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giovedì 31 ottobre 2013

GASOLIO SERRE, DE GIROLAMO: CHIUSA DEFINITIVAMENTE LA PROCEDURA D’INFRAZIONE APERTA NEL 2009 DA BRUXELLES SULL’ESENZIONE DALL’ACCISA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“Si è concluso positivamente il contenzioso con la Commissione europea, che nel 2009 aveva avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sull’esenzione dall’accisa sul gasolio destinato al riscaldamento delle serre”. Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato la comunicazione con la quale nei giorni scorsi la Commissione Ue ha informato le Autorità italiane che, dopo aver preso atto dei risultati dei controlli effettuati su 21.498 aziende coinvolte, per un importo complessivo di 99.326.141,93 euro, non vi sono aiuti da recuperare. “Si tratta di un risultato molto importante – ha dichiarato il Ministro – prima di tutto per i nostri produttori. Si chiude così una vicenda annosa, con un successo ottenuto grazie a un’attività capillare svolta dagli uffici del Ministero in stretta collaborazione con le Regioni e le Province autonome, che si è resa necessaria per l’elevato numero di aziende interessate”.

INFLAZIONE, CONFAGRICOLTURA: DIMINUISCE IL PREZZO DI FRUTTA E VERDURA NEL CARRELLO DELLA SPESA. LA SITUAZIONE DELLE IMPRESE DEL PRIMARIO PERÒ È MOLTO CRITICA

Fonte: Confagricoltura

“Il sensibile calo dei prezzi al consumo della frutta (-3,5%; +0,9% su base annua) e della verdura (-1,5%, -6,8% in termini tendenziali) contribuisce a raffreddare il costo della vita. I prezzi al consumo, nel loro complesso, registrano una diminuzione congiunturale dello 0,3% e un aumento dello 0,7% su base annua, in rallentamento rispetto alla dinamica rilevata a settembre (+0,9%)”. Lo sottolinea Confagricoltura analizzando i dati provvisori dell’inflazione ad ottobre dell’Istat. “A monte c’è la marcata flessione delle quotazioni all’origine che stanno sopportando i prodotti delle campagne – osserva Confagricoltura – Ad agosto, rispetto a luglio, secondo i dati Ismea, si è avuta la diminuzione di oltre il 19% dei prezzi di frutta e verdura”. “Le imprese continuano a dover fronteggiare – conclude Confagricoltura - una situazione estremamente difficile, con cali di redditività critici per la tenuta del sistema e con ripercussioni anche sull’occupazione”.

LEGGE DI STABILITA’: IMU, CUNEO FISCALE E SOCIETA’ AGRICOLE LE PRIORITA’ DI AGRINSIEME

Fonte: Agrinsieme  

Audizione in Commissione Bilancio di Camera e Senato del 30 Ottobre

La tassazione per le imprese agricole, con particolare riferimento all’Imu, il cuneo fiscale e il regime di determinazione del reddito per le società agricole sono state le principali questioni poste all’attenzione della Commissioni Bilancio di Camera e Senato da Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative, nel corso dell’audizione sulla legge di stabilità. Per Agrinsieme è assolutamente impensabile che i terreni agricoli e i fabbricati rurali dal 1° gennaio 2014 siano soggetti alla stessa disciplina IMU del 2012. Il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza Cooperative ha ricordato che il settore agricolo, con l’introduzione dell’Imu, ha sostenuto un aggravio superiore di oltre 166 milioni di euro a quello previsto dal governo e che, di conseguenza, per il 2014 deve essere liberato di una parte della pressione fiscale di almeno uguale importo. Per quanto riguarda il tributo sui servizi comunali (TRISE) introdotto dal disegno di legge stabilità, Agrinsieme ha evidenziato che la TASI (una delle due componenti del nuovo tributo),nella sua attuale formulazione verrebbe a colpire le aree edificabili, anche se oggetto di esercizio di attività agricola da parte di soggetti qualificati, quali i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, che invece dovrebbero essere escluse. All’attenzione delle Commissioni Agrinsieme ha portato anche la questione del cuneo fiscale e la conseguente necessità che la sua riduzione per quanto riguarda gli oneri a carico delle imprese, così come eventuali ulteriori deduzioni sulla base imponibile Irap di altri elementi che compongono il costo del lavoro, siano applicate anche ai rapporti di lavoro a tempo determinato stabili, ossia reiterati per più anni con lo stesso lavoratore, per almeno 101 giornate l’anno, come richiesto congiuntamente con i sindacati dei lavoratori negli avvisi comuni del 2009 e del 2012. Il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza Cooperative ha infine sollevato la questione della tassazione delle società agricole, chiedendo che venga ripristinato il diritto di opzione per la determinazione del reddito su base catastale, abrogato dalla legge di stabilità 2013. Una disposizione introdotta dalla legge finanziaria 2007 con la finalità di dotare il settore agricolo di strutture di tipo societario per affrontare le sfide dello sviluppo e dell’internazionalizzazione, la cui abrogazione è in palese controtendenza con le attuali necessità della nostra agricoltura.

mercoledì 30 ottobre 2013

OCM VINO, DE GIROLAMO: EROGATI 1.500 MILIONI DI EURO NEGLI ULTIMI 5 ANNI PER IL SUCCESSO DI UN COMPARTO MODELLO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“Con gli oltre 330 milioni della campagna 2012/2013, il Programma nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo ha erogato circa 1.500 milioni di euro negli ultimi cinque anni di applicazione dell’Organizzazione Comune di Mercato del vino. Con orgoglio possiamo dire che, confrontando i nostri dati con quelli forniti dagli altri Stati membri, l’Italia risulta il Paese europeo che più degli altri ha utilizzato fondi in queste misure strategiche, dimostrando così di saper meglio cogliere l’obiettivo di aumentare la competitività del settore, intervenendo sull’ammodernamento e la razionalizzazione del vigneto e facendo conoscere sempre più i nostri prodotti nei nuovi mercati o consolidando la nostra posizione in Paesi di grande interesse commerciale”. Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, commentando i dati della spesa comunitaria in favore del settore vino relativi all’esercizio finanziario 2012/2013 a margine della conferenza stampa di presentazione della prima edizione dell’”Atlante dei territori del vino italiano”, che si è tenuta presso la Sala Cavour del Palazzo dell’Agricoltura a Roma. “Questo comparto – ha proseguito il Ministro – si rivela ancora una volta un modello da seguire, proprio perché le nostre imprese hanno saputo utilizzare al meglio le risorse a disposizione, conseguendo risultati straordinari anche sotto il profilo dell’export e dell’occupazione. Non c’è dubbio che il vino sia uno dei motori più importanti per l’economia dei nostri territori rurali, per questo va tutelato e sostenuto con tutte le misure possibili”. Il bilancio conclusivo dell’annualità appena trascorsa conferma il trend delle annualità precedenti, mettendo in evidenza come siano sempre le misure della ristrutturazione e riconversione dei vigneti e della promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi a fare da traino, raggiungendo, cumulativamente, la quota di 240 milioni di euro circa (euro 156.479.966, 36 per la ristrutturazione ed euro 83.508.719,99 per la promozione), ben oltre la metà dei fondi complessivamente disponibili per l’Italia per l’esercizio finanziario 2012/2013 (336.000.000 di euro). La misura investimenti, avviata solo nel 2011, ha fatto registrare un buon risultato, con pagamenti eseguiti pari a circa 56 milioni di euro. La vendemmia verde, misura di contenimento della produzione, introdotta con l’obiettivo di prevenire eventuali crisi di mercato attraverso il ripristino dell’equilibrio fra domanda e offerta di vino, ha fatto registrare un utilizzo limitato, pari a 750.000 euro, come pure la distillazione dei sottoprodotti a cui sono stati destinati 5 milioni di euro. L’assicurazione del raccolto ha invece assorbito oltre 35 milioni di euro di contributo,destinati a coprire i costi dei premi assicurativi versati a copertura delle perdite legate alle avverse condizioni climatiche e alle infestazioni parassitarie.

Altri dati:
www.agrestetv.it/documenti/dati_vino.doc

EXPO E OGM, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “CHIARIAMO LA VISIONE CHE S’INTENDE DARE CON L’EXPO 2015 DELL’AGRICOLTURA NAZIONALE”

Fonte: Confagricoltura

“Ho scritto al commissario generale di Sezione per il Padiglione Italia Diana Bracco sollecitando rassicurazioni sulla reale possibilità di esprimere nell’ambito di Expo 2015 tutti i temi propri delle associazioni agricole, chiedendo quindi la pari dignità di presenza e discussione sulle tematiche relative all’innovazione in agricoltura”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in relazione alle notizie stampa sull’impostazione dei contenuti relativi all’Expo 2015 ed al Padiglione Italia. Ad avviso del presidente di Confagricoltura “Il sistema agricolo italiano non può che essere rappresentato nella sua interezza all’Expo. I temi relativi a OGM, innovazione, tecnologia, dimensione internazionale, scelte produttive, struttura societaria dell’impresa, ci vedono schierati a favore dello sviluppo e del progresso. Siamo distanti dalla visione conservatrice che invece riporta il fenomeno agricolo ad una dimensione di localismo, di rigida selezione delle innovazioni ed infine di contrasto alla moderna ricomposizione delle scelte produttive e tecnologiche”. “Chiediamo quindi ad Expo, nel favorire la libera discussione sui temi centrali del settore primario, di dare una rappresentazione il più possibile corretta e realistica dell’agricoltura italiana” - ha concluso il presidente di Confagricoltura.

martedì 29 ottobre 2013

PESCA, RABBONI CHIEDE LA PROROGA AL 2020 DELLE CONCESSIONI PER L'ACQUACOLTURA E LA MITILICOLTURA: "L'ALTERNATIVA È IL COLLASSO DI UN INTERO COMPARTO". DAL MINISTRO DE GIROLAMO L'IMPEGNO A EMANARE UN TESTO ENTRO LA FINE DELL'ANNO.

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

Prorogare al 2020 le concessioni demaniali marittime per l’acquacoltura e la mitilicoltura, analogamente a quanto si è già fatto per quelle turistico-balneari. E’ la richiesta avanzata dall’assessore regionale all’agricoltura e pesca Tiberio Rabboni al ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo e al sottosegretario Giuseppe Castiglione, nell’incontro svoltosi la scorsa settimana a Roma con le Regioni. “Il Ministro e il Sottosegretario – commenta Rabboni – hanno detto di condividere le ragioni della mia richiesta e mi hanno assicurato che presenteranno un testo specifico da inserire nel provvedimento omnibus di fine anno”. La necessità di una proroga delle concessioni per i pescatori che svolgono attività di acquacoltura e mitilicoltura era già stato posta da Rabboni al precedente e attuale Ministro delle politiche agricole e tramite la senatrice Maria Teresa Bertuzzi al sottosegretario Castiglione, dopo che l’Unione europea aveva deciso di sottoporre il rilascio di nuove concessioni ad aste con offerte comparative. “Se da un lato è evidente l’imprescindibilità di assoggettare le concessioni pubbliche ai principi generali di concorrenza – spiega Rabboni – è altrettanto chiaro che va assicurato agli imprenditori un periodo transitorio, come quello riconosciuto ai titolari di concessioni turistico-balneari, per ammortizzare gli investimenti fatti e organizzarsi per affrontare il nuovo regime concessorio. L’alternativa è il collasso di un intero settore. Tale periodo è indispensabile anche per mettere a punto le linee guida nazionali che dovranno armonizzare nel Paese le nuove procedure di assegnazione delle aeree, salvaguardare l’occupazione e il legame con il territorio di tali attività”. Nella sola Emilia-Romagna il problema riguarda più di 2 mila imprese, concentrate in particolare in provincia di Ferrara nei comuni di Goro e Comacchio.

lunedì 28 ottobre 2013

CINA, SOTTOSEGRETARIO MARTINA: EXPO 2015 E DOSSIER AGROALIMENTARI AL CENTRO DEGLI INCONTRI

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Nuovo slancio alla cooperazione fra Italia e Cina in prospettiva dell’Expo 2015 e progressi nei dossier relativi alle esportazioni di prodotti italiani. Questi i temi su cui si sono concentrati gli incontri di oggi del Sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in visita in Cina. Il Sottosegretario Martina ha incontrato infatti Wu Qing Hai, Viceministro di AQSIQ, l’amministrazione cinese responsabile dei controlli fitosanitari, con cui è stata rinnovata la cooperazione con il Ministero delle politiche agricole. In prospettiva della visita del Ministro Nunzia De Girolamo, in programma per l’inizio del prossimo anno, le autorità cinesi hanno confermato la disponibilità a siglare un accordo sul controllo di qualità dell’olio di oliva e ad accelerare la trattazione dei dossier relativi alle esportazioni di agrumi, kiwi e riso da risotto. Secondo i cinesi, è in via di conclusione anche il dossier relativo all’esportazione verso la Cina di barbatelle italiane ed è stata sottolineata, da parte dell’Italia, l’esigenza di assicurare continuità alle esportazioni di farina da frumento. Nell’incontro con il Viceministro dell’Agricoltura Niun Du, capofila del coordinamento interministeriale per la partecipazione all’evento milanese, il Sottosegretario Martina ha invece trattato in particolare il tema dell’importanza di Expo 2015, evidenziando le opportunità di crescita dell’export italiano verso la Cina e mettendo in risalto le eccellenze di cui il nostro Paese dispone nel settore dei prodotti agroalimentari, della ricerca genetica e del controllo di qualità. Il Sottosegretario ha messo inoltre in rilievo la necessità di una rafforzata azione di tutela delle Indicazioni Geografiche e della lotta alla contraffazione. L’efficacia del sistema italiano di controlli è stata riconosciuta anche dal Viceministro Teng Jiacai della China Food and Drug Administration, le cui competenze sono state recentemente estese. “L’obiettivo comune - ha sottolineato Martina – è garantire una collaborazione sempre maggiore fra i due Paesi, anche in relazione ai sistemi di controllo della qualità, tracciabilità e trasparenza”. Il Sottosegretario Martina ha inoltre partecipato ai lavori del primo Forum mondiale delle città con vocazione agrituristica, che si è svolto oggi nella città cinese di Changsha, con la partecipazione di delegati da 46 Paesi. “L’agriturismo è una ricetta vincente anche per Expo e l’esperienza italiana nel settore dell’agriturismo - ha osservato Martina - è assolutamente d’avanguardia. Contribuisce significativamente allo sviluppo delle aree rurali, in un’ottica che combina efficacemente tutela del territorio, cibo di qualità e benessere delle comunità. Stiamo parlando di 20mila agriturismi italiani per un totale di 115mila posti letto”. L’appuntamento è stato anche l’occasione per ricordare l’importanza di Expo 2015 come evento rivolto a tutto il mondo e come momento fondamentale per una riflessione comune sull’alimentazione, capace di puntare sul rispetto della biodiversità coniugandolo con l’unione tra tecnologie innovative e tradizioni. Martina ha infine sottolineato l’importanza di una forte partecipazione cinese a tale evento, a cui i Governi dei due Paesi stanno dando particolare attenzione. “L’Italia si doterà di programmi dedicati ai visitatori cinesi. Dai mezzi di trasporto, agli alberghi, ai tour interni da realizzare dovremo offrire – ha dichiarato il Sottosegretario - la massima attenzione ai tanti cittadini cinesi pronti a scegliere l’Italia come meta ideale”.

BILANCIO DELLA CAMPAGNA DEL POMODORO DA INDUSTRIA DEL NORD ITALIA TRASFORMATE MENO DI 2 MILIONI DI TONNELLATE DI POMODORO IL RISULTATO PEGGIORE DEGLI ULTIMI DIECI ANNI CON UN CALO DEL 19,4% RISPETTO AL 2012

Fonte: Distretto del Pomodoro da Industria - Nord Italia

E’ stata la campagna del pomodoro da industria più difficile degli ultimi dieci anni nel Nord Italia. Questo mostrano i dati definitivi della campagna 2013 nel Distretto del Pomodoro da Industria del Nord Italia. I dati resi noti dall’Organizzazione Interprofessionale - che rappresenta il 99% della produzione della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia – dimostrano che sono state trasformate 1.944.683 tonnellate di pomodoro nel corso del 2013 con un netto calo del 19,4% rispetto ai 2.412.327 tonnellate del 2012. Il risultato è il peggiore degli ultimi dieci anni, poiché la quantità trasformata non è mai stata così bassa, con una forte contrazione (-22%) rispetto alla quantità inizialmente contrattata (2.486.681 tonnellate), dato che si traduce in un mancato raggiungimento rispetto agli obiettivi produttivi che causa un significativo ammanco del prodotto richiesto sul mercato. La qualità e il contenuto zuccherino del prodotto sono invece risultati buoni con un brix medio del 4,95. In significativo calo il dato della resa produttiva media per ettaro pari a 64,76 tonnellate per ettaro con una riduzione dell’8,6% rispetto al 2012 quando la resa era stata di 70,85 tonnellate per ettaro e del 9,1% rispetto al 2011 quando si era registrata una resa di 71,24 tonnellate per ettaro. Una serie di fattori ha influito in maniera determinante sull’andamento della campagna che, del resto, era già partita con una significativa contrazione delle superfici effettive del -12,8%, (-4.289 ettari) rispetto al 2012 e pari addirittura al -18,9% con riferimento al 2011. Seppur in parte auspicato dai soggetti della filiera per contenere la produzione, il calo delle superfici coltivate dimostra tutte le difficoltà del settore con i produttori, da una parte, che si sono progressivamente allontanati da questa coltivazione vista la scarsa redditività e i costi di produzione in aumento, e le industrie, dall’altra parte, che hanno subito una fase recessiva di mercato e una forte competizione a livello internazionale. Al calo delle superfici, nel corso della campagna, si è poi aggiunto il ritardo dei trapianti causato dal maltempo che, insieme all’andamento climatico dei mesi estivi, ha alterato il normale corso di maturazione delle bacche comportando uno slittamento in avanti dell’inizio della raccolta che si è protratta a date inusuali per il territorio dell’O.I. con un andamento fortemente altalenante.

STATI GENERALI DEL LATTE A CREMONA, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): RAFFORZARE IL SETTORE LATTIERO-CASEARIO E LA SUA LEADERSHIP

Fonte: Confagricoltura

“La politica italiana deve avviare precise iniziative per la tutela ed il rafforzamento del settore lattiero-caseario che, con un valore finale generato dalla filiera di 27,6 miliardi di fatturato, è il primo dell’agroalimentare italiano”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo, a Cremona, alla riunione degli ‘Stati generali del latte’ (che si è svolta nell’ambito della Fiera internazionale del Bovino da latte). “Come è stato evidenziato dalla nostra Federazione di prodotto del Latte e ribadito al ‘tavolo latte’ presso il Mipaaf di mercoledì scorso, occorre dotarsi – ha osservato Guidi - di strumenti utili a sostenere il settore rispetto ai nuovi scenari che si aprono, soprattutto in relazione all'eliminazione delle quote produttive. Vanno utilizzate le nuove misure previste dalla nuova politica agricola comune, soprattutto per attivare strumenti di stabilizzazione del reddito da prevedersi nel programma gestione delle crisi cofinanziato dall'unione europea attraverso il Feasr (fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale)”. “È necessario riflettere sulle azioni da porre in essere per irrobustire la filiera, in primo luogo cogliendo le opportunità offerte in tal senso dal ‘Pacchetto latte’ – ha proseguito il presidente di Confagricoltura -. E va costituita l’interprofessione che dovrà essere lo strumento istituzionale di mediazione finalizzato a facilitare il dialogo e la negoziazione del prezzo del latte tra le parti. Da molti è stata proposta l’istituzione di Commissioni uniche nazionali; però bisogna far sì che funzionino a dovere per non trovarci a replicare i problemi del settore suinicolo”. Il presidente Guidi ha ricordato poi le proposte di Confagricoltura a Bruxelles: “Servono mezzi di controllo della produzione europea quando si presentano stati di crisi del settore indicati anche dall’eccessivo stoccaggio dei principali prodotti trasformati”. Altra urgenza, quella del mantenimento degli strumenti di mercato esistenti: “L’intervento pubblico e l’ammasso privato – ha concluso Mario Guidi - vanno mantenuti e migliorati tenendo conto degli andamenti di mercato e delle esigenze degli operatori”.

SUINI: “UTILIZZARE LA NUOVA PAC PER DARE NUOVA COMPETITIVITA’ AL SETTORE.” IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA, A CREMONA, INTERVIENE A “ITALPIG” NEL CORSO DELLA FIERA DEL BOVINO DA LATTE

Fonte: Confagricoltura

"Con la nuova Pac occorre mettere a disposizione della suinicoltura gli strumenti finanziari più adeguati per sviluppare la competitività del settore, attraverso il sostegno all’aggregazione dei produttori, per aumentare la produttività, ridurre i costi, accrescere il potere contrattuale, varare interventi per il sostegno di mercato in caso di crisi e per la gestione del rischio connesso al calo del reddito, alle malattie animali e altre calamità.” Lo ha ribadito il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo al convegno “Nuova Pac e filiere suinicole: opportunità o minaccia?” nell’ambito di “Italpig”, alla Fiera del Bovino da Latte che si è svolta a Cremona. Guidi ha ricordato che il settore suinicolo non ha mai beneficiato di nessun premio qualità; nessun aiuto per coprire i costi per il benessere animale o per rispettare la direttiva nitrati o le emissioni o per le valutazioni di impatto ambientale, ma soprattutto alla luce delle nuove strategie comunitarie, nessun incentivo per costituire Op o distretti. Considerato che la nuova Politica Agricola Comunitaria incentiva le aggregazioni dei produttori, Confagricoltura ritiene molto importante la possibilità di introdurre, anche attraverso i PSR, un “pacchetto carne suina” volto a favorire la definizione di una strategia di settore che comprenda ad esempio il ruolo delle Organizzazioni di prodotto, della programmazione produttiva della DOP dei prosciutti, la valorizzazione del prodotto nazionale con l’etichetta di origine. Oltre agli incentivi per l’avvio di nuove OP, che saranno previste nell’ambito dei piani di sviluppo rurale, per il presidente di Confagricoltura servono misure che favoriscano la produttività e la competitività degli allevamenti, un miglior accesso al credito, la promozione dell’export, l’innovazione di prodotto e di processo, lo sviluppo di reti di imprese e di distretto; oltre ad azioni volte a permettere di soddisfare gli adempimenti europei, come ad esempio nitrati, emissioni in atmosfera, amianto, biosicurezza. “Questa Pac, anche se non ci piace – ha concluso Guidi – deve essere utilizzata al meglio per rendere più competitiva la nostra agricoltura.”

I RISULTATI DELLE ALTERNATIVE ALL’ 1.3 DICLOROPROPENE PER LA LOTTA AI NEMATODI DELLA CAROTA

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Saranno presentati durante un convegno entro fine anno a Mesola i risultati di una serie di attività sperimentali, condotte nel territorio ferrarese per trovare soluzioni alternative all’ 1.3 Dicloropropene (Telone), un fumigante utilizzato dai produttori di carote per la disinfestazione dei terreni contro i nematodi, ossia piccoli parassiti molto dannosi per le colture. Attualmente il principio attivo che è stato impiegato in agricoltura non è più utilizzabile a seguito di una direttiva europea sulla revisione dei prodotti fitosanitari. Per questo si sono avviate attività sperimentali, promosse dalla Provincia, dal servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna e dalla fondazione F.lli Navarra, per trovare alternative. Esigenza sentita anche dal mondo agricolo attraverso la commissione Colture orticole della fondazione che ha sede a Malborghetto, che ha tra i propri componenti rappresentanti di Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura e Coldiretti, e tecnici agricoli del mondo cooperativo (Casa Mesola, Coop. Maiscoltori, Coop. Terremerse), oltre a docenti dell’Università di Padova e la Provincia di Ferrara. “E’ nostra intenzione supportare le aziende agricole – dice l’assessore provinciale all’Agricoltura Stefano Calderoni - per trovare soluzioni agronomiche che garantiscano il rispetto delle normative e che tutelino quantità e qualità delle nostre colture orticole. Il tutto – aggiunge - in considerazione dell’elevato interesse che la carota riveste per il territorio ferrarese”. Sono infatti circa 1.900 gli ettari coltivati nel 2013 nei due cicli primaverile-estivo ed estivo-autunnale, con superfici stazionarie rispetto agli ultimi due anni e che nel 2012 (dopo un disastroso 2011) hanno dato una produzione lorda vendibile di circa 25,5 milioni di euro, quasi 13.300 euro per ettaro. “Positivi sono i segnali dell’annata 2013 – prosegue Calderoni -: le carote ferraresi hanno trovato un alleato nelle avverse condizioni atmosferiche dei paesi del Nord Europa, a cui sono destinate di norma le produzioni primaverili-estive. E’ stato così possibile esportare il prodotto, spuntando prezzi soddisfacenti”.

venerdì 25 ottobre 2013

ISTAT, CONFAGRICOLTURA: “LE FAMIGLIE SPENDONO SOLO PER CIBO DI MEDIA QUALITÀ E CELLULARI”

Fonte: Confagricoltura

“I dati sulle vendite al dettaglio dei primi otto mesi dell’anno (gennaio-agosto), diffusi da Istat, sono un preciso segnale del profondo disagio che avvertono le famiglie, che tendono a risparmiare, stando attenti più a far quadrare i conti che alla qualità. Lo dimostra la scelta della spesa alimentare a basso costo presso i discount”. Lo sottolinea Confagricoltura facendo presente che, negli otto mesi dell’anno in corso, le vendite al dettaglio sono in diminuzione in tutte le tipologie di esercizi tranne che per i discount di alimentari (+1,4%). “Il consumatore – prosegue Confagricoltura - spende solo per i beni di cui non può fare a meno, il cibo (ma non puntando sulla qualità top) ed il cellulare. Per tutto il resto, compreso la spesa farmaceutica, tende a risparmiare” Negli otto mesi – analizza Confagricoltura - le vendite di alimenti sono diminuite dell’ 1,2%, ma ad agosto 2013 (rispetto agosto 2012) si conferma una positiva inversione di tendenza. Gli aumenti più sostenuti si sono avuti proprio per alimentari (+1%) e per informatica-telefonia-telecomunicazioni (+1,8%). “La situazione delle vendite – conclude Confagricoltura - pone in gravi difficoltà le imprese agricole e conferma la validità degli sforzi di internazionalizzazione che pongono in essere; con l’agroalimentare che ora fa da traino a tutto il made in Italy”.

SUINICOLTORI A CONVEGNO OGGI A MODENA, CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA: “PIU’ INFORMATIZZAZIONE E MENO CARTA NELL’ANAGRAFE SUINA. E' URGENTE E INDISPENSABILE ADOTTARE LA DIGITALIZZAZIONE DEI DATI PER LA REGISTRAZIONE DEGLI ANIMALI E DELLE CARNI NEI VARI PASSAGGI ALL'INTERNO DELLA FILIERA. E SEMPLIFICARE COSI' L'ATTIVITA' DEGLI OPERATORI”

Fonte: Confagricoltura Emilia - Romagna

“Più informatizzazione e meno carta nell’anagrafe suina: è urgente e indispensabile adottare la digitalizzazione dei dati per la registrazione degli animali e delle carni nei vari passaggi all'interno della filiera. E semplificare così l'attività degli operatori”. E' l'auspicio dei vertici regionali di Confagricoltura a margine del convegno organizzato stamani a Modena su “Le anagrafi zootecniche come supporto alla sanità degli allevamenti e alla sicurezza alimentare”. “E’ necessario fare un passo in avanti e apportare una reale informatizzazione delle procedure - precisa Giovanna Parmigiani, presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Allevamenti Suini di Confagricoltura - affinché lungo la filiera delle carni suine si realizzi una vera semplificazione burocratico-gestionale, attraverso l’eliminazione di moduli e bollettari e verso il completo superamento del digital divide”. La scelta di questo percorso deve essere fortemente voluta da tutti i soggetti coinvolti (allevatori, macellatori e rappresentanti della P.A.) come ha sottolineato il presidente dell'Organizzazione Interprofessionale Gran Suino Italiano, Guido Zama. L'inserimento digitale dei dati oltre a consentire il monitoraggio costante del settore, permette anche di abbattere i costi del personale addetto alla registrazione e ridurre il rischio d’errore. Nel corso della mattinata è stato fatto il punto sulla sanità degli animali in allevamento. “Per ottenere le certificazioni sanitarie delle carni suine che sono richieste per l'esportazione e, quindi, per la conquista di nuovi mercati – rimarca Parmigiani - è indispensabile debellare completamente alcune malattie animali e, in particolare, portare a compimento l'applicazione del piano regionale volontario di eradicazione della malattia di Aujeszky, in tutto il territorio emiliano romagnolo sull'esempio della provincia di Piacenza”. “Auspichiamo pertanto – conclude la presidente della FNP Allevamenti Suini di Confagricoltura - che nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari, a partire dal PSR, vengano destinate risorse per colmare il digital divide, dotare gli allevamenti delle tecnologie adeguate e formare il personale specializzato. Chiediamo inoltre di riporre la stessa attenzione nell'attuazione di politiche tese a sanare completamente le malattie suine. Il nostro appello è rivolto alla Pubblica Amministrazione, affinché accompagni questi processi e li sostenga in un momento di grave crisi della suinicoltura italiana”.

COLDIRETTI: SABATO 26 OTTOBRE FESTA CON ZUCCHE E FRITTELLE ALLA “CASTELLINA”

Fonte: Coldiretti Ferrara

Una festa semplice, per trascorrere qualche ora in compagnia dei nostri ragazzi e scoprire la magia dell’intaglio delle zucche ed il sapore delle frittelle di frutta. Sabato 26 ottobre, a partire dalle 16 presso il Punto Campagna Amica – azienda la Castellina, via Canapa, 72 a Ferrara.

I prodotti del territorio di stagione incontrano i nostri ragazzi e nasce la festa dedicata alla zucca, regina dei campi e gustosa protagonista a tavola ma anche nell’arte e nel gioco. Sabato prossimo, 26 ottobre presso il Punto vendita Campagna Amica di Via della Canapa 72 a Ferrara, sarà possibile per tutti i ragazzi giovani e meno giovani che lo vorranno, trascorrere alcune ore in allegria, ed imparare come si intagliano le zucche, quelle belle grandi e arancioni che in questo periodo dell’anno occhieggiano nei banchi di vendita assieme alle più gustose delica e violina, e che ben si prestano per realizzare maschere e facce buffe, lavorando la buccia per ottenere occhi, naso e bocca o qualunque altro particolare la fantasia possa suggerire. Lo staff del Punto vendita, sarà dunque a disposizione a partire dalle 16 per accogliere i piccoli e grandi artisti che vorranno cimentarsi nelle opere per disegnare ed aiutare ad intagliare le zucche che ciascuno potrà acquistare per modica spesa che comprende per ogni bambino anche frittelle di mela e di pera ed un succo di frutta. Naturalmente il negozio sarà aperto con tutta la gamma dei prodotti della filiera agricola che potranno essere acquistati ed anche degustati negli ampi spazi del parco, sotto i gazebo a disposizione dei clienti.

DL IMU, AGRINSIEME: “BENE IL PROVVEDIMENTO, ORA NON SI FACCIANO PASSI INDIETRO”

Fonte: Confagricoltura

“L’Imu sui terreni ed i fabbricati rurali è inammissibile perché, come abbiamo sempre sostenuto, colpisce i beni produttivi, pesantemente, proprio nel momento in cui le imprese cercano di impostare politiche di rilancio produttivo e di rafforzamento dell’export. Bene dunque la conferma della cancellazione della prima rata”. È il commento di Agrinsieme, coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane in relazione alla legge che abolisce la prima rata dell’Imu, approvata definitivamente dal Senato. “Ci auguriamo – ha concluso Agrinsieme – che non si facciano passi indietro con il Ddl Stabilità, riportando la pressione fiscale sul settore ai livelli del 2012”.

PAC, AGRINSIEME: “NO AL FINANZIAMENTO DEL PIANO IRRIGUO NAZIONALE CON I FONDI DEI PSR”

Fonte: Confagricoltura

Il piano irriguo nazionale non deve essere finanziato con i fondi dello sviluppo rurale. Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le imprese e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative, concorda con la dichiarazione dell’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Franco Manzato. “I piani di sviluppo rurale – ribadisce Agrinsieme - devono servire esclusivamente per gli interventi sulle aziende agricole e non devono sopperire alle carenze di risorse finanziarie del bilancio nazionale destinato all’agricoltura”. “Le misure del ‘secondo pilastro’ – ha concluso il coordinamento – occorrono prioritariamente per la competitività delle nostre imprese agricole e, soprattutto in una fase di contenimento delle risorse, è opportuno concentrarsi sui fabbisogni del sistema produttivo e sulle esigenze degli operatori.”

giovedì 24 ottobre 2013

CRISI, CONFAGRICOLTURA: “NEL CLIMA DI SFIDUCIA DEI CONSUMATORI SI ALLONTANA LA RIPRESA”

Fonte: Confagricoltura

A settembre si respirava una lieve brezza di fiducia tra le industrie agroalimentari (il clima, seppure ancora negativo - pari a -4,2 nel terzo trimestre dell’anno - risultava in crescita di 2,6 punti sul valore del trimestre precedente, in base alle rilevazioni Ismea). In attesa del nuovo sondaggio, arriva la doccia fredda del peggioramento della fiducia dei consumatori, sulle opportunità attuali e sulle possibilità future, acuite dall’aumento dell’Iva e della tassazione, e da una percezione di diffusa instabilità politica. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alle analisi dell’Istat sul sentiment dei consumatori ad ottobre. Resta da comprendere il sentimento delle imprese agricole nazionali che – nonostante una tassazione sempre più alta ed un reddito sempre più basso - stanno sensibilmente accentuando il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare, con l’export, la flessione del mercato nazionale agroalimentare (testimoniata d’altronde dalla sfiducia dei consumatori). “Come imprenditori non possiamo permetterci di essere sfiduciati – commenta il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – ma la legge di stabilità dovrà prevedere oneri sopportabili per le imprese agricole, tenuto conto del generale quadro di difficoltà economiche in cui versa il comparto. Serviranno poi adeguate politiche di sviluppo che, fino ad oggi, sono mancate; ed un maggiore impulso per ricerca, sviluppo, innovazione e internazionalizzazione”.

IMU AGRICOLA, DE GIROLAMO: REINTRODUZIONE NON DISCUSSA IN CDM. NO A TASSA INGIUSTA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“La reintroduzione di una tassa sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali non è stata discussa in Consiglio dei Ministri. Quindi altre letture o altre interpretazioni non possono che essere frutto di un errore. Né io né il mio partito potremo consentire che un settore strategico come quello agricolo venga penalizzato nuovamente dopo la battaglia che, insieme a tutti gli agricoltori e alle loro associazioni di riferimento, abbiamo sostenuto in questi mesi. Ribadisco che si tratterebbe di una tassa doppiamente ingiusta che peserebbe sui terreni che sono i veri mezzi di produzioni degli agricoltori”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo.

mercoledì 23 ottobre 2013

TESTO INTEGRALE DELL'INTERVENTO DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, NUNZIA DE GIROLAMO, DURANTE IL QUESTION TIME ALLA CAMERA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6838

AGRITURISMO: LA CINA SI AVVICINA

Fonte: Confagricoltura - Agriturist  

Il presidente, Cosimo Melacca: “Un segno di grande attenzione per il modello italiano di sviluppo dell’agriturismo e per l’offerta della nostra agricoltura ”.

E’ partita per Changsha (Cina - Capoluogo della provincia dell’Hunan - Oltre 6 milioni di abitanti) una delegazione di Agriturist, guidata dal presidente, Cosimo Melacca, per partecipare al “World Agritourism Development Forum”, che si terrà dal 24 al 27 ottobre. All’incontro saranno presenti, fra gli altri, le rappresentanze diplomatiche di 50 Paesi del mondo e altrettanti esponenti di governi nazionali, regionali e provinciali. Per l’Italia, oltre ad Agriturist, parteciperanno: il sottosegretario alle Politiche Agricole, Maurizio Martina; l’ambasciatore italiano a Pechino, Alberto Bradanini, accompagnato dal primo segretario Filippo Nicosia e dal consigliere Giuseppe Rao; le delegazioni delle province di Padova e Lecce. “Ci rechiamo a Changsha - ha dichiarato il presidente di Agriturist, Cosimo Melacca - per far conoscere l’originalità della proposta agrituristica italiana, dal punto di vista sia legislativo ed organizzativo, sia delle attrattive che offre la nostra agricoltura e il nostro mondo rurale”. “Ci auguriamo - prosegue Melacca - che gli incontri promossi dal Forum possano essere anche occasione per concretizzare visite in Italia di tour operator cinesi, e conseguenti flussi di visitatori verso le campagne del nostro Paese”. La domanda di turismo dei cinesi verso l’Italia è in costante crescita. Secondo i rilevamenti di Banca d’Italia, nel 2012, i cinesi che hanno visitato il nostro Paese sono stati 253 mila con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. Il numero di pernottamenti è stato di oltre 4 milioni, più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. La spesa dei viaggiatori cinesi in Italia è stata complessivamente di 316 milioni di euro, con un incremento del 29% rispetto al 2011. Nel periodo gennaio-luglio 2013, gli ospiti cinesi in Italia sono stati 162 mila, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2012; i pernottamenti sono stati 3,63 milioni, in crescita del 56%; la spesa è stata di 267 milioni di euro, in crescita del 54%.

martedì 22 ottobre 2013

NITRATI, RABBONI CHIEDE AI MINISTRI DE GIROLAMO E ORLANDO UNA RAPIDA CONCLUSIONE DEL PROGETTO DI RICERCA DELL'ISPRA PER L'EVENTUALE REVISIONE DELLE ZONE VULNERABILI

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

L’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni sollecita la rapida conclusione del progetto di ricerca dell’Ispra per verificare l’effettivo contributo delle attività agricole alla produzione di nitrati e, nel frattempo, la convocazione del “tavolo” tecnico-istituzionale che deve valutarne lo stato di avanzamento. In una lettera ai ministri Nunzia De Girolamo delle politiche agricole e Andrea Orlando dell’ambiente, Rabboni sottolinea “l’urgenza evidenziata anche dal mondo produttivo di poter disporre di dati scientifici incontrovertibili, sia sull’origine degli inquinanti, sia sull’opportunità ed efficacia delle prescrizioni che gli agricoltori delle Regioni del bacino del fiume Po sono chiamati da vent’anni ad applicare”. L’ultimo incontro del tavolo tecnico-istituzionale si è svolto nel mese di giugno e da allora non sono ancora “pervenute – sottolinea Rabboni – precise indicazioni sui tempi di realizzazione delle diverse attività concordate”, mentre in base alla convenzione tra Ministero delle politiche agricole e Ispra il programma di ricerca dovrebbe comunque concludersi entro il 31 dicembre 2013. La conclusione di tale studio rappresenta un passaggio fondamentale per poi procedere a un’eventuale proposta di revisione delle zone vulnerabili, così come previsto dalla stessa Direttiva Nitrati.

lunedì 21 ottobre 2013

LEGGE STABILITÀ, DE GIROLAMO: ATTENZIONE PER COMPARTO AGROALIMENTARE CON MISURE PER GIOVANI E RIDUZIONE DEL CARICO FISCALE

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

 “Ancora una volta il Governo ha dato attenzione al mondo agroalimentare e della pesca, con misure importanti che andranno a beneficio delle piccole e medie imprese del comparto e che favoriscono anche il ricambio generazionale. Si tratta di decisioni ancora più rilevanti in una fase economica come quella che attraversiamo, perché è necessario mettere le basi per una crescita più stabile sul medio periodo, facendo sempre i conti con le risorse a disposizione. In questo contesto credo sia un segnale molto positivo aver ripristinato le agevolazioni per la piccola proprietà contadina, favorendo gli agricoltori per i quali la terra è uno strumento di lavoro. Allo stesso tempo abbiamo inserito delle norme che favoriscono l’ingresso dei giovani in agricoltura, attraverso facilitazioni per l’accesso al credito e alla terra stessa. Nel bilancio abbiamo stanziato anche circa 10 miliardi di euro per coprire la quota di competenza nazionale suddivisa tra Stato e Regioni per l’attuazione delle politiche comunitarie per il settore agricolo e per quello della pesca. Un ulteriore successo è stato ottenere 5 milioni di euro per far partire il Fondo indigenti, garantendo così la possibilità di assistenza alimentare a milioni di italiani in difficoltà. Ora la parola passa al Parlamento che sono certa utilizzerà le sue prerogative in senso migliorativo. Con i Presidenti delle Commissioni Agricoltura del Senato, Roberto Formigoni, e della Camera, Luca Sani, intendiamo presentare un emendamento per la riorganizzazione di Agea”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, commenta le misure per il settore agroalimentare e della pesca presenti nella Legge di Stabilità. “In vista di Expo – ha proseguito il Ministro – e del contributo decisivo che il Ministero delle politiche agricole è chiamato a dare sono state assegnate le risorse che verranno utilizzate anche per la realizzazione del Padiglione Vino, un vero e proprio fiore all’occhiello per l’Italia. Significative sono anche le risorse spettanti al comparto all’interno dei 150 milioni di euro previsti per i Contratti di Sviluppo industriali, così come le somme destinate a copertura per le agevolazioni sul gasolio utilizzato per le coltivazioni sotto serra e quelle destinate al fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolosaccarifera”. Di seguito si elencano le misure riguardanti il settore agricolo e della pesca nella Legge di Stabilità.
1- Norme a favore dei giovani in agricoltura
È garantita l’assegnazione in affitto o in concessione dei terreni pubblici ad uso agricolo in via preferenziale ai giovani imprenditori agricoli, di età compresa tra i 18 e i 40 anni. La norma prevede anche un meccanismo di determinazione del canone in grado di evitare operazioni speculative finalizzate all’innalzamento dello stesso, individuando al contempo un parametro di riferimento certo nell’applicazione della procedura. Il provvedimento prevede che gli interventi per l’accesso al mercato dei capitali gestisti da ISMEA attraverso il Fondo di Capitale di Rischio siano prioritariamente destinati alle imprese agricole ed agroalimentari condotte da giovani. Nell’ambito delle operazioni di dismissione di terreni demaniali agricoli e a vocazione agricola, di cui all’articolo 66 del decreto legge 24 gennaio 2012 n.1, viene espressamente previsto che oltre ai terreni dello Stato, anche quelli delle regioni, province e comuni, possano formare oggetto delle operazioni di riordino fondiario di cui all'articolo 4 della legge 15 dicembre 1998, n. 441, a favore dei giovani imprenditori agricoli.
2- Piccola proprietà contadina
Vengono ripristinate le agevolazioni tributarie previste per la piccola proprietà contadina e per gli interventi fondiari operati da Ismea. Tali operazioni sconteranno l’imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa e imposta catastale all’1%, nel caso in cui il trasferimento dei terreni sia a favore di coltivatori diretti e di imprenditori agricoli professionali. Negli altri casi l’aliquota è fissata al 12%.  
3- Rifinanziamento Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti
Il Fondo indigenti per l’assistenza alimentare è rifinanziato di 5 milioni di euro per l’anno 2014. Si tratta di una norma che va ad incidere su una situazione che vede oltre 4 milioni di italiani che soffrono di povertà alimentare.  
4- Fondo di solidarietà nazionale
Confermato anche per il 2014 lo stanziamento di 120 milioni di euro sul Fondo di solidarietà nazionale per gli aiuti sulla spesa assicurativa, con i quali sarà possibile coprire integralmente le esigenze di spesa fino all’attuale campagna assicurativa, e partire con la nuova programmazione comunitaria senza pericolose soluzioni di continuità che potrebbero mettere a rischio non solo i risultati fino ad oggi ottenuti ma, cosa che sarebbe ancor più grave, anche i futuri obiettivi di ampliamento del sistema a nuove realtà produttive e territoriali grazie ai nuovi strumenti a disposizione.
 5- Flotta aerea CFS
Per garantire il funzionamento della flotta aerea antincendio del Corpo forestale dello Stato il Programma “Interventi per soccorsi”, è previsto lo stanziamento di 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014.
 6- Incentivi Gasolio
Per i prodotti petroliferi impiegati in lavori agricoli, orticoli, in allevamento, nella silvicoltura e piscicoltura e nelle coltivazioni sotto serra ai fini dell’applicazione delle aliquote ridotte o dell’esenzione dell’accisa, pubblicato sono previste risorse pari a 4 milioni di euro per l’anno 2014, a 21 milioni di euro per l’anno 2015 e a 16 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016.  
7- Rimborsi zucchero
A valere sulle disponibilità del Fondo di cui all’articolo 12 della legge 27 ottobre 1966, n. 910, l’importo di 5 milioni di euro è versato all’entrata del bilancio dello Stato nell’anno 2014 ed è riassegnato al pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze al fine di provvedere al rifinanziamento del fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolosaccarifera di cui all’articolo 1, comma 1063, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, quale competenza della restante parte del quarto anno del quinquennio previsto dalla normativa comunitaria.
8- Rifinanziamento 499/99
In vista di Expo 2015 e al fine di sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema agricolo ed alimentare nazionale, sono previsti 60 milioni di euro (di cui 30 mln di euro per il 2014, 15 mln di euro per il 2015, 15 mln di euro per il 2016) per il rifinanziamento della legge 449/99.  
9- Fondi FEASR e FEAMP
L’articolo 8 della legge di stabilità stanzia le risorse necessarie per la copertura della quota nazionale dei programmi cofinanziati dall’Unione europea per il periodo 2014/2020, nel settore dei fondi strutturali, dello sviluppo rurale e della pesca. Si tratta di una misura programmatoria molto importante, in quanto definisce le regole di partecipazione al cofinanziamento di tutti i programmi italiani tra Unione europea, Stato e Regioni. Per quanto riguarda lo sviluppo rurale, la norma prevede l’attivazione di un importo compreso tra 9 e 10,4 miliardi di euro, in funzione del tipo di programmazione che verrà scelto, per il 70% a carico dello Stato e per il restante 30% a carico delle Regioni e Province autonome, che si affiancheranno agli altri 10,4 miliardi messi a disposizione dall’Unione europea attraverso il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). In questo modo, sarà presto possibile definire, in accordo con le Regioni e i rappresentanti del mondo agricolo, i nuovi programmi di sviluppo rurale, attraverso cui saranno complessivamente resi disponibili 20,8 miliardi di euro nei prossimi 7 anni.
10- Contratti di sviluppo
Per il triennio 2014-2016, sono stanziati 150 milioni di euro a favore dei Contratti di Sviluppo nel settore industriale, inclusi quelli relativi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, da realizzare nei territori regionali diversi dalle aree dell’Obiettivo Convergenza.

LE PRIME PERE ITALIANE IN USA CONQUISTANO IL PMA A NEW ORLEANS

Fonte: Cso - Centro Servizi Ortofrutticoli  

Allo stand organizzato da CSO per il Progetto European Flavors debutta la pera Abate Fetel dall’Emilia Romagna

Il primo carico di pere Abate Fetel è giunto negli Stati Uniti pochi giorni fa, in tempo utile per sbarcare a New Orleans, sede dell’edizione 2013 del PMA Fresh Summit, dove il CSO ha organizzato un evento promozionale molto apprezzato dai numerosi operatori e buyers presenti in Fiera. Allo stand European Flavors, il Progetto di promozione finanziato da Unione Europea, Stato Italiano e aziende socie di CSO e indirizzato in USA, Canada, Russia e Giappone si è organizzata una degustazione della Pera Abate Fetel, la regina delle pere, presentata con una ricetta semplice, ma molto apprezzata dai presenti, che esalta il gusto unico di questa varietà grazie all’abbinamento con il più famoso dei formaggi italiani, il Parmigiano Reggiano Dop, il tutto completato dal tocco raffinato dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. La degustazione è stata animata dalle note di un quartetto jazz che ha attratto numerosi visitatori presenti in fiera, incuriositi da questa varietà di pera appena arrivata negli USA, dove è un’assoluta novità. Un successo per lo stand European Flavors, organizzato da CSO, grazie anche alla presenza delle aziende associate Alegra, Apofruit, Granfrutta Zani, Made in Blu e Salvi, che partecipano al progetto di promozione dell’ortofrutta italiana nel mondo. Grande soddisfazione anche per le aziende di filiera socie di CSO Infia, TR Turoni ed Unitec che hanno esposto al PMA i loro prodotti e tecnologie.

COPROB, LA CAMPAGNA SACCARIFERA RISPETTA LE PREVISIONI

Fonte: Ufficio Stampa Coprob  

L’andamento complessivo verrà presentato negli incontri con i soci programmati a novembre. In circa 70 giorni, prodotte 180.000 tonnellate di zucchero

Si è conclusa confermando le previsioni formulate all’inizio dell’estate la campagna saccarifera 2013 di COPROB, la Cooperativa Produttori Bieticoli che, con il marchio Italia Zuccheri, commercializza il proprio zucchero, certificato “100% italiano” da ormai 10 anni. Grazie ad una produzione media di 54,00 tonnellate di bietole per ettaro e ad una polarizzazione media di 15,60, dai circa 26.000 ettari coltivati da 3.529 aziende agricole COPROB ha ottenuto una produzione di saccarosio media per ettaro pari a 8,40 tonnellate. Si tratta di risultati positivi, sia dal punto di vista della qualità delle bietole che in termini di rese produttive, soprattutto alla luce delle ripetute e prolungate piogge del periodo tardo invernale e primaverile, che hanno ostacolato e ritardato le semine. In circa 70 giorni, COPROB nei suoi stabilimenti di Minerbio (BO) e Pontelongo (PD) ha prodotto le 180mila tonnellate di zucchero che aveva previsto al completamento delle semine. L’andamento complessivo della campagna produttiva di COPROB sarà uno degli argomenti al centro del ciclo dei tradizionali sette incontri programmati nel mese di novembre che coinvolgeranno gli agricoltori dei bacini veneti ed emiliano-romagnoli dove opera la Cooperativa. “Gli incontri con la nostra base associativa – afferma Claudio Gallerani, presidente di COPROB – saranno anche l’occasione per parlare della nuova PAC e del futuro della filiera bieticolo saccarifera in Emilia Romagna e Veneto perché la coltivazione della barbabietola rimane fondamentale all’interno dei piani colturali aziendali e continua a garantire un’adeguata remuneratività alle aziende agricole. Come COPROB – sottolinea Gallerani – sosteniamo con forza la necessità di continuare a produrre zucchero nel nostro Paese e siamo impegnati a diffondere sul mercato e nel comportamento degli operatori e dei consumatori la consapevolezza del valore dell’italianità dei nostri prodotti, garantita dalla certificazione “zucchero 100% italiano” acquisita ormai 10 anni fa”. “Rappresentando la gran parte della filiera agroindustriale e con il 23% di quota di mercato grazie al marchio Italia Zuccheri – conclude Gallerani – il Gruppo si attende anche il convinto supporto delle Istituzioni, a cominciare da Governo e Parlamento, per proseguire con le Regioni”.

AGIA-CIA FERRARA: TROVARE LE COPERTURE PER FAVORIRE IL RICAMBIO GENERAZIONALE IN AGRICOLTURA

Fonte: Ufficio Stampa Cia Ferrara  

L’associazione di Cia Ferrara che riunisce i giovani agricoltori chiede che si acceleri sull’iter di approvazione del Disegno di Legge promosso dalla Senatrice Maria Teresa Bertuzzi

Varata la Legge di stabilità dal Consiglio dei Ministri, l’Agia - Associazione Giovani Imprenditori Agricoli di Cia Ferrara - preme perché si trovino le coperture per approvare, in sede legislativa, importanti norme a favore degli imprenditori agricoli under 40. L’associazione, insieme a quella regionale e nazionale sollecita, in particolare, l’approvazione del Disegno di legge 287 promosso dalla Senatrice ferrarese Maria Teresa Bertuzzi che contiene, appunto, “Misure per la competitività dell'imprenditoria giovanile e il ricambio generazionale in agricoltura”. «Nella legge di stabilità – spiega la stessa Senatrice parlando dell’iter del Ddl - è fondamentale che emerga un sostegno ampio ai contenuti della legge. I giovani aspettano con entusiasmo l'approvazione, che sarebbe più forte se vi fosse una sintesi pienamente condivisa da tutti. Stiamo valutando – continua la Bertuzzi - i suggerimenti che in audizione al Senato ci sono state forniti con un confronto molto partecipato da parte di tutte le forze politiche. La prossima tappa sarà quindi l'approvazione da parte del Comitato ristretto del testo emendato». Per Berardino Gallotta, presidente provinciale di Agia Ferrara, è essenziale trovare le coperture, al fine di consentire alle nuove generazioni di intraprendere la propria carriera nel settore agricolo, soprattutto in un momento di grande crisi occupazionale. «Quello in agricoltura – sostiene Gallotta – è un percorso lavorativo impegnativo ma che può dare grandi soddisfazioni e diventare un’opzione davvero interessante per le nuove generazioni. Serve però che vengano approvati e finanziati i capisaldi del Disegno di legge: agevolazioni e semplificazioni fiscali, facilitazioni nell’accesso al credito e Banca delle terre agricole. Le misure contenute nella legge prevedono, ad esempio, agevolazioni e sgravi fiscali per i nuovi insediamenti di giovani e per chi rinnova attrezzature e produzioni. Importanti anche le facilitazioni per acceder a credito bancario e microcredito, un ostacolo spesso insormontabile per i potenziali imprenditori. Nel Ddl – spiega il presidente di Agia – anche l’istituzione della Banca delle terre agricole presso ISMEA, un inventario pubblico completo della domanda e offerta dei terreni agricoli, compresi quelli demaniali, che gli aspiranti agricoltori possono consultare on line per trovare le terre disponibili. Per favorire i nuovi insediamenti Agia Ferrara sta inoltre sollecitando, insieme alla direzione regionale e nazionale, il blocco dell’aumento dell’aliquota dall’1 al 9% previsto dal decreto legge 104/2013 sulla revisione della Piccola Proprietà Contadina. Non avrebbe alcun senso, infatti, varare norme per competitività e sviluppo del settore per poi togliere questa importante agevolazione fiscale. Continueremo dunque a lavorare con impegno perché si facciano concreti passi in avanti per il rilancio del nostro settore che può davvero diventare il fulcro per la ripresa economica e il rinnovamento del nostro paese»

venerdì 18 ottobre 2013

SUINI, IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA GUIDI SCRIVE AL MINISTRO DE GIROLAMO: “SI AFFRONTINO SUBITO I PROBLEMI DELLA FILIERA”

Fonte: Confagricoltura

La gravissima situazione che si sta determinando nella gestione del mercato suinicolo ed in particolare l’ irragionevole posizione assunta da tempo dalla rappresentanza industriale nei confronti degli impegni presi per la gestione della Commissione Unica Nazionale suini da macello (CUN), ha spinto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi a scrivere al ministro De Girolamo, sollecitando un incontro urgente per affrontare i problemi della filiera. Nelle ultime settimane – ha sottolineato Confagricoltura - gli industriali non solo hanno puntualmente disatteso a più riprese le procedure per la fissazione del prezzo con arbitrari abbandoni delle contrattazioni ma hanno anche promosso richieste massimaliste di modifica del regolamento di gestione della CUN. Il tutto aggravato dalle recenti notizie secondo cui alcuni macelli non intenderebbero riconoscere il prezzo definito ieri dalla Commissione. “Stiamo vivendo - ha affermato il presidente di Confagricoltura - un grosso rischio per tutta la filiera produttiva del nostro Paese, una paradossale situazione in evidente contrapposizione con l’apprezzamento del mercato suinicolo registrato in queste settimane in tutta Europa”. “Mi preme fare – ha sottolineato Guidi - un estremo tentativo nel richiamare quel fondamentale importante ruolo istituzionale di responsabilizzazione e mediazione del dicastero delle Politiche agricole, per tentare nuovamente di far rientrare, arginare e trovare nuove soluzioni ad una situazione che appare ormai, malgrado il notevole impegno e la disponibilità di Confagricoltura, decisamente fuori controllo”. “Per tale motivo – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – ho scritto al Ministro De Girolamo per riuscire a riaprire un fronte di dialogo su basi concrete, anche reimpostando alcuni principi alla base dello stesso funzionamento della CUN, optando per un sistema chiaro e trasparente che tenga conto delle reali capacità aggregative di prodotto presenti sul territorio”. “La situazione – ha concluso Mario Guidi - richiede risposte certe, immediate ed efficaci. In caso contrario Confagricoltura sarà costretta a valutare ogni strumento alternativo che possa permettere il giusto riconoscimento della componente agricola nell’ambito di una filiera essenziale per il sistema agricolo ed agroalimentare nazionale”.

MADE IN ITALY, RABBONI: BENE L'ACCORDO UE-CANADA SUI PRODOTTI DOP E IGP EUROPEI, UNO STRUMENTO IMPORTANTE PER COMBATTERE L'AGROPIRATERIA. DAL 21 OTTOBRE OTTO AZIENDE AGROALIMENTARI EMILIANO-ROMAGNOLE IN CANADA GRAZIE A DELIZIANDO

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

“E’ una buona notizia per tutto il made in Italy agroalimentare, lo è in particolare per una regione come l’Emilia-Romagna, patria del Parmigiano Reggiano, del Prosciutto di Parma e dell'Aceto Balsamico di Modena e Reggio Emilia, tre dei prodotti tipici più penalizzati dall’agropirateria. Già dalla prossima settimana alcune aziende emiliano-romagnole saranno in Canada per promuovere le loro eccellenze agroalimentari”. Questo il commento dell’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Tiberio Rabboni, che è anche presidente di Arepo, l’associazione che riunisce le regioni europee dei prodotti a denominazione d’origine, all'accordo tra Ue e Canada sul libero scambio, che introduce maggiori tutele per i prodotti Dop e Igp europei: d’ora in poi potranno essere esportati oltreoceano mantenendo il loro nome anche in presenza di specialità locali registrate con la stessa denominazione. La notizia arriva alla vigilia di un’importante missione promozionale dell’Emilia-Romagna proprio in Canada. Dal 21 al 25 ottobre saranno otto le aziende agroalimentari regionali ad attraversare l’oceano grazie a Deliziando il progetto promosso da Regione Emilia-Romagna e Unioncamere regionale per sostenere la valorizzazione di vini e prodotti a qualità certificata nei mercati esteri. Si tratta di piccole e medie imprese alle quali Deliziando offre il supporto logistico e organizzativo indispensabile per realizzare concrete iniziative commerciali nei mercati internazionali. L’iniziativa, di cui sono partner le Camere di Commercio italiane di Montréal per il Québec e di Toronto per l’Ontario, prevede un “Emilia-Romagna Day” e incontri tra le imprese emiliano-romagnole in missione con buyer e rappresentanti della ristorazione e dalla grande distribuzione canadese. Il Canada rappresenta uno dei principali mercati di sbocco per i prodotti agroalimentari italiani, sempre più apprezzati: nel 2011 il valore di esportazioni dall’Italia è stato pari a 383 milioni di Euro. Ontario e Quebec sono le principali destinazioni, assorbendo circa l’80% del totale nazionale.

COLDIRETTI: L’INDAGINE “PERCEZIONE DELLA CRISI E MADE IN ITALY” DAL XIII FORUM AGROALIMENTARE DI CERNOBBIO

Fonte: Coldiretti Ferrara  

La crisi economica spinge al taglio della spesa per gli italiani, che cambiano abitudini di acquisto e temono la perdita del lavoro e la riduzione del reddito. Più fiducia nell’Europa che nei politici italiani, le banche ed i partiti in coda alla classifica di gradimento. I prodotti DOC e Biologici tengono, aumenta quota di marchi e imprese in mani straniere.

Ben sette italiani su dieci (70 per cento) si sentono minacciati dal pericolo di perdere il lavoro e il 53 per cento di non riuscire ad avere un reddito sufficiente per mantenere la propria famiglia. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine su “La percezione della crisi e il Made in Italy” realizzata da Coldiretti-Ixe’ a ottobre 2013, e illustrata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio. Per piu’ di una famiglia italiana su quattro (22 per cento) sarà - sottolinea la Coldiretti - un autunno difficile di sacrifici economici. Per quanto riguarda la situazione generale la percentuale di quanti sono pessimisti per il futuro e pensano che la situazione peggiorerà sono il 35 per cento. Al contrario, sono il 51 per cento coloro che - continua la Coldiretti - ritengono che non ci saranno cambiamenti mentre sono solo il 14 per cento quelli convinti che ci sarà un miglioramento. “Emerge una forte preoccupazione e un senso di rassegnazione nei confronti sia della situazione generale del Paese che di quella personale in cui c’è bisogno di avere fiducia nel futuro”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini. I pericoli che si intravedono - conclude Marini - sono molto pragmatici come il lavoro e il reddito e poco ideologici come l’immigrazione, citata solo dal 7 per cento degli italiani. Il 16 per cento degli italiani conosce personalmente qualcuno che per indigenza è stato costretto a rubare nel 2013 e tra questi ben due su tre (66 per cento) hanno sottratto prodotti alimentari e il 22 per cento oggetti per i propri figli. Se il 42 per cento degli italiani vive senza affanni, quasi la metà (45 per cento) riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi, mentre oltre 2 milioni di famiglie (10 per cento) non hanno oggi - sottolinea Coldiretti -reddito a sufficienza neanche per l’indispensabile a vivere. In questa situazione la famiglia - continua Coldiretti - è la principale fonte di welfare. Il 37 per cento degli italiani è stato costretto infatti a chiedere aiuto economico per arrivare alla fine del mese ai genitori, il 14 per cento a parenti e il 4 per cento addirittura ai figli. Solo il 14 per cento si è rivolto a finanziarie o banche mentre l’8 per cento agli amici. Spesso considerata superata, la struttura della famiglia italiana si sta dimostrando, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini. La solidarietà tra generazioni – conclude Coldiretti - è dunque un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come molti si ostinano ad affermare. Sul fronte dell’economia e della politica, secondo l’indagine Coldiretti-Ixè, meglio l’intervento diretto delle istituzioni comunitarie e mondiali che quello della politica italiana, e ben il 68% gradirebbe come premier la tedesca Angela Merkel. Basso il livello di fiducia nei protagonisti nazionali di politica, economia e sociale, dove si posizionano in fondo i partiti (4%) e dalle banche (9%). Svetta in questa speciale classifica il Papa che è la vera superstar del momento con il 74 per cento e le forze dell’ordine che raggiungono ben il 70 per cento, seguite dalla magistratura (55 per cento) e dal Presidente della Repubblica al 52 per cento. “Nella politica viene individuata una chiara responsabilità della difficile situazione tanto che l’unico punto di riferimento sicuro è il Santo Padre e si èaddirittura disposti a rinunciare alla democrazia per affidarsi a qualcuno che viene da fuori”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini. La crisi ha costretto a tagli drastici della spesa degli italiani, con il 68% che ha ridotto o rimandato l’acquisto di capi d’abbigliamento riciclando dall’armadio per l’autunno gli abiti smessi nel cambio stagione, e oltre la metà (53 per cento) ha detto addio a viaggi e vacanze e ai beni tecnologici (52 per cento). Abbigliamento e viaggi non solo si classificano al top dei tagli effettuatidalle famiglie, ma nel corso del 2013 sono anche i beni per i quali si è registrato il piu’ rilevante aumento di persone che hanno fatto rinunce, cresciute rispettivamente del 13 per cento e del 10 per cento, rispetto allo scorso anno. A seguire nella classifica del cambiamento delle abitudini si colloca anche - sottolinea la Coldiretti - la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha fatto a meno ben il 49 per cento. Il 42 per cento degli italiani ha rinunciato alla ristrutturazione della casa, il 40 per cento all’auto o la moto nuova e il 37 per cento agli arredamenti. Pesa l’addio alle attività culturali del 35 per cento degli italiani in un Paese che deve trovare via alternative per uscire dalla crisi, ma anche quello alle attività sportive (29 per cento) destinato ad avere un impatto sulla salute.
 In questa situazione è cambiato anche il rapporto con i punti vendita, con l’addio al negozio di fiducia per quasi la metà degli italiani, alla costante ricerca dei prodotti al minor costo. Con il 71 per cento dei consumatori che dichiara di confrontare con piu’ attenzione rispetto al passato i prezzi, e fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggioreconvenienza che richiede fatica e tempo, portando gli italiani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare. A cambiare - continua la Coldiretti - sono anche le tipologie di prodotti che si mettono nel carrello con il 49 per cento degli italiani che preferisce acquistare prodotti locali e solo l’11 per cento quelli di una grande marca nazionale, mentre per il 32 per cento è indifferente e si guarda solo al prezzo o alla qualità. Da segnalare - precisa la Coldiretti - la tenuta degli acquisti diretti dal produttore al quale si rivolge regolarmente ben il 14 per cento degli italiani, il 45 per cento qualche volta, il 29 per cento raramente e solo il 12 per cento mai. Una opportunità – conclude la Coldiretti - resa possibile dal fatto che in Italia sono oggi presenti 8.392 punti vendita di Campagna Amica gestiti direttamente dagli agricoltori rispetto ai 7.094 del 2012, tra mercati degli agricoltori, cascine, cantine, maghe e aziende, botteghe e ristoranti. Oltre tre italiani su quattro (77 per cento) continuano ad acquistare regolarmente o qualche volta prodotti a denominazione di origine e quasi la metà (45 per cento) prodottibiologici, ma il vero boom lo fanno registrare i prodotti low cost che il 47 per cento degli italiani acquista piu’ frequentemente del passato. Resta alta, nonostante la crisi, l’opposizione agli organismi geneticamente modificati che sonoconsiderati meno salutari da ben il 67 per cento degli italiani che esprimono una opinione. Infine, grande maggioranza degli italiani (54 per cento), considera la produzione di cibo il vero motore dell’economia, con un aumento dell’8 per cento rispetto allo scorso anno, e il 18 per cento punta sulla moda che rimane però stabile mentre crolla del 33 per cento l’automobile, che si ferma al 10 per cento. Il cibo e la moda sono anche considerati trainanti per l’immagine dell’Italia all’estero rispettivamente dal 45 e dal 38 per cento degli italiani. “Una conferma della validità e della modernità del modello di sviluppo agricolo Made in Italy che è fondato sul valorizzazione dell’identità, della qualità, delle specificità e che può rappresentare un riferimento anche per gli altri settori per affrontare e vincere la competizione internazionale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “dentro l’agricoltura non c’è ancora un reddito adeguato ma c’è legittimamente quella visione di futuro e di prospettive e di fiducia che non c’è negli altri settori”. Il biglietto da visita dell’Italia è il cibo Made in Italy che puo’ contare sulla leadership in Europa con 254 prodotti tipici a denominazione di origine riconosciuti (Dop/Igp), il maggior numero di aziende agricole biologiche (48.269 operatori) e la maggiore biodiversità con 57.468 specie animali e 12mila specie di flora, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana è praticamente il doppio di quella di Francia e Spagna, il triplo di quella inglese e una volta e mezzo quello tedesco. L’Italia - ha continuato la Coldiretti - è il primo esportatore mondiale in quantità di vino, pasta, kiwi, pesche, mele e pere, ma anche ilprincipale produttori di pasta e ortofrutta. Senza contare – continua la Coldiretti - il top di presenze per il turismo enogastronomico e quello ambientale, con 871 parchi ed aree protette che coprono il 10 per cento del territorio, ed il record di longevità, grazie alla dieta mediterranea e al fatto che l’Italia conquista il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,3 per cento), risultati peraltro inferiori di cinque volte a quelli della media europea (1,5 per cento di irregolarità) e addirittura di 26 volte a quelli extracomunitari (7,9 per cento di irregolarità). Non è un caso - sottolinea la Coldiretti - che quest’anno le esportazioni agroalimentari raggiungeranno il record storico di 34 miliardi (+7 per cento) e le multinazionali straniere vengono in Italia per acquisire i nostri marchi piu’ prestigiosi. Ha infatti superato i 10 miliardi il valore dei marchi storicidell’agroalimentare italiano passati in mani straniere dall’inizio della crisi che ha favorito una escalation nelle operazioni di acquisizione del Made in Italy agroalimentare.

MAIORANO (ANGA-CONFAGRICOLTURA): DALLA PAC NUOVE OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI DA COGLIERE ASSOLUTAMENTE

Fonte: Confagricoltura

 E’ la prima volta che nella storia della Pac le misure per i giovani sono così forti. Il nostro è un settore che ‘tira’. Lavorare e impegnarsi in azienda non è più un obbligo dettato da un ‘vincolo ereditario’, ma è diventata una valutazione consapevole, che dimostra quanto le nuove generazioni abbiano finalmente incominciato a rendersi conto dell’importanza dell’agricoltura, che produce cibo, ambiente, energia e qualità della vita. L’attenzione agli ‘under 40’ è uno degli elementi chiave della riforma, un’opportunità che l’Italia deve cogliere in pieno”. Lo ha detto Raffaele Maria Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura, intervenendo oggi all’incontro “Giovani agricoltori, fare impresa con la nuova PAC", organizzato da Edizioni L'Informatore Agrario con la Regione Puglia e Federunacoma ad Agrilevante. L’accordo politico raggiunto su tutti e quattro i dossier della nuova Politica agricola comune 2014-2020 comprende diverse misure mirate a favorire i giovani agricoltori. A loro è dedicato un intero capitolo del ‘primo pilastro’, con la priorità nell’accesso alla riserva nazionale e un pagamento aggiuntivo (‘top up’) fino al 2% del massimale finanziario, entro i cinque anni dall’insediamento. Anche nel II pilastro si prevede un premio d’insediamento fino a 70.000 euro, il 20% che si somma al 40% di cofinanziamento sugli investimenti strutturali contestuali all’insediamento, fondi finalizzati all’istruzione e formazione dei giovani agricoltori. “Il settore agricolo – continua Maiorano - può diventare l’esempio di come sia possibile offrire concrete possibilità di occupazione e reddito. Sono meno di 59.000 le imprese condotte da giovani e lo spazio c’è. Lo voglio mettere in evidenza proprio ad Agrilevante, la più importante manifestazione di settore al Sud. Non è un caso che continuino ad aumentare gli studenti iscritti agli istituti tecnici agrari ed enologici e che negli ultimi anni – coincidenti con la crisi – mentre le iscrizioni alle Università calano, quelle alle facoltà di Scienze agrarie, forestali e alimentari registrano un + 45%, un vero e proprio boom. Occorre, concretamente, permettere ai giovani imprenditori di insediarsi e pianificare il proprio impegno imprenditoriale con maggiore tranquillità. La nuova Pac è una grande opportunità che va assolutamente colta, ecco perché chiediamo che l’Italia destini la percentuale massima possibile del suo budget disponibile (il 2 per cento di poco meno di 4 miliardi l'anno) al pagamento diretto aggiuntivo (top up) destinati ai giovani agricoltori "under 40" nei primi cinque anni di attività”.

giovedì 17 ottobre 2013

WORKSHOP MODELLAZIONE IDRAULICA DEL RETICOLO DI BONIFICA

Fonte: Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

“Moderni sviluppi applicativi nel campo della modellazione idraulica del reticolo di bonifica” questo è il titolo del workshop che si terrà venerdì 18 ottobre ore 9,30 presso la sala conferenze di Unindustria Ferrara, in via Montebello 33. L’iniziativa a cura del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, vede l’intervento ad inizio giornata dell’assessore provinciale all’Agricoltura Stefano Calderoni, del presidente e del direttore generale del Consorzio Franco Dalle Vacche e Riccardo Roversi. “Piano di gestione del rischio idraulico della città di Ferrara”, “Valutazione del comportamento delle opere di bonifica idraulica e analisi di pericolosità per allagamento da cedimento arginale del Fiume Reno” sono alcuni esempi di numerosi interventi tecnici di esperti del settore. Sul sito del sito del consorzio: www.bonificaferrara.it, è consultabile l’intero programma della giornata.

PER CONFAGRICOLTURA FERRARA LA LEGGE DI STABILITA’ E’ POCO INCISIVA

Fonte: Confagricoltura Ferrara

“Le idee sono buone ma serviva decisamente più coraggio”. Queste le prime parole del Presidente di Confagricoltura Ferrara Pier Carlo Scaramagli dopo il via libera del Consiglio dei Ministri alla legge di stabilità. “Il taglio al cuneo fiscale, che secondo il Governo rappresenta il fulcro della manovra, è alquanto frazionato nel tempo e solo in minima parte riguarderà il settore agricolo. Questo perché sia gli sgravi sull’Irap che i premi alle imprese in caso di stabilizzazione dei rapporti di lavoro, riguardano esclusivamente i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, mentre nel settore agricolo, stante la propria peculiarità, la stragrande maggioranza dei rapporti di lavoro è a tempo determinato”. Il Presidente Scaramagli commenta anche il taglio all’Irpef, che si otterrà con l’innalzamento delle detrazioni d’imposta sul lavoro dipendente. “I redditi pari a 10 mila euro lordi annui avranno un vantaggio fiscale quantificabile in circa 60 euro annui, i redditi pari a 15 mila euro saranno quelli che beneficeranno del maggior vantaggio, pari a circa 170 euro; i redditi pari a 25 mila euro beneficeranno di una riduzione della tassazione annua di circa 100 euro, mentre a mano a mano che il reddito aumenta si riduce progressivamente anche il vantaggio fiscale, che si limita a pochi euro superati i 40 mila euro. Pur trattandosi di un importante segnale di discontinuità, ciò è troppo poco per pensare che possa contribuire a rilanciare i consumi. Si consideri inoltre che dal provvedimento rimangono esclusi sia i pensionati che i lavoratori autonomi”. Per quanto riguarda le altre misure, il Presidente Scaramagli si dice soddisfatto della decisione di stanziare un miliardo di decontribuzione sui contributi Inail a carico delle imprese, ma attende di capire come questa verrà attuata, mentre considera positivo per il settore il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per 120 milioni di euro. “Auspico che dalla dismissione degli immobili pubblici possano essere reperite quelle risorse che consentano di limare il deficit/Pil 2013 e di tagliare il debito pubblico, - prosegue Scaramagli - ma soprattutto che la vendita di terreni del Demanio possa rappresentare un’opportunità per i giovani agricoltori, come da tempo richiede la nostra Organizzazione”. Preoccupazione viene manifestata in relazione alla Trise, il nuovo tributo immobiliare che sarà formato dalla tassa sui rifiuti e da quella sui servizi indivisibili: “Spero proprio che non si trasformi, come è avvenuto con l’Imu, in una tassa insostenibile per le aziende agricole, anche tenuto conto del generale quadro di difficoltà in cui versa il settore, ma attendo di conoscere i dettagli prima di esprimere un giudizio definitivo. Ora vedremo come andrà l’iter parlamentare –ha concluso il Presidente di Confagricoltura Ferrara – e se si verificherà anche in questa occasione il consueto “assalto alla diligenza” che determina sostanziali modifiche al disegno iniziale”.

mercoledì 16 ottobre 2013

GIORNATA DELL’ALIMENTAZIONE, CONFAGRICOLTURA: “PUNTARE CON DECISIONE AD AUMENTARE LA FUNZIONE PRODUTTIVA AGRICOLA, PRIMARIA E STRATEGICA”

Fonte: Confagricoltura

“Una persona su otto sulla terra soffre la fame cronica e gli uomini malnutriti del pianeta sono 842 milioni”. Confagricoltura ha posto in evidenza il dato che emerge dal rapporto annuale sullo “Stato dell'insicurezza alimentare nel mondo”, pubblicato dalle agenzie alimentari delle Nazioni Unite (Fao, Ifad e Pam). “Nella ‘Giornata Mondiale dell’Alimentazione’ – sottolinea Confagricoltura - va ricordato che gli aiuti alimentari sono essenziali, così come la lotta allo spreco. È, però, soprattutto fondamentale un settore agricolo rinnovato, che punti decisamente ad aumentare la funzione produttiva, primaria e strategica”. “Non va dimenticato – conclude l’Organizzazione degli imprenditori - che nel 2050, gli abitanti sul pianeta saranno 9 miliardi e l’agricoltura dovrà aumentare la produzione del 70% rispetto ad oggi. Per raccogliere questa sfida (oltre tutto con meno suolo coltivabile, meno chimica e meno impatto ambientale) c’è bisogno di ricerca ed innovazione mirate. È una priorità assoluta, sia per i Paesi arretrati che sviluppati”.

MISURE DI CONSERVAZIONE RETE NATURA 2000 – CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA E CIA EMILIA ROMAGNA: “RECEPITE DOPO 2 ANNI DI DURO CONFRONTO MOLTE DELLE RICHIESTE AVANZATE DAGLI AGRICOLTORI. AUSPICHIAMO CHE LE MODALITA' DI APPLICAZIONE NON VANIFICHINO I RISULTATI OTTENUTI AD OGGI. CI IMPEGNEREMO A VIGILARE SUGLI ATTI DI REGOLAMENTAZIONE CHE VERRANNO SIGLATI SUL TERRITORIO AFFINCHE' SIANO RISPETTOSI DELLA PROPRIETA' E DELL'ATTIVITA' IMPRENDITORIALE”

Fonte: Comunicato stampa congiunto Confagricoltura Emilia - Romagna e Cia Emilia - Romagna

Bologna, 16 ottobre 2013 – “Recepite dopo 2 anni di duro confronto molte delle richieste avanzate dagli agricoltori. Auspichiamo che le modalità di applicazione, subordinate ad accordi che verranno sanciti sul territorio tra gli enti gestori (macroaree e province) e i soggetti interessati (proprietari dei terreni), non vanifichino i risultati ottenuti ad oggi” - hanno dichiarato Confagricoltura Emilia Romagna e Cia Emilia Romagna in merito alla delibera regionale appena emanata sulle Misure Generali di Conservazione dei Siti Rete Natura 2000. “In particolare – precisano le due organizzazioni agricole regionali - viene stabilito che la Regione avrà un anno di tempo dall'approvazione dell'atto per definire in maniera puntuale gli elementi da tutelare: non saranno quindi vincolati tutti gli elementi naturali ma solo quelli di alta valenza ecologica”. “Per quanto concerne poi la definizione degli elementi di alta valenza ecologica – rimarcano - la Regione promuoverà misure di conservazione da contrattare con i gestori dei siti interessati. Ci rammarica che quest'ultimo aspetto non sia stato definito dal legislatore quale strumento principale, bensì relegato ad un ruolo alternativo da perseguire nei singoli casi, cedendo così a posizioni integraliste che speravamo superate dopo la revoca d'incarico all'Ass. Freda”. “Ci impegneremo sin d'ora nei confronti degli enti gestori – concludono Confagricoltura Emilia Romagna e Cia Emilia Romagna – a osservare la stessa vigilanza, attenzione e tensione profusa in questi ultimi due anni di “muro contro muro”, al fine di garantire che gli atti di regolamentazione delle singole aree interessate siano rispettosi della proprietà e dell’attività imprenditoriale, anche a costo di scelte molto forti”.

POVERTÀ ALIMENTARE, DE GIROLAMO: TROVATE RISORSE PER FAR PARTIRE FONDO INDIGENTI. ORA STIMOLARE ANCHE LA FILIERA CONTRO LO SPRECO DI CIBO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“Abbiamo 4 milioni di persone che soffrono di povertà alimentare nel nostro Paese, per questo credo sia importante aver finanziato nella legge di Stabilità il Fondo indigenti che ci consentirà di proseguire l’assistenza con pacchi e pasti. Per ora abbiamo sbloccato 5 milioni di euro per il 2014, che sono un primo passo, ma che ci consentiranno di avviare un meccanismo che non aveva risorse. Abbiamo bisogno, però, che anche le aziende e i privati siano coinvolti e facciano la loro parte. Li invito quindi a donare le eccedenze al Fondo per alimentarlo e alimentare così milioni di italiani in difficoltà. Allo stesso tempo sto approntando una proposta di sgravi fiscali che possa ulteriormente incentivare il recupero del cibo nella filiera alimentare. Dobbiamo creare un circolo virtuoso tra aziende, enti caritativi e Istituzioni che garantisca ai poveri l’assistenza di cui hanno bisogno. Non possiamo restare fermi, dobbiamo superare anche a livello culturale gli individualismi”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, è intervenuta al convegno organizzato dal Banco Alimentare a Roma “Legge del Buon Samaritano: non sprecare cibo è possibile. Dall’Italia all’Europa”, in coincidenza con la Giornata mondiale della Alimentazione. “Credo che la lotta agli sprechi alimentari – ha proseguito il Ministro – debba essere una priorità politica tanto a livello nazionale, quanto comunitario. Assume un significato particolare, poi, la coincidenza del decennale della Legge del Buon Samaritano con la Giornata mondiale dell’Alimentazione, che abbiamo celebrato alla Fao. Proprio lì ho appena avuto modo di ricordare come sia dovere di chi ha responsabilità di governo nel mondo trovare soluzioni perché sia garantito a tutti l’accesso al cibo. Stridente è infatti il contrasto tra il miliardo di persone che non hanno da mangiare e i numeri spaventosi sullo spreco alimentare nei Paesi occidentali. Sono due fronti sui quali dobbiamo intervenire senza aspettare più tempo, tanto sotto il profilo normativo quanto sotto quello culturale”. “La Legge del Buon Samaritano è un esempio da seguire: con un solo semplice articolo si è semplificato un processo che ha consentito alle organizzazioni caritative di recuperare cibo perfettamente commestibile e al Banco alimentare di distribuire più di due milioni e mezzo di piatti pronti. Una norma chiara e semplice, che a costo zero elimina burocrazia, attua i principi di solidarietà e sussidiarietà e fa sì che pasti caldi raggiungano chi ha fame, invece di finire in discarica. Ecco, penso che dovremo prendere a modello questo tipo di intervento, perché si traduce in quel fare per la collettività che deve essere sempre il faro per l’azione politica”. “Sprecare è un delitto. Dobbiamo farlo capire agli italiani, che possono con i loro comportamenti cambiare radicalmente la situazione, anche senza nessuna nuova legge. Buttiamo nelle spazzatura 12 miliardi di euro di cibo, una cifra pari a 3 volte il valore dell’Imu sulla prima casa. È evidente allora – ha concluso De Girolamo – che dobbiamo intervenire anche e soprattutto a livello culturale e informare i nostri cittadini sulla necessità di combattere gli sprechi”.

FAO, DE GIROLAMO: GARANTIRE A TUTTI IL DIRITTO ALL’ALIMENTAZIONE. PER FONDO INDIGENTI PREVISTI 5 MILIONI DI EURO NELLA LEGGE DI STABILITÀ

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“Ogni qual volta si parla di sicurezza alimentare e nutrizione si ricordano le cifre impressionanti che ci dicono che sono quasi 842 milioni le persone al mondo sottoalimentate. Il cibo è un diritto, ed è un diritto di cui ogni essere umano non può e non deve essere privato. Purtroppo occorre ancora lottare, e molto, affinché questo diritto trovi concreta attuazione per tutti”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha dichiarato nel suo intervento al convegno di apertura della Giornata mondiale della Alimentazione, che si è svolto questa mattina presso la sede della FAO a Roma. “Il rapporto sullo stato dell’insicurezza alimentare mondiale 2013 pone in evidenza come, nonostante alcuni progressi rispetto allo scorso anno, permangano criticità – ha affermato il Ministro - in diverse regioni del mondo che sono ancora lontane dall’ottenere risultati positivi”. “Per combattere questo fenomeno, a cui concorrono molti fattori, occorrono politiche concrete volte a favorire l’inclusione sociale, l’aumento della produttività agricola, l’accessibilità ai prodotti e il contrasto degli sprechi. Una lotta in cui dobbiamo essere uniti e quale forum migliore di questo per ribadire il nostro comune impegno a sostenere – ha proseguito De Girolamo - il Comitato sulla Sicurezza Alimentare Mondiale, i cui lavori si sono conclusi venerdì scorso. Si tratta infatti della piattaforma più inclusiva esistente per definire le politiche per la sicurezza alimentare, e in quanto tale ci auguriamo abbia un ruolo di rilievo nella definizione dell’agenda per lo sviluppo post-2015”. “La vera sfida resta chiaramente quella di trovare modelli di sviluppo idonei, anche in considerazione dell’aumento del fabbisogno di cibo che dovremo affrontare in futuro. Come Italia concordiamo con gli impegni presi a livello internazionale per contenere la volatilità dei prezzi, aumentare la produttività agricola, sostenere colture alternative e con un minore impatto ambientale (come quelle proteiche), garantire le condizioni dei territori e delle risorse disponibili, anche e soprattutto di quelle idriche. Dobbiamo intervenire anche per proteggere i terreni agricoli dall’avanzata della cementificazione, contenendo quel fenomeno di impermeabilizzazione che aggrava ulteriormente la situazione dell’autosufficienza alimentare di molti Paesi”. “Ma vorrei parlarvi anche di un altro tema a me molto caro, e cioè dell’importanza della componente educativa, un aspetto che è centrale anche per il tema di oggi. Dobbiamo infatti educare i nostri cittadini, penso soprattutto alle nuove generazioni, al fatto che il cibo è un fenomeno culturale che va preservato, in cui affondano le nostre radici e da cui dipende il nostro futuro, e lo dico come rappresentante di un Paese che è in prima linea nel promuovere questo concetto”. “È quindi basilare sostenere politiche di sicurezza e salubrità alimentare anche attraverso interventi educativi mirati. Personalmente mi sono impegnata in una campagna nelle scuole, visitando anche alcuni istituti per promuovere il programma europeo “frutta nelle scuole” affinché i nostri bambini non abbiano a crescere con modelli di riferimento nutrizionali sbagliati, che aumentano l’obesità e anche i costi sociali che una sovralimentazione comporta”. “Sono molto soddisfatta di poter dire oggi anche che il Governo ha destinato, all’interno della Legge di stabilità cinque milioni di euro al fondo per gli indigenti, un’iniziativa preziosa soprattutto in questo momento di crisi”. “Tornando al principio che ho citato all’inizio, vorrei aggiungere che quello che deve essere garantito a tutti non è solo il diritto al cibo ma anche il diritto a un cibo sano e nutriente. È pertanto necessario intervenire nel momento in cui si formano le abitudini alimentari. Per questa ragione uno dei miei primi interventi come Ministro è stato quello di firmare una Carta d’Intenti con il Ministro dell’Istruzione al fine di educare i ragazzi ad una sana alimentazione, al rispetto della natura, e alla lotta contro gli sprechi alimentari”. “E voglio soffermarmi su questo argomento, perché se è vero che vi è necessità di azioni condivise a livello internazionale, non bisogna trascurare l’importanza di piccole realtà, come quella familiare per dare concreta attuazione a tali principi”. “Serve un cambiamento culturale radicale che favorisca l’affermarsi di una maggiore responsabilità in materia alimentare da parte di tutti. Ridurre lo spreco alimentare non è, infatti, solo la strategia più condivisa in tempo di crisi ma un obbligo a cui siamo tenuti se vogliamo garantire un futuro di sostenibilità al nostro pianeta: ed è qui che condividere, anche in famiglia, la riduzione degli sprechi, l’acquisto di prodotti del territorio e di qualità, l’utilizzo delle giuste porzioni con i giusti apporti calorici come la dieta mediterranea ci insegna, risulta essere non solo una forma di corretta economia domestica ma il volano di un modello di società che punta su scelte più consapevoli e senz’altro più moderne”. “Mi preme infine concludere ricordando, come donna e come madre, il ruolo che le donne hanno come artefici di qualsiasi positivo cambiamento. Confido, infatti, nella funzione e nel sapere delle donne che quasi sempre, nel nostro difficile mondo urbano, sono guida e stimolo alle famiglie e che nelle culture più tradizionali si adoperano tra grandi sacrifici – ha concluso il Ministro - a garantire il sostentamento familiare non solo nella preparazione dei pasti ma anche nell’approvvigionamento delle materie prime spesso con un duro lavoro nei campi. Sono le donne ad essere depositarie del know-how alimentare, sono loro che ancor oggi impostano il regime nutrizionale familiare. E visto che la famiglia è alla base di ogni società, ben riposti saranno i nostri sforzi indirizzati a sostenere le donne nell’ importante compito di crescere la loro famiglia ed avviare le nuove generazioni a un sano modello di cultura alimentare”.

COLDIRETTI: IL 18 E 19 OTTOBRE A CERNOBBIO IL XIII FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA

Fonte: Coldiretti Ferrara  

A Villa d’Este, sul lago di Como, la due giorni dedicata per la tredicesima volta all’analisi del settore agro alimentare internazionale organizzata da Coldiretti e studio Ambrosetti. Alla “mostra del pane quotidiano” anche le nostre “coppie ferraresi”.

Venerdì 18 alle ore 10,00 e sabato 19 ottobre 2013 (con termine alle ore 17), a Villa d’Este di Cernobbio si tiene la tredicesima edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato da Coldiretti in collaborazione con Studio Ambrosetti. Il Forum costituisce l’appuntamento annuale del settore che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademicononché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. L’edizione di quest’anno inizia venerdì 18 ottobre alle ore 10.00 con la presentazione, in conferenza stampa di apertura, della prima indagine nella nuova fase di stabilità sulla “Vita degli italiani in crisi tra sacrifici e speranze”, illustrata dal direttore di IXE’ Roberto Weber e dal presidente della Coldiretti Sergio Marini, che esamina la situazione economica delle famiglie, i sacrifici, i comportamenti, la fiducia, le speranze e, ingenerale, gli effetti e le responsabilità da attribuire nella particolare congiuntura, sul quale dibatteranno gli intervenuti. Nel pomeriggio del primo giorno alle ore 15,00, sarà presentato il primo drammatico Dossier su “Le nuove povertà del Belpaese. Gli italiani che aiutano”. Un focus particolare per tutta la prima giornata sarà dedicato al pane quale prodotto simbolo della tavola, in un momento di difficoltà economica, con analisi esclusive su andamento degli acquisti, preferenze, risparmi, sprechi, ma anche con l’apertura, per tutta la prima giornata, della prima mostra dinamica “Il pane quotidiano nel tempo delle rinunce” con l’esposizione di tutti i pani tradizionali regione per regione, tra cui in bella vista coppie e coppietteferraresi e pinzone alla cipolla, prodotti tradizionali e tipici della nostra provincia, il boom del pane fai da te, ma anche il ritorno delle ricette con gli avanzi di un prodotto che è sempre più peccato buttare. I lavori del meeting nella giornata prevedono un approfondito dibattito sullo scenario politico,economico ed occupazionale internazionale anche alla luce dei nuovi conflitti e dei flussi migratori e una analisi sul contributo dei beni comuni allo sviluppo, dal turismo alla cultura fino all’alimentare. Sabato 19 ottobre a partire dalle ore 9,00 sarà presentato il nuovo rapporto 2013 “Agromafie”, sui crimini agroalimentari elaborato da Eurispes e Coldiretti con dati esclusivi sull’escalation delle infiltrazioni malavitose nell’agroalimentare e i pericolosi effetti sulle tasche e sulla salute degli italiani, con rincari anomali dei prezzi, frodi e contaminazioni dei terreni e del cibo. Nell’occasione sarà svelato il nuovo, incredibile e pericoloso inganno che colpisce i piu’ prestigiosi prodotti tipici italiani alla presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine, della magistratura e del Governo. Il pomeriggio dell’ultimo giorno sarà dedicato alle esperienze concrete ed innovative che hanno trasformato in opportunità le paure per i cambiamenti climatici, l’immigrazione, la scomparsa di animali e piante, i rifiuti o le diversità, con l’apertura a partire dalle ore 15,00, dell’open space su “Le paure trasformate in opportunità di lavoro” dove saranno esposti gli esempi piu’ creativi di innovazioni che incontrano il cambiamento dell’Italia e degli italiani, ma anche la presentazione di una storica novità in arrivo che migliora l’alimentazione di milioni di italiani, soprattutto giovani. Gli incontri di approfondimento della giornata saranno dedicati alla riforma della Politica Agricola Europea e al ruolo dell’agroalimentare per la ripresa dell’economia e dell’occupazione in Italia.

AGRICOLTURA, DA OGGI L'ANTICIPO DEL PAGAMENTO PER LA DOMANDA UNICA 2013: 160 MILIONI DI EURO PER OLTRE 45 MILA AGRICOLTORI. RABBONI: "UN PROVVEDIMENTO IMPORTANTE CHE DÀ RESPIRO ALLE NOSTRE AZIENDE AGRICOLE". TRA OTTOBRE E DICEMBRE RISORSE PER OLTRE 400 MILIONI DI EURO.

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

Al via oggi mercoledì 16 ottobre, in anticipo rispetto alla scadenza del 1° dicembre prevista dall’Unione europea, il pagamento del 50% della Domanda unica 2013 come autorizzato dalla Commissione Ue nell'ambito della Pac (la Politica agricola comunitaria). Si tratta di circa 160 milioni di euro che verranno erogati a circa 45.500 agricoltori. “E’ un provvedimento importante – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – che dà respiro alle aziende agricole. L’anticipo della Domanda unica è peraltro solo il primo di una serie di pagamenti che tra ottobre e dicembre porteranno all’erogazione di aiuti e premi per un importo complessivo di oltre 400 milioni di euro”. Agrea prevede di completare le operazioni, relative a titoli ordinari, speciali e articolo 68 “a superficie”, entro la fine del mese di ottobre. Le risorse in arrivo sono al netto della trattenuta (modulazione) del 10% applicata sulla fascia di pagamento da 5.000 a 300.000 euro e del 14% su importi superiori a 300 mila euro. Gli altri pagamenti in arrivo L’agenda dei pagamenti di Agrea prevede in novembre anche l’erogazione degli anticipi degli aiuti e dei premi delle domande relative alle misure agro-ambientali del Programma di sviluppo rurale, per un importo di circa 30 milioni di euro. A partire da dicembre è in calendario il saldo della Domanda unica 2013 per un importo di ulteriori 160 milioni di euro; delle domande delle misure agro-ambientali prive di “anomalie” e di alcune misure ad investimento del PSR per un importo di circa 20 milioni di euro.

PESCA, DE GIROLAMO: SBLOCCATE RISORSE PER IL FERMO BIOLOGICO E PER LA ROTTAMAZIONE DELLE IMBARCAZIONI


Fonte: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

“Con la firma di questi decreti diamo una risposta alle esigenze dei tanti pescatori che sono stati interessati dalle misure del fermo temporaneo 2013 e del fermo definitivo. Vengono così sbloccate risorse fondamentali per garantire il futuro di un settore così importante per il sistema economico e produttivo del nostro Paese. Sono convinta che l’attuazione del fermo biologico sia una misura necessaria per tutelare l’equilibrio dell’ecosistema marino e la conservazione degli stock ittici. È altresì importante il fermo definitivo delle imbarcazioni, che può avvenire grazie ai contributi per la rottamazione. Il mare è una risorsa preziosa, è nostro compito garantirne la conservazione anche per le generazioni che verranno”.
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, dopo aver firmato un pacchetto di decreti relativi alla riattivazione in favore dei pescatori delle misure di fermo temporaneo del 2013 e del fermo definitivo, all’interno del regolamento del Fondo Europeo della Pesca (FEP). “Con il decreto relativo al fermo temporaneo, abbiamo stanziato le risorse per le imbarcazioni autorizzate con il sistema a strascico e con il sistema volante – ha spiegato il Ministro –. Una volta ottenuta la registrazione da parte degli Organi di controllo verranno stabiliti i criteri con cui i pescatori potranno presentare le istanze per il riconoscimento del loro premio”.
In merito al fermo definitivo, invece, il Ministro De Girolamo ha firmato i decreti che ne definiscono le modalità di attuazione, attraverso la demolizione dei pescherecci: “Con queste misure, che ci permetteranno di raggiungere gli obiettivi previsti dal programma operativo del FEP, mettiamo a disposizione – ha concluso il Ministro – risorse significative pari a 25 milioni di euro per la demolizione delle imbarcazioni delle Regioni del Sud e circa 1 milione di euro per quelle del Centro Nord”.