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lunedì 31 ottobre 2011

UN BELL’ESEMPIO DI SINERGIA TRA PUBBLICO E PRIVATO PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA DELLA BATTERIOSI DEL KIWI

Fonte: Direzione Generale Agricoltura - Regione Emilia Romagna

Verrà presentato Giovedì 3 Novembre a Faenza, un Progetto di ricerca, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato dal CRPV, che si pone l’obiettivo di mettere in atto specifiche azioni di ricerca volte a contrastare la Batteriosi del kiwi, una problematica che rischia di avere un importante impatto economico se non adeguatamente fronteggiata.
Su tale problematica si è, fin dalla primissima comparsa, evidenziata in Emilia-Romagna ampia sensibilità, in un esempio moderno ed efficace di convergenza di intenti e risorse tra pubblico e privato per sostenere interventi urgenti. Le azioni messe in atto al fine di studiare un possibile rimedio al problema delineato, interessano un sistema produttivo altamente professionalizzato a sostegno del quale sono necessarie specifiche azioni di innovazione.
In Emilia-Romagna infatti, l’actinidia ha da tempo una notevole rilevanza economica per il comparto ortofrutticolo, grandi investimenti sono stati fatti in diversi settori da quello produttivo a quello commerciale. Lo scopo generale del progetto è di acquisire innanzitutto conoscenze tecniche e scientifiche per supportare idonee misure di prevenzione e controllo, in particolare si vogliono chiarire alcuni aspetti ancora poco conosciuti del suo ciclo biologico e dei danni provocati.
Si vuole analizzare le rilevanze delle diverse tecniche colturali sull’insorgenza della malattia e sulla sua virulenza, sperimentare un’ampia serie di preparati ad azione diretta sul batterio, selezionare microrganismi antagonisti ed approfondire la patogenicità e le condizioni di sopravvivenza del batterio su piante ottenute mediante micropropagazione. Infine, non meno importante, rimane l’obiettivo di appurare le implicazioni economiche derivanti dalla possibile diffusione della malattia e sulle conseguenze in termini di abbattimenti di impianti di actinidia e di costi di produzione.
Sono diversi e qualificati i centri di ricerca pubblici e privati che sono stati coinvolti per le specifiche competenze che sono in grado di esprimere e che si occuperanno delle linee di ricerca individuate che vedono il coordinamento scientifico del Prof. Raffaele Testolin dell’Università di Udine e quello più tecnico-operativo del CRPV.
L’importanza degli argomenti, hanno incoraggiato una mirabile sinergia tra professionalità e risorse sia di derivazione pubblica che soprattutto privata, nell’ambito della quale le attività di ricerca ipotizzate, sono state pienamente condivise dal sistema produttivo emiliano-romagnolo. Inoltre, anche grazie a questa piena condivisione dei contenuti scientifici delle attività, si è potuto registrare, cosa non banale in questo periodo di grave difficoltà economiche, il pieno sostegno di Organizzazioni di Produttori ed Istituzioni del territorio romagnolo.
Hanno infatti garantito il proprio sostegno economico al progetto: Agrisol, Apo-conerpo, Apofruit, Banca di Credito Cooperativo Ravennate & Imolese, Banca di Credito Cooperativo Romagna Occidentale, CCIAA Forlì - Cesena, CCIAA Ravenna, Centro Attività Vivaistiche, Consorzio Agrario Forlì - Cesena - Rimini, Consorzio Agrario Ravenna, Consorzio Kiwigold, Eur.o.p.fruit, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Granfrutta Zani, Gruppo Salvi, Minguzzi Spa Consortile, Orogel Fresco, Pempacorer, Unitec mentre sono in fase di definizione accordi di partnership con altre importanti realtà del territorio.

giovedì 27 ottobre 2011

COLDIRETTI: A BOLOGNA IL PRIMO LOCALE CON AGRI-COCKTAIL CERTIFICATO TUTTO ITALIANO. DOMENICA 30 OTTOBRE “CIBO E SPIRITO” IN PIAZZA RE ENZO

Fonte: Coldiretti Ferrara

Domenica in Piazza Re Enzo a Bologna, Coldiretti Emilia-Romagna presenta l’iniziativa “Bologna Cibo e Spirito”, con la presentazione dell’inizio della rete nazionale di locali certificati da Campagna Amica. Mercato, animazione con le zucche di Halloween, disfida per il miglior cocktail tutto italiano, tra gli eventi della giornata.

Nasce a Bologna il primo locale italiano con la certificazione “Campagna Amica nel bicchiere”, che servirà agri-cocktail realizzati con tutti prodotti, alcolici e no, di origine locale. Si tratta del “Lab 16”, il primo di una rete di locali a livello nazionale certificati da Coldiretti-Campagna Amica. Il via ufficiale a questa nuova iniziativa di Coldiretti, cui partecipano in particolare i Giovani ed anche aziende di giovani imprenditori ferraresi, sarà presentato in occasione dell’evento “Bologna Cibo e Spirito”, promosso da Coldiretti Giovani Impresa Emilia Romagna, che, insieme con Campagna Amica ,porterà in piazza Re Enzo, domenica 30 ottobre, dalle ore 10.00 alle 22.00 i prodotti di eccellenza dell’Emilia Romagna, raccontando, in collaborazione con Le Cesarine-Home food, le storie insolite del cibo quotidiano.
Sarà presente per Ferrara l’azienda Corte dei Sapori dei fratelli Bassi di Volania, con la gamma dei salumi tipici ferraresi, garantiti dall’allevamento alla tavola.
Durante la manifestazione, adulti e bambini potranno intagliare la propria maschera di Halloween con vere zucche, messe a disposizione dalla Cooperativa Orto Amico di Ferrara, mentre dalle 17,30 e le 19,00 avrà luogo “L’agri-cocktail lo firmo io”, disfida tra giornalisti emuli di Hemingway per la realizzazione del migliore agri-cocktail tutto italiano.
Tra gli ingredienti dei cocktail anche la frutta, in particolare le pere della cooperativa O.P. CHIARA.

COLDIRETTI: APRE SABATO MATTINA IN ZONA STAZIONE IL MERCATO “CASTELLINA KM ZERO”. PRESENTI LE AZIENDE DI AGRIMERCATO FERRARA CON PRODOTTI DI STAGIONE

Fonte: Coldiretti Ferrara

Un mercato contadino per rivitalizzare una zona “difficile” della città, ogni sabato dalle 8 alle 14 con i prodotti di stagione del nostro territorio. Coldiretti condivide le finalità dell’iniziativa e collabora con le proprie aziende per la buona riuscita del mercato.

"Biologici, genuini e a km zero. Ma soprattutto votati al benessere di un intero quartiere. I prodotti agricoli che dal 29 ottobre saranno in vendita ogni sabato mattina al mercato contadino di piazzale Castellina hanno tra i loro propositi anche quello di contribuire a migliorare la qualità della vita di una delle zone più problematiche di Ferrara”.
E’ la sintesi dell’iniziativa che si è tradotta da idea a progetto e che da sabato si concretizza in un Mercato Contadino, “Castellina Km Zero”, che vede la collaborazione dell'Assessorato comunale al Commercio e Attività produttive e delle associazioni agricole, su forte richiesta degli abitanti del quartiere, in particolare dei giovani che fanno riferimento alla “Fabbrica di Nichi” e che nei mesi scorsi avevano raccolto oltre 300 firme per richiedere l’istituzione del mercato, visto come momento di aggregazione e animazione, nuova occasione di socialità ed incontro oltre che di servizio per i tanti abitanti della zona costretti a fare i conti con la mancanza di esercizi di vendita di alimentari, in particolare freschi.
Ad aprire ufficialmente il nuovo mercato, situato per l’appunto in Piazzale Castellina, di fronte alla stazione dei treni, sarà l’inaugurazione prevista per sabato 29 ottobre alle 9, con gli assessori comunali Deanna Marescotti e Chiara Sapigni, i membri della Fabbrica di Nichi e i responsabili delle associazioni di categoria.
Tra i prodotti in vendita diretta da parte degli agricoltori frutta e verdura, anche biologica, salumi, formaggi, vino, miele, riso, confetture.

Oltre alle bancarelle delle aziende, tenute al rispetto del disciplinare che regola i mercati nel comune di Ferrara, e quindi a proporre i proprio prodotti in misura non inferiore al 70% ed eventuali altri non propri provenienti da altre aziende agricole del territorio, nella prima giornata saranno offerti prodotti tipici in degustazione offerti dalle stesse aziende agricole e sarà attivo un laboratorio di decorazione delle zucche e altri oggetti naturali.

PAOLO BRUNI, PRESIDENTE CSO: “BENE DOTAZIONE FINANZIARIA SUPPLEMENTARE PER ORTOFRUTTA APPROVATA DAL PARLAMENTO EUROPEO"

Fonte: Segreteria Paolo Bruni

BRUNI: "ORA CHIUDERE RAPIDAMENTE L’ITER LEGISLATIVO”.

Il Parlamento Europeo ha varato un emendamento al progetto di Bilancio 2012 in cui si tiene conto in misura preponderante della gravissima situazione dell’ortofrutta incrementando di 250 milioni di euro il contributo dell’Unione al Fondo di Crisi delle Organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo.

“ Un risultato molto positivo – dichiara Paolo Bruni Presidente di CSO - l’incremento del Fondo di Gestione delle crisi è una risposta importante del Parlamento Europeo che mostra sensibilità e attenzione verso un comparto in ginocchio , auspico che l’iter di approvazione del bilancio UE si concluda rapidamente e si possano dare nel più breve tempo possibile risposte concrete ai produttori”.

mercoledì 26 ottobre 2011

APO CONERPO: BUONE PROSPETTIVE PER IL KIWI

Fonte: Apo Conerpo

È uno dei prodotti di punta dell’ampia gamma del Gruppo,che controlla oltre il 10% dell’intero raccolto nazionale di actinidia

(Bologna, 26 Ottobre 2011). Dopo le grandi difficoltà registrate quest’anno dalla frutta estiva, segnali di speranza sono attesi dai kiwi: grazie infatti ad un livello qualitativo che si preannuncia soddisfacente, sia per le varietà a polpa verde che per quelle a polpa gialla, le prospettive commerciali per questo apprezzato frutto autunnale sembrano abbastanza favorevoli, nonostante l’aumento dell’offerta, cresciuta di oltre il 12% rispetto al 2010.
Queste indicazioni sul kiwi, la cui raccolta è entrata nella fase centrale nelle regioni del Nord Italia (Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia), provengono da Apo Conerpo, leader europeo dell’ortofrutta fresca con una produzione di 1.100.000 tonnellate e un fatturato di 700 milioni di euro.
Una Organizzazione di produttori che ha nell’actinidia uno dei prodotti di punta della propria ampia gamma controllando oltre il 10% dell’intero raccolto nazionale. La coltivazione di kiwi di Apo Conerpo, che interessa una superficie di quasi 2.500 ettari, è diffusa in tutte le principali aree nazionali, ma si concentra soprattutto in Emilia Romagna, nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna, dove l’actinidia è coltivato dai soci delle cooperative Agrintesa, Ortolani Cofri e Cepal, e di Ferrara, nelle aziende agricole dei soci di Patfrut.
“Con un raccolto stimato in oltre 460.000 tonnellate di prodotto commercializzabile – afferma Giampiero Reggidori, responsabile dell’Ufficio Tecnico di Apo Conerpo – l’Italia fa registrare un aumento produttivo pari ad oltre il 12%. Questo dato va però interpretato tenendo conto che nel 2010 la produzione italiana è stata inferiore rispetto alla media, soprattutto nel Nord Italia, a causa delle gelate invernali del 2009. Pertanto il raccolto 2011 dovrebbe attestarsi più o meno sui livelli del quadriennio 2006/2009”. “Complessivamente – conclude Reggidori – la produzione 2011 di kiwi commercializzabile nell’Emisfero Settentrionale dovrebbe superare le 910.000 tonnellate (esclusa la Cina) con un aumento di quasi il 10% rispetto all’anno precedente, come è emerso in occasione dell’ultima edizione dell’incontro Iko (International Kiwifruit Organisation)”.

A VARSAVIA RAPPRESENTANTI DEL MONDO AGRICOLO DI EUROPA E NORD AMERICA SI CONFRONTANO SU COME FRONTEGGIARE LA CRESCENTE DOMANDA DI CIBO

Fonte: Segreteria Paolo Bruni

BRUNI (COGECA) SOTTOLINEA NECESSITA' DI RIEQUILIBRARE VALORE CATENA ALIMENTARE.

(26 ottobre 2011) Nel corso di un'importante conferenza tenutasi oggi a Varsavia, i leaders del mondo agricolo di Europa e Nord America hanno unito le proprie forze per sottolineare il bisogno di assicurare una sempre maggiore sicurezza alimentare e la necessità di aumentare la produzione agricola per fronteggiare la crescente domanda di cibo su scala globale.

Parlando alla conferenza, il Presidente della Cogeca Paolo Bruni ha osservato: “la domanda di generi alimentari su scala globale è destinata ad aumentare del 70% entro il 2050 e la produzione agricola è costantemente minacciata dalle condizioni climatiche avverse, oltre che dalla progressiva contrazione della terra coltivabile. Garantire la sicurezza alimentare, quindi, non è mai stato così importante come oggi. Quasi ognuno dei relatori intervenuti qui a Varsavia ha sottolineato questi concetti. La sfera politica ha quindi la responsabilità di garantire la sicurezza alimentare per le prossime generazioni e di assicurare allo stesso tempo che i produttori agricoli abbiano un futuro. I produttori e le loro famiglie compiono ogni giorno uno sforzo enorme per contribuire all'economia e alla vitalità delle aree rurali in tutto il mondo. Questo sforzo deve essere riconosciuto”.

I rappresentanti del mondo agricolo europeo e nord americano si sono inoltre pronunciati in merito all'enorme potere contrattuale della grande distribuzione organizzata, concordando sulla necessità di rafforzare la posizione dei produttori e delle cooperative agricole all'interno della catena alimentare e sul bisogno di perseguire un sempre maggior ritorno di reddito dai mercati. A questo proposito, il Presidente Bruni ha ribadito che “è cruciale rafforzare la posizione delle organizzazioni di produttori, come le cooperative, all'interno della catena del valore, in modo da permettere loro di fronteggiare il costante aumento della domanda di cibo. Per questo, riteniamo che le regole europee sulla concorrenza debbano essere adattate alla necessità di permettere alle organizzazioni di produttori di crescere in termini di dimensioni e massa critica”.

“E' fondamentale - ha concluso Bruni - tramandare alle generazioni future un'agricoltura europea che sia efficiente, dinamica e competitiva, oltre che pronta a garantire sia la sicurezza alimentare, che una produzione adeguata ai nuovi e crescenti bisogni della popolazione mondiale. Per tutte queste ragioni, è necessario vi sia un adeguato stanziamento di bilancio per la politica agricola comunitaria post 2013 e ci appelliamo alle istituzioni perché tengano presente tale necessità”.

ACCORDO SUI RIFIUTI AGRICOLI: PER LA CORRETTA GESTIONE PROVINCIA E CONFCOOPERATIVE RAGGIUNGONO L'INTESA

Fonte: Confcooperative Ferrara

La gestione dei rifiuti prodotti dalle aziende agricole rappresenta un tema di discussione, dal momento che coinvolge spesso piccole imprese non organizzate. Il problema è riuscire ad ottemperare in modo corretto alle numerose e impegnative incombenze previste dalle norme in vigore.

Per ovviare ai problemi segnalati dagli operatori del settore, la Provincia di Ferrara, insieme con le associazioni di categoria e ai gestori del servizio pubblico, ha da anni adottato accordi specifici che hanno consentito, semplificando in parte gli oneri a carico delle imprese, di raggiungere ottimi risultati in ordine alla quantità di rifiuti raccolti e al numero dei soggetti aderenti.

Le normative però sono in continua evoluzione, tanto che l’accordo per la gestione dei rifiuti agricoli è stato più volte modificato e aggiornato, l’ultima delle quali, nel 2009, ha riassestato l’intero sistema, creando una rete tra i diversi soggetti (produttori, centri di raccolta e smaltitori), che ha funzionato fino alla fine del 2010.

Proprio alla fine dello scorso anno è intervenuta un’ulteriore modifica normativa che ha rivoluzionato la gestione dei rifiuti con il nuovo sistema di tracciabilità informatizzato, abrogando in parte alcune delle semplificazioni amministrative contenute nell’accordo a vantaggio delle aziende agricole. Questo ha portato alla quasi paralisi del sistema, che ha potuto funzionare soltanto in parte e limitatamente ad alcune realtà maggiormente organizzate, creando disservizi diffusi.

Per ovviare, anche se parzialmente ed in modo temporaneo, ai problemi sorti, Confcooperative ha avanzato alla Provincia una proposta che è stata ritenuta positiva e che consiste in una sorta di raccolta “porta a porta” dei rifiuti nelle aziende agricole produttrici, da parte di un’impresa autorizzata, aderente a Confcooperative, che può quindi usufruire di alcune semplificazioni amministrative contemplate dall’accordo.

Una modalità di raccolta non prevista esplicitamente dall’accordo sottoscritto, ma che può essere considerata una forma alternativa al trasporto in conto proprio, quindi in linea con le finalità dell’accordo stesso e rispettosa dei principi normativi.

Rimane comunque sullo sfondo il tema di un generale aggiornamento e rivisitazione di tutto il sistema.

La proposta di Confcooperative, che prevede il coinvolgimento di tutti i centri di raccolta precedentemente inseriti nell’accordo, può consentire di superare un momento di difficoltà, garantendo la corretta gestione dei rifiuti agricoli, così come ormai sta avvenendo da anni in provincia.

L’auspicio è che tale modalità possa estendersi ad altre associazioni aderenti all’accordo, che hanno già manifestato la volontà di affrontare congiuntamente le difficoltà del momento.

La Provincia è a sua volta impegnata a riscrivere l’accordo sulla base delle nuove norme, proponendo soluzioni organizzative che verranno sottoposte agli operatori del settore quanto prima e con l’impegno che possano essere operative per il prossimo anno.

venerdì 21 ottobre 2011

COLDIRETTI: RIUNIONE GIOVANI IMPRESA FERRARA LUNEDI’ 24 OTTOBRE

FONTE: COLDIRETTI FERRARA

I Giovani Coldiretti si incontrano per mettere a punto i futuri eventi e le iniziative da mettere in campo per i prossimi mesi, con una riflessione al convegno sull’ortofrutta a Macfrut.
Appuntamento presso la sede provinciale di Coldiretti Ferrara per i ragazzi di Giovani Impresa, lunedì 24 ottobre alle 21.
Oggetto dell’incontro la programmazione di iniziative rivolte ai giovani imprenditori della nostra provincia in relazione alle attività sindacali e organizzative di Coldiretti a livello regionale e nazionale.
Un occhio di riguardo in questo contesto sarà dedicato alla iniziativa di Coldiretti Emilia che lo scorso 5 ottobre a Macfrut di Cesena ha presentato il “rapporto sullo stato dell’ortofrutta italiana”, alla presenza del presidente nazionale Sergio Marini.
Altra iniziativa cui i Giovani saranno parte essenziale è l’appuntamento “Cibo e Spirito”, in programma il prossimo 30 ottobre in Piazza Re Enzo a Bologna, con la presentazione del primo locale certificato “Campagna Amica nel bicchiere”, che propone “agricocktail” con prodotti del territorio e di provenienza dalla filiera agricola italiana.

Tutti i giovani imprenditori interessati possono partecipare.

COLDIRETTI: CON LA CUCINA SALVA AVANZI STOP A 30% SPRECHI DI CIBO IN CASA



FONTE: COLDIRETTI

Come salvare dalla spazzatura il 30% del cibo acquistato riscoprendo le ricette della cucina “antispreco”. Un impegno che fa bene all’ambiente ed al portafoglio.
A finire nella spazzatura è circa il 30 per cento del cibo acquistato, soprattutto frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati che possono però essere salvati dal bidone con piccoli e semplici trucchi che utilizzano il cibo avanzato o facendo ricorso alla nuova frontiera della cucina antispreco che utilizza gli scarti alimentari che solitamente vengono cestinati. E' quanto afferma la Coldiretti che in occasione dell’ XI° edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio ha apparecchiato la prima “tavola antispreco” con piatti che recuperano con gusto, il cibo non consumato nei giorni precedenti e piatti realizzati con scarti che vengono abitualmente buttati via.
Non sprecare il cibo, in tempo di crisi, è una scelta di sobrietà che - continua la Coldiretti - non solo è un modo per risparmiare senza rinunciare ad ingredienti di qualità, ma è anche un impegno concreto per l’ambiente con una minore produzione di rifiuti, il cui smaltimento rappresenta oggi uno dei principali problemi delle economie sviluppate.
I piatti antispreco che è possibile realizzare aguzzando l’ingegno - sostiene la Coldiretti - sono tanti, basta solo un po’ di estro e passione per la buona tavola per ottenere ottimi risultati. Con gli scarti degli alimenti per esempio è possibile realizzare squisite portate, si va da un gustoso risotto cucinato con i gambi e foglie di carciofo ad un succulento sformato di finocchi che utilizza le foglie esterne e i ciuffi verdi dei finocchi da unire ad un po’ di formaggio grattugiato e mollica di pane che di solito viene buttata via. Se avanza del pane, invece, si può optare per la più classica panzanella aggiungendo semplici ingredienti sempre presenti in ogni casa come pomodoro olio e sale o bollirlo insieme a della verdura per realizzare un tradizionale pane cotto e rape, tipico della cucina meridionale. E ancora si può cucinare senza spreco un’ottima frittata di maccheroni che unisce ai carboidrati della pasta avanzata dal giorno prima le proteine dell’uovo per un piatto unico, molto nutriente o classiche polpette recuperando della carne macinata avanzata semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio o la pizza rustica per consumare le verdure avanzate avvolgendole in una croccante sfoglia e per non buttare via la frutta basta cuocerla e trasformarla in marmellata o semplicemente comporla in una squisita macedonia. Alcuni piatti poi - conclude la Coldiretti - come la tradizionale ribollita che utilizza cibi poveri come fagioli, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo, i canederli trentini o la pinza veneta rappresentano non solo una valida soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato con ricette storiche divenute simbolo della cultura enogastronomica e del territorio italiano.

FIERAGRICOLA 2012 VIAGGIA VERSO IL TUTTO ESAURITO

FONTE: VERONAFIERE

L’AGRIMECCANICA REGINA CON CINQUE PADIGLIONI SU 10

Boom di iscrizioni rispetto allo stesso periodo di due anni fa, alla vigilia della precedente manifestazione: +21 per cento gli espositori, +28 per cento i metri quadrati coperti, +67 per cento le aree dinamiche esterne. Assicurata una forte presenza di delegazioni estere, proprio nel momento in cui la meccanica agricola sta per tornare ai livelli di mercato pre-crisi, soprattutto grazie all’export. Grande rientro a Fieragricola per Same – Deutz Fahr.

Verona, ottobre 2011. Sempre più dinamica e verso il tutto esaurito. A meno di quattro mesi dal via della 110ª edizione, Fieragricola di Verona (2-5 febbraio 2012, www.fieragricola.com) i numeri della rassegna leader europea dedicata all’agricoltura sono oltremodo lusinghieri. Rispetto allo stesso periodo del 2009, alla vigilia cioè della precedente Fieragricola, il numero di espositori che hanno già aderito ufficialmente è aumentato del 21 per cento e anche i metri quadrati opzionati hanno registrato performance positive: +28 per cento nelle aree coperte, addirittura +67 per cento per l’area esterna, dove è stato ampliato lo spazio per le prove dinamiche dei mezzi agricoli. «Stiamo avendo segnali importanti di adesione a Fieragricola – afferma il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – che confermano da un lato la leadership di Verona nel segmento espositivo dedicato al comparto primario, e allo stesso tempo che l’agricoltura e l’agroalimentare restano importanti driver per l’economia del Paese».

Sulla base delle richieste, Fieragricola 2012 dovrebbe superare i 700 espositori diretti e occupare 10 padiglioni di Veronafiere, con la metà della superficie interamente occupata dall’Agrimeccanica, la sezione dedicata ai trattori, mietitrebbie, macchine ed attrezzature agricole. La forte accelerazione sulla meccanica agricola coincide anche con l’importante rientro in Fieragricola di Same – Deutz Fahr, che si unisce alla presenza di tutti i più importanti marchi della meccanica.

Fieragricola asseconderà, favorendo contatti diretti coi buyer esteri, la vocazione all’export delle aziende espositrici, che grazie al boom registrato in modo particolare verso la Russia (+71 per cento), il Brasile (+11 per cento), la Turchia (+11 per cento) e l’Unione europea (+8 per cento) sostiene la ripresa del comparto.

Moria di Api, Rabboni riceve una delegazione di apicoltori: "noi siamo per la revoca definitiva dei neonicotinoidi"



FONTE: REGIONE EMILIA - ROMAGNA

Domani in tutta l'Emilia-Romagna una manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza

Bologna -“Noi siamo per la revoca definitiva dell’uso dei neonicotinoidi, la cui correlazione con la moria di api è ormai confermata anche sul piano scientifico”. Così si è espresso l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni che oggi a Bologna ha ricevuto una delegazione degli apicoltori che domani manifesteranno nelle principali città dell’Emilia-Romagna per sensibilizzare la cittadinanza sui danni che l’uso di alcuni prodotti fitosanitari quali i neonicotinoidi per la concia del mais, provoca alle api. La protesta, che è organizzata da Conapi e alla quale aderiscono tutte le associazioni di apicoltori dell’Emilia-Romagna, avviene nell’imminenza della scadenza, il prossimo 31 ottobre, del decreto di sospensione dell’uso di queste sostanze, emanato dal Governo. “Insieme al Piemonte l’Emilia-Romagna è stata la prima Regione a chiedere la sospensione dei neonicotinoidi – ha ricordato Rabboni - e nell’aprile scorso ho scritto una lettera al Ministero della salute e a quello delle politiche agricole proprio sollecitando la revoca definitiva. Anche perché da quando è in vigore la sospensione la moria di api si è arrestata, mentre non si sono ravvisati particolari danni alla colture di mais”.

VENTUNO CANNE DA PESCA SEQUESTRATE IN SEGUITO AD OPERAZIONI DI VOLONTARI ANPANA COORDINATI DALLA POLIZIA PROVINCIALE

Fonte: Polizia provinciale

Un intervento contro la pesca abusiva di una pattuglia di guardie volontarie coordinate dalla Polizia provinciale.

Una pattuglia dell’”Associazione nazionale protezione animali natura e ambiente” (Anpana), pochi giorni fa, durante un servizio di vigilanza volontaria svoltosi sotto il coordinamento della Polizia provinciale, lungo il canale Collettore Acque Alte nel comune di Codigoro, ha controllato e conseguentemente sanzionato sei ungheresi che pescavano utilizzando anguilla viva come esca, in violazione delle vigenti prescrizioni contenute nella Carta ittica provinciale.
Durante la stessa giornata, un’altra pattuglia della stessa Associazione, nei pressi delle Vallette di Ostellato ha elevato quattro verbali a pescatori che esercitavano l’attività con un numero di canne superiore al consentito, uno dei quali senza la prescritta licenza di pesca.
Complessivamente grazie all’impegno profuso dalle guardie volontarie dell’Anpana nel corso della giornata, sono stati sanzionati dieci pescatori contestando loro un importo complessivo di 1.072 euro e provvedendo, contestualmente, al sequestro amministrativo di 21 canne da pesca. La maggior parte delle canne sequestrate, sono state restituite ai legittimi proprietari nei giorni successivi, previo pagamento delle sanzioni da parte dei pescatori stranieri.

giovedì 20 ottobre 2011

L’ITALIA SI AGGIUDICA 4,2 MILIONI DI EURO DALL’UE PER LA PROMOZIONE DELL’ORTOFRUTTA DOPO LA CRISI ESCHERICHIA COLI

Fonte: Paolo Bruni

Commenti positivi di Paolo Bruni – COGECA – “quando l’Italia si muove come Sistema Paese i risultati arrivano”

L’Unione Europea il 19 Ottobre ha approvato i Progetti promozionali presentati ad Agosto, nell’ambito del Regolamento di esecuzione (UE) n. 768/2011 del 2 agosto 2011 che istituiva misure eccezionali di sostegno per il settore ortofrutticolo dopo la crisi dell’Escherichia coli.

E l’Italia si aggiudica due Programmi di promozione di cui uno presentato da Alimos e uno presentato da Unaproa per un totale di 4,2 milioni di euro.

I Progetti intendono informare i consumatori sulla salubrità e la sicurezza dei prodotti ortofrutticoli che hanno subito un calo drastico dei consumi, a seguito anche dell’epidemia del batterio E. Coli e del conseguente allarme alimentare amplificato dai media su scala europea.

L’obiettivo principale sarà quello di ripristinare la fiducia dei consumatori, in modo che possano tornare a consumare ortofrutta fresca con una consapevolezza maggiore dei requisiti di qualità, salubrità, tracciabilità che caratterizzano l’offerta europea.

Comprensibile la soddisfazione di Paolo Bruni Presidente Cogeca.

“Ritengo – dichiara Paolo Bruni – che i progetti di promozione finanziati dall’Unione Europea abbiano un ruolo oggi determinante per presentare e qualificare una offerta che si deve differenziare agli occhi dei consumatori d’Europa che devono conoscere ed apprezzare i valori dei nostri prodotti.

Il risultati positivi dell’Italia – continua il Presidente di Cogeca – sono una riprova che, quando riusciamo a fare Sistema Paese, come ad esempio in questo caso, in cui la Commissione Europea ha approvato i 2 Progetti italiani proposti dal MIPAAF, grazie alla grande sinergia che si è creata tra Istituzioni e operatori di settore, gli obiettivi si raggiungono.

Questa è la strada da seguire – conclude Bruni- del resto l’ortofrutta è musica per orchestre e non per solisti!”.

mercoledì 19 ottobre 2011

TERREMERSE, POSITIVO IL PRECONSUNTIVO SEMESTRALE 2011

Fonte: Terremerse

La Cooperativa ha presentato un progetto di contratto di sviluppo di oltre 10 milioni di euro per il quadriennio 2012-2015

Il preconsuntivo semestrale al 30 giugno scorso di Terremerse ha fatto registrare un incremento del fatturato pari al 33% rispetto allo stesso arco temporale del 2010. I report mensili di luglio e agosto confermano la positività del trend in atto, accreditando una proiezione sulla conclusione dell’esercizio in corso a quota 150 milioni € di fatturato. Un dato importante è rappresentato dal fatto che il fabbisogno di risorse finanziarie esterne, necessarie a sostenere l’incremento di fatturato, non è aumentato in proporzione del maggiore valore della produzione realizzato.
Spiega Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse: «In sintesi, è aumentata la capacità della Cooperativa di produrre mezzi propri e non è peggiorato il rapporto tra tempi di pagamento e tempi di riscossione dei crediti, come invece ci si sarebbe potuto aspettare dal decadimento generale dello scenario economico e finanziario».

I margini di contribuzione delle attività industriale e commerciale svolta da Terremerse con clienti nel comparto dei cereali, delle agroforniture e della lavorazione delle carni, in parallelo alla normale attività di mutualità con i soci, conducono a una previsione di chiusura in attivo dell’esercizio 2011, al netto dei maggiori costi degli oneri finanziari dovuti all’aumento del costo del denaro, di alcune voci di costo extra-budget e delle perdite prevedibili nel comparto frutta.
In questo ultimo settore i prezzi di mercato non basteranno a coprire i costi di produzione delle aziende agricole, ma neanche i costi fissi sostenuti dalla Cooperativa.

«A novembre vedremo i dati dell’ultimo preconsuntivo dell’annata e verificheremo le conferme o gli scostamenti rispetto alla previsioni accennate – commenta Minguzzi - Si sono comunque create le condizioni per un consolidamento della spinta in avanti che avevamo ipotizzato con l’adozione delle linee strategiche del Piano Triennale. L’emanazione del bando per la presentazione di progetti di Contratti di Sviluppo è un’opportunità da non disperdere e ci stiamo attrezzando per presentarci preparati».

Il comparto dell’ortofrutta presenterà un programma impegnativo di investimenti, volti ad accrescere la produttività e la competitività, attraverso: l’acquisizione di nuovi impianti e tecnologie per le lavorazioni, l’incremento della capacità frigorifera, l’innovazione nel sistema gestionale informatico, ecc. «È questa la prova che Terremerse non intende arretrare nel suo impegno nel comparto, nonostante le difficoltà di mercato incontrate con le pesche e nettarine – sottolinea l’A.D - Mettiamo in conto che il futuro possa riservarci altri problemi da dover affrontare, ma non vogliamo tornare a imbatterci con le stesse criticità che abbiamo dovuto fronteggiare quest’anno. Bisogna tener presente che il consumo sta decretando l’obsolescenza di una componente significativa dell’offerta di pesche e nettarine. Bisogna altresì prendere atto che il drastico calo dei consumi sposta in basso la soglia dei volumi di offerta assorbibili dal mercato. Occorre quindi orientarsi verso una riduzione selettiva e una diversificazione di specie e varietà che incontrino il gusto e l’apprezzamento dei consumatori. E serve poter disporre di frutta i grado di raggiungere mercati nuovi, anche lontani. Con i tempi che corrono non ha senso traguardarsi al ritiro di grandi volumi indifferenziati, con percentuali risicate di prodotto valorizzabile: meglio contenere i volumi, ma fissare gli standard qualitativi al top, così da poter supportare l’acquisizione di relazioni con i migliori canali commerciali».

Nelle carni il successo ottenuto con la ristrutturazione del 2010 consente a Terremerse di essere in condizione di guardare a nuovi e più ampi mercati, tornando ad investire anche in impianti volti allo sviluppo della capacità di lavorazione, dopo anni di stagnazione.

Nei cereali i buoni margini ottenuti, sia nel realizzo delle liquidazioni ai soci, sia nell’attività commerciale sviluppata dalla Cooperativa con i clienti, confermano che la strada intrapresa da Terremerse è quella giusta. «Il posizionamento e il sistema di relazioni che abbiamo costruito ci consentono di cogliere maggiori opportunità sui mercati di sbocco, costituendo un indubbio vantaggio competitivo per i nostri soci – illustra l’A.D. Minguzzi - Coerentemente con questa strategia, avanzano piani d’investimento e relazioni con produttori in nuove regioni d’Italia e all’estero, in particolare in Serbia e in Romania, mentre si delineano più nettamente i contorni dei programmi d’investimento del Consorzio Italiana Stoccaggi, partecipato da Terremerse e da privati».

Nelle agroforniture l’originale modello organizzativo di Terremerse, che ha mantenuto il proprio insediamento nell’area delle piccole imprese, senza alienarsi la possibilità di crescere con le maggiori, ha consentito risultati positivi di sostenibilità di una struttura di servizio fortemente diffusa sul territorio e di convenienza per i soci (soprattutto nel rapporto fra costi ed efficacia dei risultati di produzione ottenuti).

Questo modello organizzativo si dimostra, alla luce dei dati di incremento realizzati, capace di generare nello stesso tempo margini per la Cooperativa,vantaggi per i fornitori e convenienza per i soci. Gli investimenti futuri riguarderanno la realizzazione di nuovi punti vendita nei territori di più recente espansione, oltre alla manutenzione straordinaria di quelli di più antico insediamento e allo sviluppo delle reti all’estero.

«Naturalmente ci sentiremmo assai meno preoccupati se i macroscenari intorno a noi non continuassero a parlare di crisi del debito in diversi paesi dell’Eurozona e di misure di taglio della spesa pubblica – conclude l’Amministratore Delegato di Terremerse - Notizie che finiscono inevitabilmente per avvitare la spirale della recessione nei consumi e per accrescere la difficoltà ad accedere al credito per le piccole e medie imprese. I nostri sforzi di cooperatori, oltretutto offesi dal recente aumento della tassazione sugli utili portati a riserva, potrebbero dimostrarsi assai fragili se non si imboccasse presto la strada del sostegno allo sviluppo su scala europea. Comunque sia non lasceremo nulla di intentato per fare fino in fondo la nostra parte»

FRUITIMPRESE EMILIA ROMAGNA: I LISTINI PREZZI DELLE CAMERE DI COMMERCIO VANNO ADEGUATI ALLA REALTA’ DEL MERCATO

Fonte: Fruitimprese Emilia Romagna

I listini dei prezzi dell’ortofrutta elaborati dalle Camere di commercio devono essere più aderenti alla realtà del mercato. Lo chiedono con forza alle Camere di commercio dell’Emilia Romagna, in particolare a quelle di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì, gli imprenditori di Fruitimprese Emilia Romagna, l’associazione che riunisce le imprese private dell’ortofrutta che lavorano 1 milione di tonnellate di prodotto all’anno, per 700 milioni di fatturato e il 60% di export.
Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna, spiega: “Da tempo chiediamo che i listini elaborati dalle Commissioni prezzi delle Camere di commercio tengano conto delle valutazioni di chi come noi tutti i giorni opera sul mercato e sta a contatto con i produttori”. Fruitimprese giudica in molti casi discutibili i criteri attraverso i quali si giunge alla formulazione di questi listini. “Molto spesso le commissioni non sono composte in modo tale da instaurare un corretto contraddittorio tra gli opposti interessi delle categorie di riferimento. Ad esempio, capita spesso che la rilevazione dei prezzi sia effettuata sulla base di una unica partita di merce che non rappresenta certo la generalità delle transazioni in campagna”. Ma non c’è solo il problema dei prezzi. Si parla anche di standard minimi del prodotto da raccogliere. “Quest’anno ad esempio la pera Abate si presenta con un raccolto record ma di calibro medio/ basso. Gli operatori aderenti a Fruitimprese hanno suggerito di raccogliere solo il prodotto superiore ai 65 millimetri di calibro, mentre alcuni esponenti delle Commissioni prezzi insistevano per raccogliere a partire da 60 millimetri, contribuendo così a danneggiare a livello internazionale l'immagine di uno dei nostri prodotti più pregiati”.
Proprio perché Fruitimprese giudica questi listini strumenti preziosi ai fini di una corretta e trasparente indicazione dei prezzi all’origine della nostra ortofrutta, si avverte l’esigenza che divengano strumenti sempre più attendibili e in linea col mercato. Vengono infatti utilizzati come base per l'assicurazione grandine, in giudizio in caso di contenzioso, come riferimento quando i commercianti a fine raccolto devono definire il prezzo con i produttori. Pertanto Fruitimprese Emilia Romagna chiede che i componenti delle Commissioni prezzi delle varie Camere siano rigorosamente selezionati tra persone effettivamente in contatto con gli operatori che effettuano le transazioni commerciali e che conoscono le varie realtà delle zone produttive; e si rende disponibile per una partecipazione più costruttiva ai fini di un più corretto posizionamento dei prezzi.

lunedì 17 ottobre 2011

AL VIA LA FUSIONE TRA COPROB S.C.A. E ITALIA ZUCCHERI S.P.A

Fonte: Ufficio Stampa Coprob

Rafforzamento della mutualità cooperativa e maggiore efficienza gestionale sono tra i vantaggi che scaturiranno dalla fusione.

Bologna, 17 ottobre 2011 – È stato sottoscritto venerdì 14 ottobre l’atto di fusione tra COPROB S.C.A, unico produttore cooperativo italiano di zucchero, e Italia Zuccheri S.p.A., società controllata al 100% da COPROB S.C.A. L'incorporazione di Italia Zuccheri S.p.A. in COPROB S.C.A ha lo scopo di concentrare in un’unica entità giuridica l’intero ramo zucchero del Gruppo.

La fusione avviene a seguito delle autorizzazione favorevoli da parte del Consiglio di Amministrazione e dall’Assemblea dei Soci di Italia Zuccheri S.p.A. avvenute, rispettivamente, in data 21 aprile e 19 maggio, e al parere positivo espresso dal Consiglio d’Amministrazione di COPROB il 4 maggio scorso e dall’Assemblea Generale dei Soci il 17 giugno scorso.

COPROB andrà ad assorbire lo stabilimento produttivo di Pontelongo, il deposito logistico di zucchero di Argelato, gli ex zuccherifici di Finale Emilia e Porto Viro, i marchi di titolarità e le partecipazioni di Italia Zuccheri S.p.A..

“Attraverso questa fusione – commenta il Presidente di COPROB, Claudio Gallerani –, che porta al conseguente allargamento della base sociale nei territori dove opera Italia Zuccheri, con principale riferimento alla Regione Veneto, si andrà a consolidare la vocazione mutualistica di COPROB. Oggi il nostro Gruppo completa un complesso progetto di riorganizzazione rafforzando la dimensione cooperativa nel settore bieticolo-saccarifero italiano”.

Sul piano operativo, l’accordo permette, inoltre, di ottimizzare la gestione amministrativa, finanziaria e logistica del Gruppo, eliminando duplicazioni di costi operativi e di quelli relativi ai servizi.

“Grazie a questa operazione straordinaria – afferma il Direttore Generale di COPROB, Stefano Montanari - COPROB va a consolidare il proprio ruolo di capogruppo e unico interlocutore a livello di Gruppo nei confronti di terzi interessati direttamente o indirettamente al settore bieticolo-saccarifero nazionale”.

Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorreranno dal 1° gennaio 2011, mentre gli effetti giuridici decorreranno dal 1° dicembre 2011.

CONFAGRICOLTURA FERRARA: RIFORMA PAC: LA COMMISSIONE UE NON SOSTIENE LA COMPETITIVITA' DELLE IMPRESE

Fonte: Confagricoltura Ferrara

E' negativo il primo commento di Confagricoltura Ferrara sulle proposte per la nuova PAC 2014-2020, approvate nei giorni scorsi a Bruxelles dalla Commissione europea. L'Organizzazione agricola ferrarese, comunque, ricorda che prende il via oggi un lungo percorso negoziale che impegnerà i governi nazionali e il Parlamento europeo per tutto il 2012.
Le proposte, in particolare, sono articolate in quattro progetti di regolamento sulle principali questioni, cioè pagamenti diretti, organizzazione comune di mercato unica, sviluppo rurale, regolamento orizzontale sul finanziamento, gestione e monitoraggio della Pac.
Per l'Organizzazione degli imprenditori agricoli ferraresi le proposte delineano una PAC che non sostiene l'impresa agricola, sacrificandone l'efficienza economica, aggravandone gli oneri amministrativi e riducendone la possibilità di contribuire nei prossimi anni all'auspicata e necessaria crescita del PIL nazionale.
In questa direzione andrebbero in particolare le indicazioni della Commissione che subordinano il pagamento di un terzo degli aiuti a maggiori impegni e costi sul versante ambientale. Il prezzo che si vorrebbe far pagare all'agricoltura con queste nuove regole appare sproporzionato rispetto all'impatto dell'attività agricola sull'ambiente e all'uso che l'agricoltura fa delle risorse naturali.
"La proposta nel suo complesso non accoglie la richiesta del Governo e del mondo agricolo - afferma il Presidente Nicola Gherardi - nella conferma del budget finanziario comunitario e nazionale. Così invece non è! Al riguardo, è bene ricordare che l'Italia è un contribuente netto al bilancio comunitario, dando all'incirca il doppio di quello che riceve. Aggiungere questa altra 'barriera di penalità', come l'ha definita giustamente il Ministro Romano, significa penalizzare fortemente i nostri imprenditori".
Confagricoltura Ferrara ritiene che la proposta di riforma sia in totale contraddizione con le esigenze di crescita produttiva e di mantenimento di scorte strategiche, indicate sia dalla FAO che dal G20 come strumenti indispensabili per gestire l'aumento tendenziale della domanda di cibo e la volatilità dei prezzi.
"Se l'obiettivo della Commissione era quello, ampiamente pubblicizzato, di orientare la Politica Agricola Comune a sostegno di un'agricoltura produttrice di beni e servizi tangibili per la collettività - conclude Nicola Gherardi - bisogna dire che le proposte sembrano andare in ben altra direzione ed è importante che tutta la collettività se ne renda conto vista la rilevanza del settore primario anche sul piano sociale ed ambientale. Un patrimonio immateriale che non possiamo mettere a repentaglio"

COLDIRETTI: MARTEDI’ 18 OTTOBRE LE PERE DI FERRARA IN TELEVISIONE A GEO & GEO SU RAI3.

Fonte: Coldiretti Ferrara

NOTIZIE E RICETTE DI UNO DEI PRODOTTI SIMBOLO DELLA NOSTRA PROVINCIA.

Dalle 17,30 all’interno dello spazio dedicato all’agricoltura primo piano per le pere, com’erano e come sono, presentate da due giovani soci di Coldiretti Ferrara.

Le pere ferraresi di nuovo sotto i riflettori di Geo & Geo il programma di RAI 3 condotto da Sveva Sagramola martedì 18 ottobre.
A raccontare le caratteristiche delle nostre pere e proporre alcune gustose ricette saranno due giovani soci di Coldiretti Ferrara: Sergio Gulinelli, delegato provinciale dei Giovani di Coldiretti Ferrara, produttore frutticolo di Copparo e Mirco Benini, cuoco presso l’azienda agrituristica di famiglia, La Campanella di Gualdo di Voghiera.
Come solito l’occasione è propizia per raccontare non solo le caratteristiche positive di uno dei frutti più amati e rappresentativi della nostra realtà agricola, ma anche per far conoscere il nostro territorio e le nostre tradizioni enogastronomiche.
In evidenza anche alcune tecniche colturali delle pere un uso un tempo a confronto con quanto si fa oggi (dall’innesto alla potatura, dagli attrezzi utilizzati alle forme di impianto dei frutteti).

venerdì 14 ottobre 2011

COLDIRETTI: INIZIATIVE PER LA GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE, “DALLA CRISI ALLA STABILITA'"

Fonte: Coldiretti Ferrara

Dopo il convegno di venerdì 14 nella sala dei comuni del Castello estense, attenzione puntata nelle scuole, nelle aziende agricole, nei laboratori e nei mercati.

In questi giorni si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, iniziativa patrocinata dalla FAO per ricordare a tutti quanti l’importanza dell’alimentazione, sia per i Paesi ricchi e fortunati, sia per i Paesi più poveri e quel miliardo circa di persone che sperimentano ancora la malnutrizione o addirittura la fame.
Un concetto che dovrebbe essere ormai sradicato dal mondo ma che per molti motivi invece purtroppo è ancora presente ed ultimamente è anche in crescita e torna di attualità anche nei paesi occidentali, Italia compresa.
In queste giornate nella nostra provincia si è inteso mettere in campo una serie di iniziative che hanno coinvolto, con la regia della Prefettura di Ferrara, associazioni agricole, del commercio, dell’artigianato, della ristorazione, della promozione sociale, del rispetto della legalità, oltre ad istituzioni ed enti impegnati a vario titolo nell’offrire spunti di riflessione, in particolare ai giovani, con il coinvolgimento delle scuole ferraresi.
Oggi, venerdì 14 ottobre si è svolto in Castello Estense un convegno che ha ripreso il tema della giornata mondiale “Prezzi degli alimenti – Dalla crisi alla stabilità”, al quale è intervenuto in rappresentanza del mondo agricolo ferrarese, il presidente di Coldiretti Ferrara, Mauro Tonello. Nella sua relazione ha puntualizzato la situazione in cui si trova il mondo agricolo e le problematiche sia di mercato, sia in qualche modo etiche della produzione alimentare, non da ultimo l’accaparramento dei terreni nei paesi africani da parte di altri Stati.
Altri interventi in scaletta quelli di ASCOM, con una nota sulla qualità del pane ferrarese, i ragazzi del Liceo Ariosto e dell’Istituto Alberghiero Vergani, i rappresentanti delle Associazioni Manitese, Lilt, Libera e Centro Servizi Sociali, mentre i saluti sono stati portati dal Vice Prefetto Marchesiello, dall’Assessore provinciale Fiorillo e comunale Marescotti, e dalla dirigente scolastica provinciale Martinez.
Le occasioni per riflettere sull’argomento si spostano ora in ambiti diversi quanto interessanti: aziende agricole, laboratori di panificazione e lavorazioni alimentari, ristoranti che offriranno menù a km zero, il mercato contadino di domenica 16 in piazza Municipale a Ferrara che ospiterà anche gli stand di Lilt e di Libera, esposizione nel loggiato del Castello dei lavori dei ragazzi delle scuole ferraresi, proiezioni di un video di Manitese negli schermi della sede della Camera di Commercio.
L’elenco completo delle iniziative è pubblicato sul sito della Prefettura di Ferrara e sui siti delle Associazioni ed Istituzioni ed Enti coinvolte.

LE NOSTRE AZIENDE AGRICOLE “APERTE” DOMENICA 16 OTTOBRE.
partecipano all’iniziativa di “fattorie aperte”, con orario dalle 10 alle 18 otto aziende agricole in tutto il territorio provinciale.
Le aziende agricole associate a Coldiretti che offriranno un programma di visita in tema con l’iniziativa sono quattro, ovvero:
agriturismo La Florida di Padovani Corrado – Bondeno, Via per Burana, 103 (visita all’azienda, con laghetto e zone umide, animali della fattoria, osservatorio astronomico e possibilità di pranzo agrituristico e vendita diretta di frutta e verdura);
azienda agricola Callegari Paolo, - Ferrara, Via Pelosa, 34/B Chiesuol del Fosso (visita all’azienda agricola, passeggiata nei frutteti, degustazione gratuita di centrifugati e frutta fresca, vendita diretta di frutta e verdura, confetture e vino);
azienda agricola La Castellina, Via Canapa, 72 – Ferrara, punto vendita Campagna Amica della cooperativa Orto Amico, (con vendita diretta dei prodotti della filiera agricola italiana e rivisitazione della “piramide alimentare ferrarese”);
agriturismo Mirola, a Copparo, Via Alta, 103/A (con proposte gastronomiche legate ai prodotti di stagione a prezzo promozionale, vendita diretta dei prodotti aziendali).

Programma completo pubblicato anche sul sito www.ferrara.coldiretti.it

COLDIRETTI: IL 21 E 22 OTTOBRE TORNA IL FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALIMENTAZIONE DI CERNOBBIO

Fonte: Coldiretti Ferrara

In diretta su www.coldiretti.it l’XI forum organizzato da Coldiretti e Studio Ambrosetti e dedicato quest’anno all’impatto della crisi sui consumi alimentari degli italiani.

L’edizione 2011 del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, si terrà a Villa d’Este a Cernobbio, sul lago di Como, dal 21 al 22 ottobre. Il Forum, giunto alla undicesima edizione, costituisce l’appuntamento annuale del settore che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. anche con spazi culturali rappresentativi di una agricoltura che sa essere creativa ed innovativa. Al centro dei lavori della due giorni il contributo del Made in Italy agroalimentare alla crescita del Paese con la presentazione di studi, esperienze concrete ma anche di esposizioni curiose ed innovative.
Sono confermati gli interventi dal Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano a quello del Lavoro Maurizio Sacconi, dal vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani al Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno al Coordinatore della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni Dario Stefano, dal vicesegretario del Pd Enrico Letta al Presidente di Alleanza per l’Italia Francesco Rutelli, dal banchiere Corrado Passera all’economista Giacomo Vaciago ma anche imprenditori impegnati nell’alimentare come Guido Barilla, nella green economy come Catia Bastioli di Novamont e Francesco Strarace presidente di Enel Green Power e nella grande distribuzione come Vincenzo Tassinari presidente di Coop Italia.
L’edizione di quest’anno inizia alle 10,00 del 21 Ottobre con la presentazione della prima indagine sull’impatto della crisi su consumi, qualità e sicurezza dei cibi acquistati dagli italiani, elaborata dalla Coldiretti in collaborazione con l’Swg. Sui risultati discuteranno il presidente della Coldiretti Sergio Marini, il Presidente dell’Swg Roberto Weber e il nutrizionista Giorgio Calabrese. Saranno peraltro svelati i trucchi della cucina antispreco con la “tavola degli avanzi” preparata da Campagna Amica con preparazioni gastronomiche che valorizzano alimenti poveri o di scarto o che consentono una ottima utilizzazione di avanzi alimentari. Nel pomeriggio di venerdì si svolgeranno le sessioni di lavoro dedicate allo scenario internazionale e su “quale crescita per l’Italia”. Il giorno successivo sabato 22 ottobre inizia alle ore 9,30 ci sarà l’inaugurazione della prima esposizione su tema “Dalle patate blu al peperone nero, la spesa degli italiani cambia colore” con approfondimenti scientifici sulla rivoluzione cromatica che ha fatto arrivare del tutto naturalmente in tavola prodotti con esclusive proprietà salutistiche e nutrizionali. I lavori in sala sono dedicati alla legalità con esempi concreti di agropirateria nazionali ed internazionali, alla difesa del Made in Italy, alla Politica agricola comunitaria, all’utilizzo dei prodotti agricoli per scopi non alimentari e al progetto di filiera agricola italiana della Coldiretti.

COLDIRETTI: ENTRO IL 21 OTTOBRE LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE AI BANDI DI FORMAZIONE PER GIOVANI IMPRENDITORI “MISSIONE IMPRESA”.

Fonte: Coldiretti Ferrara

Il percorso di formazione sviluppato da Giovani Impresa Coldiretti, INIPA e Ministero delle Politiche Agricole – OIGA, prevede diversi moduli formativi, il cui avvio è previsto a breve.

Si è avviata la fase operativa di realizzazione di percorsi formativi per i Giovani Imprenditori nell’ambito del progetto “Missione Impresa – capaci di farsi grandi”.
Lo riferisce Coldiretti Ferrara, attraverso Giovani Impresa, evidenziando che si tratta di una iniziativa che consentirà di trasferire ai giovani partecipanti, finalità, contenuti, significato e potenziale di crescita della Filiera Agricola Italiana firmata dagli agricoltori.
Il Progetto è realizzato da INIPA e Coldiretti Giovani Impresa con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali. I percorsi, pianificati all’interno dell’OIGA (l’Osservatorio Imprenditoria Giovanile in Agricoltura), sono suddivisi in 6 moduli tematici: Sindacale e Fiscale; Bilancio e accesso al credito; Accesso ai finanziamenti nazionali e comunitari per le imprese agricole; Agricoltura, ambiente, energia e sicurezza alimentare; Marketing agroalimentare e Informatica per le imprese.
Nel rispetto dei contenuti indicati dal MIPAAF, INIPA ha sviluppato gli argomenti secondo le logiche del Progetto di Coldiretti e con meccanismi e strumenti di presentazione utili per far conoscere e apprezzare il valore della Filiera Agricola Italiana e del suo potenziale di sviluppo per le imprese.

In particolare ciascun modulo / corso offrirà ai partecipanti la possibilità di confronto e acquisizione di conoscenze nei seguenti contesti operativi:
1) Il nuovo modello d’impresa agricola: dalla normativa alla gestione ( apprendere i principali orientamenti e gli strumenti normativi, fiscali e gestionali, per trasformare la propria azienda in una moderna impresa agricola ),
2) I numeri dell’impresa agricola: ricomincio da 3 ( sviluppare la consapevolezza imprenditoriale attraverso la lettura dei dati economici e finanziari aziendali ),
3) Impresa e territori: come finanziare lo sviluppo ( fornire elementi conoscitivi sui principali incentivi comunitari e nazionali e sui principali strumenti di credito e finanza agevolata ),
4) Ambiente ed energia a sostegno della Filiera Agricola Italiana ( fornire riferimenti e indicazioni su un’agricoltura sostenibile e responsabile, tutela dell’ambiente, servizi alla società e produzione di energia pulita e rinnovabile ),
5) Conquistare il consumatore, conquistare il mercato ( fornire ai partecipanti le principali tecniche di marketing e di vendita diretta ),
6) Informatica per le imprese del futuro ( fornire opportunità di innovazione attraverso l’utilizzo e la conoscenza dei sistemi in rete e delle tecnologie informatiche ).
La finalità dell’iniziativa è di offrire una formazione concreta, traducibile e spendibile nella quotidianità delle attività aziendali sui molteplici aspetti che riguardano l’impresa multifunzionale, ed essere in grado di intercettare e rispondere positivamente ad una nuova domanda di beni e servizi.
Dopo la pubblicazione avvenuta nei giorni scorsi si raccomanda agli interessati di contattare gli Uffici Zona Coldiretti o la segreteria di Giovani Impresa Ferrara (0532/979753) entro e non oltre il 21 ottobre prossimo.

BRUNI (COGECA): «MOLTO POSITIVA SOPPRESSIONE LIMITI DIMENSIONALI PER INVESTIMENTI NELLO SVILUPPO RURALE»

Fonte: Segreteria Paolo Bruni

(13 ottobre 2011) "La modifica introdotta dalla Commissione nella proposta di regolamento sullo sviluppo rurale e volta a rimuovere i limiti di accesso agli investimenti per le imprese che superano la soglia di piccole e medie imprese, accoglie le pressanti richieste della cooperazione agricola europea e conferma la disponibilità al confronto ribadita dal Commissario Ciolos" lo ha dichiarato oggi a Bruxelles Paolo Bruni presidente della Cogeca.

"Desidero rallegrarmi per il superamento di una palese contraddizione tra l’obiettivo di rafforzare le cooperative nel riequilibrio della catena alimentare e la regolamentazione che ne impediva l’accesso alle misure di miglioramento delle attività di trasformazione e commercializzazione previste nel secondo pilastro", ha continuato Bruni

"Ci auguriamo – ha concluso Bruni-che durante il lungo iter legislativo di riforma della PAC le istituzioni comunitarie confermino tale impostazione ed accolgano le altre proposte della cooperazione agricola per rafforzare la competitività del settore e garantire maggiore stabilità al reddito dei produttori"

giovedì 13 ottobre 2011

COLDIRETTI: RIFORMA PAC TUTTA IN SALITA

FONTE: COLDIRETTI FERRARA

Coldiretti Ferrara giudica negativamente la proposta di riforma agricola dell’Unione Europea: si premia la quantità e non la quantità e non è né equa né giusta.

“La proposta così come è non va bene e si prospetta ora una trattativa tutta in salita, ma è certo che siamo pronti a mettere in campo ogni azione utile per realizzare una riforma della Pac piu’ equa e giusta”
Anche il presidente di Coldiretti Ferrara, Mauro Tonello esprime insoddisfazione di fronte alla proposta di riforma della PAC, la politica agricola comunitaria varata dalla Commissione U.E.
“In un momento di forte crisi economica le risorse vanno indirizzate verso una agricoltura che capace di dare risposte in termini di competitività, occupazione, sicurezza alimentare e soprattutto rivolte a chi l’agricoltura la fa sul serio e ci vive – sottolinea Tonello – e ricordiamoci che il made in Italy agro alimentare nasce in aziende ben diverse da quelle che sembra prefigurare la proposta della Commissione”.
Invece di definire gli agricoltori attivi in base a quello che effettivamente fanno, il testo li definisce - continua Tonello - solo in base alla quantità di aiuti che ricevono premiando così le rendite e le dimensioni e non certo il lavoro e gli investimenti. La proposta, tra l’altro, prevede una riduzione del budget che l’Italia non merita affatto, anche considerando che aumenta in modo significativo il divario tra le risorse che il nostro Paese versa all’Unione Europea e quello che recupera attraverso la Politica agricola. In gioco - riassume la Coldiretti - ci sono per l’Italia circa 6 miliardi di fondi comunitari all’anno per i prossimi sette anni, ma soprattutto il futuro di 1,6 milioni di imprese agricole che danno occupazione a circa un milione di dipendenti e che garantiscono il presidio territoriale di oltre 17 milioni di ettari di terreno coltivato totale dal quale nascono produzioni da primato che danno prestigio e competitività al Made in Italy nel mondo.

La Commissione europea propone un nuovo partenariato tra l'Europa e gli agricoltori

FONTE: Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
AUTORE: Matteo Fornara


La Commissione europea ha presentato il 12/10/2011 il progetto di riforma della politica agricola comune (PAC) per il dopo 2013. Il progetto mira a rafforzare la competitività, la sostenibilità e il consolidamento dell'agricoltura su tutto il territorio dell'UE, così da garantire ai cittadini europei un'alimentazione sana e di qualità, tutelare l'ambiente e favorire lo sviluppo delle zone rurali.

"La Commissione europea propone un nuovo partenariato tra l'Europa e gli agricoltori in modo da poter affrontare le sfide della sicurezza alimentare, dell'uso sostenibile delle risorse naturali e della crescita. I decenni a venire saranno cruciali per gettare le basi di un'agricoltura forte e capace di affrontare i cambiamenti climatici e la concorrenza internazionale, rispondendo nel contempo alle attese dei cittadini. L'Europa ha bisogno degli agricoltori e gli agricoltori hanno bisogno del sostegno dell'Europa. È sulla politica agricola comune che si fondano la nostra alimentazione e l'avvenire di più della metà del nostro territorio", ha dichiarato Dacian Cioloş, commissario all'agricoltura e allo sviluppo rurale.

Innovazione, competitività – sia economica che ecologica –, lotta ai cambiamenti climatici, occupazione e crescita: sono queste le parole chiave della proposta della Commissione.

I punti chiave della riforma sono dieci. Il primo, aiuti al reddito più mirati per dinamizzare la crescita e l'occupazione. Per valorizzare al meglio il potenziale agricolo dell'UE, la Commissione propone di sostenere il reddito degli agricoltori in modo più equo, semplice e mirato. L'aiuto di base riguarderà solo gli agricoltori in attività. Sarà decrescente a partire da 150 000 euro con un massimale annuo di 300 000 per azienda, pur tenendo conto del numero di posti di lavoro creati nelle aziende agricole. Gli aiuti verranno distribuiti in modo più equo tra agricoltori, regioni e Stati membri.

Secondo punto: introdurre strumenti di gestione delle crisi più reattivi e adeguati alle nuove sfide economiche. La volatilità dei prezzi rappresenta un minaccia per la competitività a lungo termine del settore agricolo. La Commissione propone reti di sicurezza più efficaci e più reattive per i comparti maggiormente esposti (intervento pubblico e ammasso privato) e suggerisce di incentivare la creazione di assicurazioni e fondi di mutualizzazione.

Terzo, forme di pagamento "verde" per conservare la produttività a lungo termine e tutelare gli ecosistemi. La Commissione propone di riservare il 30% dei pagamenti diretti alle pratiche che consentono un uso ottimale delle risorse naturali. Si tratta di pratiche semplici ed efficaci dal punto di vista ecologico, come la diversificazione delle colture, conservazione dei pascoli permanenti, salvaguardia delle riserve ecologiche e del paesaggio.

Sono previsti ulteriori finanziamenti per la ricerca e l'innovazione. Un'agricoltura della conoscenza che sia anche competitiva è l'obiettivo, quindi la Commissione propone di raddoppiare gli stanziamenti destinati alla ricerca e all'innovazione in campo agronomico e di fare in modo che i risultati della ricerca si concretizzino nella pratica attraverso un nuovo partenariato per l'innovazione. Questi fondi permetteranno di promuovere il trasferimento del sapere e la prestazione di consulenza agli agricoltori, e di sostenere progetti di ricerca utili per l'attività agricola, stimolando una cooperazione più stretta tra il settore agricolo e la comunità scientifica.

Quinto obiettivo: una filiera alimentare più competitiva ed equilibrata. Pur situandosi all'origine della filiera alimentare, l'agricoltura è molto frammentata e poco strutturata. Per rafforzare la posizione degli agricoltori, la Commissione propone di sostenere le organizzazioni di produttori e quelle interprofessionali e di sviluppare le filiere corte dal produttore al consumatore, senza troppi intermediari. D'altra parte, le quote zucchero, che hanno perso la loro ragion d'essere, non saranno mantenute al di là del 2016.

È previsto anche un incoraggiamento alle iniziative agro ambientali. Sono prese in considerazione le specificità di ogni territorio e incoraggiate le iniziative agroambientali a livello nazionale, regionale e locale. Tra le priorità della politica di sviluppo rurale figureranno la salvaguardia e il ripristino degli ecosistemi, la lotta ai cambiamenti climatici e l'uso efficiente delle risorse.

Altra priorità, l'insediamento dei giovani agricoltori. I due terzi degli agricoltori europei hanno più di 55 anni. Per incentivare l'occupazione e incoraggiare le giovani generazioni a dedicarsi all'attività agricola, la Commissione propone di istituire una nuova agevolazione all'insediamento destinata agli agricoltori che hanno meno di quarant'anni, per sostenerli durante i primi cinque anni di vita del loro progetto.

Occorre anche stimolare l'occupazione rurale e lo spirito d'impresa. Verrà stimolata l'attività economica nelle zone rurali e incoraggiate le iniziative di sviluppo locale. Verrà creato, ad esempio, un "kit d'avviamento" per sostenere i progetti di microimpresa, con finanziamenti fino a 70 000 euro per un periodo di cinque anni. I gruppi d'azione locale LEADER saranno rinforzati.

Nono punto chiave, una maggiore attenzione alle zone fragili, per evitare la desertificazione e preservare la ricchezza dei territori rurali europei. Gli Stati membri dell'UE potranno fornire un maggiore sostegno agli agricoltori che si trovano in zone soggette a vincoli naturali, grazie a un'indennità supplementare. Si tratta di un aiuto che andrà ad aggiungersi a quelli già disponibili nel quadro della politica di sviluppo rurale.

Infine, una PAC più semplice ed efficace: la Commissione propone di semplificare diversi meccanismi della PAC, in particolare i requisiti di condizionalità e i sistemi di controllo, senza peraltro diminuirne l'efficacia. Inoltre, sarà semplificato anche il sostegno ai piccoli agricoltori. Questi ultimi avranno diritto a un assegno forfettario annuo che va da 500 a 1 000 euro per azienda. Sarà incoraggiata la cessione di terreni da parte dei piccoli agricoltori che cessano l'attività ad altri agricoltori che intendono ristrutturare la propria azienda.

RIFORMA PAC: CONFAGRICOLTURA, UNA PROPOSTA CHE NON SOSTIENE LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE

FONTE: CONFAGRICOLTURA

E’ negativo il primo commento di Confagricoltura sulle proposte per la nuova PAC 2014-2020, illustrate oggi dalla Commissione Europea a Bruxelles. L’organizzazione agricola, comunque, ricorda che prende il via oggi un lungo percorso negoziale che impegnerà i governi nazionali e il Parlamento europeo per tutto il 2012.

Peraltro, anche nella fase di formulazione delle proposte, i governi e le organizzazioni agricole hanno discusso con la Commissione nel merito delle nuove regole. Ne è la prova lo stralcio, chiesto da Confagricoltura, della scadenza del 2028 per la convergenza dei pagamenti diretti su un importo unico per tutti gli ettari coltivati nell’UE.

Per Confagricoltura le proposte delineano una PAC che non sostiene l’impresa agricola, sacrificandone l’efficienza economica, aggravandone gli oneri amministrativi e riducendone la possibilità di contribuire nei prossimi anni all’auspicata e necessaria crescita del PIL nazionale.

In questa direzione andrebbero in particolare le indicazioni della Commissione in materia di “greening”, che subordinano il pagamento di un terzo degli aiuti a maggiori impegni - e costi - di tipo ambientale, che appesantiscono gli obblighi già introdotti con le regole di condizionalità dei pagamenti diretti. Tra l’altro il prezzo che si vorrebbe far pagare all’agricoltura con queste nuove regole appare sproporzionato rispetto all’impatto dell’attività agricola sull’ambiente e all’uso che l’agricoltura fa delle risorse naturali.

Confagricoltura ritiene che la proposta di riforma della PAC 2014-2020 sia in totale contraddizione con le esigenze di crescita produttiva e di mantenimento di scorte strategiche, indicate sia dalla FAO che dal G20 come strumenti indispensabili per gestire l’aumento tendenziale della domanda di cibo e la volatilità dei prezzi.

Se l’obiettivo delle proposte della Commissione era quello - ampiamente pubblicizzato - di orientare la Politica Agricola Comune a sostegno di un’agricoltura produttrice di beni e servizi tangibili per la collettività, bisogna dire che tale obiettivo non sembra sia stato colto.

Confagricoltura sollecita il governo a vigilare nel corso del difficile negoziato che lo attende, affinché siano tutelati gli interessi vitali dell’agricoltura italiana.

FAI Festa alla Piazza

FONTE: FAI

Evento di raccolta fondi a cura delle Delegazioni FAI
a sostegno di “Ricordati di salvare l’Italia”

Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2011

Appuntamenti in programma in Emilia Romagna

Sabato 15 e domenica 16 ottobre, nell’ambito della campagna nazionale del FAI - Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia” attiva fino al 31 ottobre, in oltre 60 città italiane avrà luogo “FAI Festa alla Piazza”: un grande evento di raccolta fondi a cura delle Delegazioni e dei volontari FAI.

Per l’occasione alcune delle più belle piazze del nostro Paese verranno animate con visite guidate e itinerari speciali, laboratori per bambini, momenti musicali e teatrali, mostre fotografiche, rievocazioni storiche, spettacoli di danza e balli tradizionali, giochi, artisti di strada e degustazioni.

“FAI Festa alla Piazza” ha l’obiettivo di celebrare le piazze, luoghi privilegiati di incontro, scambio di idee, occasione per sentirsi membri di un’unica comunità. Chiediamo agli italiani di partecipare a questa iniziativa per “vivere” gli ideali del FAI e riappropriarsi della cultura del nostro Paese: dalla storia all’arte, dall’enogastronomia alle tradizioni locali, dall’architettura alla musica. Il motivo? Come sempre, ma sempre con più forza, per chiedere a tutti di dimostrare concretamente quanto amiamo il nostro patrimonio e le nostre città… quel che di più bello ha l’Italia!

A tutti coloro che prenderanno parte alla Festa chiederemo di sostenere la mission della Fondazione: a fronte di un contributo minimo a partire da 10 euro verrà consegnata una confezione di tre scatole – una verde, una bianca e una rossa appositamente prodotte per il FAI per richiamare la bandiera nazionale nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità - con tre diversi tipi di liquirizia Amarelli.

Appuntamenti in programma in Emilia Romagna:

Bologna

Piazza dei Celestini

Sabato 15 ottobre, ore 9.30 – 18.00

Visite guidate ore 9.30 – 12.30 / 15.00 – 18.00 a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Ginnasio “Luigi Galvani” di Bologna

Attività in programma: visita alla mostra “In mezzo alla folla è il Pepoli. Il marchese Gioacchino Napoleone nel Risorgimento nazionale” presso l’Archivio di Stato. Per i bambini: alle 15 spettacolo di burattini e laboratori creativi.

Piazza dei Celestini è una piazza molto raccolta vicinissima a Piazza Maggiore, in piena zona pedonale. Sulla piazza si affacciano la Chiesa di S. Giovanni Battista dei Celestini, nella sua ricostruzione settecentesca di Carlo Maria Dotti e Francesco Tadolini, parte di un complesso che ospitava anche il convento, ora sede dell’Archivio di Stato. La piazza, molto animata perché vi si affacciano negozi e bar con tavolini, è abituale sede di iniziative per la sua posizione molto caratteristica del centro cittadino; è vicinissima anche a Corte Galluzzi, altra piccola piazzetta dominata dalla Torre dei Galluzzi, adiacente all’Oratorio di S. Giovanni Battista dei Fiorentini.

Ferrara

Giardino delle Duchesse

Sabato 15 ottobre, ore 10.00 – 18.00

Visite guidate a cura dei Volontari FAI e dagli allievi del Liceo Scientifico “A. Roiti”

Attività in programma: spettacoli di musica strumentale, esposizione di prodotti di agricoltura biologica e biodinamica e vari laboratori.

Il Giardino delle Duchesse, abbellito da una fontana dorata, alberi da frutto, piante ornamentali e medicinali, era originariamente uno spazio privato dove le Duchesse (da Eleonora d'Aragona a Margherita Gonzaga) potevano godere di momenti di quiete e di riposo. Dopo l'epoca estense il giardino ha subito numerosi passaggi di proprietà e trasformazioni fino a che l'Amministrazione Comunale non ha avviato un progetto di recupero e di riqualificazione che ha consentito l'apertura al pubblico dal corrente anno. Il giardino si caratterizza oggi come una piccola oasi e un luogo di sosta e di passaggio nel cuore più vivo della città: a sud si affaccia infatti su via Garibaldi e a nord sul Castello.

Forlì (FC)

Piazza Aurelio Saffi

Domenica 16 ottobre, ore 15.30 – 18.00

Visite guidate

Piazza Saffi è il cuore della città di Forlì e si trova al crocevia dei quattro principali corsi. La statua di Aurelio Saffi si trova al centro della piazza che è circondata da alcuni dei palazzi più prestigiosi della città. Sul lato a ovest sorge la Residenza comunale, un tempo palazzo degli Ordelaffi, già signori della città; l'edificio è stato notevolmente rimaneggiato nei secoli, la facciata odierna risale ai primi anni dell'Ottocento. Sul lato opposto, a nord-est, sorge l'Abbazia di San Mercuriale: chiesa di architettura romanica, in mattoni, costruita sul primo luogo di culto cristiano a Forlì, il cui campanile è famoso per essere uno dei più alti d'Italia, in stile romanico. Sul versante sud sorgono invece due pregevoli palazzine rinascimentali: il Palazzo del Podestà e l'adiacente Palazzo Albertini.

Parma

Piazzale San Francesco

Sabato 15 ottobre, ore 15.00 – 18.30

Visite guidate

Attività in programma: dalle ore 17.00 presso la Casa della Musica, concerto e visita del Museo della Musica. Saranno inoltre presenti stand espositivi con fiori e caldarroste.

Piazzale San Francesco è una delle piazze più antiche della città, con la chiesa e il convento francescano trasformati in carcere nell’Ottocento e ora in attesa di restauri. Recentemente è stato restaurato il cinquecentesco Palazzo Cusani che è diventato la Casa della Musica, centro per studiosi e sede di concerti da camera per il pubblico.

Rimini

Piazza della Fontana (Piazza Cavour)

Sabato 15 e domenica 16 ottobre, ore 15.00 – 18.00

Visite guidate ai monumenti della piazza e all’Archivio di Stato dove è allestita la mostra “Rimini nel Risorgimento”

Anticamente chiamata Piazza del Comune o della Fontana, nel Medioevo era il centro della vita cittadina. La piazza conserva ancora l'antica fontana pubblica attorno alla quale si svolge il mercato cittadino. Da un lato si affacciano sulla piazza negozi e caffè, dall'altro si allineano i palazzi storici: Palazzo Garampi (sede del Comune), Palazzo dell'Arengo e Palazzo del Podestà.

In fondo alla piazza il Teatro Galli, inaugurato nel 1857 da Giuseppe Verdi.

Per conoscere l’elenco completo degli eventi in tutta Italia consultare il sito www.fondoambiente.it

Fino al 31 ottobre sarà attiva la Campagna nazionale di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia”, che il FAI rivolge a tutti coloro che hanno a cuore le bellezze del nostro Paese. Sostenere la campagna è semplice: è possibile donare 2 euro con l’invio di un SMS al numero 45506 da cellulare personale TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Poste Mobile, Tiscali e con una chiamata da rete fissa Teletu o donare 5 o 10 euro con una chiamata da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Tiscali.

Credito in agricoltura, Rabboni: Cavalli e Corradi fanno confusione.

FONTE: REGIONE EMILIA - ROMAGNA

Nel 2010 dalla Regione complessivamente 3,8 milioni di euro a favore delle imprese agricole emiliano-romagnole

Bologna - "I consiglieri regionali Cavalli e Corradi fanno evidentemente confusione. I 50 milioni di euro su cui chiedono informazioni nella loro interrogazione non riguardano l’agricoltura, ma il Fondo regionale di garanzia destinato ad agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese negli altri settori produttivi. Ovviamente Agrea, che è l’agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, non ha nulla a che fare con tale fondo. Il credito in agricoltura, che è una priorità di questa Regione, è invece regolato da una legge specifica, la numero 43 del 1997, e nel 2010 si è concretizzato in due programmi di intervento con i quali sono stati erogati complessivamente 3,8 milioni di euro. Per aiutare le imprese ad attraversare questa difficile congiuntura la Regione ha inoltre promosso un accordo tra gli Agrifidi e le banche per calmierare il costo del denaro.” Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni risponde ai consiglieri regionali Cavalli e Corradi. “In particolare - spiega Rabboni – nel 2010 sono stati impegnati ed erogati a favore dei Consorzi fidi agricoli 400.000 euro per l’integrazione dei fondi di garanzia e 1,7 milioni di euro per l’abbattimento del tasso di interesse sui finanziamenti bancari accesi dai produttori agricoli per investimenti. Sempre attraverso tale legge e con l’ausilio del regolamento de minimis agricolo sono stati inoltre stanziati 1,7 milioni per agevolare l’accesso al credito a breve termine delle imprese del settore primario.”

Bruni (Cogeca) su PAC: “Proposte insufficienti: servono regole per produrre di più e con maggiore competitività”

FONTE: COGECA

“Per raggiungere gli obiettivi di una maggiore competitività dell’agricoltura europea, della garanzia di approvvigionamento alimentare e della stabilità dei redditi dei produttori, occorrerà lavorare profondamente sulle proposte della Commissione”. Lo ha dischiarato Paolo Bruni, Presidente della Cogeca, in occasione della conferenza stampa del Copa-Cogeca organizzata a Bruxelles per commentare le proposte di riforma della politica agricola comunitaria, approvate oggi dalla Commissione europea.

Secondo Bruni, tre sono le priorità sulle quali insistere: “occorre in primo luogo prevedere efficaci strumenti di gestione delle crisi, indispensabili in un’agricoltura globalizzata, che renderà sempre più ricorrenti tali situazioni”. “Dobbiamo poi – ha proseguito Bruni – perseguire con maggiore incisività l’obiettivo di riequilibrio della catena alimentare a favore degli agricoltori: in tal senso, salutiamo con favore l’estensione del ruolo delle organizzazioni di produttori, ma a condizione che si precisi che esse devono gestire e commercializzare il prodotto dei soci, come fanno attualmente le nostre cooperative”. “Urge infine – ha sottolineato Bruni – adeguare le regole della concorrenza per consentire a cooperative ed organizzazioni di produttori di essere più competitive sul mercato. A tal proposito, respingiamo la proposta della Commissione europea che intenderebbe limitare l’accesso allo sviluppo rurale soltanto alle piccole e medie imprese”.

In conclusione, Bruni ha osservato come la mancanza di un quadro finanziario definito per i prossimi anni costituisca “un grande limite, che auspichiamo possa essere colmato dalle istituzioni europee, per dare garanzie di un budget agricolo adeguato alle nuove sfide”.

Codice agricolo, Confagricoltura: “NON PIACE IL TESTO UNICO. TROPPI ERRORI”

FONTE: CONFAGRICOLTURA

“Il codice agricolo è opportuno per raggruppare tutta la normativa e districare i produttori dal ginepraio di leggi ma non c’è ancora un elaborato che soddisfi appieno le esigenze; nella bozza del decreto legislativo all’esame del Parlamento ci sono molti errori, norme dimenticate, leggi speciali equiparate a disposizioni ordinarie, richiami a norme desuete, equivoci interpretativi e scelte opinabili a volte addirittura in contrasto con la giurisprudenza costante di Cassazione”. Lo ha sottolineato Confagricoltura nell’audizione in Commissione Agricoltura della Camera sullo schema di Dlgs di riordino della normativa agricola.

Confagricoltura – che ha consegnato un proprio documento alla Commissione - ha chiesto un ulteriore approfondimento da parte del Parlamento e del Governo “su un testo unico che rischia di nascere male”.

martedì 11 ottobre 2011

AL MAF UN CONVEGNO CHE PRENDE IN ESAME LA STORIA DELL’ARATRO NELL' AGRICOLTURA E LA SUA EVOLUZIONE ATTRAVERSO I SECOLI.

Fonte: Fondazione Carife

Sabato 15 ottobre, ore 10 presso il M.A.F (Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese) a San Bartolomeo in Bosco (Fe), Via Imperiale 263, si svolgerà un convegno dedicato all'aratro. L'importante evento scientifico è organizzato dall’Accademia Nazionale dell’Agricoltura con il patrocinio della Fondazione Carife.
Questo il programma:
ORE 10,00 - Saluti di benvenuto, Piero Puglioli Presidente Fondazione Carife
ORE 10,15 - Introduzione del Presidente, Prof. Giorgio Amadei
ORE 10.30 - Lettura accademica sul tema “L’aratro e……..oltre”
• Aratro: cenni storici, situazione in essere ed evoluzione, Marco Bentini
• Aratro ed attrezzi similari: parametri operativi, Gualtiero Baraldi
ORE 11,30 - Guido Scaramagli e il suo Museo, Enzo Manfredi
ORE 11,45 - Attività del Centro di documentazione del mondo agricolo ferrarese, Gianpaolo Borghi
ORE 12.30 - Intervallo con assaggi di prodotti tradizionali
ORE 14,00 - Visita al Museo: tradizioni e costumi della civiltà contadina e rassegna delle attrezzature in uso all’epoca, Maria Roccati
ORE 15,00 - Dimostrazione forgiatura vomeri: a mano e a maglio, Sergio Padovani e figli
-Aratura tradizionale con trattori d’epoca, Luca Ori

L’aratro era in origine un attrezzo a punta per assolcare il terreno predisponendolo alla messa a dimore dei semi. Si trattava di un attrezzo rudimentale a traino animale che coinvolgeva uno o più operatori. Per diversi secoli l’aratro non ha subito sostanziali modifiche.
Solamente attorno al ‘700 viene presa in considerazione l’opportunità di rivoltare il terreno con la presenza di organi rovesciatori. L’aratro quindi assume la forma classica ancora oggi in essere con la presenza di un coltro per il taglio verticale del terreno e un vomere per il taglio orizzontale.
La trazione animale è continuata fino ai primi del ‘900, quando iniziò la disponibilità di fonti di energia meccanica.
Nella seconda metà del secolo scorso l’evoluzione sia della trattrice che dell’aratro ha consentito, nelle versioni più evolute, capacità di lavoro di 1 ha/h e più
Attualmente l’attenzione per la lavorazione del terreno è rivolta ad attrezzi ripuntatori-scarificatori diversamente foggiati (punte ricurve con appendici). Oggigiorno, poi, l’attenzione si è allargata a macchine per lavorazione minima o non lavorazione del terreno, in grado, in alcuni casi, di distribuire anche il seme, i nutrienti, i prodotti fitosanitari.
Si conclude nella convinzione che l’aratro sia strumento unico, necessario in particolare in terreni tenaci e in colture esigenti, ma che vi siano già attrezzatrure complementari disponibili, il cui utilizzo, nelle condizioni idonee ha riscontri interessanti, suffragati anche dalla sperimentazione.

lunedì 10 ottobre 2011

Macfrut, ovvero l’enciclopedia dell’ortofrutta

FONTE: UFFICIO STAMPA MACFRUT

A Cesena dal 5 al 7 ottobre si è incontrata tutta la filiera – Operatori da 80 Paesi con un aumento di presenze estere – Novità (fra cui quelle dell’OSCAR), proposte e risposte, hanno punteggiato le giornate della rassegna, inaugurata dal Ministro italiano e da quello egiziano e “chiusa” da De Castro

Una edizione dove si è vista ed esaminata l’ortofrutticoltura sotto tutti i suoi aspetti. Oltre a delineare il futuro. In una parola, i tre giorni di MACFRUT (Cesena, 5-7 ottobre), e l’anteprima di martedì 4 ottobre con l’European Fruit Summit, sono stati una vera e propria enciclopedia del settore.
L’ortofrutticoltura è rilevante per l’aspetto alimentare (e sanitario come prevenzione alle malattie del secolo) e per quello economico, se si considera ch nel mondo si producono 1,5 miliardi di tonnellate e in Europa 0ltre 120 milioni di frutta e verdura. L’Italia è primo produttore nel vecchio continente con il (34,2 milioni di ton., pari al 25%) e al quinto posto nel mondo. Ortofrutta per il Belpaese vuol dire un fatturato di 22 miliardi di Euro e (dato 2010) 6,6 miliardi di euro di export (fresco+conserve).
MACFRUT, la maggior rassegna del Mediterraneo dedicata all’ortofrutticoltura, è stata inaugurata dal Ministro alle Politiche Agricole Saverio Romano, assieme a Essam Faied, Ministro plenipotenziario egiziano. Un evento appunto, da enciclopedia, per la presenza dell’Egitto, con uno stand in cui vi erano molte prestigiose imprese, e di operatori e aziende che si sono sommati ai tanti provenienti dagli altri Paesi del bacino Mediterraneo, quali Israele, Marocco, Turchia, Tunisia ecc. A proposito di presenze estere, la Cina ha “utilizzato” il palcoscenico di Macfrut per presentare lampade ad energia solare per abbattere la presenza di insetti dannosi, e un gruppo di afgani ha voluto incontrare il Ministro Romano in un appuntamento “fuori sacco”. Di grande prestigio la partecipazione di PMA, la maggior rassegna degli Usa, con uno stand espositivo.
Va segnalata, inoltre, la presenza delle imprese leader dei vari comparti della filiera: da Longobardi a Aweta a Unitec per le attrezzature, da Novamont (prima volta), alle multinazionali delle sementi, inoltre c’è stata la presenza di catene e buyers della grande distribuzione europea e italiana, come Tesco, Edeka, Mc Donald’s Europe, Coop e Conad, tanto per citare.
Proprio un colosso del macchinario, Sorma Group, ha vinto l’OSCAR di Macfrut per l’innovazione, in relazione ai voti dei visitatori. Già, perché una delle parole d’ordine di Macfrut, assieme all’internazionalizzazione, è l’innovazione. La Commissione di esperti ha assegnato gli Oscar a quattro categorie “merceologiche”. Così venerdì sono stati premiati per “Macchine e tecnologie per la selezione e per il confezionamento” Genius di Best Sorting B. V., nella categoria “Packaging e materiali d’imballaggio” è stata premiata la Polymer Logistic Italia, per Dynamic Shipper. Al Pomodoro da mensa ISI 69236 di Isi Sementi è andato il premio “Sementi e prodotti ortofrutticoli freschi” e a Senzytec2 di Tectronick, il premio “Logistica e servizi”.
Nell’enciclopedia-Macfrut alla voce “ringraziamenti”, Domenico Scarpellini, Presidente di Macfrut sottolinea che «è stata una edizione eccezionale, ed in tanti hanno confermato il mio giudizio sottolineando la crescita in qualità e in quantità sia degli espositori che dei visitatori e agli oltre 300 incontri B2B, programmati in precedenza. La convegnistica, di alto profilo, ha visto impegnati relatori provenienti da ogni parte del mondo (dalla Russia e dalla Cina, dalla Nuova Zelanda a Olanda, Inghilterra, Spagna Francia. Tv nazionali e locali, stampa specializzata anche estera e quotidiani nazionali e locali, la diretta di Decanter (Radio 2 RAI) ci hanno facilitato nell’illustrare i vari momenti della rassegna, sottolineando l’importanza della nostra manifestazione e comunicando l’utilità di consumare frutta e verdura».
Va segnalato l’intervento di Pierluigi Petrillo dell’UNESCO, che ha ribadito che occorre utilizzare il riconoscimento dell’organismo mondiale alla dieta mediterranea .
Un altro appuntamento di rilievo è venuto da GF Group, colosso multinazionale, che ha scelto Macfrut per ufficializzare alla stampa la separazione del 31 dicembre da Del Monte. Dall’inizio del 2012 ananas e banane, ha sostenuto il Presidente Antonio Orsero andremo a prenderle direttamente in Costarica, Guatemala e Colombia, ovviamente con precisi protocolli di qualità.
Non ultimo, il convegno promosso e coordinato da Rossella Gigli di Fresh Plaza sulle nuove idee per il futuro dell’ortofrutticoltura, coinvolgendo una decina di giovani operatori del settore a livello internazionale nell’esporre la loro esperienza riscuotendo particolare attenzione dal folto pubblico presente.
Negli incontri di Macfrut, oltre alla partecipazione dei Presidenti nazionali delle organizzazioni professionali, si è avuta quella della Cooperazione europea, che si è ritrovata venerdì in un convegno concluso da Maurizio Gardini Presidente Confcooperative, con la partecipazione di Paolo De Castro, Presidente Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo in cui le centrali cooperative hanno discusso dell’accordo tra Francia e Spagna, cui hanno aderito Italia e Grecia, in cui si chiede ai ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea una serie di misure. In quell’occasione l’Assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Tiberio Rabboni, ha sollecitato le centrali per un ulteriore approfondimento con la Gdo.

giovedì 6 ottobre 2011

“NESSUN BLITZ PER LO YOGURT. SI POTRANNO MANTENERE GLI STANDARD QUALITATIVI”

FONTE: CONFAGRICOLTURA

In base a quanto comunicato dal ministro Romano il decreto legislativo, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri per recepire la direttiva comunitaria 2007/61, ha confermato il mantenimento della normativa prevista dalla legge 138/74 e quindi il divieto di utilizzo di latte concentrato, conservato e in polvere ottenuti in luoghi diversi da quello di trasformazione, per la fabbricazione di prodotti lattiero-caseari.

Confagricoltura apprezza che non ci siano state forzature inaccettabili come si paventava e che, oltre a disorientare i consumatori, avrebbero avuto conseguenze disastrose per le aziende agricole italiane.

“Mantenendo la situazione normativa inalterata si potrà assicurare - spiega l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - il mantenimento di elevati standard qualitativi, evitare contraccolpi negativi alle quotazioni della materia prima ed assicurare un’effettiva tutela dei consumatori.

“Vanno evitate - conclude Confagricoltura - iniziative destabilizzanti il precario equilibrio del mercato lattiero caseario nazionale e vanno invece adottate normative che consentano, attraverso la valorizzazione del prodotto e delle sue qualità, di migliorare la tutela delle imprese”.

DOMANDE PER INTEGRAZIONE CARBURANTE PER SICCITA’

FONTE: CONFAGRICOLTURA FERRARA

L’Ufficio Utenti Motori Agricoli di Confagricoltura Ferrara informa tutte le aziende interessate che la Giunta della Regione Emilia Romagna, constatato l’anomalo andamento atmosferico caratterizzato da particolare siccità, ha deliberato nella seduta del 3 ottobre scorso di maggiorare le assegnazioni di carburante per irrigazione relative alle colture orticole tardive , orticole in secondo raccolto, colture sementiere, frutticole tardive, mais da granella e da foraggio, pomodoro da industria,cocomero e melone, colture foraggere, soia di primo e secondo raccolto, vivaismo ornamentale e frutticolo effettuate e già dichiarate entro il 30 giugno 2011, nonché le assegnazioni per gli allevamenti estensivi in acque salmastre, con quantitativi di carburante che non superino i valori precedentemente assegnati e pertanto con maggiorazione massima del 100%.

Le domande per l’integrazione delle assegnazioni dei prodotti petroliferi dovranno essere presentate entro il prossimo 31 ottobre; potranno presentare domanda soltanto quelle imprese che si trovino nella condizione di aver esaurito interamente l’assegnazione alla data del 3 ottobre scorso.

Gli Uffici della sede e periferici di Confagricoltura Ferrara sono a disposizione degli imprenditori interessati per la predisposizione delle domande.

NUOVO BLITZ ANTIYOGURT IN PARLAMENTO. ADESSO SI VUOLE UTILIZZARE IL LATTE CONCENTRATO

FONTE: CONFAGRICOLTURA

“Eravamo contrari allo yogurt fatto con il latte in polvere, ci opponiamo allo stesso modo a quello realizzato con il latte concentrato”. Lo sottolinea il vicepresidente di Confagricoltura (con delega per il settore zootecnico) Antonio Piva, commentando la notizia che la Commissione Agricoltura della Camera ha espresso parere favorevole alla modifica della legge 138/74 per consentire l’utilizzo di latte concentrato per lo yogurt.

“Confagricoltura – ribadisce Piva - è contraria ad ogni fuga in avanti riguardante la produzione di alimenti. Non si capisce perché si debba modificare la legge 138/74 che vieta l’ utilizzo di prodotti diversi dal latte liquido nella produzione di formaggi e lattiero-caseari. Sarebbe una forzatura inaccettabile per gli allevatori ed i consumatori”.

“La concentrazione è comunque un’alterazione della materia prima, in presenza di un prodotto che non ha le caratteristiche del latte e che deve poi essere rigenerato e ricostruito. Penso si possa dire sotto il profilo qualitativo che il latte concentrato è un prodotto manipolato. E non è certo italiano, permetterebbe ancor più di utilizzare materia prima massicciamente importata”.

“Lo yogurt – ha concluso il vicepresidente di Confagricoltura – non deve essere la testa di ponte verso una più ampia e dirompente liberalizzazione delle attività produttive ed un ulteriore elemento di destabilizzazione del mercato lattiero-caseario nazionale, fortemente influenzato e condizionato dal prodotto d‘importazione”.

FALSE PASTE ALIMENTARI AL VINO DOP

FONTE: Comando Carabinieri Politiche Agricole

CONTROLLI STRAORDINARI DEI NAC, NUCLEI ANTIFRODI CARABINIERI DI PARMA

SEQUESTRATI PRODOTTI ALIMENTARI CON ETICHETTATURA NON CONFORME PER UN VALORE DI 1.940.068,26 EURO
CONTESTATE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER 40.000

Il Nucleo Antifrodi Carabinieri (NAC) di Parma, nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, ha svolto controlli straordinari a tutela dei consumatori nel comparto agroalimentare riscontrando diverse irregolarità specie sulle produzioni DOP/IGP operando sequestri per 2 milioni di euro di valore e contestando sanzioni amministrative per 40.000 euro.
In provincia di Cuneo è stato deferito all’A.G. il titolare di un laboratorio alimentare per aver prodotto “tagliatelle e tagliolini al vino Amarone della Valpolicella” in violazione delle norme. Le attività hanno consentito di riscontrare che la ditta dall’inizio dell’anno, pur producendo pasta con tale referenza per un valore di 10.000 euro, non aveva utilizzato nessun vino, tantomeno Amarone. Allo stesso sono stante contestate anche sanzioni amministrative per 18.000 euro.

Inoltre nelle Provincie di Cuneo, Verbania, Cremona, Treviso, Verona, Bologna e Parma, in altre ditte sono state sequestrate complessivamente 62.254 confezioni di prodotti di gastronomia di vario genere (cipolle, pomodori olive sottaceto e paste alimentari) che evocavano in etichetta indebitamente prodotti DOP e IGP nazionali senza le previste autorizzazioni Ministeriali. Tra questi spiccano vari prodotti conservati, commercializzati impropriamente all’”aceto balsamico” e paste indicate irregolarmente come preparate con importanti vini a denominazione del Piemonte.

Nel complesso sono stati sottoposti a sequestro 107.079,67 kg di prodotto per un valore complessivo di quasi 2 milioni di euro.

Durante le operazioni sono state sequestrate anche decine di migliaia di etichette pronte per essere utilizzate.

I Nuclei Antifrodi ricordano agli operatori che l’indicazione in etichetta od il riferimento ad una Indicazione Geografica o Denominazione di Origine Protette nei prodotti elaborati e/o trasformati deve essere preventivamente autorizzata dai Consorzi di tutela.

Gli operatori del settore ed i consumatori possono inoltrare richiesta di informazione o segnalazioni di sospetta irregolarità alla casella di posta elettronica ccpacdo@carabinieri.it, oppure contattare il numero verde 800 020320 del Comando Carabinieri Politiche Agricole attivo 24 ore su 24 .
Per informazioni generali i consumatori possono consultare il sito istituzionale del Reparto sul link http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/consigli/tematici/. Per i casi più gravi e urgenti il cittadino può sempre rivolgersi ad una delle oltre 4600 Stazioni Carabinieri diffuse su tutto il territorio nazionale.

mercoledì 5 ottobre 2011

Fabbricati rurali: proroga indispensabile. La Cia si appella al ministro Tremonti

FONTE: CIA

Troppo poco il tempo (meno di dieci giorni) per l’accatastamento degli immobili, la cui scadenza è avvenuta lo scorso 30 settembre. Serve un urgente e congruo allungamento dei termini per le domande da presentare all’Agenzia del Territorio. Una soluzione per la quale si è già espressa in maniera chiara la Commissione Agricoltura del Senato.

“L’accatastamento dei fabbricati rurali sta generando il caos più totale. E’, quindi, urgente una congrua proroga dei termini che permetta di completare la presentazione delle domande. Solo così sarà possibile consentire a tutti i contribuenti interessati di poter assolvere a tale adempimento”.
E’ questo il commento del presidente Ferrara Mauro Ferrari, in apertura della riunione della giunta provinciale Cia.
“Venerdì 30 settembre - ricorda Ferrari - è scaduto il termine per la presentazione delle domande di variazione della categoria catastale. Il decreto ministeriale contenente le disposizioni attuative e la modulistica necessarie per porre in essere tale adempimento è stato pubblicato soltanto il 21 settembre, la possibilità concreta di utilizzare la modalità di presentazione on line delle domande di variazione è stata concessa al contribuente solo nel pomeriggio di venerdì 23 settembre. Il lasso di tempo che è stato concesso al contribuente per presentare tale domanda è irrisorio, e questo -afferma il presidente della Cia- nonostante la nostra Organizzazione si sia adoperata, sin da luglio scorso, con lettere di sollecito per l’emanazione del decreto attuativo in tempi rapidi. Solleciti che sono stati, di fatto, ignorati, così come le richieste di proroga avanzate a voce unita dalle maggiori confederazioni agricole”.
“A livello nazionale abbiamo chiesto – evidenzia Ferrari – che le giuste istanze del mondo agricolo, peraltro accolte integralmente dalla Commissione Agricoltura del Senato, come soluzione a questo inghippo normativo, al governo di prorogare, con tempo congrui, il termine previsto per la presentazione delle domande di variazione della categoria catastale.”
“Da qui l’esigenza – conclude Ferrari - di un immediato intervento da parte del ministro dell’economia, che eviti gravosi problemi per migliaia di agricoltori che non hanno potuto, per il poco tempo a disposizione, presentare la domanda per il riconoscimento della ruralità dei loro immobili”.