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martedì 31 agosto 2010

IL GRUPPO CO.PRO.B. E PFEIFER & LANGEN STRINGONO L'ACCORDO PER LA RAFFINAZIONE DI ZUCCHERO GREZZO IN ITALIA


Fonte: Co.pro.b. (Cooperativa Produttori Bieticoli)

L’alleanza con il gruppo tedesco, avviata nel 2006 con la costituzione di Italia Zuccheri Commerciale, si rafforza diventando a tutti gli effetti una partnership anche produttiva.

E’ stato firmato a Francoforte l’accordo tra COPROB, leader del comparto bieticolo-saccarifero italiano e Pfeifer & Langen, uno tra i principali produttori europei di zucchero, per la realizzazione di un impianto di raffinazione integrato allo stabilimento di Minerbio (BO) capace di produrre almeno 150 mila tonnellate di zucchero all’anno e con una potenzialità di raffinazione di 1.500 tonnellate di zucchero grezzo al giorno.
L’entrata in funzione dell’impianto, la cui produzione è destinata al settore industria, è prevista a partire da febbraio 2012, al termine del percorso necessario alle autorizzazioni e alla realizzazione che dovrebbe concludersi entro la fine del 2011.
Questo nuovo impegno rappresenta una risposta concreta che il Gruppo COPROB intende dare per fronteggiare un mercato nazionale dello zucchero deficitario, a seguito del taglio delle quote imposto dalla UE, garantendo comunque un processo produttivo che realizza alti standard qualitativi.
La nuova iniziativa rappresenta altresì il rafforzamento dell'alleanza tra COPROB e Pfeifer & Langen, avviatasi dal 2006 con la costituzione di Italia Zuccheri Commerciale.
Questa operazione è resa possibile dalle recenti norme introdotte dalla nuova Organizzazione Comune del Mercato dello zucchero (OCM zucchero) ed in particolare dalla abolizione delle quote di raffinazione.
“Grazie a questo accordo – afferma il Direttore Generale Stefano Montanari – il Gruppo COPROB intende affermare la sua posizione attiva e proattiva tra e con i produttori di zucchero europei, inserendosi anche tra i player della supply chain. Si tratta di un passo molto significativo per il futuro di COPROB, che favorirà un sensibile aumento di produttività e di redditività a livello aziendale grazie all’utilizzo dei nostri impianti di produzione per 8 mesi all’anno invece degli attuali 4”.
“Siamo davanti ad un accordo molto importante per il nostro Gruppo – dichiara il Presidente di COPROB Claudio Gallerani – che integrerà, rafforzandolo, l’attuale sistema di conferimento delle bietole dei soci della Cooperativa, che sono l’asse portante della nostra produzione di zucchero. Nel contempo il nuovo accordo conferma la positività dell'alleanza costituitasi con Pfeifer & Langen, nell'ambito di un contesto di mercato sempre più aperto ed internazionale.”

"Per Pfeifer & Langen, la realizzazione di una capacità di raffinazione di zucchero a Minerbio in collaborazione con COPROB, nostro partner nella joint venture della società di commercializzazione Italia Zuccheri Commerciale, è un presupposto importante per poter rifornire/approvvigionare in maniera efficiente il mercato italiano," – commenta il Dott. Bernhard Greubel, Managing Partner di Pfeifer & Langen Kommanditgesellschaft, di Colonia – "Questo porterà inoltre a consolidare il successo della partnership con COPROB e a rafforzare ulteriormente la nostra posizione sul mercato italiano dello zucchero".

PRESENTATO ALLA STAMPA L'ACCORDO INTERPROFESSIONALE CAMPAGNA SACCARIFERA 2011/2012 - 2012/2013 - 2013/2014 PER LO ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE S.p.a.

Fonte: Anb (Associazione Nazionale Bieticoltori)

Grande partecipazione alla conferenza stampa per la presentazione dell'Accordo Interprofessionale presso lo Zuccherificio del Molise a Termoli, a dimostrazione dell'interesse che l'accordo stesso ha suscitato nel mondo produttivo e politico istituzionale.
ANB, rappresentata dal Direttore Generale e dai Consiglieri di area, ha confermato la sua piena adesione ad un progetto innovativo, unico in grado di assicurare concrete opportunità alla bieticoltura meridionale.
Inoltre, il progetto agroindustriale definito dallo Zuccherificio del Molise consente di sviluppare altre colture con finalità energetiche capaci oggi di garantire nuovi elementi di stabilità e certezza del reddito per gli agricoltori. ANB già da alcuni anni in tutta Italia sta lavorando in questa direzione.
"I nostri tecnici - si legge in una nota dell'Associazione - sono già sul territorio con le aziende per far conoscere i termini dell'accordo."
L'Amministrazione Pubblica deve fare la sua parte erogando quanto concordato per le ultime due campagne e favorendo praticamente la realizzazione delle iniziative agroindustriali.
Forte apprezzamento è stato espresso anche per la disponibilità dichiarata dallo zuccherificio a realizzare specifici e specialistici progetti in aree oltre i 120 chilometri, che coinvolgerebbero gli agricoltori delle aree limitrofe. ANB auspica che anche le Amministrazioni Comunali si adoperino per favorire ogni iniziativa utile.

venerdì 27 agosto 2010

Primo week end delle Giornate del Riso

FONTE: Comune di Jolanda di Savoia



Sabato 28 e domenica 29 agosto 2010
Primo week end delle Giornate del Riso
Al via la XV edizione a Jolanda di Savoia

Alla presenza delle istituzioni, del Sindaco Elisa Trombin e della partecipazione straordinaria di Luca Sardella, s’inaugura sabato 28 agosto, alle ore 10.00 la XV edizione delle GIORNATE del RISO di Jolanda di Savoia.

Un evento importante per questo Comune del pre Parco del Delta che punta tutto sul Riso IGP e la sua importante valorizzazione. Presso lo stand gastronomico RistoRiso si potrà degustare a pranzo ed a cena – sabato e domenica - un menù a base di riso ideato dallo Chef Riccardo Vecchi: antipasto di prosciutto, fichi e riso varietà Baldo, pizza di riso varietà Arborio. Risotti ai 4 formaggi varietà Volano, risotto nero di seppia varietà Arborio, risotto all’uva varietà Carnaroli. Poi secondi gustosissimi: pollo al curry e riso pilaf varietà Basmati, la tradizionale salamina con purè di patate, rotolo di carta con salumi. E infine lo sformato di riso con salsa al cioccolato e polvere di cocco.

Nelle due giornate stand espositivi e mercato agricolo, mostre di pittori e artisti del territorio e parco divertimenti per i più piccoli “BimboLandia”. In occasione delle Giornate del riso e nelle due settimane successive, i ristoranti del territorio jolandino, proporranno ai clienti menù a base di riso.

Programma completo sabato 28 agosto:
ore 10.00 Inaugurazione ufficiale
ore 12.30 Apertura stand espositivi e mercato agricolo
ore 18.30 Apertura RistoRiso – Piazza Giovanni Paolo II
ore 18.30 Voli vincolati panoramici in mongolfiera presso l’Area Sportiva Comunale
ore 18.30 Speed Pulling e Speed Pulling Femminile – esibizione di velocità e resistenza al traino di potenti trattori agricoli – Area adiacente Teatro Comunale
ore 21.00 Crazy Daces Show, intrattenimento musicale – P.zza Giovanni Paolo II
ore 21.30 I Gemelli Ruggeri – intrattenimento comico - P.zza Giovanni Paolo II

Programma completo domenica 29 agosto:
ore 8.00 1° Raduno Naz. Del Riso IGP - In Fiat con il Sor..riso! – p.zza Unità d’Italia
ore 8.30 Estemporanea di Pittura “Jolanda e i suoi luoghi” – P.zza Unità d’Italia
ore 9.30 Biciclettata tra le risaie delle campagna Iolandine: Ritrovo p.zza Giovanni Paolo II
ore 10.00 VII Edizione “Modellare la Terra” gara di aratura tra trattori agricoli – zona Via Cavicchi
ore 11.00 1° Mostra Cittadina Modellismo Agricolo – P.zza Giovanni Paolo II
ore 12.00 Apertura RistoRiso – Piazza Giovanni Paolo II
ore 12.30 apertura stand espositivi e mercato agricolo
ore 18.30 Apertura RistoRiso – Piazza Giovanni Paolo II
ore 19.00 Premiazione Estemporanea di Pittura – Piazza Unità d’Italia
ore 21.00 IndigoGroup Intrattenimento musica – Piazza Giovanni Paolo II

L’evento è organizzato dal Comune di Jolanda di Savoia in collaborazione con le Associazioni locali di Volontariato, di promozione sociale, Gruppo Contoterzisti, le Associazioni Agricole di categoria, le attività commerciali, il Club Fiat 500 Italia e il Vespa Club. In occasione delle Giornate del Riso e nelle due settimane successive, i ristoranti del territorio Jolandino proporranno ai clienti un menù a base di riso del Delta del Po.

Le Giornate del Riso hanno il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Ferrara, delle Camere di Commercio di Ferrara e Rovigo, dell’Ente Nazionale Risi e dell’Associazione Risicoltori del Delta del Po.

Per informazioni: Comune di Jolanda di Savoia 0532.396.515 fax 0532.396.522 e-mail: attivita.produttive@comune.jolandadisavoia.fe.it

TERRA E MARE A LIDO ESTENSI 4 E 5 SETTEMBRE 2010

FONTE: COLDIRETTI FERRARA


giovedì 19 agosto 2010

COLDIRETTI FERRARA: CON MALTEMPO GIÙ I PREZZI DELLA FRUTTA ESTIVA, TIMORI PER IL POMODORO




FONTE: COLDIRETTI FERRARA

Meno consumi di meloni e cocomeri, mentre si verificano speculazioni sulle pesche. Rischia di fermarsi la raccolta del pomodoro che ha già visto un crollo produttivo del 20%.

Insieme con le temperatore vanno giù anche i prezzi all’origine delle produzioni agricole. E’ quanto afferma Coldiretti, sottolineando che il maltempo, che ha colpito il ferrarese e le altre province emiliano romagnole a cavallo di Ferragosto, ha provocato un generale abbassamento delle temperature, con forti ripercussioni sul mercato della frutta.
Prodotti estivi per eccellenza come cocomeri e meloni, sono stati primi a subirne le conseguenze: a causa del calo della domanda i prezzi sono crollati anche del 50%. In particolare i cocomeri, che nella prima fase dell’estate spuntavano prezzi attorno a 30 centesimi di euro al chilogrammo, sono diminuiti al di sotto del dei 15 centesimi. “Un prezzo – commenta il presidente di Coldiretti Ferrara, Mauro Tonello – insufficiente a coprire i costi di produzione. Se non ci sarà una ripresa di mercato, per i produttori c’è il forte rischio di una perdita del reddito che può vanificare tutta la campagne estiva di questi prodotti”.
Prezzi alla produzione in ribasso anche per le pesche, ma in questo caso la causa va ricercata più in fenomeni speculativi che in reali fattori di mercato. “Quest’anno ci sono poche pesche e di ottima qualità – continua Tonello – il prezzo all’origine ha viaggiato fino ad ora attorno ai 50 centesimi al chilo. Con il calo delle temperature c’è stata una leggera contrazione della domanda ma non tale da giustificare il calo dei prezzi attorno ai 30 centesimi, che è invece frutto di fenomeni speculativi. Bisogna che le strutture organizzate collaborino di più per fronteggiare una crisi che ci auguriamo possa passare con la ripresa della bella stagione”:
Oltre alle difficoltà di mercato, il maltempo sta creando problemi alle attività agricole. Le abbondanti piogge stanno in particolare complicando le operazioni di raccolta del pomodoro da industria. Il calo del 20% delle produzioni, già rilevato ad inizio campagna, sembra destinato ad aumentare. Oltre ad una minore resa produttiva, gli imprenditori agricoli rischiano di dover far fronte ad un incremento dei costi di produzione proprio a causa delle difficoltà di raccolta e alla perdita di prodotto dovute alle abbondanti piogge.
La campagna di raccolta già iniziata anche per le bietole non dovrebbe subire ulteriori danni, mentre il forte vento e le grandinate che hanno flagellato ancora una volta una porzione rilevante del territorio ferrarese, potrebbero provocare danni seri al mais ed al sorgo. Nonostante le reti di protezione per la grandine (peraltro in diverse aziende divelte dalla furia del temporale) il forte vento potrebbe aver ulteriormente decimato le pere, in particolare le Abate, già in crisi produttiva a causa dell’anomalo andamento climatico di questo 2010.
Le aziende interessate da fenomeni atmosferici calamitosi oltre alla denuncia alla propria compagnia di assicurazione possono contattare gli uffici Coldiretti Ferrara per richiedere anche lo sgravio dalle imposte sui redditi se il danno stimato, in aggiunta alle piogge eccezionali dei mesi di maggio e giugno scorsi, è maggiore del 30% della PLV aziendale ordinaria. La domanda deve essere presentata entro il 20 settembre 2010.

mercoledì 18 agosto 2010

Giornate del Riso a Jolanda di Savoia




FONTE: Comune di Jolanda di Savoia

28/29 agosto e 4/5 settembre 2010
Tutto pronto per la XV edizione delle
Giornate del Riso a Jolanda di Savoia (Fe)

Fervono i preparativi per la XV edizione delle Giornate del Riso a Jolanda di Savoia (Fe). L’evento che richiama anno dopo anno sempre maggior pubblico è legato alla valorizzazione del riso – la sua coltivazione rivela un’antica tradizione, prima della bonifica di questi territori era l’unica cultura adatta a queste terre paludose - che dallo scorso anno vanta il riconoscimento IGP europeo.

Le Giornate del Riso si svolgeranno quest’anno in quattro giornate, due fine settimana: sabato 28 e domenica 29 agosto, sabato 4 e domenica 5 settembre. Il programma ricco e vario – convegni, esibizioni, raduni, mostre, musica, intrattenimenti, stand gastronomico, aree espositive - è scaricabile dal sito del Comune di Jolanda www.comune.jolandadisavoia.ferrara.it nella sezione “vivi Jolanda – news eventi”.

Da non perdere i menù degli chef Riccardo Vecchi (28 e 29 agosto) e Mauro Spadoni (4 e 5 settembre) al Ristoriso! Apertura pranzo e cena per tutti coloro che voglio degustare il Riso del Parco del Delta ... dall’antipasto al dolce!

Durante le Giornate sarà possibile visitare le mostre di pittori e artisti del territorio e il parco divertimenti per i più piccoli “Bimbolandia”.

L’evento è organizzato dal Comune di Jolanda di Savoia in collaborazione con le Associazioni locali di Volontariato, di promozione sociale, Gruppo Contoterzisti, le Associazioni Agricole di categoria, le attività commerciali, il Club Fiat 500 Italia e il Vespa Club. In occasione delle Giornate del Riso e nelle due settimane successive, i ristoranti del territorio Jolandino proporranno ai clienti un menù a base di riso del Delta del Po.

Le Giornate del Riso hanno il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Ferrara, delle Camere di Commercio di Ferrara e Rovigo, dell’Ente Nazionale Risi e dell’Associazione Risicoltori del Delta del Po.

Per informazioni: Comune di Jolanda di Savoia 0532.396.515 fax 0532.396.522 e-mail: attivita.produttive@comune.jolandadisavoia.fe.it

ANAGRAFE DEGLI EQUIDI: IN ARRIVO I CONTROLLI



QUI POTETE LEGGERE IL DETTAGLIO DELLE INDICAZIONI PER LA REGOLARIZZAZIONE

venerdì 13 agosto 2010

AGRITURIST FERRARA: FERRAGOSTO SODDISFACENTE NEGLI AGRITURISMI MA CALA IL REDDITO AZIENDALE

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Agriturist Ferrara, Associazione agrituristica di Confagricoltura, rileva per il Ferragosto un miglioramento delle presenze rispetto ai segnali critici registrati nel mese di luglio: da un’indagine sommaria svolta tra gli agriturismi del ferrarese emerge che rispetto all’anno scorso si registrerà una flessione delle presenze, anche se in maniera molto più contenuta di quanto si registra a livello nazionale. Segno che laddove sono stati proposti nuovi servizi o si è svolta un’accurata politica di marketing, alcuni risultati si ottengono.
“La domanda per il periodo ferragostano c’è – osserva il Presidente Pier Carlo Scaramagli. speriamo che le tante richieste d’informazione pervenute si concretizzino al più presto. Occorre comunque tener presente che il reddito medio delle aziende, per effetto dell’incremento dell’offerta, del congelamento dei prezzi e dell’incremento dei costi di gestione, subirà un taglio del 10%.
“La situazione del turismo – prosegue il Presidente dell’Associazione ferrarese - continua comunque ad essere critica; siamo in presenza di una sensibile riduzione dei vacanzieri, con particolare riguardo alla clientela estera”.
“L’agriturismo, diversamente da altri comparti, conserva sostanzialmente la propria quota di mercato, ma risente inevitabilmente della crisi economica generale. Occorre invertire immediatamente la tendenza negativa del turismo italiano altrimenti l’anno prossimo rischiamo di riproporre i falsi ottimismi che hanno caratterizzato il 2010”.
“Occorre - conclude Pier Carlo Scaramagli - una robusta politica di sostegno al settore che vada oltre l’improvvisazione di questi ultimi anni e sia proiettata nel lungo periodo: riduzione subito dell’IVA sui servizi turistici per restituire competitività alle imprese; adeguato finanziamento all’ENIT per la promozione verso l’estero; un accordo fra Stato, Regioni e Organizzazioni di categoria per attivare un grande programma di formazione degli operatori orientato soprattutto a migliorare la comunicazione individuale attraverso i portali web. E’ importante che tutti concorrano a promuovere le straordinarie attrattive del territorio italiano e quello ferrarese non è da meno, con tutte le sue peculiarità culturali, ambientali, gastronomiche e paesaggistiche Non è più sufficiente infatti vendere posti letto, la clientela ora cerca altro”.

giovedì 12 agosto 2010

L’UFFICIO PAGHE DI CONFAGRICOLTURA FERRARA APERTO NELLA SETTIMANA DI FERRAGOSTO

FONTE: CONFAGRICOLTURA FERRARA

Confagricoltura Ferrara informa che nella settimana dal 16 al 20 agosto prossimi tutti gli Uffici della Sede Centrale e di Delegazione dell’Organizzazione rimarranno chiusi per ferie, per riaprire regolarmente da lunedì 23 agosto. Farà eccezione l’Ufficio Paghe della Sede di via Bologna 637/b Chiesuol del Fosso, che sarà aperto al pubblico per tutta la settimana, dalle 8 alle 14.
Rimarranno aperti al pubblico, ma solamente per effettuare le operazioni di assunzione e cessazione dei rapporti di lavoro degli operai agricoli, anche gli Uffici di Delegazione di Copparo e di Portomaggiore, nei giorni di martedì 17, mercoledì 18 e venerdì 20, dalle ore 8 alle ore 14.

mercoledì 11 agosto 2010

COLDIRETTI FERRARA: UFFICI CHIUSI TRA IL 16 ED IL 20 AGOSTO. ASSICURATO IL SERVIZIO PER ASSUNZIONI E INFORTUNI SUL LAVORO.

Fonte: Coldiretti Ferrara

Consueta chiusura degli uffici per ferie comuni del personale anche a Coldiretti, che nei giorni tra lunedì 16 e venerdì 20 agosto osserverà la chiusura dei propri uffici sia della sede provinciale che nelle diverse zone.
Saranno comunque assicurati i servizi connessi alle assunzioni di personale e per la denuncia di infortuni sul lavoro.
Gli uffici riapriranno regolarmente con tutta la gamma dei servizi alle aziende associate da lunedì 23 agosto.

MANIFESTAZIONE CIA PER SMALTIMENTO RIFIUTI AGRICOLI

"AGLIO DI VOGHIERA DOP: DA SOGNO A REALTA'"

RICHIESTA DI SGRAVIO PER DANNI DA MALTEMPO

martedì 10 agosto 2010

COLDIRETTI FERRARA: IL CROLLO DEI RACCOLTI DI GRANO RUSSI NON PUO’ ESSERE ALIBI PER LA SPECULAZIONE



FONTE: COLDIRETTI FERRARA

Meno 20% di grano russo ma tensioni sui mercati anche per mais, orzo, riso.
Nasce FILIERA AGRICOLA ITALIANA, società gestita dagli agricoltori per contrastare la speculazione ed i rincari ingiustificati che aumentano solo la forbice tra i prezzi ai produttori e quelli al consumo.

Crolla del 20 per cento la produzione di grano in Russia per effetto del caldo e della siccità che hanno colpito anche le altre coltivazioni costringendo il centro dell’ex impero sovietico ad estendere il bando alle esportazioni in aggiunta al grano e alla farina anche al riso, l’orzo, avena e mais per garantirsi adeguate riserve interne, dal 15 di agosto alla fine dell’anno. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che mentre nelle capitale russa si soffre per lo smog, nelle campagne si contano i danni provocati dal fuoco e dall’ondata eccezionale di caldo. La maggioranza delle perdite - precisa la Coldiretti - sono dovuti alla siccità ma gli incendi che si sono diffusi anche nelle campagne fanno temere ulteriori perdite di produzione. Dopo il crollo dell’impero sovietico le imprese agricole pubbliche sono state privatizzate con un aumento della produttività che ha fatto del mercato del grano sovietico un punto di riferimento a livello internazionale anche per gli elevati volumi di esportazione che sono stati pari a 21,4 milioni di tonnellate nel 2009, pari a oltre cinque volte la produzione italiana di grano tenero. La situazione in Russia ha acceso le speculazioni sul mercato internazionale con l’aumento dei prezzi di mais, orzo, riso e soprattutto del grano che in quasi due mesi è aumentato del 60 per cento facendo registrare il piu' rapido incremento degli ultimi trenta anni. La chiusura settimanale di venerdì scorso (6 agosto) è stata però in calo dell'8% con le quotazioni del grano per consegne a dicembre 2010 che sono scese a 7,54 dollari a bushel (0,21 euro al chilo) al Chicago Board of Trade.
Il prezzo internazionale del grano - spiega la Coldiretti - è ora comunque superiore del 60 per cento a quello dell’inizio di giugno facendo registrare il piu’ rapido incremento degli ultimi trenta anni anche se il valore è molto lontano dai massimo fatti registrare nel marzo del 2008 quando il grano ha toccato i 13 dollari per bushel.

Gli effetti cominciano a farsi sentire in Italia anche se i prezzi restano sui livelli minimi al di sotto dei costi di produzione e se il frumento tenero (per il pane) evidenzia una crescita a luglio dell’11 per cento quello duro (per la pasta) è - precisa la Coldiretti - in calo del 25 per cento rispetto allo scorso anno, secondo Ismea. L’andamento attuale dei prezzi del grano non giustifica dunque alcun rincaro in Italia sul pane o sulla pasta sia perché le quotazioni sono contenute ma soprattutto perché - sostiene la Coldiretti - il pane viene già pagato oltre 10 volte il prezzo del grano e il cui costo dipende per il 90% da fattori diversi dalla materia prima. Per fare un chilo di pane occorre circa 1 kg di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere il prodotto finito.
”L’Italia è fortemente dipendente dall’estero - sottolinea il Presidente di Coldiretti Ferrara, Mauro Tonello – con importazioni di circa 4 milioni di tonnellate di frumento tenero che coprono circa la metà del fabbisogno essenzialmente per la produzione di pane e biscotti mentre 2 milioni di tonnellate di grano duro arrivano in un anno in Italia per coprire oltre il 30 per cento del fabbisogno per la pasta. In altre parole è fatto con grano importato dall'estero un pacco di pasta su tre e circa la metà del pane in vendita in Italia. Si tratta del risultato delle scelte poco lungimiranti fatte nel tempo dall'industria italiana che - continua Tonello - ha preferito fare acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da "spacciare" come pasta o pane Made in Italy, per la mancanza dell'obbligo di indicare in etichetta la reale origine del grano impiegato. Il risultato è che in Italia si è verificato un calo delle superfici coltivate dell’1 per cento per il grano duro destinato alla produzione di pasta e del 5 per cento per quello tenero per il pane secondo il bollettino Agrit del Ministero delle Politiche Agricole, determinato dai bassi prezzi riconosciuti ai coltivatori italiani che sono al di sotto dei costi di produzione”.
Per contrastarle queste logiche è nata la piu’ grande società di europea di trading dei cereali di proprietà degli agricoltori, varata a luglio, che - riferisce la Coldiretti - ha il compito di gestire oltre 20 milioni di quintali di prodotto tra grano duro destinato alla produzione di pasta, grano tenero per il pane, girasole e soia, esclusivamente di origine italiana e garantiti non ogm. La società denominata “Filiera Agricola Italiana” è partecipata da 18 Consorzi Agrari, 4 cooperative, 2 organizzazioni dei produttori, una società di servizi di Legacoop e Consorzi Agrari d’Italia e ha il compito di gestire la contrattualistica nella coltivazione e nella commercializzazione dei seminativi prodotti in tutto il paese.

lunedì 9 agosto 2010

Le previsioni di produzione di pere e mele

Presentate nei giorni scorsi a Kiew – Ucraina stimano nell’Unione Europea la raccolta più bassa di pere degli ultimi 10 anni.


FONTE: COGECA

Paolo Bruni, nel suo ruolo di Presidente della COGECA (la Confederazione che rappresenta 40.000 cooperative dell’UE) commenta le previsioni di produzione per la prossima raccolta di pere e mele : “ I vari momenti negativi sul piano climatico sia invernale (con minime a meno 20/25 gradi in diversi paesi del centro Europa) che primaverile (freddo e pioggia in quel periodo) hanno inciso pesantemente sulla produzione che nel caso delle pere sarà la più bassa degli ultimi 10 anni”

Nel dettaglio questa la sintesi per le due varietà:

PERO

Produzione totale prevista in campo in Europa per il 2010: 2.155.000 tonnellate, alla quale va aggiunta quella stimata per Austria, Slovenia, Cipro e Lussemburgo, per un totale complessivo di 2.332.050. Una percentuale di -17,8% rispetto allo scorso anno. Produzione (anche se stimata) che porterebbe la quantità al livello più basso degli ultimi 10 anni. Si pone al di sotto della media del periodo 2007/2009 di 12 punti percentuali.

Solamente la Spagna, tra i maggiori paesi produttori, prevede una produzione maggiore con +3%.

Emergono al contrario elevate riduzioni in rapporto alla scorsa campagna in particolare in Italia (-24%), Portogallo (-40%), Belgio (-26%) ed in misura minore in Francia (-14%) ed Olanda (-11%).

MELO

A livello comunitario la produzione di mele si posiziona su circa 9.800.000 tonnellate, inferiore dell’ 11% nel confronto con il 2009 ed inferiore del 7% sulla produzione media del triennio 2007/2009.

Tutti i principali Paesi produttori flettono rispetto alla precedente annata, il calo è particolarmente rilevante soprattutto in Polonia con –24% rispetto al 2009, il Belgio scende del 27%, la Germania del 17%, mentre un calo più lieve si nota in Italia e Francia che flettono rispettivamente -3% e -4% con una produzione appena sotto la media del periodo.

Guardando i numeri, i problemi maggiori sono stati subiti dalla Polonia che da diverso tempo rappresenta il primo produttore Europeo.

In controtendenza la produzione spagnola attesa in rafforzamento di 7 punti percentuali rispetto al deficitario 2009.

Concludendo Bruni sottolinea: “Oltre alla scarsa produzione va ricordato che i produttori europei hanno compiuto enormi sforzi imprenditoriali ed economici per garantire al consumatore frutti sani con la massima sicurezza alimentare e prodotti con tecniche a basso impatto ambientale. Per quanto riguarda l’Italia che rimane leader nell’ortofrutta in Europa, ciò è stato confermato anche dai dati recentemente presentati dal Ministero della Salute dai quali emerge che su 4595 campioni esaminati il 99,2% è risultato regolare”.

Agricoltori per l’ambiente: il diritto ad un corretto smaltimento dei rifiuti

FONTE: CIA FERRARA

"Smaltire in regola non puo’ essere un desiderio, deve diventare una possibilità"

E’ questo il messaggio dell’iniziativa degli agricoltori della CIA che sabato hanno manifestato a Poggio Renatico per avere risposte sul delicatissimo tema dei rifiuti agricoli.
Mezzi agricoli schierati , cartelli con slogan ambientali e bandiere verdi al vento ovunque, per la civile protesta degli agricoltori ferraresi organizzata dalla CIA di Ferrara, alla quale hanno aderito anche agricoltori di altre associazioni , di sabato 7 Agosto davanti all’isola ecologica della CMV di Poggio Renatico.

Non “CONTRO” ma “PER” , non una semplice protesta ma un giusta richiesta di poter smaltire in regola i rifiuti pericolosi provenienti dalle campagne nel massimo rispetto per l’ambiente.
"E’ una manifestazione PER il rispettodell’ambiente, da parte di una categoria che e’ seria e sensibile su questo tema. La richiesta e’ quella di avere un servizio importante per gli Agricoltori, per i cittadini e per l’ambiente, sensibilizzare CMV ad attuare l’accordo di programma che Provincia, Gestori e Organizzazioni Agricole, hanno gia’ sottoscritto.
L’accordo consentirebbe alle Aziende Agricole di conferire , stoccare e trasferire ai centri di recupero, i rifiuti speciali quali Oli di scarto, plastica, filtri e batterie esauriti, il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente in cui tutti noi viviamo e in cui i nostri figli cresceranno" queste le parole del presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori Dottor Mauro Ferrari.

"Ci e’ riconosciuta per legge come aziende agricole, la possibilita’ di smaltire piccole quantita’ di rifiuti e salvaguardare l’ambiente in cui tutti viviamo, non siamo disposti a rinunciarvi per mancanza del servizio" e’ stata la ferma posizione del presidente intercomunale Andrea Bandiera.

Ad ascoltare e sostenere le richieste degli agricoltori ferraresi, gli assessori all’Ambiente provinciale, Giorgio Bellini e comunale, Rita Pareschi.
"Faremo pressione su CMV perche’ possa dare a breve delle risposte. Nella nostra azione per una gestione di qualita’ della raccolta differenziata il settore agricolo gioca un posto importante dal punto di vista dimensionale e quantitativo e puo’ contare sulla volonta’ dei suoi imprenditori qui’ rappresentati, di farsi protagonisti della corretta gestione dei rifiuti" quanto sottolineato dall’Assessore Giorgio Bellini di Ferrara
"Questa iniziativa civile, riuscita e partecipata, dimostra quanto sia sentita la necessita’ di avere un servizio ambientale. E’ fondamentale che la situazione si sblocchi entro settembre lavoreremo tutti in tale direzione. A Poggio Renatico abbiamo ottenuto lusinghieri risultati sui rifiuti urbani e terremo molto ad avere un riscontro altrettanto significativo sui rifiuti speciali" quanto dichiarato dall’assessore Rita Pareschi di Poggio Renatico.

Considerato il giorno e l’orario del presidio molto ascendente ha avuto anche sui cittadini.
La gente in transito lungo la strada notando il presidio e le bandiere al vento , incuriosita , si e’ fermata a chiedere informazioni e dettagli. Spiegati i nobili motivi e le esigenze , i cittadini non hanno esitato a condividere, unendosi al gruppo le ragioni degli agricoltori ferraresi.

DIRETTIVO CONFAGRICOLTURA FERRARA: UNA BOLLA SPECULATIVA IL RIALZO DEI PREZZI DEL GRANO

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Con il Consiglio Direttivo tenutosi in mattinata si è concluso l’iter procedurale per il rinnovo delle Cariche Sociali di Confagricoltura Ferrara per il triennio 2010/2012. La nuova Giunta Esecutiva risulta ora così composta: Presidente, Nicola Gherardi; Vice Presidenti: Cavicchi Raffaella, Crosara Roberto e Scaramagli Pier Carlo; Tesoriere: Massimo Marchetti; Componenti Giunta Esecutiva: Bergami Albano, Fenati Luigi, Finessi Leonardo, Guidi Mario e Sarto Graziano.
Introducendo i lavori, il Presidente Gherardi, tra i tanti temi affrontati, si è soffermato sull’andamento del prezzo dei cereali, in particolare per il grano tenero.
“Le fiammate dei prezzi del grano tenero sui mercati “futures” – ha sostenuto il Presidente degli imprenditori agricoli ferraresi – per la minor produzione di grano in Russia e nei Paesi del Mar Nero e le decisioni del governo russo di bloccare le esportazioni, sta rendendo molto nervosi i compratori internazionali e sta favorendo il gioco di chi specula con i derivati sui mercati a termine”.
“In Europa la fiammata dei prezzi sta interessando, sia pure in misura minore, anche le altre commodities granarie, orzo e mais. Nessun impatto significativo, invece, sul grano duro, i cui prezzi sulle borse merci di riferimento italiane e francesi registrano solo leggeri rialzi in linea con il normale andamento del mercato post-raccolta”.
“Le quotazioni dei cereali di questi giorni – ha proseguito il Presidente – confermano ciò che Confagricoltura sta segnalando da tempo: la volatilità dei prezzi sta divenendo una caratteristica strutturale del mercato delle materie agricole”.
“Non ci sono al momento le condizioni – ha messo in guardia Nicola Gherardi - per ritenere che siamo di fronte ad una nuova fiammata dei prezzi come nel 2007-08. Allora la disponibilità di grano tenero era molto inferiore all’attuale, con scorte di gran lunga inferiori e una produzione ai minimi storici del decennio. Oggi la crisi non è globale, ma è limitata all’area del Mar Nero. Nel resto d’Europa e oltre Atlantico il grano non manca”.
“I rialzi di questi ultimi giorni non possono però far sottacere alcune situazioni: il cattivo andamento meteorologico verificatosi nella corrente annata che ha comportato una forte riduzione della produzione cerealicola ed una dinamica dei prezzi alla produzione che ha comportato il calo vertiginoso del prezzo dei cereali (-32%) a fronte di costi di produzione in continuo rialzo. Quindi le stime definitive non possono che essere rimandate al termine della campagna agraria”.
“La corsa dei prezzi potrebbe rallentare già con l’inizio dell’inverno – ha detto ancora il presidente di Confagricoltura Ferrara- sulla scorta delle previsioni di semina autunnale dei cereali, e arrestarsi all’inizio del nuovo anno. Questo sempreché la bolla speculativa non scoppi prima, non potendosi escludere prossimamente una massiccia presa di profitto, ovvero un’ondata di vendite dei contratti, da parte di chi sta speculando con i derivati sulle commodities”.
“Nel nostro Paese – ha concluso Gherardi - abbiamo bisogno di filiere leggere ma organizzate, creando i presupposti per relazioni tra gli attori che assicurino rapporti contrattualmente soddisfacenti. L’interesse dei produttori agricoli, infatti, è quello di stringere forti rapporti di collaborazione con i trasformatori e venditori per mettere al riparo i consumatori da chi gioca sulla loro e nostra pelle”.

Energia: Dal Gruppo COPROB nasce AgroEnergia IZ S.p.A.

FONTE: COPROB

Con la costituzione della nuova società, si realizza la prima fase del nuovo riassetto del Gruppo bolognese e si avvia la sua diversificazione.

Bologna, 7 agosto 2010 – Secondo quanto deliberato dai Consigli di Amministrazione di COPROB ed Italia Zuccheri SpA lo scorso 29 luglio, è divenuta operativa la scissione di Italia Zuccheri SpA, con la costituzione di AgroEnergia IZ SpA, società controllata al 100% da COPROB.

AgroEnergia IZ S.p.A. può contare su un capitale sociale interamente versato di 25 milioni di euro. La nuova società, oltre a valorizzare il patrimonio immobiliare del Gruppo, ha come obiettivo primario la diversificazione produttiva dello stesso. AgroEnergia IZ S.p.A. gestirà, infatti, il piano di sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili – con investimenti previsti per 150 milioni di euro – e, quindi, i progetti di riconversione degli ex zuccherifici con la conseguente realizzazione di centrali alimentate da biomasse agricole provenienti da filiere locali. Detiene perciò il 60% di Domus Energia Srl, la recente società costituita insieme a Eco Spark, che già ha ottenuto l’autorizzazione per la realizzazione di una centrale elettrica da fonti rinnovabili presso il sito dell’ex zuccherificio di Finale Emilia (MO).

Con questa operazione societaria, COPROB – grazie anche ai suoi quasi 5.000 soci agricoltori - diviene un importante attore nella costituzione di nuove filiere agricole locali, capaci sia di annoverare, tra le colture praticate, anche nuove coltivazioni per la produzione di energia, sia di utilizzare, a tal fine, sottoprodotti derivanti dalle tradizionali colture.

A seguito del consiglio d’amministrazione del 5 agosto sono stati eletti i vertici di AgroEnergia IZ SpA che vedono alla presidenza Claudio Gallerani e alla vice presidenza Piero Cavrini, mentre Stefano Montanari è stato eletto Amministratore Delegato.

La scissione di Italia Zuccheri SpA rappresenta anche la prima fase del più complessivo riassetto del Gruppo che si perfezionerà nel corso del 2011 con l’assunzione da parte di COPROB SCA dell’intera capacità produttiva relativa al core business zucchero.

“Questa operazione – ha commentato Claudio Gallerani Presidente di COPROB e AgroEnergia IZ SpA – ci consente di proseguire nel nostro piano di sviluppo in settori collaterali, ma fortemente integrati al nostro core business aziendale che rimane la produzione dello zucchero da bietole. La creazione di AgroEnergia IZ SpA riconferma l’impegno assunto dal Gruppo nella produzione di energia da fonti rinnovabili e dimostra la volontà di investimento in progetti innovativi con una visione su scala nazionale.”

venerdì 6 agosto 2010

CALAMITA’ ATMOSFERICHE 2010: ENTRO IL 20 SETTEMBRE LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI SGRAVIO FISCALE

FONTE: COLDIRETTI FERRARA

In conseguenza degli eccessi di pioggia dei mesi di maggio e giugno è possibile presentare, nel caso di danni non inferiori al 30% della propria produzione ordinaria, domanda di sgravio fiscale per le imposte sui redditi dominicali ed agrari, all’Agenzia del Territorio di Ferrara.

Le aziende agricole che hanno subito danni alle produzioni aziendali in conseguenza delle piogge eccezionali dei mesi di maggio e giugno 2010, possono presentare all’Agenzia del Territorio (ex Catasto) domanda di sgravio fiscale per le imposte sui redditi agrari e dominicali.
Le richieste in oggetto devono pervenire entro e non oltre il prossimo 20 settembre, utilizzando i moduli disponibili presso gli Uffici Zona Coldiretti di tutta la provincia, purchè il danno non sia inferiore al 30% della PLV ordinaria dell’azienda. Sullo stesso modello di richiesta di sgravio potranno essere indicate eventuali altre avversità subite (es. grandine).

Al via la Campagna Saccarifera 2010/2011

FONTE: COPROB

Il Gruppo COPROB si presenta con circa 34.000 ettari contrattati, pari a quasi 2 milioni di tonnellate di bietole conferite da 4.460 bieticoltori.

Bologna, 6 agosto 2010 – Il Gruppo COPROB, leader nazionale nella produzione di zucchero (56% di quota), ha iniziato il 2 agosto la campagna saccarifera nel proprio stabilimento di Minerbio (BO), mentre a Pontelongo (PD) comincerà il 10 agosto.
I 4.460 bieticoltori emiliani e veneti conferiranno alle fabbriche di COPROB e Italia Zuccheri circa 2 milioni di tonnellate di bietole provenienti da un seminativo di quasi 34.000 ettari, di cui 18.000 nella zona a sud del Po. La campagna 2010/2011, dunque, conferma sostanzialmente le contrattazioni di quella precedente, con la sola differenza di un leggero calo nelle produzioni di radici dovute al protrarsi delle avverse condizioni climatiche di inizio anno.
Aumenta, invece, il numero dei soci che conferiranno la materia prima, che passa dal 51% dei conferenti totali del Gruppo della precedente campagna all’attuale 62%, pari a circa 2.800 aziende.
La campagna appena iniziata conferma l’incremento, sull’intero comprensorio, dell’utilizzo dei caricatori sterratori (61% degli ettari totali, +8% rispetto alla precedente campagna) che nella campagna 2009/2010 ha dato importanti risultati in termini di basso apporto di terre fini e infestanti alle fabbriche.

“Si tratta di una campagna incoraggiante, con la maggior parte delle barbabietole in buono stato e sufficientemente idratate grazie anche alle piogge cadute nell’ultima settimana che hanno allentato la morsa delle alte temperature. – afferma Marco Marani Direttore Agricolo di COPROB che continua – La campagna 2010 si presenta con leggero ritardo rispetto all’anno scorso in conseguenza delle ritardate semine. In questa fase iniziale il peso delle barbabietole a volte non risulta essere elevatissimo anche se le buone polarizzazioni consentiranno di raggiungere una produzione di saccarosio per ettaro nella norma, fattore che renderà la PLV (Produzione lorda vendibile) della prima parte di campagna interessante per gli agricoltori.”

A Minerbio il ricevimento delle bietole ha avuto inizio gradualmente al fine di testare il nuovo sistema di scarico, primo in Italia, ma in uso da anni nel resto d’Europa. Il piazzale piatto consentirà di raddoppiare il numero di mezzi scaricati nell’arco di un’ora.

“Questa innovazione tecnologica – afferma Riccardo Casoni Direttore Industriale di COPROB – consente al Gruppo di avvicinarsi sempre più al livello impiantistico dei migliori stabilimenti europei. Ci permette inoltre di sveltire le operazioni di scarico e conseguente sosta dei trasportatori.”

Anche Pontelongo sarà soggetto ad un inizio graduale in considerazione dei rilevanti investimenti di rinnovamento degli impianti (50 milioni di euro, concentrati prevalentemente tra il 2008 e la fine del 2009) messi in atto per affrontare la sfida del nuovo mercato dello zucchero.

mercoledì 4 agosto 2010

PRESENTATA LA PASTA A MARCHIO "VALLI DEL GRANO"

RIVIERA BEACH GAMES E SAPORI AL LIDO DI VOLANO GRANDE SUCCESSO IN PIAZZA DEI DAINI PER LE “OLIMPIADI DEI SAPORI”



FONTE: SAPORI DA MARE

Grande successo, venerdì scorso a Lido di Volano, per il connubio fra Riviera Beach Games e Sapori proposto da SaporiDaMare, il tour itinerante di presentazione e promozione delle 17 Perle del Ferrarese promosso con il contributo ed il patrocinio di Provincia, Camera di Commercio e Comune di Comacchio. Dopo gli appuntamenti pomeridiani con Babydance e Maninpasta che hanno permesso ai mini-atleti di riscaldare i muscoli, numerosissimi sono stati i grandi e piccini che in serata si sono dati appuntamento nella piccola e suggestiva piazza dei Daini per ‘celebrare’ le Olimpiadi dei Giochi da Spiaggia, ispirandosi all’epopea di Giochi Senza Frontiere ma naturalmente rivisitata in chiave gastronomica. Ecco allora che, sotto la supervisione di Daniele De Leo, il presentatore della serata, e del giudice-arbitro Riccardo Casotti, le Anguille, le Vongole e gli Asparagi – questi i nomi delle tre squadre partecipanti – si sono date battaglia in una curiosissima serie di giochi: dal golf-melone al conserva-carote, per proseguire con il lancio dell’aglio ed il riso-tennis e concludere le competizioni con un’appassionante sfida a gratta-cocomero. Chi ha vinto? La classifica parlava chiaro, ma i premi sono stati equamente divisi fra tutti i partecipanti.

lunedì 2 agosto 2010

Agrea raggiunge la soglia di sicurezza per i pagamenti del Programma di sviluppo rurale e le scadenze previste per la Domanda Unica 2009

FONTE: GIUNTA REGIONALE EMILIA - ROMAGNA

Rabboni: "Un ottimo risultato a sostegno delle aziende in difficoltà"

Bologna - I pagamenti effettuati nel 2010 da Agrea, l’rganismo pagatore regionale, sul Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (Psr) hanno raggiunto 71 milioni di euro. Questo traguardo consente alla Regione Emilia-Romagna di superare, con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre, la soglia di sicurezza necessaria per evitare il “disimpegno automatico”, ossia la decurtazione delle risorse comunitarie non impegnate entro un determinato periodo di tempo introdotta dall’Unione europea.
“Siamo di fronte a un risultato certamente positivo - sottolinea per l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni - che, oltre a preservare le risorse attribuite alla nostra Regione, potrà consentire in futuro di accedere a eventuali riparti di disponibilità aggiuntive. Agrea, unitamente ad altri attori del sistema, è stata in grado di mantenere un significativo supporto finanziario alle imprese agricole in un periodo caratterizzato da gravi problemi di mercato. La recente approvazione di 67 progetti di filiera, per i quali sono previsti investimenti pubblici per oltre 106 milioni di euro, contribuirà sicuramente a incrementare il livello dei pagamenti. A questo riguardo voglio ricordare a tutti i beneficiari che potranno richiedere un anticipo pari al 50% del contributo concesso”.
Agrea ha inoltre comunicato che, a valere sulla Domanda Unica 2009, sono stati liquidati circa 350 milioni di euro (oltre il 98% delle richieste ritenute ammissibili al pagamento) con un incremento del 7% sulla somma pagata rispetto all’anno precedente. Questo risultato, raggiunto nelle scorse settimane, ha consentito di rispettare la scadenza del 30 giugno stabilita dall’Unione europea.

Pomodoro cinese e prosciutto olandese: made in Italy in pericolo



FONTE: www.estense.com

Il concentrato asiatico copre il 10% della produzione nazionale, due crudi su tre sono di origine estera (ma pochi lo sanno)

Il pomodoro cinese, il prosciutto crudo italiano ‘olandese’, i totani che di Italiano hanno solamente l’ultima fase di lavorazione. Tre prodotti che fino a qualche decennio fa erano orgoglio tricolore, ora impallidiscono sotto un’economia evidentemente finalizzata unicamente al risparmio (ma sarà vero risparmio?) e che non vede nella valorizzazione dei prodotti nostrani una fonte per uscire dalla crisi e su cui continuare a imperniare il futuro.

Ma andiamo con ordine. Il caso mozzarelle blu è solamente la punta di un iceberg ben più profondo e corposo, che fa scalpore più per la pericolosità del fatto in sé per le modalità in cui avviene.
Ma c’è un mondo che passa inosservato ogni giorno ma che pian piano erode quello che era un substrato solido e ben ancorato, chiamato made in Italy. Fatto di frutta e verdura di stagione che per chi ha vissuto il Ferrarese parla di pomodori in agosto, gustosi meloni da tutto il territorio provinciale, fagioli freschi sgranati nelle aie in estate, stesso dicasi per i piselli, ed ancora cocomeri del Basso Ferrarese in agosto. Per non parlare dei salumi e salami ‘casalinghi’ prodotti in compagnia nelle aie poco prima di Natale.

E oggi? Le etichette per la maggiore riportano le scritte “made in China”, “made in Taiwan”, con accostamenti tra la natura del prodotto e la cultura agricola del paese da brividi.
Ultimi casi scoppiati in ordine di tempo il mercato cinese del pomodoro e i prosciutti crudi italiani… nord europei.
Per quanto concerne la rossa verdura, con 82 milioni di chilogrammi (10% della produzione nazionale) risulta essere la prima voce dell’export agroalimentare cinese in Italia, come riferito qualche mese fa da Coldiretti.
Le conseguenze sono scontate. La situazione del mercato dei derivati del pomodoro, mostra tra il dicembre e il febbraio scorso una forte crescita delle importazioni di concentrato triplo dalla Cina nell’Unione Europea che tendono quasi a triplicare (+174%), con una forte riduzione dei prezzi industriali (-15%, con una punta di -30% rispetto a prodotti similari statunitensi) che trascina verso il basso il valore di tutti i derivati comunitari.

Ancora. In Italia alla parola prosciutto crudo si associano allevamenti che immaginiamo sorgere floridi in Emilia Romagna (terra del Prosciutto di Parma), in Toscana, in Friuli (culla del San Daniele), mentre l’ultimo presidio dei rappresentanti Coldiretti al Brennero ha portato alla scoperta di un carico di cosce provenienti dall’Olanda, destinate ad uno stabilimento Modenese per la lavorazione.
Sugli scaffali dei negozi italiani infatti – riferisce Coldiretti – ben due prosciutti su tre provengano da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna, senza che questo venga chiaramente indicato in etichetta, anzi, l’uso di indicazioni fuorvianti come “Di Montagna” e “Nostrano” spesso ingannano il consumatore sulla reale origine di ciò che mangia. Il tutto aggravato dalla quantità di prosciutto già affettato, venduto in vaschette preconfezionate, la cui origine è il più delle volte ignota, anche se il consumatore magari crede di acquistare vero prosciutto italiano. C’è da chiedersi – sottolinea Coldiretti – quanti consumatori si siano mai accorti di star mangiando prosciutto estero.
La mancanza di trasparenza danneggia sia i consumatori sia gli allevatori italiani, che sempre più spesso chiudono le loro imprese: nella sola Emilia Romagna, nel 2001 – continuano le analisi Coldiretti – operavano più di 1.300 allevamenti di maiali, calati oggi a meno di mille. C’è il rischio concreto di estinzione degli allevamenti regionali e con essi dei prodotti di qualità che ne derivano”.

Ma, è possibile difendersi dal finto made in Italy? Alla luce dei fatti, la prima vera difesa sarebbe la conoscenza, ovvero sapere come e con cosa sono assemblati i vari prodotti, per poter effettuare una scelta consapevole.
Abbiamo chiesto lumi in merito alla sede Coldiretti di Ferrara, dove hanno fatto il punto della situazione Mauro Tonello, presidente della sezione estense, ed il vice Riccardo Casotti.

In primis: esiste una lista – ufficiale o ufficiosa – relativa ai prodotti potenzialmente a rischio che troviamo quotidianamente in vendita?
“Non esiste una lista ufficiale o ufficiosa di prodotti a rischio. Premesso che vigilanza ed i controlli spettano agli organi competenti (dai NAS, ai carabinieri anti frode, alle guardie forestali, ai servizi di vigilanza Usl, ecc.) come associazione di produttori agricoli abbiamo denunciato che vengono venduti prodotti che si fregiano del marchio made in Italy o di nomi italiani ma che troppe volte non sono prodotti con materie prime italiane. Purtroppo la gamma è molto vasta, in alcuni casi si tratta di alcuni componenti, in altri invece è l’intero prodotto a non essere affatto di provenienza nazionale e quindi a sottrarre reddito ai produttori italiani per la parte agricola. In alcuni casi si può parlare di mancata trasparenza, cosa alla quale come Coldiretti chiediamo di porre fine con una normativa chiara sull’obbligo di indicare in etichetta l’origine della materia prima agricola di tutti gli alimenti. Poi si potranno fare le scelte più opportune, ma forse si potranno anche capire meglio certi prezzi troppo bassi di prodotti anche blasonati”.


Confezioni di pomodoro con etichette che richiamano prodotti italiani ma in realtà di produzione cinese

Il pomodoro cinese è forse l’emblema di un’economia che ambisce al declino…
“Il nostro allarme riguarda anche il fatto che vengono importate materie prime che diventano non solo made in Italy nelle fabbriche dove si inscatolano o confezionano e basta, ma che è necessario vengano maggiormente controllate riguardo le caratteristiche qualitative: l’evidenza del ritrovamento di pomodoro trasformato cinese, non solo contraffatto per assomigliare ad un prodotto italiano, ma anche pericoloso o comunque scadente, non riguarda solo il problema di una concorrenza scorretta per i produttori italiani, ma di salubrità per i consumatori.
Di qui la difficoltà o meglio impossibilità nel determinare liste di prodotti in vendita potenzialmente rischiosi. E’ secondo noi utile prestare la massima attenzione di fronte a prodotti dal prezzo troppo basso in relazione alle materie prime di origine, di fronte a nomi di fantasia che richiamano luoghi italiani o nomi della tradizione ma che in etichetta non dichiarano l’origine delle materie prime e che si nascondono dietro sigle di stabilimenti di produzione senza dire chiaramente il luogo”.

Il Ferrarese è a rischio di qualche bufala in particolare?
“Non ci sono quindi prodotti particolari a rischio nella nostra provincia più che nel resto d’Italia, ma nemmeno meno. Il consiglio, anzi l’esigenza è quella che i consumatori imparino a leggere l’etichetta, che dovrebbe essere però resa più leggibile e comprensibile, rendendo obbligatorio indicare l’origine del prodotto a partire dall’azienda agricola e dall’allevamento”.

Il presidio al Brennero di inizio luglio a quali conclusioni ha portato?
“L’iniziativa del Brennero ci consegna un bilancio purtroppo sconfortante, nulla o poco è cambiato dall’anno scorso, salvo che diversi camion anziché transitare su strada sono stati caricati su treno per evitare il nostro controllo e che diversi TIR hanno preferito attendere prima del valico diverso tempo per evitare controlli comunque eseguiti dalle forze dell’ordine ma che avrebbero messo in evidenza non tanto irregolarità normative o sostanziali ma di “immagine”, come latte estero destinato a caseifici rinomanti per l’italianità dei loro prodotti o prosciutti olandesi con destinazione Parma e Modena…
Altre iniziative non sono escluse, ci sembra necessario tenere alta l’attenzione ma non solo. il ritorno ai prodotti rispondenti alle reali caratteristiche potrà avvenire con maggiore serietà da parte dei trasformatori e degli industriali ma anche con regole diverse. Una l’abbiamo già detta abbondantemente: etichettatura obbligatoria dell’origine. E poi evidentemente con l’applicazione coerente e puntuale dei controlli e delle sanzioni”.


Anche gli agricoltori ferraresi al presidio del Brennero di inizio Luglio

Possibile ritornare in possesso di prodotti rispondenti a reali caratteristiche? O vista la crisi il pescare dai mercati esteri a minor costo rimarrà l’unica strada la strada più battuta?
“Altra possibilità che stiamo percorrendo e che comincia ad essere concreta è la costruzione di una filiera di prodotti agroalimentari tutta italiana e tutta agricola: pasta, formaggi, vino, ecc. provenienti solo da aziende agricole italiane, trasformate in Italia da un sistema gestito da agricoltori e controllato in modo serio e trasparente e che si rapporta direttamente con i consumatori. Lo abbiamo chiamato progetto delle filiere tutte agricole e tutte italiane ed i Punti Campagna Amica che iniziano ad essere accreditati, sia nelle aziende agricole, sia nei mercati, sia in punti vendita organizzati, sono il segno della rete che si sta costruendo, capace a nostro parere di portare trasparenza nel mercato, reddito ai produttori e buoni prodotti a prezzi equi ai consumatori”.

A quest’ultimo proposito ricordiamo che sabato, durante l’iniziativa “I tesori della campagna per i tesori della città” svolta presso il punto Campagna Amica di Coldiretti in via Canapa, è stata messa in vendita la pasta a marchio “Valli del Grano”, società del Consorzio Agrario Lombardo Veneto, il principale Consorzio italiano, aderente alla rete dei Consorzi Agrari d’Italia, ovvero la prima pasta prodotta interamente dagli agricoltori.

COLDIRETTI: CON CAMPAGNA AMICA ARRIVA LA PASTA DELLA FILIERA AGRICOLA ITALIANA. UN TESORO PER I TESORI DEL



FONTE: COLDIRETTI FERRARA

In collaborazione con il Resto del Carlino avviata una raccolta fondi attraverso la vendita promozionale di pasta della filiera agricola italiana, meloni e carote ferraresi. Alla “Castellina” di scena la qualità e la bontà.
“Mettiamo in atto un nuovo, ulteriore tassello nella costruzione della rete di imprese per la costruzione della filiera tutta agricola e tutta italiana: da oggi i consumatori ferraresi potranno trovare presso il Punto di Campagna Amica di Ferrara in via Canapa, la pasta prodotta e garantita con grano italiano.”
Lo afferma il responsabile provinciale di Campagna Amica per Ferrara, Riccardo Casotti, che è anche vice direttore di Coldiretti Ferrara, l’associazione che sta dando corpo al progetto per costruire nuove “filiere” in grado di dare maggiore redditività alle imprese agricole e prodotti di qualità e salubrità garantita, autenticamente made in Italy ai consumatori.
In occasione del lancio del nuovo prodotto che da oggi è disponibile presso il punto vendita cittadino, a due passi dal parco urbano e dalle mura, si è anche realizzato un primo passo della collaborazione con il Resto del Carlino, il quotidiano che ha condiviso l’iniziativa sfociata nella comune volontà di contribuire alla raccolta di fondi per un “tesoro della città”, ovvero il monastero di S. Antonio Polesine, celebre eremo retto dalle monache benedettine, attraverso la vendita dei “tesori della campagna”: quindi la pasta a marchio “Valle del Grano”, garantita dal Consorzio Agrario Lombardo Veneto (il maggiore d’Italia, capofila dei Consorzi Agrari d’Italia), ma anche meloni e carote “doc” di Ferrara.
Alla mattina con i sapori (offerti assaggi di pasta, di melone accompagnato dall’immancabile salame ferrarese e da fragranti coppie di pane) ha preso parte infatti anche l’azienda Angelini di Gavello di Bondeno, patria del melone di qualità, venuti a testimoniare le caratteristiche dei loro prodotti ed in generale di quelli di quel territorio particolarmente vocato per questa coltura.
Ma anche la carota del basso ferrarese, ancora fresca di scavo, è stata protagonista, contribuendo da un lato alla salute dei consumatori con tutte le vitamine e le benefiche sostanze che la caratterizzano, e dall’altro alla raccolta fondi.
“I nostri tesori – commenta Mauro Tonello, presidente provinciale di Coldiretti e vice presidente nazionale dell’organizzazione agricola – sono sia quelli che ammiriamo in città, i palazzi, le piazze, le chiese, ma anche i nostri prodotti tipici e lo stesso nostro territorio. Vanno tutti fatti conoscere ed apprezzare ma anche salvaguardati e difesi. Di qui l’idea di contribuire, per quanto modestamente, alle esigenze manifestate dalle monache di S.Antonio in Polesine, facendo conoscere nel contempo alcune produzioni di particolare qualità come meloni e carote ferraresi ma anche la pasta del Consorzio Agrario Lombardo Veneto, che è il frutto di una filiera tutta agricola oltre che molto buona”.
All’iniziativa hanno preso parte molti cittadini, alcuni già clienti abituali del Punto Campagna Amica gestito dalla cooperativa Orto Amico, altri incuriositi dalla presenza dei gazebo gialli di Coldiretti oltre che da rappresentanti di istituzioni cittadine e della provincia, in primis la senatrice Bertuzzi e l’assessore alle attività produttive di Ferrara Deanna Marescotti.
La raccolta dei fondi, attraverso l’acquisto dei prodotti agricoli, continua anche nei prossimi giorni: è sufficiente fare la spesa presso l’azienda agricola Castellina di via Canapa ed acquistare qualche confezione di pasta Valle del Grano.