questa intesa all'interno di Borsa italiana – conclude Martina - è il segno evidente dell'interesse che il comparto agricolo e alimentare genera anche sotto il profilo dell'attrazione di capitali. Gli indicatori economici ci dicono sempre di più che il 2015 può essere davvero un anno di svolta e vogliamo sfruttarlo appieno, anche attraverso Expo che si sta dimostrando un'occasione irripetibile per il contatto di buyer esteri con le nostre filiere.”

MIPAAF, MARTINA: LATTE, DIFENDEREMO LE NOSTRE QUALITÀ. NO A PASSI INDIETRO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“Difenderemo fino in fondo la qualità del sistema lattiero caseario italiano e la trasparenza delle informazioni da dare ai consumatori. Ribadiremo alla Commissione europea la necessità di un intervento più approfondito sull'etichettatura del latte, che sappia rispondere meglio alle esigenze dei nostri produttori soprattutto dopo la fine del regime delle quote. Non siamo disposti a fare passi indietro su questi principi. È importante comunque ribadire che non sono interessati da questa vicenda i nostri grandi formaggi Dop, per i quali non sarà mai possibile l'utilizzo di materie prime diverse da quelle previste dai disciplinari. Nel frattempo continueremo a portare avanti un lavoro di confronto con le organizzazioni agricole e con la filiera e gli altri Ministeri interessati per evitare penalizzazioni da parte dell'Unione europea.” Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina in merito alla diffida da parte della Commissione europea sulla fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere (per maggiorni informazioni:
http://www.corriere.it/economia/15_giugno_28/diktat-ue-italia-formaggi-latte-disidratato-6ad23ca4-1d65-11e5-8ee0-8912bb49d278.shtml)

NOTTE ROSA MIGLIAIA DI “REGINE ROSA” PER BENVENUTO A TURISTI E SALVARE FRUTTETI

Fonte: Coldiretti Emilia - Romagna  

Pesche e nettarine, con degustazioni e assaggi aiutano a combattere la violenza sulle donne. L’obiettivo è anche rilanciare produzioni che rischiano di scomparire: solo negli ultimi 15 anni in Emilia Romagna fino al 50 per cento di pescheti in meno. Abbattuto 1 albero su 2.

Puntuali all’appuntamento del capodanno dell’estate arrivano sulla Riviera Romagnola migliaia di “regine rosa di Romagna” per dare il benvenuto e fare da aperitivo al popolo della Notte Rosa che scatterà sui 110 chilometri di costa il 3 luglio prossimo. Lo annuncia Coldiretti Emilia Romagna sottolineando che, appena colte dai produttori di Coldiretti nell’entroterra, pesche e nettarine di Romagna cominceranno a scaldare i motori per la kermesse notturna con una anteprima tutta romagnola: il 2 e 3 luglio, dalle 18.30 alle 23.30, Coldiretti, Campagna Amica e Confesercenti, in collaborazione con Linea Rosa e Comune di Ravenna, promuovono l'evento “Quando il Rosa l'ha dl'Amôr” (“quando il rosa ha cuore e sapore”), aspettando la Notte Rosa in piazza del Popolo e piazza dell'Unità d'Italia. Due serate di gastronomia, solidarietà e cultura interamente “in rosa”, con piatti che si rifanno a pesche e nettarine nei ristoranti della piazza; aperitivi e gelati alla pesca; recite, letture e musiche romagnole e, ovviamente, un’ondata di pesche e nettarine. L’incasso relativo alle degustazioni di gelato e alla vendita delle pesche sarà devoluto a Linea Rosa, associazione da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne.
Per offrire ai turisti l’opportunità di assaporare un prodotto fresco a chilometri zero e allo stesso tempo cogliere l’occasione per dare informazioni sull’entroterra romagnolo, le sue bellezze e i suoi giacimenti enogastronomici, i produttori di Coldiretti saranno presenti nei mercati serali di Campagna Amica, giovedì 2 luglio a Marina di Ravenna in piazza Dora Markus, e venerdì 3 luglio, in pole position sulla Notte Rosa, a Lido di Classe, in viale Caboto, e al Camping Village di Cesenatico.
La valorizzazione delle produzioni locali – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – diventa fondamentale per salvaguardare le colture che hanno reso famosa la Romagna nel mondo. Per questo il “capodanno dell’estate” sarà rinfrescato da pesche a chilometri zero, romagnole doc, che costituiscono un prodotto fresco, pieno di gusto, dissetante perché ricco di sali minerali e, soprattutto, come apprezzeranno i tanti ospiti della Riviera, ricco di preziosa vitamina “A” che favorisce l’abbronzatura estiva.
È anche per questa ricchezza nutrizionale che pesche e le nettarine sono “osservate speciali” – scrive Coldiretti – in quanto negli ultimi 15 anni c’è la tendenza ad un arretramento della produzione, tra il 2000 e il 2014 in Emilia Romagna gli ettari coltivati a pesche sono passate da 16.000 a 7.700 ettari con un calo del 51% della superficie coltivata, mentre le nettarine sono passate da 15.400 ettari a 10.300 (–32 per cento). Per questo Coldiretti Emilia Romagna ha già promosso ad Expo il rilancio della frutta, rilancio che ora proseguirà sulla Riviera e nelle città della nostra regione per far apprezzare quella che costituisce la frutta per eccellenza dell’estate ai milioni di turisti attesi al mare e nella città d’arte emiliano romagnole. L’obiettivo è garantire una adeguata remunerazione ai frutticoltori ed evitare che ci sia un arretramento dei prezzi che porti alla lenta scomparsa di queste produzioni.

venerdì 26 giugno 2015

ASSICURAZIONI, AGRINSIEME: “TROPPE INCERTEZZE E CARENZE PER LA CAMPAGNA ASSICURATIVA 2015. OCCORRE FARE CHIAREZZA E SEMPLIFICARE”

Fonte: Agrinsieme  

Per il Coordinamento di Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari e Copagri è inaccettabile che, a fine giugno, ancora non si abbia il piano di sviluppo nazionale approvato da Bruxelles. La mancata delibera contribuisce a creare un clima di grande incertezza, all’avvio della campagna assicurativa.

Milano, 26 giugno 2015 - “Bisogna guardare alle coperture assicurative sulle coltivazioni agricole, che mettono al riparo dai danni delle avversità atmosferiche, in modo nuovo e più aderente alla realtà produttiva. Il modello non è più quello generico di stipulare polizze, pagare i relativi premi e riscuotere gli indennizzi, quanto piuttosto quello di garantire una gestione razionale e integrata di tutti i rischi dell’azienda, intesa come centro di produzione e di reddito”. Lo ha detto Mario Guidi, intervenendo in rappresentanza di Agrinsieme al convegno di Ismea, all’Expo, sulla strategia italiana per la gestione dei rischi in agricoltura. “Abbiamo accolto in maniera positiva - ha sottolineato il delegato di Agrinsieme - lo sforzo del ministero delle Politiche agricole di inserire le misure d’aiuto sui premi assicurativi in un contesto europeo e, in particolare, di prevedere, per l’anno in corso, la gestione dei rischi in agricoltura nell’ambito dello Sviluppo rurale. Quello che è inaccettabile è che, la Commissione europea, a fine giugno, non abbia ancora approvato il Piano di sviluppo nazionale sulla gestione dei rischi. Per questa campagna assicurativa è stato, fra l’altro, applicato un sistema di regole basato su un meccanismo nuovo, che, però non era stato ancora messo a punto. L’effetto è stato quello di mettere in estrema difficoltà gli agricoltori che si erano assicurati, ma anche i Caa e i Consorzi di difesa, che oggi devono adattare quanto già stipulato con le compagnie di assicurazioni alle nuove regole che solo pochi giorni fa sono state rese note. “Probabilmente – ha detto Mario Guidi – se si fosse seguito il suggerimento di Agrinsieme di rinviare ala prossimo anno le nuove procedure non ci sarebbero state le attuali difficoltà.” Il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari e Copagri ha, infine, sollecitato di rendere più semplice tutto il sistema delle assicurazioni agricole agevolate. “E’ necessario muoversi insieme, ministero, Ismea, compagnie di assicurazioni, consorzi di difesa e organizzazioni professionali, con l’obiettivo di aumentare la platea delle imprese agricole assicurate, che oggi conta circa 90.000 aziende, per un valore assicurato di circa 8 miliardi di euro e quasi 500 milioni di euro di premi pagati, con un trend in crescita degli importi assicurati di quasi il 10% dal 2005”.

ASSEMBLEA OMA, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): INVESTIRE IN RICERCA E INNOVAZIONE PER UN’AGRICOLTURA COMPETITIVA E SOSTENIBILE, CAPACE DI PRODURRE DI PIU’ E MEGLIO.

Fonte: Confagricoltura

“Per rispondere alle nuove sfide globali legate all’aumento della popolazione nei prossimi anni l’agricoltura deve crescere. E potrà farlo solo investendo in ricerca e innovazione”. Lo ha detto il presidente della Confagricoltura Mario Guidi intervenendo alla sessione su “Le crescenti sfide agricole e le soluzioni innovative”, nell’ambito dell’assemblea dell’OMA (l’Organizzazione mondiale degli agricoltori), in corso a Milano.
Guidi ha ricordato che da qui al 2050 occorrerà aumentare del 60 per cento la produzione agricola. In concreto un miliardo di tonnellate di cereali in più e 200 milioni di tonnellate in più di carne che devono essere a disposizione degli abitanti/consumatori del pianeta da qui a 35 anni. Questo aumento di produzione per le colture si otterrà per l’80% con un incremento delle rese produttive e per il 10 per cento rispettivamente con aumenti della superficie coltivata (una risorsa sempre più scarsa e disponibile peraltro solo a costi ambientali) e da una maggiore intensità dei raccolti. E l’aumento delle rese è un fattore legato storicamente all’introduzione di innovazione.
“Ricerca e innovazione sono fondamentali – ha detto Guidi - non solo dal punto di vista della food security (cibo in quantità sufficiente per tutti), ma anche della food safety (cibo sicuro in termini sanitari). In poche parole per produrre di più e meglio. Per conservare e per distribuire senza perdite in campo e senza sprechi lungo la catena alimentare a beneficio di tutti”.
Il presidente di Confagricoltura ha sottolineato quanto l’innovazione sia cruciale anche rispetto agli scenari della sostenibilità economica, visto che migliora i redditi dei produttori agricoli, aumentando la quantità e la qualità delle produzioni e riducendo i costi; ma anche ambientale, grazie all’uso di tecnologie incentrate sull’utilizzo razionale delle risorse e dei mezzi tecnici.
In questo senso le esperienze di precision farming, che Confagricoltura sta sostenendo nelle sue aziende, sono l’esempio di un agricoltura attenta all’ambiente e alla sicurezza alimentare.
“Dobbiamo cogliere l’importanza di investire in ricerca applicata all’agricoltura e nella bioeconomia – ha detto Guidi - perché la spesa in ricerca agricola ha un’ alta efficienza: ogni euro investito oggi genererà 10 euro di valore aggiunto entro il 2025. Un ritorno pari a dieci volte l’investito. E per ogni 35 mila euro spesi si genera a termine un posto di lavoro stabile”.
“Devono però – ha concluso il presidente Guidi - essere previsti adeguati incentivi dalla politica agricola che orientino verso l’adozione di maggiore innovazione e che ne favoriscano la diffusione. Ma è fondamentale anche che ricerca e innovazione siano svolte tenendo conto dei fabbisogni delle imprese e che i risultati siano diffusi in stretto contatto con le aziende agricole e le loro associazioni. A livello globale internazionale sicuramente l’OMA può costituire un’utile strumento di confronto, di scambio e di diffusione del know-how e per creare un grande network digitale della conoscenza.”

MIPAAF: A EXPO CONVEGNO SU TUTELA DEL REDDITO AGRICOLO E GESTIONE DEL RISCHIO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali  

MARTINA: “FINO AL 2020 INVESTIAMO 1,6 MILIARDI PER SVILUPPARE STRUMENTI ASSICURATIVI”

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che venerdì 26 giugno ad Expo si è svolto un convegno organizzato con Ismea dal titolo: “Tutela del reddito agricolo e gestione del rischio: la strategia nazionale”. Un’occasione di confronto tra Istituzioni, organizzazioni agricole, organismi di difesa e compagnie assicuratrici.
“La tutela del reddito è una priorità assoluta,- ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina che ha preso parte all’evento - per questo abbiamo deciso di investire fino al 2020 oltre 1,6 miliardi di euro per sviluppare gli strumenti assicurativi e migliorare nella gestione dei rischi. Il nostro obiettivo è aumentare le aziende agricole assicurate e diffondere meglio questa protezione sul territorio nazionale, lavorando anche al Sud per fare conoscere meglio le opportunità di salvaguardia. Dalla prossima settimana partiamo con un confronto con parti sociali e regioni sul fondo di mutualità. In Europa – ha concluso Martina - ribadiremo la necessità di avere più strumenti per contrastare le crisi, perché l'embargo russo ci dimostra che l'Ue non è adeguatamente attrezzata per rispondere alle esigenze delle imprese”.
“L’Italia è tra i Paesi europei che hanno la più solida tradizione nel sostegno pubblico alla gestione del rischio - ha sottolineato il Presidente Ismea Ezio Castiglione- . Oggi, grazie agli incentivi dello Stato, sono circa 85 mila le imprese che sottoscrivono annualmente una polizza assicurativa, con un’incidenza complessiva sulla produzione agricola nazionale del 15 per cento (23% per le colture arboree) e un valore assicurato che nel 2014 ha sfiorato gli 8 miliardi di euro. Tuttavia – ha precisato Castiglione - a fronte di tanti punti di forza, l’attuale sistema di risk management non è esente da alcune importanti da criticità, prima fra tutte l’elevata concentrazione territoriale dell’intervento (circoscritto per lo più al Nord), settoriale (limitato ai settori vitivinicolo e delle colture arboree) e dimensionale (netta prevalenza di imprese più grandi)”.
 “La novità più grande - ha dichiarato Raffaele Borriello Direttore Generale di Ismea – è costituita appunto dalla misura dell’IST (Income Stabilization Tool), volta a supportare, attraverso la formula dei fondi di mutualizzazione, la gestione del rischio di reddito da parte delle imprese agricole. Obiettivo dello strumento è fornire appunto agli agricoltori una protezione dalle perdite di reddito. Una copertura più ampia di quelle tradizionali che tiene quindi in conto tutti i fenomeni che possono impattare sui fatturati dell’azienda, compresi i rischi connessi agli andamenti del mercato. L’IST – ha proseguito Borriello - rappresenta un innovazione sostanziale nell’offerta europea di politiche a sostegno della stabilità dei redditi agricoli, di rilevanza strategica nell’attuale scenario caratterizzato da una maggiore e più frequente esposizione dell’agricoltura a stati di crisi.”

LAVORO: LE PARTI SOCIALI PRESENTANO A EXPO IL NUOVO SISTEMA DELLA BILATERALITÀ IN AGRICOLTURA

Fonte: Confagricoltura

Recenti innovazioni legislative hanno valorizzato in modo significativo la bilateralità, assegnando alle Parti Sociali la gestione di funzioni sussidiarie, ed in alcuni casi addirittura sostitutive, di quelle pubbliche, in materia di mercato del lavoro, previdenza, sanità, formazione, integrazione al reddito. Proprio al fine di cogliere le opportunità offerte dal nuovo quadro normativo, le organizzazioni datoriali e sindacali agricole - Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil - hanno ridisegnato il sistema di bilateralità, con un impianto più semplice e razionale, articolato su due livelli: nazionale e provinciale. A livello nazionale opererà l’Ente bilaterale agricolo nazionale (EBAN), mentre a livello territoriale opereranno gli Enti bilaterali agricoli territoriali (EBAT). A tali enti sono assegnate importanti funzioni a sostegno delle imprese e dei lavoratori del settore primario. Essi rappresentano infatti una sede di confronto permanente tra le Parti sociali agricole sui temi dell’occupazione, delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva. L’innovativo sistema di bilateralità agricolo è stato presentato oggi in occasione di un convegno organizzato nell’ambito di Expo, con un confronto tra rappresentanti del Governo (era presente il viceministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero), degli Enti previdenziali e delle Organizzazioni sindacali e datoriali agricole Il quadro degli enti bilaterali è completato dal Fondo Integrativo Sanitario Agricolo (FISA), che fornisce prestazioni integrative del SSN, da FORAGRI, che finanzia la formazione continua, e da AGRIFONDO, che gestisce la previdenza complementare dei lavoratori agricoli. Insomma partendo da lontano – la prima esperienza di bilateralità riguarda l’ENPAIA e risale al 1936 – le parti sociali agricole hanno voluto rendere più moderno ed efficiente il sistema di bilateralità, nella consapevolezza che un’adeguata rete di servizi e tutele gestita autonomamente dalle parti contrattuali può contribuire a realizzare quel lavoro indispensabile per un’agricoltura di qualità.

CONDIFESA, APPROVATA FUSIONE TRA FERRARA E BOLOGNA

Fonte: Ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara

Dopo le quattro assemblee parziali tenutesi a Copparo, Ferrara, Portomaggiore e Pieve di Cento, che hanno visto una straordinaria partecipazione da parte degli associati alle organizzazioni che hanno composto la coalizione rappresentata da Confagricoltura, Cia e Copagri Ferrara, si è tenuta nella serata di giovedì 25 giugno l’assemblea dei delegati, che ha approvato a larga maggioranza (167 si, 9 contrari e 37 schede bianche) il progetto di fusione tra i Condifesa di Ferrara e Bologna, sostenuto dalle suddette Organizzazioni, confermando il responso delle votazioni tenutesi a Bologna nel dicembre scorso. “L’evoluzione del sistema dei Condifesa, anche alla luce della Riforma della Politica Agricola Comune, rende necessario intraprendere percorsi di riorganizzazione atti a trasformare i Consorzi in strutture più rispondenti alle nuove esigenze”. E’ questa la posizione espressa a margine dell’assemblea dai vertici di Confagricoltura, Cia e Copagri Ferrara, che hanno proseguito dicendo che “Con l’unificazione tra i Condifesa di Ferrara e Bologna, nasce una maxi struttura con oltre 6.000 aziende associate e con circa 500 milioni di valori assicurati, quasi il 50% dell’intera regione. Il nuovo Condifesa rappresenterà il territorio in maniera uniforme, rendendo possibile l’ottimizzazione dell’attività, aumentando la massa critica degli associati e delle polizze ma senza creare strutture sovradimensionate o, peggio ancora, disegnate seguendo principi meramente geografici legati al concetto di regione. Questa unificazione rappresenta una soluzione ottimale per garantire ai produttori una nuova realtà associativa con una dimensione tale da affrontare il futuro con sufficiente tranquillità. Cia, Copagri e Confagricoltura da tempo lavorano con ostinazione sul terreno dell'unità – hanno sottolineato i vertici delle tre Organizzazioni ferraresi – nella logica di un sostegno effettivo alle imprese agricole del territorio a cui non giovano incomprensibili divisioni; per questo si sono impegnate insieme, sia a Ferrara che a Bologna, per la realizzazione di questo importante progetto, che ora vede la propria concreta realizzazione”.

COLDIRETTI: SEMINARI GRATUITI SULLA RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA, ADESIONI AL PROGETTO DA INVIARE ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI FERRARA

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Dopo la prima fase di presentazione è ora possibile iscriversi ai seminari previsti a settembre per approfondire i temi della responsabilità sociale d’impresa organizzati dalla CCIAA di Ferrara in accordo con la Provincia. Iscrizioni sul sito della Camera o presso le associazioni di categoria.

I seminari per le imprese che hanno aderito al progetto si svolgeranno alla Camera di commercio di Ferrara nel mese di settembre, in collaborazione con la società Punto 3. Dopo la prima fase di presentazione del progetto “Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) per gli imprenditori della provincia di Ferrara”, realizzato dalla Camera di commercio in partnership con la Provincia di Ferrara, e finalizzato alla promozione ed alla diffusione della cultura e delle pratiche di RSI nel territorio provinciale, prosegue il percorso con le aziende ferraresi attraverso i seminari gratuiti volti a orientarsi verso lo strumento di RSI più idoneo alle proprie esigenze. I seminari si svolgeranno alla Camera di commercio il 10-18-23 settembre 2015. Al momento hanno aderito 37 aziende così suddivise per settore: 8 agricoltura, 8 turismo , 3 pesca, 9 servizi, 9 manufatturiero. La partecipazione ai seminari è ancora aperta previa compilazione della scheda informativa, reperibile sul sito della Camera di Commercio o tramite le associazioni di categoria.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico tel. 0532-783.914/802 urp@fe.camcom.it

IRRIGAZIONE SOPRA CHIOMA: ATTENZIONE A NON COLPIRE GLI IMPIANTI ELETTRICI AEREI

Fonte: Enel

Il Prefetto di Ferrara, su richiesta di ENEL, segnala che i getti d'acqua degli impianti di irrigazione sopra chioma non devono colpire gli impianti elettrici aerei, in particolare i cavi e le campane di vetro che si trovano posizionate sulle mensole dei pali di cemento. I cavi, in rame, se colpiti possono toccarsi e creare interruzioni temporanee di energia elettrica che possono coinvolgere migliaia di utenti, sui quali si riversano i costi per un eventuale intervento. Inoltre potrebbero verificarsi danni alla pompa di irrigazione, essendo l'acqua conduttrice di elettricità. Si consiglia una distanza di almeno un metro dalle citate campane di vetro.

COLDIRETTI: CAMPAGNA AMICA DEGLI ARTISTI 2015, ECCO I VINCITORI DEL CONCORSO ARTISTICO LANCIATO DA COLDIRETTI

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Successo di partecipazione e di pubblico per l’iniziativa che ha premiato diversi artisti ferraresi sul tema dell’agricoltura e del cibo. “Rafforzare il legame con la città e occasione di riflessione sull’importanza dell’agricoltura alla base del progetto” dice il presidente Gulinelli. Importante il coinvolgimento del Dosso Dossi.

E’ stato un successo l’evento finale del concorso 2015 di Campagna Amica degli Artisti, l’iniziativa lanciata da Coldiretti per stimolare il mondo artistico ferrarese sui temi dell’agricoltura, del territorio e del cibo. Quasi un centinaio le opere pervenute, esposte al pubblico negli imbarcaderi del Castello Estense martedì 23 giugno, numerosi gli artisti ed i cittadini che le hanno viste e che hanno partecipato alla gioiosa cerimonia di premiazione. Nel rilevare il buon successo di partecipazione all’edizione 2015, il presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli, ha sottolineato come questa iniziativa, nata soltanto lo scorso anno, abbia più che triplicato le adesioni e come sia stato colto appieno il tema guida del concorso (Curare la terra, nutrire lavita), e quanto sia importante nel contesto ferrarese avvicinare i temi di Ferrara città d’arte e di Ferrara città agricola. Anche l’assessore Caterina Ferri, in rappresentanza del Comune di Ferrara (che ha patrocinato l’iniziativa insieme alla Camera di Commercio di Ferrara), ha evidenziato l’importanza di queste occasioni di incontro tra mondo produttivo e mondo culturale, ricordando le numerose attività di Coldiretti rivolte ai cittadini, alle scuole, al territorio in senso generale, oltre che alla specifica rappresentanza degliinteressi dei propri soci. Un sentito ringraziamento per l’opportunità di far parte del progetto è stato poi espresso dal dirigente dell’Istituto d’Arte Dosso Dossi, il dott. Muzzi, che ha condiviso con i propri docenti e con gli studenti il percorso che ha portato ad una sezione speciale della mostra dedicata ai lavori dei ragazzi su questo tema, e tra l’altro con ottimi risultati. “Un lavoro corale – chiosa Monia Dalla Libera, rappresentante di Donne Impresa Coldiretti Ferrara – che ha coinvolto la nostra federazione provinciale, i nostri uffici, la scuola d’arte, le istituzioni che ringraziamo per il sostegno e la condivisione, i circoliartistici ferraresi e gli appassionati d’arte, per un risultato che ci dà entusiasmo e ci ripaga degli sforzi organizzativi necessari alla buona riuscita di questa iniziativa”.
Eccoci infine alla lista dei premiati, selezionati dal critico ed esperto d’arte Michele Govoni, che ha tracciato un breve excursus del legame tra arte e agricoltura, tra raffigurazioni artistiche e cibo nelle varie epoche storiche, dalle più antiche, sino ai giorni nostri.
Il primo premio è stato attribuito ad Emidio De Stefano con l’opera “L’alba della sostenibilità”, il secondo a Paola Braglia Scarpa (Inno alla vita) ed il terzo a Cesare Carrieri (Curare la terra, nutrire la vita).
Sono stati inoltre attribuiti alcuni premi speciali: a Maria Faggin (Se mi ami mi proteggi), a Sara Bertasi (curare la terra, nutrire la vita) ed a Claudio Cupellini (Nutriamo l’universo) che si è aggiudicato il premio “Ospitalità in Agriturismo” offerto dalla Corte dei Maghi in rappresentanza di Terranostra Ferrara.
Menzione particolare anche per Isabella De Biaggi, quale artista più giovane partecipante (L’alba della vita), ad Alberta Grillanda (Radici per il domani), per l’impegno a testimonianza della realtà rurale ferrarese ed a Silvia Sottile, con un interessante polittico che rappresenta una farfalla che diventa mela.
 Al termine della cerimonia la serata si è conclusa con un gustoso agriaperitivo offerto dall’Agriturismo Corte dei Maghi e dall’azienda vitivinicola Mariotti, accompagnato dalla musica dal vivo di Debora Bontempi.

MIPAAF: PRESENTATO AD EXPO IL CREA MARTINA: NUOVO ENTE PROTAGONISTA SALTO DI QUALITÀ SULLA RICERCA AGRICOLA E AGROALIMENTARE ITALIANA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che oggi ad Expo è stato presentato, il “CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria”, nato dall’unione degli enti collegati Inea (Istituto nazionale di economia agraria) e Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura). Il nuovo soggetto punta a garantire e rilanciare le aree di intervento e di azione dei due enti, con un maggiore collegamento alle esigenze del mondo produttivo, dando risposte concrete ad un settore come quello agroalimentare che necessita fortemente di un soggetto autorevole e di riferimento nel campo della ricerca e dello studio economico.
“Il Crea sarà protagonista – ha commentato il Ministro Maurizio Martina, intervenendo alla presentazione - del rilancio della ricerca e dell'analisi economica per il settore agroalimentare. Vogliamo valorizzare la grande professionalità dei nostri ricercatori, consapevoli dell'importanza del lavoro che è stato portato avanti fino ad oggi. L'Italia non è all'anno zero nella ricerca, lo dimostrano i risultati che abbiamo a livello internazionale negli studi sulla genomica vegetale e animale. Abbiamo davanti la grande occasione europea di Horizon 2020, - ha proseguito il Ministro - dove il nostro Paese deve essere alla guida di uno sviluppo delle linee di studio e di innovazione. Favoriremo al massimo anche l'interazione e la collaborazione del Crea col Cnr, proprio perché abbiamo a cuore gli obiettivi ambiziosi che ci stiamo dando. Così come in questi mesi stiamo rafforzando le cooperazioni con gli istituti di altri Paesi, che molto spesso ci chiamano proprio per le nostre competenze. Abbiamo fortemente voluto presentare questa riorganizzazione qui ad Expo, perché in questi sei mesi di esposizione il ruolo e il dibattito sul fronte dell'innovazione scientifica è cruciale. Allora – ha concluso Martina - da qui lanciamo la sfida al cambiamento e a un salto di qualità sulla ricerca agricola e agroalimentare italiana, dando spazio alle capacità, all'entusiasmo e alla passione dei nostri ricercatori. Siamo consapevoli che non c'è sviluppo, non c'è crescita, non c'è futuro se manca la ricerca.”
Il Crea è stato presentato, alla presenza anche del Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luigi Nicolais, da Salvatore Parlato, commissario straordinario del nuovo ente, insieme ai due sub commissari Alessandra Gentile e Michele Pisante.
 “Il CREA, così riformato, - ha affermato Parlato - si presenta più agile e compatto, più sintonizzato sulle esigenze del territorio e dell’impresa, più pronto a cogliere opportunità di finanziamento nazionali ed europee e a valorizzare l’eccellenza scientifica dei suoi ricercatori. Intendiamo essere il sostegno del made in Italy di fronte alle grandi sfide dell’agroalimentare”.
Intervenendo alla presentazione, Lorenzo Micheli dell'Ufficio di Gabinetto del Miur ha confermato l'intervento del Ministero dell'Istruzione nella ricerca agroalimentare. In particolare, attraverso il Fondo integrativo speciale per la ricerca, partiranno a breve dei "PhD Cibo e sviluppo sostenibile", che dureranno tre anni e avranno l'obiettivo di sostenere gli studi e favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei ricercatori in campo agroalimentare.

LE AREE DI RICERCA
Il nuovo assetto del Crea prevede, distribuiti in tutto il territorio nazionale, 12 Centri di ricerca -ciascuno con una o più sedi di cui 6 disciplinari: - genomica e bioinformatica, - agricoltura e ambiente, - difesa e certificazione, - ingegneria e trasformazioni agroalimentari, - alimenti e nutrizione, - politiche e bioeconomia 6 di filiera: - cerealicoltura e colture industriali, - colture arboree - cioè alberi da frutta, agrumi e olivo - viticoltura ed enologia, - orticoltura e florovivaismo, - zootecnia e acquacoltura, - foreste e produzioni del legno.

GLI OBIETTIVI
- Maggior economicità della gestione e migliore organizzazione, anche di tipo amministrativo; - Maggior coordinamento delle attività e miglior capacità di controllo e monitoraggio dei risultati, rispetto agli obiettivi strategici e di indirizzo scientifico; - Innalzamento qualitativo della ricerca, grazie al maggior accesso alle apparecchiature scientifiche e all’accresciuta possibilità di confronto tra ricercatori.

ORGANIC WEEK: UN APPUNTAMENTO AL PARCO DELLA BIODIVERSITA'

Fonte: BolognaFiere

BolognaFiere e NürnbergMesse gli organizzatori dei due più importanti appuntamenti fieristici internazionali del biologico – SANA, il Salone del Biologico e del Naturale, di Bologna e BIOFACH di Norimberga - e a fronte del loro accordo di collaborazione organizzano dal 3 al 5 settembre l'Organic Week presso il Parco della Biodiversità, l'area tematica in EXPO realizzata da BolognaFiere dedicata all'agricoltura biologica e alla biodiversità. Un palinsesto di iniziative e di incontri, di dibattiti e di proposte che hanno il ruolo di costruire una piattaforma di lavoro che consenta di dare al biologico un ruolo centrale nella prospettiva di rispondere in modo equilibrato e sostenibile alle grandi sfide per nutrire il pianeta negli anni futuri. Proprio dal Parco delle Biodiversità di BolognaFiere ad Expo è partito il movimento internazionale che, in collaborazione con FederBio, la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, ha dato luogo all’insediamento del Forum internazionale del Biologico a cui IFOAM partecipa e in cui si sono sviluppati i contenuti che culmineranno nelle giornate degli Stati Generali del Biologico che si svolgeranno a Sana dal 12 al 15 settembre a BolognaFiere.

EMBARGO RUSSIA IN SOLI 3 MESI 20 MLN EURO DANNI AGROALIMENTARE EMILIA ROMAGNA

Fonte: Coldiretti Emilia - Romagna

L’embargo russo ai prodotti agroalimentari nei primi tre mesi del 2015 ha tagliato 20 milioni di euro delle esportazioni dell’Emilia Romagna verso la Russia. Lo sottolinea Coldiretti Emilia Romagna all’indomani dell’annuncio di Putin di voler prolungare l’embargo fino al 2016. Sulla base degli ultimi dati trimestrali Istat del Commercio estero, nel primo trimestre di quest’anno, l’export di prodotti agricoli e agroalimentari della nostra regione verso l’ex impero sovietico è passato dai 30,5 milioni del primi tre mesi del 2014 agli 11,2 milioni di quest’anno. Ai danni diretti – commenta Coldiretti Emilia Romagna – si aggiungono quelli indiretti, che hanno determinato la diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani, che rischiano di distruggere l’immagine dei prodotti originali in particolare il Parmigiano Reggiano e i salumi dell’Emilia Romagna.

BIOTECNOLOGIA NELLA FRUTTICOLTURA: WORKSHOP CIV SUL BREEDING A COMACCHIO

Fonte: Civ - Consorzio Italiano Vivaisti

Utilizzare le nuove biotecnologie basate sull’analisi del DNA e applicarle al breeding. È il tema del workshop svoltosi venerdì scorso presso la sede del CIV – Consorzio Italiano Vivaisti, a San Giuseppe di Comacchio. In particolare l’incontro si è occupato del breeding assistito da marcatori per melo e pesco. Si tratta di un’iniziativa organizzata nell’ambito del progetto europeo FruitBreedomics, nato per colmare il divario tra ricerca scientifica sulla genetica e le reali applicazioni pratiche in campo e che si concluderà a fine agosto dopo 5 anni. L’avvento dello studio dei genomi e il conseguente aumento delle informazioni in essi rinvenute consentono di associare caratteri fenotipici (resistenze alle malattie, caratteri gustativi come croccantezza, aroma, ecc.) a tratti specifici del genoma (i marcatori molecolari) e possono essere un valido aiuto a sostegno dell’attività dei breeders.
L’analisi di tratti specifici del DNA può essere adottata in varie fasi del lavoro di breeding: per scegliere i parentali più idonei; per selezionare i semenzali recanti caratteri desiderati già in fase precoce senza attenderne la fruttificazione; per il riconoscimento di varietà in casi di contraffazione (con limitazione per i cloni), oltre che per analisi molto più complesse per l’ottenimento di modelli di predizione fenotipica. Nella giornata sono stati toccati diversi temi a partire dalla spiegazione di che cosa si intende per marcatore molecolare, alle tecniche per la loro individuazione, a come prelevare un campione di tessuto per sottoporlo all’analisi del DNA, per proseguire poi su come queste nuove tecniche di analisi possano essere applicate al mondo del miglioramento genetico convenzionale. “Anche noi del CIV - ha spiegato Marica Soattin, direttore generale CIV - già dallo scorso anno abbiamo approcciato questo tipo di strumento. Crediamo infatti che valga la pena di approfondire il tema con ulteriori analisi, che ci consentiranno da un lato di capire meglio il tipo di corredo genetico che abbiamo maturato nel corso della nostra trentennale attività di breeding e dall’altro di aiutarci a sviluppare più rapidamente e in modo più mirato nuovi prodotti rispondenti alle esigenze del mercato”. “Siamo stati onorati di ospitare una così qualificata comunità internazionale che ha avuto modo di confrontarsi su temi di altissimo valore scientifico e che sarà sicuramente uno spunto per le future attività del CIV”.
Tra i relatori del training si annoverano: Andrea Patocchi di Agroscope (Svizzera); Fabrizio Costa di FEM (Trento); Johan Bonany e Pere Arùs di IRTA (Spagna); Pascal di INRA (Francia)

VIGILI DEL FUOCO, CAMERA DI COMMERCIO ED ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA INSIEME PER LA SICUREZZA SUL LAVORO E LA PREVENZIONE INCENDI

Fonte: Camera di Commercio di Ferrara e Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco  

Il Comandante Andriotto ed il suo staff di tecnici illustreranno alle imprese obblighi e opportunità delle leggi in vigore in materia di prevenzione incendi

La sicurezza sul lavoro, oltre a costituire un indiscutibile imperativo etico, appare sempre più come un elemento determinante per la reputazione e la competitività delle imprese. Investire in sicurezza significa aggiungere valore all'impresa e creare i presupposti per uno sviluppo sostenibile. In quest’ottica la Camera di commercio di Ferrara ed il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, con la collaborazione ed il sostegno delle associazioni territoriali di categoria, promuovono il seminario “Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese”, rivolto agli imprenditori, professionisti e manager del territorio che si svolgerà lunedì 29 giugno alle ore 9,00 presso la Sala Conferenze dell’Ente di Largo Castello. Dopo il saluto del Presidente della Camera di commercio Paolo Govoni, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Ferrara Ermanno Andriotto insieme a Luigi Ferraiuolo, Massimo Fratti, Luca Quintabà, funzionari operativi presso il Comando di Ferrara, illustreranno alle imprese i vin-coli e le opportunità delle leggi in materia di prevenzione incendi nei luoghi di lavoro. La parola poi passerà alle Associazioni di categoria e particolare attenzione sarà riservata, nel corso dei lavori, alle specifiche problematiche incontrate quotidianamente dalle piccole e medie imprese nell’attuale fase congiunturale: una prolungata situazione di crisi che, tra i suoi effetti, si traduce anche in un accentuato accentuato stato di vulnerabilità per quanto riguarda la capacità delle aziende di adeguarsi alle norme in materia di salute e sicurezza. Chiuderà i lavori il Prefetto di Ferrara Michele Tortora. Le associazioni d'impresa della provincia di Ferrara mettono, in ogni caso, a disposizione le proprie organizzazioni e competenze affinché l'attenzione e l'impegno che gli imprenditori già riservano alla tutela della salute e della sicurezza dei loro collaboratori, diventi patrimonio comune e sempre più diffuso all'interno e all'esterno dei luoghi di lavoro. Il convegno è stato accreditato, ai fini della formazione obbligatoria, dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ferrara e dall’Ordine degli Avvocati di Ferrara.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione al sito www.fe.camcom.it.

QUOTE LATTE CONFAGRICOLTURA, ACCOLTO IL RICORSO DELL’ITALIA SULLA PROROGA RATEIZZAZIONE MULTE. ORA RECUPERARE LE SOMME DI CHI NON RISPETTA LE REGOLE.

Fonte: Confagricoltura

Confagricoltura considera giusto l’accoglimento del ricorso presentato al Tribunale europeo contro la decisione 2013/665/UE del 17 luglio 2013 della Commissione, che pretendeva il recupero delle somme, unitamente agli interessi, concesse ai produttori di latte che avevano usufruito della proroga di pagamento al 30 giugno 2011 degli importi della rata con scadenza al 31 dicembre 2010. “L’Italia - spiega Confagricoltura - ha sostenuto l’irragionevole sproporzione tra l’aiuto concesso con la proroga del pagamento della rata e la richiesta della Commissione di recuperare tutte le somme dovute oggetto della rateizzazione.” L’aiuto che l’Italia avrebbe dato ai suoi produttori con la proroga di sei mesi è rimasto inferiore a 100 euro per 1.187 dei 1.291 produttori interessati, e inferiore a 12 euro per 559 di essi. Confagricoltura, quindi, non può che esprimere soddisfazione per la decisione del tribunale ed anche per il lavoro svolto dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Per quanto riguarda le somme ancora dovute da chi continua a non rispettare le regole, Confagricoltura chiede che si agisca quanto prima per recuperare l'indebito e per evitare altre future contestazioni da parte dell'Esecutivo comunitario.

mercoledì 24 giugno 2015

ASSEMBLEA OMA, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “SOSTANZIALE IL RUOLO DEGLI AGRICOLTORI PER VINCERE LE SFIDE GLOBALI: CIBO, ENERGIA, CLIMA”.

Fonte: Confagricoltura

 “La grande sfida globale di Expo 2015 si vince con un’agricoltura più forte e più aggiornata ai tempi, più evoluta e modernizzata, più attenta all’innovazione e che attrae investimenti”. Lo ha detto il presidente ella Confagricoltura Mario Guidi, intervenendo alla cerimonia di apertura della V Assemblea dell’Oma, l’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori, al Politecnico di Milano.
“Il fatto che l’Assemblea si tenga a Milano non è trascurabile – ha detto Guidi -. Qui si sta dibattendo da ormai due mesi della sfida globale di “Nutrire il Pianeta”. Qui i rappresentanti degli agricoltori di tutto il mondo discuteranno di come essi vedono la Carta di Milano e di quanto sia importante il loro ruolo ed il loro apporto per vincere la sfida. Nell’era della globalizzazione e della diseguaglianza sociale ed alimentare spesso gli agricoltori del mondo si sono trovati in competizione fra loro. Per una volta, invece, dobbiamo essere uniti per affermare la nostra visione della sostenibilità di questo Pianeta, consapevoli del contributo che possiamo portare”.
Il presidente di Confagricoltura ha ricordato che la “questione alimentare” parte dalla terra e da chi la gestisce. Oggi su circa 13 miliardi di terra emersa, 1,5 miliardi (il 12%) sono costituiti da terra coltivata, a cui si aggiungono 3,4 miliardi di prati e pascoli permanenti e altri 4 miliardi di ettari di foreste, non di rado gestite da agricoltori.
“Il ruolo degli agricoltori - ha continuato Guidi - è ormai fondamentale anche nella produzione di quelle filiere non alimentari che sono ormai essenziali beni di consumo e nello svolgere quelle funzioni di multifunzionalità che consentono di preservare l’ecosistema, evitare i dissesti e gestire un paesaggio fruibile, con benefici per tutta la collettività. Senza dimenticare che promuovere una produzione agricola moderna ed innovativa significa anche evitare perdite e sprechi nella catena alimentare “dalla terra alla tavola”.
Guidi si è quindi soffermato su alcuni passaggi rilevanti della Carta di Milano che a suo parere potrebbero ispirare i lavori dell’ Assemblea.
La Carta riconosce la centralità degli agricoltori nel produrre cibo e nutrizione. E non fa differenze tra piccoli e grande imprese, in quanto a diritti e doveri. Tutta l’agricoltura, anche quella ingiustamente criticata come “industriale”, ha una funzione essenziale e tutte le attività devono essere basate sulla conoscenza e la pratica. Ci sono poi alcuni impegni nella carta di Milano che non possono essere lasciare intentati, come promuovere strumenti che difendano e sostengano il reddito di agricoltori, allevatori e pescatori, potenziando gli strumenti di organizzazione e cooperazione; sviluppare un sistema di commercio internazionale aperto, basato su regole condivise, e non discriminatorio, che offra nuove opportunità di crescita alle imprese agricole e che sia capace di creare le condizioni per una migliore sicurezza alimentare globale; aumentare le risorse destinate alla ricerca, al trasferimento dei suoi esiti, alla formazione e alla comunicazione.
 “Sono impegni essenziali – ha concluso il presidente di Confagricoltura - perché sottoscrivendo la Carta di Milano stiamo chiedendo a viva voce politiche di apertura dei mercati e più ricerca ed innovazione che migliorino la produzione e la produttività, ma anche la qualità dei nostri prodotti agricoli”.

RIMBORSO ASSICURAZIONI PER CALAMITÀ 2014, CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA: “QUASI 6 MILIONI DI DANNI DA AVVERSITÀ NATURALI AL SETTORE AGRICOLO EMILIANO ROMAGNOLO NEL 2014: CHIEDIAMO AL GOVERNO DI RIMBORSARE PER INTERO GLI AGRICOLTORI ASSICURATI”

Fonte: Confagricoltura Emilia - Romagna

 “Ammontano ad oltre 5,7 milioni di euro i danni causati al settore agricolo dell’Emilia Romagna dalle avversità atmosferiche nel 2014; sono più di 40 i comuni coinvolti del territorio regionale. Eppure gli agricoltori danneggiati che hanno sottoscritto la relativa polizza assicurativa saranno rimborsati solo del 27 per cento invece che del 65 previsto. Chiediamo pertanto al Governo che così facendo ha disatteso gli impegni precedentemente assunti – dichiara Confagricoltura Emilia Romagna – di intervenire subito e rimborsare gli agricoltori per l’intero ammontare”.
“Sono state dodici le avversità naturali che hanno colpito l’Emilia Romagna nel 2014 – prosegue l’organizzazione agricola regionale – e che hanno peraltro fortemente indebolito un settore già stremato dalle conseguenze della crisi economica, dalla riduzione dei consumi e dagli squilibri nelle relazioni di filiera fino alle conseguenze di situazioni geopolitiche internazionali come l’embargo russo”.
“Con questi tagli – prosegue Confagricoltura Emilia Romagna – si lede un segmento produttivo strategico del made in Italy italiano. Non è tollerabile che i redditi agricoli debbano essere ulteriormente penalizzati anche per la sottrazione di finanziamenti pubblici consolidati e sempre fortemente pubblicizzati”.
 “Agli agricoltori è già stato chiesto un grande sforzo volto a supportare la politica economica del Governo e non vorremmo - è la conclusione di Confagricoltura Emilia Romagna – che promesse siffatte, “presto annunciate e presto dimenticate”, minassero anche la credibilità e l’attuazione del nuovo modello di sostegno alle assicurazioni agevolate”.

UN BUON BILANCIO 2014 PER TERREMERSE

Fonte: Ufficio Stampa Terremerse  

Utile di € 239.000, al netto di € 1.2 milioni di accantonamenti prudenziali, con un aumento ulteriore di fatturato, che nel consolidato raggiunge € 174,4 milioni. Nell’area ferrarese la Cooperativa conta oltre 1.200 soci

Il Bilancio 2014 di Terremerse (oltre 1.200 soci nell’area ferrarese) e del suo gruppo - con le controllate Semìa (commercializzazione sementi), Terre da Frutta (produzione varietà frutticole), Borgobuono (produzione e commercializzazione carni, salumi e prosciutti) - conferma il trend positivo in atto ormai stabilmente da diversi anni. Il consuntivo 2014 realizza un utile di € 239.000, al netto di € 1.2 milioni di accantonamenti prudenziali, con un aumento ulteriore di fatturato che raggiunge i 166 milioni € (+ 2,8%). Il consolidato a 174,4 milioni € s’incrementa del 5,2% sul precedente. «La validità del risultato d’esercizio, conseguito in un’annata difficilissima per l’agricoltura, a causa sia delle avversità climatiche sia dagli andamenti del mercato nei comparti dei cereali, dell’ortofrutta e delle carni suine, si deve ai positivi risultati di posizionamento strategico acquisiti dalle principali attività condotte da Terremerse: in primis agroforniture, carni e cereali – commentano l’Amministratore Delegato della Cooperativa, Gilberto Minguzzi, e il Presidente, Marco Casalini - Nel corso del 2015 il prosieguo del lavoro di riposizionamento di tutte le attività governate da Terremerse, secondo le linee guida già delineate nel progetto Terremerse 2020, porterà gradualmente a compimento la messa in valore della sua struttura multibusiness, con una rinnovata capacità di produrre reddito per sé e per i soci». «Ci preme anche fare una precisazione in merito agli utili realizzati negli ultimi anni – proseguono Minguzzi e Casalini – In sé e per sé, gli utili possono sembrare modesti, però occorre tenere conto dello sforzo sostenuto da Terremerse per accantonare complessivamente 2,5 milioni €, già spesati fiscalmente, che potrebbero servire per coprire integralmente le ragioni di rischio derivanti dal contenzioso legale apertosi per iniziativa della Procura di Bologna il 18 luglio 2012, in riferimento al finanziamento riscosso dalla Cooperativa per la costruzione della cantina a Imola. A questo proposito, vogliamo comunque ricordare che la sentenza di assoluzione pronunciata in aprile dalla Corte d’Appello nei confronti dell’ex Presidente di Terremerse, Giovanni Errani, impone la revisione degli effetti sanzionatori amministrativi connessi al processo. Noi ci auguriamo che in ottobre, quando la nostra Cooperativa dovrà comparire in Tribunale per rispondere di quelle accuse, parlino finalmente i fatti e sia riconosciuta la completa estraneità di Terremerse alle accuse che da anni le vengono contestate. Attendiamo quindi con fiducia che la giustizia faccia il suo corso».
 Per le agroforniture l'ottimo risultato conseguito dal settore è frutto dell’ulteriore incremento del grado di penetrazione di Terremerse nel mercato di sede (provincie di Ravenna e Ferrara in particolare), oltreché delle quote aggiuntive di mercato provenienti dai rami d’azienda recentemente acquisiti e dall’avvio di relazioni commerciali con nuovi territori. Si conferma una volta di più che il successo di Terremerse nel comparto è dovuto allo standard qualitativo del servizio agli agricoltori, che consente di farne un soggetto attivo di programmazione e partnership con le multinazionali fornitrici: ciò genera economicità e competitività nella filiera a beneficio di tutti i soggetti che vi operano, a cominciare dagli agricoltori stessi.
Nel comparto cerealproteico, nonostante le avversità climatiche, la campagna di raccolta 2014 ha superato i volumi ritirati nell’annata precedente, passando dalle 137 mila tonnellate alle 144 mila (+5,33%), il secondo miglior risultato degli ultimi 5 anni, con ulteriori 357 nuove aziende che hanno consegnato i cereali a Terremerse. Questo dato, sommato a quello delle due annate precedenti, porta a 948 il numero delle nuove aziende consegnatarie.
Nel comparto carni il 2014 ha segnato un significativo calo di fatturato da doversi ricondurre al calo dei consumi e delle vendite nei nostri canali commerciali consolidati. Si conferma in pieno la validità della scelta effettuata con la costituzione della controllata commerciale Borgobuono, orientata verso l’acquisizione di nuovi mercati in Italia e all’estero, anche attraverso la costruzione del marchio aziendale.
 Infine, il comparto ortofrutta è stato duramente colpito dall’andamento di mercato che non ha consentito né agli agricoltori né alla Cooperativa di ripagare i propri costi. Nel 2013 Terremerse decise di abbattere l’incidenza dei costi fissi di lavorazione per armonizzarli alla riduzione dei volumi di attività. I prezzi di mercato del 2014 attestano che l’impegno a contenere i costi deve sposarsi con l’azione volta a recuperare volumi e un mix di prodotto che apporti nuovo valore aggiunto alla Cooperativa e ai suoi soci. I contatti avviati nella prima parte dell’annata in corso, attestano le importanti potenzialità di sviluppo che la Cooperativa riscontra al Sud e al Centro-Nord Italia verso aziende specializzate medio-grandi.

Nella foto: da sx Sabatini Minguzzi Casalini Luppi

NUOVO CASELLO DI DOZZA - CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI E U.G.C. CISL DI IMOLA: "OPERA INUTILE E DANNOSA"

Fonte: Confagricoltura Bologna  

Opera che si scontra peraltro con la legge quadro sul contenimento del consumo di suolo - D.L. 10.09.2012

Levata di scudi contro la realizzazione del nuovo casello autostradale di Dozza nell’ambito dell’ampliamento alla quarta corsia della A14. “Che bisogno c’è di creare 4 caselli in un tratto di 25 km?” chiedono Confagricoltura, Coldiretti provinciali e U.G.C. Cisl di Imola alla Autostrade per l’Italia Spa e al Sindaco di Dozza, esprimendo così la totale e netta contrarietà al progetto. La nuova uscita sorgerebbe infatti a soli pochi chilometri di distanza da quelle già esistenti di Castel San Pietro Terme e Imola.
 “E’ un’opera paradossale e inutile – ribattono le organizzazioni agricole provinciali – concepita negli anni passati ossia in un momento di boom economico locale, non in un contesto come quello attuale di forte involuzione del tessuto produttivo. Si scontra peraltro con la legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo di suolo - D.L.10.09.2012”.
“Purtroppo – rimarcano Confagricoltura, Coldiretti provinciali e U.G.C. Cisl di Imola - assistiamo all’ennesima prova che vede “le grandi opere” ancora calate dall’alto, senza quella indispensabile concertazione preventiva con il territorio interessato. Questo modo di operare non è di certo coerente con tutte le enunciazioni, sia del Governo Centrale sia delle Amministrazioni Locali, che individuano nella valorizzazione dei territori un nuovo e vincente modello di sviluppo economico del Paese puntando sulla qualità delle produzioni agricole, sull’enogastronomia e sul turismo”.
“La costruzione del nuovo casello oltre ad incidere in maniera negativa su un territorio rurale ad alta vocazione agricola con coltivazioni di particolare pregio quali i vigneti DOC - proseguono Confagricoltura, Coldiretti provinciali e U.G.C. Cisl di Imola – provocherebbe conseguenze irreversibili in termini di sicurezza e inquinamento ambientale di tutta l'area”.
Da ultimo ma non meno importante, è il danno per le imprese penalizzate dall’esproprio. In particolar modo l’azienda agricola Branchini che rischia di perdere una superficie complessiva di mq. 52.346 con soppressione sia dell’accesso principale, sia della casa colonica destinata alla promozione di prodotti in ambito agrituristico. O ancora, l’azienda agricola Dall’Olio costretta a privarsi di un appezzamento di 3,5 ettari con conseguente divisione a metà della già piccola realtà imprenditoriale e la creazione di due corpi separati di modestissima superficie, quindi non più coltivabili in maniera remunerativa. Risultato: l’inevitabile perdita di occupazione e reddito per proprietari e dipendenti.
Confagricoltura, Coldiretti provinciali e U.G.C. Cisl di Imola si rivolgono pertanto alla Autostrade per l’Italia Spa e al Sindaco di Dozza affinché “non si realizzi un’opera così superflua e controproducente per l’intero territorio già ben servito da reti viarie e caselli autostradali”.

martedì 23 giugno 2015

BOLOGNA CITY OF FOOD RACCOGLIE LA SFIDA PER NUTRIRE IL PIANETA: NASCE BOLOGNA AWARD, IL PRIMO RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE PER SOSTENERE LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA IN TEMA DI SOSTENIBILITÀ AGROALIMENTARE.

Fonte: CAAB - Centro Agroalimentare di Bologna  

IL PROSSIMO 23 SETTEMBRE 2015 A EXPO MILANO SARA’ CELEBRATO IL VINCITORE DELLA PRIMA EDIZIONE.

Nutrire una popolazione che, a fine secolo, potrebbe toccare quota 11 miliardi è la vera sfida del pianeta. Un abitante della Terra su sette soffre oggi di malnutrizione, e intanto lo spreco globale di cibo vale, ogni anno, una volta e un terzo l’intero Pil italiano: circa 2060 miliardi, includendo i costi sociali, ambientali ed economico-produttivi (dati FAO, Food Wastage footprint 2014). Sostenere la ricerca scientifica e tecnologica in tema di sostenibilità agroalimentare, migliorare e ottimizzare la distribuzione del cibo, ridurre l’impatto ambientale e sociale della produzione e distribuzione alimentare, promuovere una nuova e diffusa cultura nel segno dell’educazione alimentare sono gli obiettivi portanti del Bologna Award for International Substainability and Food, Premio internazionale “Città di Bologna” per la sostenibilità agroalimentare, ideato e promosso da CAAB, Centro Agroalimentare di Bologna, in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Bologna e la Regione Emilia Romagna. Il Premio, che avrà cadenza biennale, si propone di individuare e valorizzare le ricerche scientifiche e le iniziative in ambito agricolo e agro-alimentare realizzate da persone, istituzioni e aziende nel segno dello sviluppo sostenibile e durevole. Sarà assegnato da una Giuria internazionale presieduta dal presidente CAAB – Centro Agroalimentare di Bologna Andrea Segrè, coordinata dal direttore marketing CAAB Duccio Caccioni e composta da Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Virginio Merola, Sindaco di Bologna, Michael Hurwitz, Direttore Grow NYC (New York- USA), Nadia El Hage Scialabba - FAO, Claudia Sorlini, presidente del Comitato scientifico Expo, Paolo De Castro, presidente Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale UE, Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy, Jiao Hui - Munic Chengdu UNESCO, Chennaiah Poguri - Action Aid International, Pierluigi Masini, direttore Progetti e Iniziative editoriali Poligrafici Editoriale, Giovanni Beccari – CEFA, Giovanni Carrada – RAI e dai giornalisti scientifici Sylvie Coyaud e Antonio Cianciullo. La segreteria generale della Giuria è composta da Duccio Caccioni, Ruben Sacerdoti (Regione Emilia-Romagna) e Mauro Felicori (Comune di Bologna). Bologna Award si inserisce in un contesto strategico per la città e la Regione Emilia Romagna che ha avviato il World Food research and innovation Forum, un progetto collegato ad Expo Milano 2015, ideato per attivare - in Emilia-Romagna in Italia e nell’Unione Europea - una piattaforma internazionale legata alla ricerca e alla sicurezza nel settore alimentare, riferimento di un asset catalizzatore per la competitività delle imprese e le filiere produttive nazionali ed europee sui mercati mondiali. A Bologna è inoltre operativo da oltre un anno il progetto City of Food, iniziativa – quadro per valorizzare il patrimonio agroalimentare della città di Bologna sia in Italia sia all’estero quale chiave identificativa della città, elemento portante nelle operazioni di marketing territoriale e per l’incoming turistico. «La globalizzazione accomuna popolazioni distanti nel mondo intorno a questioni e criticità che si manifestano a migliaia di chilometri – sottolinea il presidente CAAB Andrea Segrè - I temi della sostenibilità delle tecniche di produzione agricola e agro-alimentare sono centrali per tutti, nella prospettiva di voler garantire a tutti gli abitanti della Terra la disponibilità e accessibilità al cibo di qualità. Per questo CAAB, che ha ideato il progetto FICO Eataly World in ideale staffetta con l’Expo milanese sui temi della qualità alimentare e del diritto al cibo, si rende promotore di una grande mobilitazione per valorizzare i progetti, spesso misconosciuti, che alle più svariate latitudini del pianeta sono finalizzati a questi obiettivi e che hanno apportato un valore aggiunto nell’accesso al cibo per tutti gli abitanti del pianeta». La cerimonia di premiazione della prima edizione del Bologna Award si svolgerà ad Expo nella serata del 23 settembre 2015. Le premiazioni delle successive edizioni saranno organizzate a Bologna. Il Premio, del valore di 20mila €, su indicazione del vincitore sarà devoluto a favore di ricerche e iniziative di settore sostenibili, durevoli e/o solidali.

MIPAAF, IL VICEMINISTRO OLIVERO AGLI STATI GENERALI SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI E LA DIFESA DEL TERRITORIO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Vice Ministro Andrea Olivero ha partecipato ieri agli Stati Generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio, organizzati da dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e da #Italiasicura. Nell’ambito della sessione dedicata all'esposizione del programma del Governo, il Vice Ministro ha evidenziato il ruolo dell’agricoltura e delle foreste nelle strategie di adattamento e di mitigazione dei cambiamenti climatici, anche in vista della Conferenza sul clima di Parigi che si terrà il prossimo dicembre. “L’agricoltura fornisce il suo contributo – ha dichiarato il Vice Ministro Olivero - attraverso l’adozione di pratiche volte a preservare la fertilità dei suoli, a promuovere un uso efficiente delle risorse idriche, a tutelare la biodiversità, con l’obiettivo finale di garantire la sicurezza alimentare. Gli effetti dei cambiamenti climatici – ha proseguito Olivero - rischiano di compromettere la produttività agricola, la fertilità dei suoli, la tipicità delle produzioni, a tutto ciò i nostri agricoltori nel tempo hanno risposto con sapienza adottando pratiche in grado di incrementare la resilienza dei sistemi produttivi. Siamo convinti che per raggiungere risultati significativi non si possa prescindere da un’azione comune- ha concluso il Vice Ministro - dobbiamo impegnarci per rafforzare il coordinamento delle politiche sul clima e proseguire sulla strada di una stretta cooperazione tra le Amministrazioni centrali, con il pieno coinvolgimento del mondo accademico, economico, associativo e della società civile”.

STATI GENERALI SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI, GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA): “GLI AGRICOLTORI PRONTI A FARE LA LORO PARTE”

Fonte: Confagricoltura

 “L’impatto del clima sull’agricoltura deve diventare una priorità nell’ambito della strategia nazionale complessiva. Nonostante sia una delle attività produttive più vulnerabili a mutamenti climatici, alluvioni e siccità, rappresenta uno dei principali strumenti per contrastare fattori di rischio come il dissesto idrogeologico, l’erosione, il consumo del suolo, gli incendi. Solo un’agricoltura attiva e competitiva che produce reddito, a cui si offrono più opportunità che vincoli, è in grado di assicurare un idoneo presidio del territorio e dell’ambiente”. Lo ha sottolineato il vicepresidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo a Roma agli “Stati Generali sui Cambiamenti Climatici”. “L’agricoltura – ha aggiunto Giansanti - non è solo chiamata ad agire con misure di adattamento, per salvaguardare le sue produzioni, ma anche con azioni di mitigazione, per ridurre le proprie emissioni di gas serra o aumentare il carbonio (C) stoccato nei suoli e nelle biomasse”. Il vicepresidente di Confagricoltura ha ricordato come il settore primario, negli ultimi anni, abbia diminuito di quasi il 18% le proprie emissioni attraverso investimenti rilevanti da parte delle imprese che uniscono sostenibilità ambientale ed economica, con il supporto delle innovazioni, come nel caso del settore zootecnico - riduzione delle emissioni enteriche (ruminanti) di metano, riduzione dell’apporto proteico della razione, gestione delle deiezioni – o dell’agricoltura di precisione che ha portato, ad esempio, ad una ottimizzazione delle fertilizzazioni. Nello stesso tempo, l’agricoltura – ha ricordato Giansanti - sta contribuendo notevolmente alla diminuzione dell’impiego di energia di origine fossile con lo sviluppo delle agroenergie, con particolare riferimento al biogas, alle biomasse e, a breve, al biometano; privilegiando l’impiego di biomasse residuali, tra cui gli effluenti zootecnici ed i sottoprodotti, colture non alimentari, colture intercalari e favorendo il ripristino della sostanza organica nei suoli attraverso l’utilizzazione agronomica del digestato. Inoltre – ha tenuto a sottolineare - il settore agroforestale è l’unico settore che contribuisce anche all’assorbimento di CO2 sia con le foreste e le coltivazioni che con specifiche tecniche di gestione dei suoli e dei pascoli. In tale ambito la revisione del Protocollo di Kyoto rappresenta un momento fondamentale per riconoscere definitivamente il ruolo dell’agricoltura anche dal punto di vista economico. “Il settore primario - ha concluso il vicepresidente di Confagricoltura - ha notevoli potenzialità per contrastare i cambiamenti climatici. Per tale motivo occorre prevedere opportune misure atte a stimolare gli investimenti nelle attività riconosciute valide ai fini dell’assorbimento del carbonio atmosferico nel suolo e per la riduzione delle emissioni: dai Piani di Sviluppo Rurale, ai green act, al collegato ambientale.

COLDIRETTI: DAL 24 GIUGNO APRE L’AGRIMERCATO DI GRISU’, LA NUOVA INIZIATIVA DI COLDIRETTI FERRARA E CAMPAGNA AMICA PER PORTARE IN CITTA’ I PRODOTTI DELLA CAMPAGNA

Fonte: Coldiretti Ferrara  

In collaborazione con l’Associazione Spazio Grisù, dal 24 giugno e ogni settimana, il mercoledì dalle 8 alle 14, un hangar della vecchia caserma dei vigili del fuoco di Ferrara diventerà lo spazio per il primo mercato contadino coperto della nostra città.

E’ stato presentato ieri alla stampa ferrarese il nuovo progetto che coinvolge l’Associazione Spazio Grisù di Ferrara e Coldiretti Ferrara, fondazione Campagna Amica e le aziende agricole di Agrimercato. A partire da mercoledì 24 giugno si terrà infatti nei locali sino ad ora inutilizzati di una parte della ex caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara, tra le vie Poledrelli e Ortigara, un mercato contadino esclusivo di Campagna Amica, il primo al coperto in città. L’inserimento di un mercato in questo quartiere rientra tra le più ampie finalità di attività e di promozione del territorio che Coldiretti ha condiviso con l’associazione che da alcuni anni ha in gestione gli spazi dismessi della caserma. “E’ una nuova sfida – sottolinea il responsabile provinciale di Campagna Amica Ferrara, Riccardo Casotti – per le nostre imprese, ma ancor prima una opportunità sia per gli agricoltori che animeranno il mercato, potendo vendere direttamente i loro prodotti secondo le logiche della filiera “corta” , ovvero senza intermediazioni dal campo alla tavola, sia per i cittadini ed i consumatori che potranno avere una ulteriore occasione di acquisto di prodotti locali, di qualità, di stagione e garantiti direttamente dal produttore” Apprezzamento per l’iniziativa è stata espressa da Roberto Serra, assessore alle attività produttive ed al commercio del Comune di Ferrara. Iniziativa che è scaturita dall’intenzione dell’Associazione Grisù di ridare una funzione ed un ruolo a questa struttura, favorendone il recupero da parte delle imprese che si sono già insediate (tutte di profilo innovativo), e costruendo occasioni di socialità per tutti i possibili fruitori: di servizi delle imprese, delle serate culturali e musicali, del mercato contadino e di altro che sarà posto in essere per poter diventare utile ed interessante per i cittadini. Argomenti che sia il presidente dell’Associazione, Fabrizio Casetti, sia l’esperta di promozione e sviluppo, Adelaide Vicentini, hanno toccato e ribadito sottolineando la priorità del recupero e riutilizzo dell’edificio e più in generale della nuova funzione che esso può sviluppare sia per il quartiere che per l’intera città. Il mercato avrà cadenza settimanale, con orario di attività dalle 8 alle 14 e verrà inaugurato mercoledì 24 giugno alle 10 con un brindisi ed un assaggio dei prodotti agricoli in vendita: dal parmigiano reggiano, ai salumi, alla frutta ed alla verdura di stagione, al vino, alla farina, alla pasta, ai cosmetici naturali, al miele, alle confetture ed ai conservati. Sono previsti omaggi e gadgets per i primi clienti, oltre ad assaggi e degustazioni a cura delle aziende agricole, oltre alla possibilità di una sosta ristoratrice nel giardino interno per degustare quanto acquistato. L’ingresso per il pubblico è da via Ortigara, con possibilità di parcheggio gratuito negli spazi vicini alla ex caserma.

lunedì 22 giugno 2015

COLDIRETTI: “CURARE LA TERRA, NUTRIRE LA VITA”, TEMA DEL CONCORSO 2015 DI CAMPAGNA AMICA DEGLI ARTISTI. MARTEDI’ 23 GIUGNO 2015 LE PREMIAZIONI

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Presso gli imbarcaderi del Castello Estense, dalle 10 alle 21 la mostra delle opere che hanno partecipato al concorso indetto da Coldiretti e Campagna Amica Ferrara e che ha visto una grande partecipazione da parte degli artisti ferraresi e dell’Istituto d’Arte Dosso Dossi. Alle 18.30 la premiazione presso il cortile d’onore del Castello.

Grande soddisfazione per l’edizione 2015 di Campagna Amica degli Artisti. L’iniziativa, lanciata lo scorso anno da Coldiretti Ferrara e rivolta agli artisti locali, con il patrocinio di Comune di Ferrara e Camera di Commercio di Ferrara, ha riscosso infatti un buon numero di adesioni e l’interesse del mondo artistico ferrarese, tanto da richiedere l’allestimento dei tre imbarcaderi del Castello Estense per ospitare lecento opere iscritte al concorso. “Abbiamo suggerito un tema in qualche modo connesso ad Expo – commenta il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – ovvero curare la terra, nutrire la vita, lasciando ampia libertà espressiva agli artisti per elaborare e presentare la loro interpretazione della campagna e del cibo, del paesaggio e del territorio, vivo grazie agli agricoltori. Il numero di opere arrivate ci conforta nell’aver individuato un segmento particolarmente ricettivo della società ferrarese e ci sarà di sprone per continuare e migliorare questo rapporto con la città e le sue espressioni più tipiche, tra le quali sicuramente anche quelle artistiche e culturali”. La curiosità ora è per la proclamazione dei vincitori, che avverrà martedì 23 giugno, con la preziosa guida di Michele Govoni, critico ed esperto d’arte, che selezionerà le tre opere che saliranno sul podio dell’edizione 2015. Le opere saranno visibili per tutta la giornata del 23 giugno, presso gli imbarcaderi del Castello Estense, dalle 10 alle 21. Alle 18.30 è prevista l’animazione del cortile d’onore del Castello, con musica dal vivo con Debora Bontempi ed un buffet a base di prodotti tipici ferraresi preparati dall’agriturismo Corte dei Maghi di Quartesana.

SUCCESSO PER FERRARA THE EXCELLAND

Fonte: Ufficio Stampa Coop Camelot e Ferrara The Excelland

Si è conclusa domenica sera 21 giugno Ferrara The Excelland, la tre giorni che ha portato nel centro storico di Ferrara l’eccellenza delle produzioni e delle tecnologie agroalimentari locali e regionali.
“Siamo molto soddisfatti dell’aspetto spettacolare dell’evento - ha commentato Luciano Pollini, amministratore delegato di Bia, main sponsor - sono un migliaio le persone che hanno partecipato alle degustazioni, ognuna delle quali ha registrato il sold out”.
Sul palco di piazza del Municipio sono stati ospitati sette tra i migliori chef d’Italia, che hanno realizzato cooking show con ricette inedite, preparate con prodotti del territorio e di stagione, facendo vivere al pubblico un’esperienza unica. Mentre sul palco la ricetta veniva realizzata dal vivo con l’ausilio degli elettrodomestici forniti dalla ditta Bompani che ha lo stabilimento ad Ostellato, dietro le quinte, i ragazzi dell’Iis Vergani Navarra, assieme ai loro docenti, la cucinavano e impiattavano per permettere al pubblico seduto a tavola davanti al palco, di degustarla gratuitamente, in tempo reale, con un abbinamento di vini sempre diverso. E’ stato il modo migliore per far apprezzare il cous cous di Bia, la pasta di Andalini, i prodotti di Coferasta, quelli biologici di Sima Bio, i vini della tenuta Garusola, tutte aziende del territorio che hanno visto i loro prodotti reinterpretati con maestria e originalità. Athos Migliari, chef ferrarese, ha unito anguilla, sedano e spuma all’aglio dolce di Voghiera per condire una pasta all’uovo. Igles Corelli ha utilizzato asparagi di Altedo, zabaione di robiola e olio grattugiato per condire le tagliatelle. Filippo La Mantia ha unito Ferrara alla Sicilia nel “cuscusu Bia ri setti cannuola”. La food blogger Chiara Maci ha insegnato ai più piccoli a preparare una deliziosa merenda con cous cous, frutta e cioccolata. Lo chef stellato Claudio Sadler ha proposto degli originali garganelli al finocchietto e salama da sugo. Andy Luotto, abbandonati per un attimo i panni di conduttore, ha sorpreso tutti con un ottimo risotto agli asparagi e tartufo, con crema di formaggio. Infine, per chiudere in bellezza, Giancarlo Morelli, 1 stella Michelin, ha inventato un piatto con asparagi verdi di Altedo, verdure croccanti e anguilla di Comacchio. La sommelier Annalisa Barison ha proposto con competenza e simpatia i migliori abbinamenti tra piatti e vini. “La nostra bellissima piazza si è trasformata in un salotto, dove abbiamo potuto mangiare come nei migliori ristoranti del mondo”, ha detto Massimo Maisto, vicesindaco del Comune di Ferrara che ha patrocinato l’evento, promosso da Unindustria con il contributo della Regione Emilia – Romagna. L’alta cucina alla portata di tutti, perché ognuno possa essere un grande chef a casa propria. Gli ingredienti speciali degli spettacoli culinari sono stati la simpatia di Andy Luotto e la grazia di Eliana Chiavetta che li hanno condotti. “Tre le parole chiave di Ferrara The Excelland – ha detto Andy Luotto, attore e chef, al termine dell’evento – felicità, perché me ne vado felice di essere stato qui, gusto, perché ne siamo stati circondati per tre giorni, e bellezza, perché il cibo è soprattutto questo”. Entusiasta anche Eliana Chiavetta, miss e presentatrice palermitana. “Ricordo quando due anni fa siamo venuti per la prima volta qui con Cous Cous Fest in Tour, e c’era molta diffidenza. Questa volta c’è stato fin da subito feeling con il pubblico, è stato piacevole e mi sono davvero divertita, potendo anche visitare la vostra splendida la città”. La stima degli organizzatori dell’agenzia palermitana Feedback, ideatrice oltre che di Ferrara The Excelland, anche del Cous Coust Fest di San Vito lo Capo, è che 8 mila persone sono transitate in città per la tre giorni. 200 le persone che hanno lavorato all’evento. 80 i chilogrammi di pasta cucinati, 100 i chilogrammi di cous cous utilizzati, 2 mila i litri di vino serviti.
Oltre ai cooking show, gli altri poli di attrazione, sono stati l’Expo Village in piazza Trento e Trieste, che ha proposto il meglio della filiera dell’agroalimentare regionale, dai macchinari al packaging, fino al prodotto finito. Lì si potevano acquistare i prodotti utilizzati nelle ricette dei cookingshow. E il Food Village, che a pranzo e a cena ha cucinato ricette speciali con cous cous Bia, pasta Andalini e riso Grandi. “Accanto alla parte più visibile che si è svolta nelle piazze – hanno spiegato Sara Bottoni e Martina Cristofori dell’area internazionalizzazione di Unindustria - c’è stata anche quella meno evidente ma non meno importante, degli incontri tra le aziende e i buyer provenienti da Sudafrica, Kenya, Olanda e Usa che sono rimasti folgorati da questa esperienza. Dopo la visita all’Expo di Milano, sono venuti a Ferrara, dove hanno visitato le aziende, provato i prodotti, visto le nostre tecnologie all’avanguardia e stretto rapporti umani e commerciali che hanno gettato le basi per importanti future relazioni commerciali”. Lo conferma Simona Andalini, dell’omonimo pastificio, tra i main sponsor di Ferrara The Excelland. “La nostra è un’azienda strutturata, ma familiare, per cui ospitare i buyer e farli entrare in contatto non solo con l’azienda, ma con la famiglia e con la sua storia, ha dato un valore aggiunto alla loro visita. Portarli oltre che in azienda, anche in città, ha fatto vivere loro una situazione integrata che sicuramente li ha impressionati positivamente, tanto che quando sono partiti erano commossi”.
Grande partecipazione anche ai due seminari in collaborazione con Unindustria e Università di Ferrara su sicurezza alimentare, tutela del consumatore e filiere agricole ferraresi di eccellenza, per consolidare l’alleanza tra ricerca e imprese locali, obiettivo caro anche alla Camera di Commercio che ha patrocinato Ferrara The Excelland. Successo anche per l’iniziativa dell’altro main sponsor, CT Pack, che venerdì 19 giugno presso lo stand all’Expo Village, ha organizzato un career day. “Grazie agli ottimi rapporti che ci legano all'Università di Ferrara – ha detto Marco Montanari responsabile marketing e comunicazione - abbiamo avuto modo di analizzare i profili di oltre venti giovani laureati e laureandi in ingegneria meccanica e design industriale. Per CT Pack, come per tutto il gruppo Aretè&Cocchi Technology, i giovani talenti rappresentano una grande risorsa sulla quale abbiamo deciso di puntare”.
Ferrara The Excelland ha voluto unire all’offerta gastronomica anche quella culturale e artistica, proponendo due concerti: Spaghetti Swing, trascinante mix di classici della tradizione musicale italiana abbinato alla cucina acrobatica, e Gimme Shelter!, il meglio della musica indipendente sostenuta da Expo e Territori, iniziativa del Segretariato per l’Emilia – Romagna del MIBACT per abbinare gastronomia, cultura e valorizzazione del territorio. “Questo è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato – ha affermato soddisfatto il vicesindaco Maisto – quest’anno abbiamo avuto la possibilità di usufruire, attraverso la Regione, dei fondi legati ad Expo. Se per il 2016 riusciremo a reperire la stessa somma, abbiamo sicuramente la volontà di ripetere Ferrara The Excelland”. E’ stato questo l’augurio finale con cui la manifestazione ha salutato la città.