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martedì 30 agosto 2011

CACCIA ALLO STORNO, OGGI IN REGIONE L'INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI AGRICOLE E VENATORIE. RABBONI SOLLECITA UN DIVERSO PARERE DA PARTE DELL'ISPRA

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia Informazione e Ufficio Stampa

Bologna - “Chiediamo di poter praticare la caccia in deroga con le stesse modalità utilizzate negli ultimi anni che, nonostante l’incomprensibile parere contrario dell’Ispra hanno sempre avuto l’apprezzamento dell’intero mondo agricolo e venatorio, e hanno consentito di ridurre significativamente i danni alle colture, senza mettere in alcun modo a rischio la conservazione della specie. Oggi stesso invierò una richiesta di incontro urgente al presidente dell’Ispra professor Bernardo De Bernardinis, per sollecitare un diverso parere sulle deroghe, coerente con la numerosità della specie in Italia.” Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura e all’attività faunistico-venatoria Tiberio Rabboni che oggi a Bologna ha promosso un incontro con le associazioni venatorie, agricole ed ambientaliste per una verifica delle problematiche connesse alla caccia in deroga allo storno.
“Chiediamo inoltre al Governo - ha detto Rabboni - di onorare l’impegno assunto e di emanare quelle linee guida nazionali sulle cacce in deroga che attendiamo da più di due anni e consentirebbero chiarezza e uniformità di comportamento per tutte le Regioni e per la stessa Ispra. Su questa richiesta pressante al Governo c’è stata anche questa mattina la più ampia convergenza del mondo agricolo e venatorio. Nel frattempo dall’ 1 settembre daremo corso alla caccia in deroga pur con le modalità restrittive volute da Ispra. Questa mattina abbiamo anche valutato, in ragione di queste restrizioni, l’eventuale ritiro della delibera. Responsabilmente siamo stati invitati a darne attuazione per limitare comunque i danni in attesa degli interventi nazionali attesi.”

Caccia in deroga, le limitazioni dell’Ispra
Lo storno è inserito nell’elenco europeo delle specie protette ed è pertanto non cacciabile. Il prelievo venatorio in deroga può essere concesso dalle singole Regioni, in linea con quanto previsto dall’Europa, per contenere i danni che questa specie, molto diffusa in Italia provoca alle produzioni in agricole. Quest’anno però l’Ispra, l’organo scientifico del Ministero dell’Ambiente, ha introdotto forti limitazioni alle deroghe regionali, limitazioni incomprensibili alla luce degli stessi dati Ispra che documentano il grande numero di storni presenti. L’ Emilia-Romagna, al pari di Toscana, Marche ed Umbria, si è adeguata alle indicazioni dell’Ispra perché queste sono considerate vincolanti dalla stessa UE, pena l’apertura di procedure europee d’infrazione e, in caso di condanna, il taglio degli stessi fondi europei destinati alla Regione.

giovedì 25 agosto 2011

AD OSTELLATO IL 3 E 4 SETTEMBRE I CAMPIONATI DEL MONDO DI PESCA AL COLPO

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Sessantasei nazioni, di cui 36 solo ad Ostellato, 130 federazioni sportive nazionali, 2.500 atleti, 1.100 tecnici e 1.500 commissari di gara, dei quali 300 solo a Ferrara.
Sono solo alcune cifre che parlano del grande sforzo organizzativo compiuto in prima persona dalla Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee (Fipsas) per ospitare ad Ostellato i prossimi sabato 3 e domenica 4 settembre l’edizione 2011 dei campionati del mondo di pesca sportiva, specialità pesca al colpo. Una tecnica di pesca che consiste nella cattura del pesce sul posto con l’ausilio di una canna e mediante l’utilizzo di un’esca.
Ogni squadra è composta da sei persone più due capitani, ma gareggiano per squadra solo in cinque. Vince chi totalizza meno penalità.
“Una disciplina che è un po’ come la maratona per le olimpiadi – spiega il presidente regionale Fipsas Massimo Rossi – tant’è che la competizione si svolge esattamente gli ultimi due giorni della sfida iridata dal 28 agosto al 4 settembre, appunto, perché è la regina delle gare”.
Campionati nei quali sono in palio ben 25 titoli mondiali e che per la prima avranno luogo ad Ostellato, luogo prescelto dagli organizzatori fra i cosiddetti campi di gara e dove sono attese fino a 20mila persone.
Altri campi da gara a partire dal 28 agosto, saranno in altre regioni italiane: Umbria, Toscana, Lazio e Trentino Alto Adige.
Proprio per la sistemazione delle sponde e la preparazione del campo di gara è stato determinante il contributo della Regione Emilia-Romagna di 120mila euro, come ha spiegato il dirigente regionale all’Agricoltura Davide Barchi, cui vanno aggiunti altri 25mila euro finanziati a Fipsas, per il peso organizzativo della manifestazione internazionale.
“È un nuovo modo di lavorare sull’acqua – ha spiegato l’assessore provinciale al Turismo Davide Bellotti – nel senso che la tutela e manutenzione delle sponde dei corsi d’acqua è funzionale ad una più complessiva opera di valorizzazione delle nostre risorse ambientali, su cui come Provincia stiamo puntando come potenziale occasione attrattiva e turistica”.
Ringraziamenti sono andati anche al Consorzio di Bonifica, rappresentato da Mauro Ferrari, per tutti gli interventi realizzati sugli aspetti idraulici, è stato ricordato, in modo tempestivo e puntuale, come segno di collaborazione alla migliore riuscita della manifestazione.
Ulteriori ringraziamenti sono arrivati alla presidente del Coni provinciale, Luciana Pareschi, al Comune di Ferrara (rappresentato dall’assessore Luciano Masieri), al sindaco di Ostellato Andrea Marchi (specie per gli aspetti della viabilità della didattica e altro ancora) e alla Provincia.
Da almeno vent’anni, ha puntualizzato la dirigente dell’amministrazione Elisabetta Mantovani, esiste un rapporto di stretta collaborazione secondo cui Fipsas gestisce per conto della Provincia i campi di gara. “I campionati del mondo – ha aggiunto la dirigente del servizio Flora e fauna - si svolgono proprio nell’anno nel quale l’amministrazione ha approvato i nuovi piano ittico e carta ittica all’insegna dello slogan: “La pesca per tutti nell’ambiente naturale”.
Prima di mettere le canne in acqua è in programma una cerimonia di apertura dei campionati a Ferrara, con inizio alle 19 nei giardini nei pressi del Castello Estense e termine alle 21.
L’Italia nel medagliere storico della pesca sportiva occupa attualmente il terzo posto - con 11 ori, 12 argenti e 10 medaglie di bronzo - dopo Francia (15 medaglie d’oro, 13 d’argento e 10 di bronzo) e Inghilterra (12 primi, 11 secondi e 7 terzi posti).
La prima edizione dei campionati del mondo di pesca sportiva si svolsero nel 1954 a Dusseldorf.

CIA FERRARA: SI PREVEDE PER ORA UNA VENDEMMIA DI GRANDE QUALITÀ.

Fonte: Cia Ferrara

Ferrara: La crisi della frutta nel 2011 è stata pesantissima. Si avvicina l’ora anche della raccolta uva e quella del 2011, secondo le prime stime, dovrebbe essere un’ottima vendemmia, si spera che lo diventi anche sul piano commerciale.
Le cantine non pare abbiano ancora grandi giacenze di vino, tali che possano diventare particolarmente fastidiose, e sulla base di una serie di elementi, la prossima campagna vitivinicola dovrebbe essere positiva.
“Siamo in anticipo di dieci giorni con la raccolta – afferma Renato Mangolini, produttore di vini del delta – L’uva è bella e sana, la produzione è quella giusta ovvero equilibrata tra i due parametri di quantità e qualità. In questi giorni siamo partiti con Sauvignon e Pinot che da verifiche fatte hanno già raggiunto la giusta acidità, ed abbiamo la soddisfazione di raccogliere grappoli molto belli e sani. Per arrivare ad un vino di qualità eccellente ci sono molte variabili, ma lavorare con uva di qualità è sempre un fatto molto positivo.
Anche il Fortana sta maturando bene per il momento ed anche se mancano ancora almeno tre settimane alla vendemmia, il grappolo è sano. La temperatura alta di questi giorni crea problemi per la fermentazione e questo comporta per noi produttori maggiori attenzioni e spese.”

La Cia di Ferrara ha avuto riscontro di queste prime indicazioni anche da altri soci produttori di vino, che pur con tutte le cautele del caso, confermano la qualità delle uve in maturazione.

“Con l’approssimarsi della campagna di vinificazione - dichiara Mauro Ferrari, presidente della Cia Ferrara – la qualità del prodotto di partenza è un fatto importante. La speranza che questi primi dati sulle analisi fatte si confermino fino a raccolta e possano trovare un riscontro economico anche nelle campagne. Il vino è uno dei principali prodotti italiani che mantengono un grande appeal sui mercati internazionali. Difendere le aziende vitivinicole, è un bene per tutti, ma queste si difendono solo con bilanci sani. Quest’estate l’ortofrutta pesche, pere, mele è stata massacrata dalla speculazione, i prezzi al consumo non sono crollati nelle campagne invece si e la situazione è insostenibile.”
“Dopo aver trainato la crescita del Pil nel primo trimestre dell’anno,- conclude Ferrari - con un rialzo del 2,3 per cento contro lo 0,1 per cento di industria e servizi, l’agricoltura frena la risalita e purtroppo inverte la rotta. Nel secondo trimestre del 2011, infatti, il valore aggiunto del settore primario diminuisce: colpa dell’impennata dei costi produttivi e della parallela caduta dei prezzi praticati sui campi”

mercoledì 24 agosto 2011

LE INIZIATIVE DELLA PROVINCIA DI FERRARA PER CONTRASTARE LA CRISI ANOSSICA DELLA SACCA DI GORO

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Le morie di vongole che stanno accadendo in alcune concessioni della Sacca di Goro sono causate dalla crisi anossica che è in corso in vaste aree della laguna.
La crisi anossica, che significa totale assenza di ossigeno disciolto nell’acqua, dipende dalle caratteristiche morfologiche ed idrauliche della laguna. In particolare la bassa profondità e il lento ricambio idrico delle aree più interne, predispongono questo ambiente all’eutrofia, cioè ad un aumento della biomassa vegetale e, successivamente, alla degradazione della stessa con sottrazione di ossigeno dalla massa d’acqua.
Per contrastare il fenomeno dell’eutrofizzazione è indispensabile raccogliere le macroalghe già dal loro formarsi. Tale raccolta, effettuata in collaborazione con gli stessi pescatori, è iniziata nella laguna di Goro da giugno ed è ancora in corso. La Provincia ha finora ora speso 100mila euro.
Nell’ultimo periodo la situazione è peggiorata. Le cause principali sono il persistere delle temperature molto elevate, la ridotta idrodinamica della laguna causata dal continuo avanzamento dello Scanno di Goro verso Volano (che riduce di fatto l’apertura della bocca mediana) e dal periodo di maree di quadratura (cioè di minima ampiezza).
La Provincia di Ferrara tiene costantemente sotto osservazione i parametri chimico fisici delle acque della Sacca di Goro, attraverso una rete di monitoraggio costituita da quattro stazioni fisse che trasmettono in continuo i dati di ossigeno salinità pH e temperatura dell’acqua. Una stazione di monitoraggio è inoltre collocata a 2 miglia e mezzo al largo del lido delle Nazioni.
Tecnici dell’amministrazione del Castello Estense eseguono poi un controllo periodico dei principali parametri chimico fisici, mediante le imbarcazioni in dotazione sull’intera area della laguna, analizzando il profilo verticale dell’acqua.
“I dati in nostro possesso – dice la presidente della Provincia Marcella Zappaterra - hanno evidenziato già da alcuni giorni il progressivo abbassamento dell’ossigeno e l’aumento della temperatura. Una situazione che ci preoccupa – continua - per le gravi conseguenze sulle produzioni e che ci vede impegnati su tutti i fronti per cercare soluzioni ad un problema che purtroppo non ha risposte né ricette facili”.
Per consentire una maggior ricambio idrico tra laguna e mare è stato realizzato, dalla Regione Emilia Romagna, un intervento di scavo di un canale nella parte terminale dello Scanno. Tale canale è appena stato riaperto dopo che una mareggiata lo aveva parzialmente occluso.
La Provincia, insieme al Comune di Goro, alla Regione ed ai pescatori, sta valutando la possibilità di collocare delle pompe a elica per cercare di far defluire nel Po di Goro parte delle acque anossiche.
Per il prossimo futuro la Provincia sta completando la progettazione di un altro intervento, finanziato interamente dai pescatori, per cercare di ridurre l’avanzamento dello Scanno e nel contempo aumentare la circolazione idraulica nella laguna.
L’intenzione è di ridurre il rischio del fenomeno dell’eutrofizzazione.

martedì 23 agosto 2011

TERREMERSE INVESTE SUL FOTOVOLTAICO: A VOLTANA E MASSA FISCAGLIA DUE NUOVI IMPIANTI PER UNA SUPERFICIE TOTALE DI 1.600 MQ

Fonte: Terremerse

Lo sviluppo sostenibile è il valore aggiunto per il futuro. Terremerse promuove produzioni che minimizzino l’impatto ambientale attraverso un minor impiego di agrofarmaci (disciplinari di produzione integrata, biologico), un miglior impiego delle risorse idriche, l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili anche in funzione della riqualificazione delle strutture di stoccaggio e di lavorazione in un’ottica sempre più ecocompatibile. E proprio su questo ultimo fattore la Cooperativa ha recentemente investito importanti risorse, circa 800.000 euro, per realizzare nei Centri di Massa Fiscaglia (Fe) e di Voltana (Ra) due impianti fotovoltaici di ultima generazione che consentiranno un considerevole risparmio di combustibile fossile senza generare emissioni inquinanti. Gli impianti sono composti da oltre 1.100 pannelli solari, per una superficie totale di 1.600 mq.

L’impianto di Massa Fiscaglia è posto su una struttura destinata allo stoccaggio dei cereali e ricopre una superficie totale di oltre 1.000 mq, composta da ben 792 pannelli in silicio policristallino. L’impianto è in grado di produrre un’energia totale annua di circa 150.000 kwh, con una potenza di 142,56 Kwp, che garantirà al Centro di essere indipendente energeticamente per i 2/3 del proprio fabbisogno.

L’impianto di Voltana, realizzato sul tetto del Centro Lavorazioni Carni, è costituito da 348 pannelli di silicio policristallino, per una superficie totale di quasi 600 mq. L’energia totale annua si attesterà sugli 83.000 Kwh, con una potenza di 74,28 Kwp.

CONFAGRICOLTURA: ULTIME SETTIMANE PER IL CONCORSO FOTOGRAFICO

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Confagricoltura Ferrara ricorda che scade lunedì 12 settembre il termine per la presentazione delle opere partecipanti al concorso Fotografico promosso da Confagricoltura Ferrara sul tema "Luci e colori del lavoro nei campi ferraresi", inserito nell'ambito delle manifestazioni promosse in occasione della XXVIII Settimana Estense.
Il concorso, a titolo gratuito, è aperto a tutti ed ogni autore può partecipare con un numero massimo di cinque opere a colori e cinque in bianco e nero.
Le stampe dovranno essere di formato massimo 20x30, inserite in un cartoncino con formato massimo 30x40 e dovranno essere inviate o consegnate a mano alla sede dell'Organizzazione agricola ferrarese, Via Bologna 637/b Chiesuol del Fosso.
Il primo premio è di euro 260 più la coppa, al secondo classificato euro 155 più la targa ed al terzo euro 105 e sarà consegnato in occasione della Assemblea dei Delegati di fine novembre. Le opere vincitrici e quelle menzionate da un'apposita giuria saranno in visione presso l'Agriturismo "Due Laghi del Verginese" a Gambulaga dal 17 settembre al 6 gennaio 2012.

venerdì 19 agosto 2011

INVASI IRRIGUI: RABBONI A POLLASTRI: NESSUN TERRITORIO ESCLUSO. IL NUMERO MINIMO DI 20 AZIENDE È FISSATO DA BRUXELLES.

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia Informazione e Ufficio Stampa

“Il bando regionale per il finanziamento di invasi irrigui interaziendali non penalizza la pianura rispetto alla collina”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni risponde oggi al consigliere regionale Andrea Pollastri, che ha presentato al riguardo un’interrogazione. Come spiega Rabboni infatti “nessun territorio é escluso dalle provvidenze e tutti i territori vedranno opere finanziate. Semplicemente é previsto qualche punto in più per i progetti provenienti dai territori collinari, perché le aree di pianura sono già servite da circa 20.000 km di canali di bonifica, gran parte dei quali con funzione irrigua di distribuzione primaria e secondaria. Non é neppure vero che in collina le uniche colture presenti siano quelle boschive e viticole. Per fortuna in regione i piani colturali aziendali collinari sono molto più diversificati e ricchi, e ad alto valore aggiunto. Infine, non va dimenticato che l'invaso irriguo in montagna ha anche funzioni di regolazione degli assetti idrogeologici, nell'interesse della stessa agricoltura di pianura.” “Quanto al numero minimo delle 20 aziende per singolo progetto di invaso – ribadisce Rabboni - si tratta di un requisito fissato da Bruxelles. Da ultimo desidero richiamare l'attenzione di tutti sul fatto che questo é al momento l'unico provvedimento di una qualche consistenza per invasare acqua ad usi irrigui. Ed é un provvedimento regionale. Del Piano irriguo nazionale, sul quale dall'Emilia-Romagna sono stati presentati progetti per oltre 200 milioni di euro, non abbiamo invece più alcuna notizia”.

DOMANI ALLE ORE 17,00 TAGLIO DEL NASTRO DELLA SEDICESIMA EDIZIONE DE “LE GIORNATE DEL RISO”

Fonte: Ufficio Stampa "Giornate del Riso" di Jolanda di Savoia

C’è un legame tra le persone, i luoghi, i territori ed i loro prodotti. Una relazione che passa trasversalmente e tocca le radici culturali ed economiche di un paese, connotando un territorio, ed esaltando i prodotti che da esso nascono. Così è per Jolanda di Savoia che vuole essere, con forza e convinzione, la “capitale del riso” afferma il Sindaco Elisa Trombin, per il terzo anno alla “regia” di questa festa giunta alla sua sedicesima edizione. Domani, sabato 20 agosto, sarà proprio il Sindaco, alle ore 17, a tagliare il nastro, insieme alla Senatrice e componente della Commissione Agricoltura Teresa Bertuzzi, dando il via a questa edizione 2011 che coinvolge tutto un paese alla presenza della banda musicale del Comune di Molinella (Bo) e che coinvolge, soprattutto in questo primo week end, i bambini con giochi, mostre a tema, animazioni, trenino, prova agility degli amici a quattro zampe.

E’ il Comune di Jolanda di Savoia l’organizzatore delle Giornate del Riso, con la collaborazione delle associazioni locali di volontariato, culturali e sportive, Gruppo Agromeccanici, le Associazioni Agricole di categoria, le attività commerciali, il Vespa Club, il Camper Club di Tresigallo ed i ristoranti locali (che proporranno nelle due settimane successive all’evento, menù a base di riso del Delta del Po) che danno vita a questo evento che quest’anno si presenta ulteriormente ampliato ed è entrato a far parte delle città del riso e del circuito che promuove i prodotti enogastronomici insieme al vicino Comune di Mesola, con il quale è rinnovato il gemellaggio con il radicchio, Goro, Lagosanto, Comacchio, Cervia, Bagnacavallo, etc.

Durante l’inaugurazione saranno liberati cinquanta palloncini tricolore con un “omaggio risotto” da degustare presso il rinnovato stand gastronomico “RistoRiso”che propone un menù tutto da gustare di questo riso marchiato I.G.P del Delta del Po.

Le Giornate del Riso sono patrocinate dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Ferrara, delle Camere di Commercio di Ferrara e Rovigo, dell’Ente Nazionale Risi e dell’Associazione Risicoltori del Delta del Po.

Il sito del Comune di Jolanda di Savoia www.comune.jolandadisavoia.fe.it dal quale è possibile scaricare l’intero programma delle quattro giornate.

Segreteria organizzativa: Comune di Jolanda di Savoia 0532.396.501 -396.510 - 396.515
Mail: attivita.produttive@comune.jolandadisavoia.fe.it


venerdì 12 agosto 2011

LE PESCHE ITALIANE PROTAGONISTE DI UNA GRANDE DEGUSTAZIONE SULLE SPIAGGE

Fonte: Cso - Centro Servizi Ortofrutticoli

PESCHE IN SPIAGGIA: 13 Agosto 2011 - Riviera Romagnola ,Litorale Veneto e Lago di Garda; 20 Agosto 2011 – Litorale laziale; dal 28 Agosto - spiagge di Sicilia

“Parte domani, con la distribuzione gratuita di pesche e nettarine in alcune località della riviera adriatica, la campagna ‘Pesche in spiaggia’. Con questo progetto, che in totale coinvolgerà quattro Regioni (Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Sicilia), vogliamo dare forte sostegno a uno dei settori di punta del comparto ortofrutticolo nazionale. Il nostro Paese è il primo produttore al mondo di pesche, un frutto fresco e genuino, parte integrante delle eccellenze alimentari che possiamo vantare. Vogliamo che gli italiani riscoprano il gusto e il piacere di assaporare questi frutti, nelle loro diverse varietà. Contiamo anche di dare un segnale ai produttori: posso assicurare l’impegno del mio Ministero per garantire loro il sostegno necessario, seguendo con molta attenzione la situazione in cui versa oggi il comparto”.
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano, annuncia il via alla campagna “Pesche in spiaggia”, che domani e domenica toccherà alcune località della costa adriatica, tra Veneto ed Emilia Romagna, tra le quali Cesenatico, Milano Marittima, Cervia, Rosolina Mare, Jesolo e Peschiera ( info e dettagli località su www.politicheagricole.it).
Ad accompagnare l’iniziativa di distribuzione è stata programmata una campagna pubblicitaria sulla stampa nazionale e locale con oltre 20 milioni di contatti utili .
Ma lo sforzo organizzativo e logistico dei Consorzi e delle aziende socie si è profuso individuando località e stabilimenti balneari pronti ad ospitare la promozione ed a sensibilizzare i turisti.
I quattrocentocinquanta stabilimenti balneari coinvolti arriveranno a distribuire oltre 500.000 pesche e nettarine . Saranno inoltre distribuiti in ogni Bagno poster bifacciali con l’immagine della campagna e ricettari informativi sulle pesche.
Una maxi degustazione per lanciare un messaggio chiaro e semplice a favore del consumo di pesche e nettarine italiane.
“ Questa iniziativa – dichiara Paolo Bruni – Presidente del CSO, braccio operativo del Progetto – ha una straordinaria unicità che è quella di mettere in evidenza, tutte insieme, le nostre eccellenze produttive che sono le pesche riconosciute dall’Europa con l’IGP. Ed è attraverso le eccellenze che i produttori organizzati vogliono comunicare i valori che stanno dietro alla produzione di pesche italiane. Quest’anno stiamo assistendo ad una crisi tremenda, la più tremenda per il settore, da quando è nata la frutticoltura altamente specializzata e occorre stare molto attenti a non sottovalutare questi segnali gravissimi, distratti magari dagli altri gravi problemi sui mercati. La crisi dell’ortofrutta italiana e della peschicoltura è drammatica ed ha ripercussioni enormi sulla economia territoriale, sull’ambiente, sul lavoro ed anche sulla salute. Sono ripercussioni a cui si deve prestare attenzione e intervenire prima che sia troppo tardi. Per questo ci dobbiamo battere da subito in europa in collaborazione anche con gli altri paesi produttori , per ottenere alcune modifiche del regolamento OCM che avevamo gia chiesto anche in passato ma ora non c’è più tempo per ulteriori rinvii e tentennamenti ”.
Oggi l’Italia si conferma primo produttore al mondo di pesche e nettarine con 1 milione e 500.000 tonnellate totali di frutti .
Gli italiani acquistano ogni anno 360.000 tonnellate di pesche e nettarine e i consumi risultano tendenzialmente in calo a partire dal 2000.
Siamo passati da un consumo di 16 Kg annui a famiglia tra pesche e nettarine ( dati GFK)agli attuali 11 Kg annui.
Questo dato è confermato anche all’estero, dove in consumi sono tendenzialmente ancora inferiori e tendono a diminuire.
Qui si tratta di un modificato atteggiamento del consumatore che non attribuisce tanta importanza al consumo di frutta costante, quotidiano, ma cambia abitudini e scelte.
In realtà la pesca è il frutto dell’estate per eccellenza, dolce, succosa , ricca di vitamina C, beta carotene e potassio è un vero toccasana per le calde giornate estive , consumata fresca tal quale ma anche in ottime preparazioni gastronomiche dolci e salate.


INFLAZIONE, CONFAGRICOLTURA: “L’UNICO ARGINE AL CAROVITA VIENE DAI CAMPI. MA PER GLI AGRICOLTORI E’ CURA DIMAGRANTE”

Fonte: Confagricoltura

“I generi alimentari freschi, il cui prezzo è sceso a luglio, rispetto a giugno, del 2,5% ha fatto da parziale ammortizzatore ad un’inflazione stabile al 2,7% su base annua. Ma questo ruolo di salvagente contro il carovita i produttori agricoli lo hanno assunto a proprie spese”. Lo sottolinea Confagricoltura, in relazione alla rilevazione sui prezzi definitivi al consumo di luglio, diffusa oggi dall’Istat. Dall’analisi dell’Istituto di statistiche si rileva che il calo congiunturale dei prezzi degli alimentari non lavorati è dovuto soprattutto alla diminuzione dei prezzi della frutta fresca (-10,9%), della verdura (-5,6%), delle patate (-3,2%).

“Non va dimenticato - ricorda Confagricoltura - che i prezzi pagati ai produttori sono in caduta libera da sette mesi e che la crisi si è particolarmente acuita quest’estate. A luglio, come attestano i dati Ismea, i prezzi all’origine della frutta fresca sono diminuiti di quasi il 32% rispetto a giugno e quello degli ortaggi del 9%”.

“La frutta – osserva Confagricoltura – viene svenduta dai produttori a prezzi inferiori del 29% rispetto all’anno scorso e la verdura di poco meno del 22%, mentre i costi di produzione aumentano; molte aziende hanno rinunciato a raccogliere il prodotto. La situazione è drammatica, per questo, assieme alle altre Organizzazioni agricole, abbiamo chiesto al ministro Romano misure idonee a favorire i produttori nell’ambito delle filiere ma anche interventi che permettano la concentrazione dell’offerta e l’aggregazione del prodotto”.


L'UFFICIO PAGHE DI CONFAGRICOLTURA FERRARA NON VA IN FERIE PER FERRAGOSTO

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Confagricoltura Ferrara segnala che nella settimana dal 16 al 19 agosto prossimi, tutti gli Uffici della Sede Centrale e di Delegazione dell'Organizzazione rimarranno chiusi per ferie collettive del personale, ad eccezione dell'Ufficio Paghe della Sede di via Bologna 637/b, Chiesuol del Fosso, che sarà aperto al pubblico dalle ore 8 alle ore 14. Rimarranno aperti al pubblico, ma solamente per le operazioni di assunzione e cessazione dei rapporti di lavoro degli operai agricoli, anche gli Uffici di Delegazione di Copparo e di Portomaggiore, nei giorni di martedì 16, mercoledì 17 e venerdì 19, dalle ore 8 alle ore 14.

APRE IN ANTICIPO LA CAMPAGNA DI RACCOLTA DELLE PERE A FERRARA. IL PRODOTTO E' BUONO E DI QUALITA'

Fonte: Coldiretti Ferrara

Anche per la produzione regina della nostra frutticoltura, la pera, si
prospetta un anticipo di maturazione e quindi una campagna di raccolta che
inizierà prima del solito. I frutti si presentano di buona qualità e
pezzatura ed i produttori si aspettano il giusto riconoscimento economico.

Pere ferraresi in anticipo con la maturazione, belle e di buona qualità: la
campagna di raccolta delle principali varietà di pere si appresta a partire
con alcuni giorni di anticipo rispetto al solito e le aspettative dei
produttori sono per il riconoscimento del proprio lavoro e professionalità
che consente di vedere nei frutteti frutti di ottima qualità ed anche in
quantità normale rispetto alle ultime annate, condizionate da maltempo ed
avversità che fortunatamente quest' anno sono state quasi assenti.

Ferrara è la principale provincia di produzione italiana delle pere, con
circa 10.200 ettari (di cui la maggioranza è la varietà Abate Fetel) e sui
banchi di vendita sia locali che in buona parte d' Italia e dei paesi europei
a breve sarà possibile trovare le pere ferraresi doc.

L¹invito è quindi a tutti i consumatori a cercare le produzioni locali e
comunque made in Italy, che nel caso delle pere , specie dell¹Abate sono di
provenienza ferrarese od emiliano-romagnola e dunque prodotte in una zona
particolarmente vocata che consente la produzione di qualità ben
riconosciuta ed apprezzata, con tutte le garanzie di salubrità e sanità
certificate da controlli accurati e dal rispetto dei disciplinari di
produzione.

Motivi che devono essere anche elementi per riconoscere un prezzo equo al
produttore agricolo, stretto tra costi in preoccupante aumento e mercati
troppo spesso avari di soddisfazione.

Coldiretti invita pertanto i frutticoltori a valutare attentamente le
condizioni di vendita delle loro produzioni ed informarsi dell' andamento di
mercato anche in prospettiva, sapendo di disporre di produzioni di ottima
qualità che non vanno svendute ma giustamente valorizzate.

Sul sito www.ferrara.coldiretti.it sono
riportate le quotazioni delle contrattazioni di frutta in provincia rilevate
dai produttori stessi ogni mercoledì sera.

PERE, INIZIO DI CAMPAGNA "FIACCO"

Fonte: Confederazione Italiana Agricoltori di Ferrara


“C’è l’ombra della speculazione anche in questo comparto dell’agricoltura. Le prime quotazioni sono basse anche di fronte ad una offerta produttiva nella media.
“Occorre aggregare l’offerta e serve un accordo interprofessionale –propone la Cia – per assicurare un’equa remunerazione della frutta ed un giusto prezzo ai consumatori”

Dopo kiwi e pesche prosegue l’onda lunga della crisi che ora si abbatte sulla produzione frutticola di eccellenza, la pera. “Mediamente il prezzo percepito dai produttori è del 30/50 % in meno al chilogrammo rispetto allo scorso anno – commenta Mauro Ferrari, presidente provinciale Cia –. Siamo consapevoli che quest’anno l’offerta produttiva è superiore all’anno precedente, ma nella media rispetto al quinquennio, ingiustificati perciò i prezzi notevolmente inferiori alla media dello stesso periodo e non coprono i costi di produzione. “
“Siamo probabilmente di fronte ad una crisi causata anche da una contrazione dei consumi, - prosegue Ferrari - ma di fronte a quotazioni cosi basse, per le cultivar che verranno immesse sul mercato nel periodo invernale, viene da pensare ad un pura speculazione.”
Nelle Provincie di Ferrara, Bologna e Modena si coltiva il 70% delle pere italiane (la produzione in Italia mediamente è di 850.000 tonnellate) ed in particolare l’Abate Fetel, pregiata varietà settembrina, si produce solo in Emilia.
“Temiamo che i prezzi bassi delle prime produzioni, Williams e Conference condizionino le quotazioni delle varietà pregiate come , appunto, l’Abate Fetel – prosegue Ferrari – con effetti devastanti”. Dopo la raccolta assisteremo all’estirpo di molte superfici a frutteto con un impoverimento produttivo ed occupazionale della nostra provincia. “Occorre quindi aggregare l’offerta ed è necessario sottoscrivere subito un accordo interprofessionale tra produttori e Grande distribuzione – propone infine il presidente della Cia Ferrara – per assicurare un’equa remunerazione della frutta ed un giusto prezzo ai consumatori”.

Ferrara, 10 agosto 2011

ANGA FERRARA PROTAGONISTA IN CAMPO NAZIONALE E REGIONALE

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Il Consiglio Direttivo dei Giovani agricoltori della Confagricoltura dell’Emilia Romagna ha riconfermato Bianca Maria Giovannini, Presidente della Sezione ferrarese, a Presidente Regionale per l’Emilia Romagna mentre il Consiglio Nazionale ha nominato il ferrarese Marchioni Campi Cristian quale responsabile della Federazione Nazionale di Prodotto per settore frutticolo.
Al centro dell’incontro romano anche i primi dati scaturiti dal 6° Censimento nazionale dell’agricoltura. “Dai dati in nostro possesso – afferma Bianca Maria Giovannini - emergono risultati importanti sulla crescita delle giovani imprese, la maggiore scolarizzazione degli agricoltori e la drastica riduzione del numero delle microaziende sotto l’ettaro, con il conseguente aumento delle imprese sopra i 30 ettari. Sono segnali della volontà di crescere del mondo agricolo che debbono essere recepiti dalla nostra classe politica che ora ha il compito di varare le misure necessarie per il rinnovamento e lo sviluppo del settore. Non sorprende nemmeno l’aumento delle imprese condotte da donne (33,3 %), tanto è vero che, recentemente, avevamo anticipato i dati positivi dell’imprenditoria in rosa all’interno della nostra associazione, così come riteniamo importante l’aumento di imprenditori diplomati e laureati».
“E’ necessario restituire fiducia, entusiasmo ed orgoglio agli agricoltori – conclude il Presidente dell’ANGA Emilia Romagna - perché gestiscono una risorsa fondamentale, che deve essere rafforzata e salvaguardata per far fronte alle esigenze della collettività, ma abbiamo bisogno anche che sia riconosciuta la specificità dell’agricoltura e dei suoi prodotti. Per garantire un settore agricolo sano e competitivo servono, a livello globale, regole chiare e condivise per i mercati, trasparenza e investimenti”.

Ferrara, 12 agosto 2011

giovedì 11 agosto 2011

MASI TORELLO: VOLEVANO CATTURARE UCCELLI SELVATICI CON LA TECNICA DEL VISCHIO MA SONO STATI SORPRESI DALLA POLIZIA PROVINCIALE

Fonte: Provincia di Ferrara

La Polizia provinciale ha denunciato alla Procura della Repubblica di Ferrara due giovani cacciatori ravennati, intenti alla cattura di uccelli selvatici con l’utilizzo di una colla stesa su rametti d’albero.
L’attività ha visto l’intervento anche di una guardia volontaria della Federcaccia, la quale agisce nell’ambito dell’attività di coordinamento effettuata dalla Polizia provinciale, che, allertata da un cittadino, si è recata sul posto ed ha osservato due persone che, con fare sospetto, erano intente a catturare esemplari di cesena (Turdus pilaris) con la tecnica del vischio.
Prontamente gli autori di questa attività venivano prima bloccati e poi identificati. All’interno di un frutteto con alberi completamente privi di fogliame, i due giovani avevano allestito un impianto di cattura per uccelli selvatici, utilizzando come richiami alcuni esemplari di cesena impagliati, posizionati a qualche metro da terra sopra un palo telescopico mascherato con ramoscelli intrisi di sostanze collose, che catturavano i volatili quando vi si appoggiavano con le zampette, rimanendo appiccicati ai ramoscelli.
Sul terreno avevano allestito, attorno all’impianto, una rete metallica alta alcune decine di centimetri al fine di evitare la fuga di esemplari eventualmente caduti. Inoltre utilizzavano un richiamo acustico elettromagnetico riproducente il canto della cesena.
Sul posto gli uomini in divisa della Provincia procedevano al sequestro delle numerose attrezzature utilizzate, fra le quali cenere per pulirsi le dita, e di tre esemplari vivi di cesena catturati e detenuti in sacchetti di stoffa, che venivano affidati al centro di recupero allestito presso la Garzaia di Codigoro, per le necessarie cure.
Ora le due persone sono indagate in concorso e saranno sanzionate per i reati di caccia in periodo di chiusura generale, caccia con l’utilizzo di mezzi vietati, caccia con l’utilizzo di richiami acustici vietati. Le sanzioni penali previste per l’intervento in questione, consistono rispettivamente nell’arresto da tre mesi ad un anno o ammenda fino 2.582 euro (caccia in periodo di divieto generale), arresto fino ad un anno o ammenda fino a 2.065 euro (caccia con mezzi vietati), ammenda fino a 1.549 euro (utilizzo di richiami vietati).
Gli animali vivi sarebbero stati destinati a rimanere in gabbie per fungere da richiami ed a loro volta far catturare od abbattere altri esemplari.
“Il nostro intervento – dichiara il comandante Claudio Castagnoli - ha posto fine a questa spregevole forma di cattura non consentita. Abbiamo preferito non divulgare subito la notizia – aggiunge - per verificare se nella zona altre persone esercitassero la caccia con queste modalità assolutamente vietate dalla legge”.

LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE CHIEDONO AL GOVERNO UN TAVOLO SUL MADE IN ITALY

Fonte: Comunicato stampa congiunto Coldiretti, CIA, Confagricoltura e Copagri.


Coniugare la necessita' del risanamento con scelte di Governo per la crescita dell'economia e della società. E’' quanto sostengono Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri presenti alla riunione che si e' svolta a Palazzo Chigi. Le organizzazioni agricole ritengono positivo l'impegno a proseguire il confronto tra il Governo e le Parti Sociali con specifici incontri settoriali per la crescita. Le organizzazioni sollecitano il Governo a farsi promotore dell'apertura di un tavolo per attuare politiche incisive volte alla promozione e alla difesa del Made italy di qualità quale leva competitiva del Paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano, come previsto dal documento sottoscritto da tutte le forze sociali e presentato al tavolo di concertazione del Governo. Migliorare la capacità competitiva delle imprese agricole e coniugare la produzione di qualità con le bellezze paesaggistiche del territorio, rappresenta - per le Organizzazioni agricole - una scelta di prospettiva per la nostra economia, per l'agroalimentare e per il turismo.

GESTIONE RIFIUTI AGRICOLI: NUOVE REGOLE PER IL 2011

FONTE: Redazione di Agreste

Da circa 10 anni la corretta gestione dei rifiuti agricoli è stata garantita dalla Provincia di Ferrara nell’ambito di una contratto di programma stipulato con le Cooperative, Associazioni agricole e di categoria e con le Aziende pubbliche di gestione dei rifiuti operanti sul territorio. Detto accordo nel corso del 2009 è stato aggiornato rispetto alle novità intervenute sul complesso sistema normativo ambientale.
Con la stipula dell’accordo provinciale la raccolta dei rifiuti viene svolta direttamente dalle imprese agricole in sinergia con i gestori pubblici, attraverso il conferimento ai centri di raggruppamento o per appuntamento (da ora in poi denominati “Centri”), individuati opportunamente nell’accordo stesso e con la possibilità di garantire alle piccole imprese adeguate semplificazioni amministrative, per ridurre i numerosi ed onerosi adempimenti cui sono sottoposte quotidianamente.

A partire da quest’anno le regole risultano cambiate.

In particolare con l’entrata in vigore dell’ultimo correttivo alla parte IV del codice ambientale, che si occupa per l’appunto di rifiuti (25/12/2010) sono state abrogate le esenzioni previste nell’accordo provinciale relative al trasporto dei rifiuti agricoli, e stabilite le regole per l’operatività del SISTRI (sistema di tracciabilità informatizzato dei Rifiuti), che per le piccole imprese agricole obbligate ad aderire saranno attuate il prossimo anno.

Nel caso quindi dell’impresa agricola che aderisce all’accordo provinciale, per poter conferire direttamente i propri rifiuti non pericolosi (come ad esempio i contenitori vuoti di fitofarmaci bonificati) ai “Centri” deve essere iscritta in forma semplificata all’Albo gestori ambientali, consistente in una comunicazione con il pagamento di un diritto d'iscrizione pari a 50 euro all'anno. Questa iscrizione dà anche la possibilità di effettuare il trasporto in conto proprio dei rifiuti pericolosi (p.e. oli, batterie esauste, farmaci veterinari scaduti, prodotti fitosanitari scaduti, ecc...) nei limiti di 30 kg o litri per ogni carico.
La mancata iscrizione all' Albo si configura come ipotesi di reato e per questo passibile di sanzioni da parte delle organi di controllo operanti sul territorio, come ad esempio Corpo di polizia provinciale, ARPA di Ferrara, Corpo Forestale, Guardia di Finanza, NOE di Bologna, ecc...
A loro volta, i centri di raggruppamento dei rifiuti agricoli dovranno essere iscritti al SISTRI come impianti autorizzati alle operazioni di messa in riserva e deposito preliminare di rifiuti.

Queste indicazioni sono riportate in circolari emanate dal settore Ambiente della Provincia di Ferrara, a cui è possibile rivolgersi per informazioni e chiarimenti (0532 299564).
E’ altresì possibile contattare le organizzazioni professionali, le strutture aderenti al contratto di programma per la gestione dei rifiuti, il cui elenco è pubblicato sul sito della Provincia di Ferrara nella sezione Agricoltura.

mercoledì 10 agosto 2011

CRISI ORTOFRUTTA, PER LA COOPERAZIONE “OCCORRONO MISURE URGENTI E INTERVENTI MIRATI CON IL COINVOLGIMENTO DELLE REGIONI”

Fonte: Fedagri Confcooperative

Le organizzazioni agricole cooperative hanno incontrato oggi il Ministro dell’Agricoltura Romano al quale hanno espresso ringraziamento per la sensibilità politica dimostrata nei confronti del sistema organizzato cooperativo

Roma, 10 agosto 2011 – Poche e chiare le richieste che la cooperazione agricola ed agroalimentare italiana ha rivolto al Ministro delle Politiche Agricole Francesco Saverio Romano in un incontro avuto oggi sulla crisi della frutta estiva a seguito di una lettera inviata la scorsa settimana, le stesse richieste che la cooperazione ha avanzato sin dall'inizio della crisi.
“Aiuti comunitari a sostegno del reddito degli agricoltori nella campagna in corso; aiuti al credito e richiesta di moratoria ABI per le scadenze di credito; maggiore incisività e attenzione alle politiche di settore dell'UE partendo dal ruolo delle OP (organizzazioni di produttori) e della OCM ortofrutta; iniziative legislative per regolamentare i rapporti con la GDO in analogia con quanto avviene in altri paesi europei come la Francia; istituzione infine di un Osservatorio per monitorare il settore e le crisi e per valutare la correttezza dei comportamenti dei competitor, al fine di evitare dumping e governare il mercato”. Sono queste le richieste presentate oggi dal presidente di Fedagri Maurizio Gardini a nome di tutta la cooperazione agroalimentare, intervenendo anche in rappresentanza di Giovanni Luppi, presidente Legacoop Agroalimentare e di Giampaolo Buonfiglio, presidente AGCI-Agrital, nel corso del Tavolo convocato oggi dal Ministro delle Politiche Agricole Romano sulla crisi del settore ortofrutticolo.
Un ringraziamento particolare è stato espresso dalle organizzazioni cooperative agricole italiane al Ministro Romano “per la sensibilità politica dimostrata nei confronti del sistema organizzato cooperativo”.
“La crisi che si sta facendo sentire specie in alcuni territori - ha evidenziato Gardini - richiede il coinvolgimento al Tavolo anche delle Regioni, per concordare in modo sinergico azioni e misure da mettere in atto e per sostenere con forza uno dei comparti di maggior valore della nostra produzione nazionale”.

COLDIRETTI, VIGILIA DI FERRAGOSTO A PORTOGARIBALDI CON LA COCOMERATA DELLA FESTA DELL’OSPITALITA’ 2011

Fonte: Coldiretti Ferrara

Alla festa dell’Ospitalità di Portogaribaldi del 14 agosto, dalle 19,30 sino ad esaurimento Coldiretti offrirà dolci e succose fette di cocomero ferrarese. A tutti i turisti anche pesce fritto al momento e vino, oltre a musica e bancarelle; chiusura con i fuochi sul mare.

Coldiretti Ferrara partecipa anche quest’anno alla tradizionale Festa dell’Ospitalità che si tiene per il 35° anno a Portogaribaldi (Comacchio) sul Lungomolo e che prevede come sempre un allettante programma: dall’offerta gratuita di pesce azzurro pescato in giornata e fritto al momento in enormi padelle sul molo, musica dal vivo, bancarelle, attrazioni e balli per tutti sino alla mezzanotte con i fuochi d’artificio in mare.
Coldiretti per l’occasione offrirà nel proprio stand gustose e fresche fette di cocomero ferrarese, raccolto a pochi km di distanza e garantito dalla filiera agricola italiana.
Gli uomini (e donne…) in giallo saranno al lavoro per affettare e distribuire i cocomeri dalle 19,30 sino ad esaurimento dei gustosi frutti, oltre che regalare (anche in questo caso sino ad esaurimento scorte) palloncini ai bambini presenti.

Novità di quest’anno sarà la presenza allo stand anche dei pescatori aderenti a Coldiretti Impresa Pesca, che parleranno con i turisti e consumatori, proponendo la sottoscrizione di un nuovo “patto”: questa volta, a distanza di dieci anni da quello con gli agricoltori, con il mondo della pesca, ugualmente alla ricerca di un nuovo modo d’essere e dunque di regole che diano certezze e di opportunità per i propri diritti, nel rispetto dell’ambiente e dunque del mare e dei cicli biologici delle produzioni ittiche, ma anche di norme chiare per il sostegno delle produzioni italiane, degli operatori del settore, di un nuovo piano per la pesca, di un più equo riparto delle risorse, di un nuovo approccio con la distribuzione e la prima trasformazione.
Con una firma presso lo stand Coldiretti sarà possibile per tutti sostenere la “nuova pesca”, così come si è fatto con l’agricoltura.

COLDIRETTI, UFFICI CHIUSI PER FERIE A FERRAGOSTO

Fonte: Coldiretti Ferrara

Coldiretti Ferrara informa che i propri uffici provinciali e gli uffici zona
saranno chiusi al pubblico per ferie del personale nel periodo 12 ­ 23
agosto (compresi).
Tuttavia in considerazione delle necessità dei propri soci in relazione
all¹intensa attività stagionale di raccolta e delle operazioni colturali,
saranno disponibili servizi specifici, quali assunzioni o denunce di
infortunio sul lavoro.
Per informazioni sui giorni e orari di servizio, unicamente per le su
indicate attività e non per gli altri servizi, è opportuno contattare il
proprio ufficio zona di riferimento.

CENSIMENTO DELL’AGRICOLTURA: A FERRARA MENO AZIENDE MA PIU’ AMPIE

Fonte: Confagricoltura Ferrara

Sono stati resi noti i primi dati riguardanti il territorio provinciale derivanti dal 6° Censimento dell’Agricoltura che il 24 ottobre del 2010 ha fotografato la realtà agricola nazionale.
“Relativamente alla nostra Provincia – afferma il Presidente di Confagricoltura Ferrara, Nicola Gherardi – viene confermato il dato già a tutti noto: calo consistente delle aziende in attività e di converso crescita della dimensione media delle aziende, dinamica quasi imposta dal contenimento dei costi produttivi. Il numero delle aziende è pari a 7.394, il 31,5 in meno rispetto a dieci anni prima, con una Superficie Agricola Utilizzata pari a 22,0 ettari, con un aumento di oltre il 37,6%., dimensione ben superiore alla media aziendale regionale, pari a 14,6 ettari. Il dato è ancor più ragguardevole se non si prendono in considerazione le 296 aziende censite con superficie inferiore ad un ettaro. In tal caso, la Sau media aziendale è pari a 23 ettari.”
“Un altro dato positivo che emerge dal censimento è che in dieci anni meno dell’1% della superficie agricola utilizzata, ora pari ad oltre 177.700 ettari, è stato destinato ad altri utilizzi, segno che il comparto agricolo è ancora vitale per tutta l’economia provinciale. Il calo più consistente delle aziende – prosegue il Presidente - si registra nell’Alto Ferrarese con, di contro, un forte aumento in questa area della superficie media aziendale”.
“Interessante il dato per titolo di possesso: diminuisce di circa il 30% la Sau in aziende condotte in sola proprietà, di circa l’8% in aziende condotte solamente in affitto mentre aumenta del 47% la Sau in aziende a conduzione mista, proprietà ed affitto. Sono 1.850 le aziende con tale forma di conduzione. Complessivamente sono oltre 72.500 gli ettari che a Ferrara vengono condotti in affitto, ben il 44% della Sau provinciale, dato superiore a quanto si registra a livello regionale. Questo per effetto, oltreché delle difficoltà di acquisto dei terreni ai valori fondiari e di redditività correnti, anche della lungimiranza avutasi a Ferrara nel sottoscrivere tra Organizzazioni un Accordo quadro collettivo per l’applicazione dell’art.45 sull’assistenza sindacale nei contratti agrari in deroga”.
“ Per quanto riguarda le produzioni, i cereali in Provincia continuano a fare la parte del leone – rimarca il Presidente - con una superficie investita attorno ai 93.000 ettari; seguono le foraggere con 16.600 ettari, le colture industriali con 15.350 ettari, le ortive con 11.400 ettari mentre la barbabietola da zucchero continua ad attestarsi attorno ai 7.000, il 50% dell’investimento di dieci anni fa causa l’OCM zucchero, decisione fortemente contrastata da Confagricoltura ed ANB”.
“Purtroppo dobbiamo evidenziare come le ricorrenti crisi di mercato che hanno fortemente ridimensionato i redditi delle aziende frutticole – continua Gherardi – abbiano inciso sulle scelte aziendali. La superficie investita a frutteto ora è pari a 13.850 ettari ed il numero delle aziende, rispetto a dieci anni fa, è calato di oltre il 45%, con circa 4.500 ettari destinati ad altre colture. Temo che la drammatica crisi del comparto frutticolo che quest’anno stiamo registrando determinerà ulteriori espianti, senza che ci siano però margini di redditività in altre colture”.
“Altro dato che non può passare inosservato è la quasi scomparsa della zootecnia. Sono solo 400 le aziende ancora sul mercato, ben l’89% in meno rispetto a dieci anni fa. Di queste, poi, solamente 229 sono proiettate alla produzione e commercializzazione. Abbiamo oltre 22.000 capi di bovini, 50.100 capi di suini e circa 1.400.000 capi avicoli, questi ultimi maggiormente presenti nei Comuni di Argenta, Codigoro e Portomaggiore. Praticamente in estinzione sul territorio l’allevamento da latte, solo 61 aziende il 39% in meno rispetto al 2000 con poco più di 2.600 capi allevati.”
“Mi preme da ultimo rilevare con preoccupazione – conclude il Presidente di Confagricoltura Ferrara – il ritardo che abbiamo anche nella nostra provincia nel ricambio generazionale. Cala, infatti, vistosamente di 1.850 unità il numero delle aziende condotte da under 40. Inoltre sono ben 1.300 le aziende dove il conduttore ha più di 75 anni di età. Credo che questo tema necessariamente dovrà essere posto con urgenza al centro dell’attenzione della politica, altrimenti è facile prevedere che nel breve periodo continuerà a ridursi drasticamente a Ferrara il numero delle aziende in attività. Di particolare rilievo invece il dato delle aziende in rosa, il 20% circa del totale”.

INTERVENTO CONTRO LA PESCA ESERCITATA NON CORRETTAMENTE

Fonte: Provincia di Ferrara

Una pattuglia dell’associazione europea operatori polizia (aeop), domenica scorsa, 7 agosto, ha sanzionato cinque romeni che pescavano con metodi non regolari sul canale denominato Cavo Napoleonico, acque categoria B, nel Comune di Bondeno. Durante i controlli sono state elevate 3 sanzioni per pesca senza licenza e due per pesca con più di tre canne. Complessivamente i volontari dell’aeop hanno sequestrato 13 canne, per un valore complessivo di circa mille euro ed elevato sanzioni per quasi 700 euro. I cinque romeni risiedono a Ferrara e Bologna. Il materiale sequestrato è stato consegnato alla Polizia provinciale.
Questo intervento segue quello effettuato alcuni giorni fa, conclusosi con la sanzione elevata ad un modenese che aveva abbandonato rifiuti non pericolosi sul territorio. “La rete di coordinamento messa in campo dalla Polizia provinciale e dalla Polizia municipale di Bondeno – dichiara il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli - sembra dunque dare significativi frutti nel campo della legalità e del rispetto delle regole”.

PREMIATO L'AGRITURISMO LAMA DI VALLE ROSA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE

Fonte: Confagricoltura Ferrara




Premiato l'Agriturismo Lama di Valle Rosa per la qualità ambientale

martedì 9 agosto 2011

VINI DI SABBIA DOC BOSCO ELICEO MA ANCHE DA CAMPI FLEGREI, ETNA E ARCOLE VENETO PER CALICI DI STELLE A COMACCHIO

FONTE: SAPORI DA MARE

In passerella anche curiosità enologiche ‘made in Fe’ da Settepolesini ,
Coccanile e..il Vino del Sindaco di Copparo

Con filari e cantine a pochissimi chilometri dai Trepponti, i doc del Bosco Eliceo saranno – naturalmente – i più rappresentati. Ma Calici di Stelle a Comacchio vedrà salire in passerella anche viti e vini ‘di sabbia’ decisamente meno conosciuti, almeno dalle nostre parti: dalla Falanghina al Piedirosso dei Campi Flegrei, dal Nerello Mascalese al Carricante allevati sulle pendici dell’Etna fino a Nero, Merlot e Chardonnay dell’Arcole veneto ed a vere e proprie curiosità del panorama enologico ‘made in Fe’: un Cabernet Sauvignon coltivato su una collina artificiale ricavata a Settepolesini di Bondeno da una ex cava (naturalmente di sabbia), un Sauvignon che arriva dalle campagne di Coccanile e il… vino del Sindaco di Copparo.
Nonostante piantar viti su terreni sabbiosi sia pratica decisamente poco diffusa, quantomeno in Italia, oltre una ventina sono le etichette che, nella serata di mercoledì 10 agosto in piazza XX settembre, si potranno conoscere e degustare al banco d’assaggio coordinato dai sommelier Elena Melchiorri e Gino Benetti, della delegazione Ais di Ferrara (ingresso 5 euro, calice e portacalice compreso). L’appuntamento inserito nel cartellone di SaporiDaMare 2011 – tour itinerante per la promovalorizzazione delle 17 Perle enogastronomiche ferraresi promosso dallo chef Mauro Spadoni con la collaborazione di Comune di Comacchio, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara ed il patrocinio della Regione – non attende però solamente i cultori di Bacco. Di fianco al Duomo, così come avverrà negli altri 180 Comuni d’Italia coinvolti nel grande evento nazionale coordinato da Città del Vino e Movimento Turismo del Vino, anche l’osservazione della volta celeste sarà protagonista. Grazie ad un maxischermo e al telescopio dell’astronomo Daniele Gasparri che condurrà il pubblico alla scoperta di pianeti, stelle e galassie lontane. Non solo: i doc delle sabbie ‘made in Fe’ saranno protagonisti anche nel parterre vip della sfilata di moda promossa, sempre per la serata del 10 agosto ai Trepponti, dalla stilista comacchiese Patty Farinelli. E, per quanti insieme ai vini tipici vorranno apprezzare anche la cucina locale, Antica Trattoria La Barcaccia; Locanda La Comacina; Ristorante Al Cantinon, Ristorante Sgarabusen; Trattoria del Borgo e Trattoria Le Gresine proporranno speciali menu accompagnati ai vini territoriali e dedicati alla notte delle stelle cadenti.
Qualche notizia in più su “Il Delizioso”, ovvero il …Vino del Sindaco di Copparo (gentilmente fornite dal Comune di Copparo)
Nei dintorni della Villa Mensa di Sabbioncello San Vittore – immobile di cui sono comproprietari il Comune di Copparo e la Provincia di Ferrara – sono presenti 3000 mq di vigneto regolarmente registrato, di uve Trebbiano, tipica varietà viticola presente delle nostre zone.
Il vigneto è stato rimesso in produzione nel 2006 allo scopo di valorizzarne la presenza nell’ambito dello storico complesso inserito nella rete delle Delizie estensi. Proprio l’antico vigneto, in quanto oggetto del primo ‘restauro’, è divenuto il simbolo della rinascita della Villa.
Il vigneto è gestito direttamente dal Comune di Copparo in collaborazione con il gruppo Auser di Sabbioncello San Vittore.
La raccolta dell'uva avviene di norma tra settembre e ottobre ed è effettuata didatticamente con l’intervento delle scolaresche del territorio.
L’uva viene pigiata e vinificata nel territorio copparese, eppoi imbottigliata da un’azienda di Vigarano Mainarda.
“Il Delizioso” è quindi un prodotto a basso impatto ambientale .
La produzione è limitata, all’incirca 1000 bottiglie l’anno, e viene ceduta per una raccolta fondi destinata al recupero della Villa ed allo svolgimento di attività di animazione al suo interno con un contributo di 5 euro.
Per quest’anno è programmata una vendemmia didattica anche per gli adulti.

lunedì 8 agosto 2011

COPROB: CAMPAGNA BIETICOLA SACCARIFERA 2011/2012, PROMETTENTE E DI GRANDE QUALITA’

Fonte: Coprob

Previsto un conferimento di 1,7 milioni di tonnellate di bietole dagli standard qualitativi molto alti. 3.500 i conferenti, 2.504 dei quali associati alla cooperativa, che vanta in tal modo l’83 per cento degli ettari di seminativo. Marani, Direttore Agricolo di COPROB: “Ci attendiamo una produzione molto interessante per gli agricoltori”.

Bologna, 8 agosto 2011 – COPROB, cooperativa leader nazionale della produzione di zucchero e produttore dell’unico zucchero 100% certificato da filiera italiana, ha iniziato la campagna bieticola saccarifera il 28 luglio nel proprio stabilimento di Minerbio (Bologna) e il 4 agosto in quello di Pontelongo (Padova) di proprietà di Italia Zuccheri.
Per COPROB si tratta di una stagione molto importante, perché a seguito della prossima fusione per incorporazione di Italia Zuccheri in COPROB, è la prima campagna congiunta dei due stabilimenti.
Le prospettive della raccolta di bietole sono buone, con un quantitativo stimato di 1,7 milioni di tonnellate, provenienti da un seminativo di circa 26.500 ettari.
I conferenti dell’attuale campagna saranno circa 3.500, tra i quali 2.504 associati alla cooperativa, che apportano l’83 per cento degli ettari totali di seminativo. Nel primo trimestre del 2011 si è rafforzata la base sociale: con un consistente incremento di adesioni dal Veneto, ha superato i 5 mila soci.
Rispetto alla campagna precedente, COPROB stima una diminuzione di circa l’11 per cento del quantitativo di bietole conferite, ma tale riduzione sarà compensata dalla migliore qualità delle barbabietole, sostiene Marco Marani, Direttore Agricolo di COPROB. “Si tratta di una campagna promettente, con bietole sufficientemente idratate e con apparato fogliare sano, di qualità migliore rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. Il peso delle barbabietole si dimostra buono e le ottime polarizzazioni fanno prevedere di raggiungere una produzione di
saccarosio per ettaro molto soddisfacente, fattore che renderà la Produzione Lorda Vendibile (PLV) di campagna molto interessante per gli agricoltori. Siamo solo all’inizio della campagna ma stiamo monitorando con puntualità la situazione nei campi, oltre che le caratteristiche del prodotto in entrata”.
“Nel corso dell’anno - dichiara il Direttore Generale Stefano Montanari - COPROB ha
previsto e realizzato investimenti per 23 milioni di euro, di cui 14 milioni destinati allo stabilimento di Minerbio e 9 milioni a quello di Pontelongo, al fine di migliorare la produttività e l’efficienza dei propri impianti e poter dare migliore soddisfazione ai soci della cooperativa.”
Il Presidente Claudio Gallerani, inoltre, sottolinea: “La contrazione del quantitativo di bietole dell’11% del 2011, è dovuto al ritardo dell’erogazione degli aiuti da parte del governo e all’elevato prezzo dei cereali diventati molto competitivi. Peraltro i risultati di mercato positivi ci consentiranno
una migliore valorizzazione delle bietole conferite dai soci con buone prospettive future di avere ancora una bietola competitiva per la rotazione nelle nostre aziende agricole. Naturalmente continueremo nella nostra convinta azione per sbloccare gli aiuti 2009-10 dovuti all’intero settore e non ancora pervenuti”.

INCENTIVI PER LA REALIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DI INVASI PER LA RACCOLTA DELL’ACQUA DA DESTINARE ALL’IRRIGAZIONE E AGLI ALLEVAMENTI.

Fonte: Provincia di Ferrara - Settore Agricoltura e Sviluppo Economico

La Giunta regionale ha messo a disposizione 10,2 milioni di euro di contributi pubblici.

Con la delibera n.1133 del 27 luglio scorso è stato infatti approvato il Programma operativo della Misura 125 "Infrastrutture connesse allo sviluppo ed all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura” a valere sull’Asse 1 del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. La Misura è rivolta ad aggregazioni di produttori agricoli e prevede l’erogazione di incentivi a fronte di investimenti per la realizzazione e il potenziamento di invasi di accumulo idrico ad indirizzo plurimo (irrigazione e/o allevamento) e delle reti di distribuzione.
Gli investimenti ammessi potranno avere una dimensione finanziaria tra 100 mila e 1 milione di euro. L’aiuto sarà concesso sottoforma di contributo in conto capitale e potrà coprire fino al 70% del totale della spesa.
Sarà riconosciuta la precedenza assoluta ai progetti al servizio di territori collinari e montani; avranno priorità i progetti che coinvolgono un più ampio numero di imprese oltre il livello minimo, la maggior estensione delle superfici. Gli invasi di raccolta delle acque devono avere carattere interaziendale, al servizio delle imprese agricole aderenti al consorzio, e una dimensione compresa tra 50 mila e 250 mila metri cubi asservite o la realizzazione ex novo di invasi con relative reti di adduzione.
Le domande possono essere presentate, entro il prossimo 18 novembre, da Consorzi di scopo costituiti da almeno 20 imprese agricole, utilizzando il Sistema Operativo Pratiche (SOP) secondo le modalità procedurali di AGREA, reperibili sul sito internet dell’Agenzia stessa. L’organismo responsabile dell’istruttoria è il Servizio Aiuti alle Imprese delle Regione Emilia-Romagna.

COLDIRETTI DENUNCIA: IL CALENDARIO VENATORIO 2011/2012 NON PREVEDE ALCUNA TUTELA SPECIALE PER IL RADICCHIO


FONTE: COLDIRETTI FERRARA

Nonostante le richieste dei produttori e delle cooperative del basso ferrarese non sono previste le misure di particolare attenzione a tutela della coltura specializzata destinata alla “quarta gamma”.

“Ore di lavoro, incontri su incontri, perizie, pareri: tutto sparito”.
E’ amaro il commento di Coldiretti Ferrara alla lettura del calendario venatorio per la stagione 2011/2012.
Infatti nei mesi scorsi su pressante e giusta richiesta dei produttori della zona del mesolano e codigorese e delle loro cooperative di riferimento era stato sollevato il problema di alcuni casi di presenza di residui di pallini da caccia in colture destinate alla cosiddetta “quarta gamma”, ovvero destinati ad essere utilizzati nella preparazione delle buste di insalate già pronte, per lo più esportate in altri paesi europei, dove la qualità del nostro radicchio è particolarmente apprezzata.
A fronte di tale problematica, tra le altre misure, era stato richiesto di porre misure di tutela per la coltura, dettando regole di salvaguardia aggiuntive, corroborate da pareri di tecnici balistici riguardo le distanze di sparo dalla coltura.
Posizione condivisa da Coldiretti e dalle altre organizzazioni agricole, sia in sede di commissione speciale, che di consulta venatoria provinciale, che sostenuta da una lettera del presidente Tonello alla presidente della Provincia, richiamando la necessità primaria di tutelare le attività economiche e quindi le produzioni agricole prioritariamente rispetto ad altre attività, senza che ciò significasse vietare l’attività venatoria in quelle zone, dove la regolazione della presenza di selvatici trova proprio in una corretta gestione anche da parte dei cacciatori motivo di equilibrio.
“Eppure – sottolinea ora il direttore di Coldiretti, Luigi Zepponi – la Giunta Provinciale lo scorso 26 luglio ha deliberato l’adozione di un calendario che non tiene in nessun conto le richieste fatte e condivise, in primis proprio con il servizio Protezione Flora e Fauna della Provincia. Semplicemente non vi è cenno di misure particolari di distanza o comportamento nei terreni investiti a radicchio. Tutto il contrario di quello che si era chiesto per i nostri produttori. E se fosse vero che proprio qualcuno da quelle zone avesse spinto per considerare non più rilevante il problema saremmo ancora più sconcertati e delusi”.
Insomma alla prova dei fatti tra le tante deroghe al calendario regionale il problema pallini nel radicchio non esiste più, con il rischio che comportamenti scorretti, non scoraggiati da una regolamentazione specifica e dal necessario controllo da parte della polizia provinciale o dei volontari degli ATC, provochino rilevanti danni all’intero comparto, data la feroce concorrenza sui mercati dove qualità e sicurezza sotto tutti i punti di vista sono fondamentali. Non siamo disponibili - prosegue Coldiretti - ad avvallare questa posizione, per noi è fondamentale pensare a poter produrre e commercializzare nel modo migliore, senza che comportamenti impropri e deleteri mettano a rischio il reddito.
“Chiediamo quindi all’Amministrazione Provinciale un incontro per capire – conclude Tonello – cosa sia cambiato di così radicale nel frattempo da ignorare le richieste del mondo agricolo tutto su questa vicenda, che ad oggi a noi non è noto”.

GRUPPO COPROB: Il SORGO, UNA VALIDA OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO DI FILIERE AGRO-ENERGETICHE


FONTE: COPORB

Il Gruppo, leader nel settore bieticolo saccarifero nazionale, ha presentato i dati relativi alla quadriennale sperimentazione del sorgo da fibra. Una nuova opportunità per l’agricoltura italiana.

È stata presentata il 5 agosto 2011 a Crevalcore, in provincia di Bologna, la sperimentazione sul sorgo da fibra che COPROB - insieme a Ecospark, partner nel progetto di realizzazione della centrale a biomasse di Finale Emilia (MO) (attraverso la partecipata Domus Energia Srl), in collaborazione con Beta, società di ricerca della filiera bieticolo-saccarifera italiana, e con la supervisione del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Udine - conduce dal 2008. Tale sperimentazione, in corso da quattro anni, è tra le più importanti, sia per estensione dell’area utilizzata, sia per varietà colturali, tra quelle condotte a livello nazionale.
In un’ottica di produzione di energia rinnovabile, una scelta che il nostro Paese deve adottare per rispettare gli accordi Europei in termini di riduzioni di emissioni di CO2, le filiere agro-energetiche si presentano come valide soluzioni sia a livello economico sia agricolo.
COPROB, nell’ambito dei processi di riconversione degli ex zuccherifici di Finale Emilia e Porto Viro (RO), ha dato inizio a una consistente e strutturata sperimentazione con l’obiettivo di valutare la fattibilità di una filiera, incentrata sullo sviluppo di un bacino di coltivazione del sorgo da biomassa, dedicata alla produzione di energia da materie prime rinnovabili.

Nel 2008, primo anno di sperimentazione, sono state coinvolte 35 aziende agricole prevalentemente impegnate nel conferimento delle barbabietole allo stabilimento di Finale Emilia, per una superficie complessiva di 80 ettari. Nel 2009 le prove sono state estese anche al bacino di Porto Viro e sono proseguite in 14 aziende per un totale di 50 ettari; nel terzo anno il numero delle aziende interessate è salito a 31 per un totale di 130 ettari. Il 2011, quarto anno di test ha registrato la partecipazione di 7 aziende per 42 ettari nell’area di Finale Emilia e 9 aziende per 45 ettari nell’area di Porto Viro.

Parallelamente alla sperimentazione, Beta ha condotto uno studio che, attraverso l’analisi dei risultati, ha portato alla selezione di un pool varietale in possesso delle migliori caratteristiche di produttività e resistenza all’allettamento per il territorio di produzione. Questa ricerca, iniziata nel 2009, ha esaminato 44 varietà su 2 campi prova, disponendole con metodo strip test, numero che, attraverso la selezione, è diminuito a 25 nell’anno seguente. Nel 2011 la sperimentazione, tuttora in corso nelle località iniziali, differisce da quelle intercorse negli anni precedenti in merito alla metodologia sperimentale dei blocchi randomizzati e nel numero di varietà di sorgo, che sono state ridotte a 20.

“L’impegno dimostrato dal Gruppo COPROB nei confronti della ricerca e sperimentazione della coltivazione del sorgo da fibra – commenta Piero Cavrini, Vicepresidente di COPROB e Presidente di Domus Energia Srl - è concreto. Crediamo fortemente nello sviluppo di una filiera agro-energetica in grado di essere remunerativa, competitiva e coerente al perseguimento degli obiettivi della regione, in materia di produzione di energie rinnovabili”.

“Il nostro obiettivo è quello di individuare le varietà di sorgo in grado di offrire agli agricoltori le performance migliori – afferma Marco Marani, Direttore Agricolo COPROB –. I risultati ottenuti sono molto positivi e la sperimentazione è in grado di fornirci importanti elementi di valutazione per l’avvio di una filiera agro-energetica integrata di grande successo”.

venerdì 5 agosto 2011

Buone prospettive per le patate italiane



FONTE: Centro di Divulgazione della Patata di Bologna (Cepa)

Grazie anche al soddisfacente livello qualitativo

Per rafforzare questa tendenza positiva è però indispensabile che il prodotto di importazione non venga “nazionalizzato”

In uno scenario decisamente difficile per il settore ortofrutticolo qualche segnale di speranza arriva dalle patate: grazie alle temperature nettamente inferiori alle medie stagionali registrate nelle ultime settimane, infatti, il prodotto raccolto mostra un livello qualitativo più che soddisfacente. Lo rivela il Centro di Divulgazione della Patata di Bologna (Cepa) che sottolinea anche come, in base alle prime indicazioni, la produzione italiana di patata comune del 2011 dovrebbe registrare un lieve aumento rispetto all’anno precedente, superando i 13 milioni di quintali, di cui oltre 2 milioni provenienti dall’Emilia Romagna, una delle regioni più vocate.
“Buona qualità del prodotto e offerta sostanzialmente in linea sui livelli del 2010 – afferma il presidente del Cepa, Luciano Torreggiani – lasciano ben sperare per la campagna di commercializzazione. Tutte le condizioni sembrano quindi essere favorevoli perché il mercato possa riconoscere il giusto valore delle patate italiane. In questo clima favorevole, è però indispensabile che le Associazioni dei produttori vigilino affinché la commercializzazione del prodotto italiano non sia ostacolata dall’immissione di patate d’importazione “nazionalizzate”.
“Un altro elemento sicuramente positivo per il settore – prosegue Torreggiani – è l’accordo siglato in questi giorni tra produttori e commercianti in Emilia Romagna sul prezzo per le patate “grezze” conferite in conto deposito: un importante risultato raggiunto grazie all’azione svolta all’interno della Borsa Patate di Bologna dalla Commissione Paritetica che negli ultimi tre anni si è impegnata attivamente per la valorizzazione di questo pregiato tubero”.
“Il prezzo di 21 centesimi al chilo fissato dall’accordo, accolto favorevolmente dalla Regione Emilia Romagna, – conclude il presidente del Cepa – non va interpretato come un risultato contraddittorio o un compromesso ‘obbligato’, ma piuttosto come un punto di merito per tutta la filiera della patata bolognese. Un prodotto ottenuto in una delle aree più vocate d’Italia e per questo caratterizzato da un elevato livello qualitativo, attentamente controllato dal campo al punto vendita, e ‘firmato’ da numerosi marchi di qualità e origine in grado di conquistare e fidelizzare il consumatore”.

L’ESTATE PREMIA L’AGRITURISMO, MA I ‘VACANZIERI’ PUNTANO SUL “LOW COST”

FONTE: CONFAGRICOLTURA

Positivo commento di Agriturist (Confagricoltura) sui dati pubblicati ieri dall'Osservatorio Nazionale del Turismo. Ma il quadro generale del comparto resta allarmante.

L'estate 2011 premia l'agriturismo. Secondo le stime diffuse ieri dall'Osservatorio Nazionale del Turismo, l'ospitalità "in fattoria" sarebbe cresciuta del 2,3% in luglio e crescerà dello 0,9% in agosto; le previsioni per settembre segnano un peraltro recuperabile, -0,9%.

Prudente soddisfazione di Agriturist (Confagricoltura): dopo il tonfo dell'estate 2010 (-12%), un andamento di segno positivo restituisce fiducia agli operatori agrituristici. Ma il quadro generale del turismo italiano resta allarmante: rispetto all'anno scorso, l'Osservatorio Nazionale del Turismo ha rilevato -0,1% nel primo semestre dell'anno e previsto per il trimestre estivo un -0,7%. Ciò significa che non ci sono novità rispetto ad una estate 2010 in cui si era già toccato il fondo.

I due milioni di presenze nel mese di agosto in agriturismo, annunciati qualche giorno fa da alcune fonti - puntualizza Agriturist - sono fortunatamente privi di qualsiasi fondamento: le presenze nell'agriturismo di agosto si attesteranno intorno ai 3,2 milioni, per 650 mila ospiti che spenderanno circa 230 milioni di euro.

"Il Governo ricordi - sottolinea Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist - che il turismo è una delle massime risorse italiane e che l'agricoltura, attraverso l'offerta enogastronomica e l'agriturismo, dà un contributo decisivo al successo della nostra proposta turistica. Turismo e agricoltura rappresentano una sinergia che contribuisce, compreso l'indotto, a quasi un quarto del PIL nazionale. Ma finora, per valorizzare queste risorse è stato fatto davvero poco, per non dire nulla".

Agriturist lamenta, in particolare che, nella promozione delle vacanze in Italia sui mercati esteri, sia il sito internet del ministro del Turismo, www.italia.it, sia l'ENIT, ignorano l'agriturismo e, in generale, le mete rurali.

"Ci auguriamo - conclude il presidente di Agriturist - che l’ accordo per sostenere il turismo enogastronomico, sottoscritto in aprile alla Fieragricola di Verona dai ministri del Turismo, Brambilla, e delle Politiche Agricole, Romano, abbia quanto prima un seguito concreto".

Una conferma del momento difficile per le tasche dei vacanzieri, viene dal sito internet di Agriturist, www.agriturist.it, che nell'ultima settimana ha registrato un incremento di visite del 18%, ma la ricerca tematica più frequente è stata, in assoluto, quella di "vacanze economiche".

MERCATI, CONFAGRICOLTURA: DA SETTE MESI I PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI SONO IN CADUTA LIBERA, MA IL CONSUMATORE LI PAGA DI PIU’

FONTE: CONFAGRICOLTURA

I prezzi agricoli all’origine, nei primi sette mesi del 2011, in media sono scesi più dell’8%. E’ questo il dato reso noto da Ismea che, nell’analisi di Confagricoltura, sottolinea la drammaticità della situazione per il settore.

“I prezzi pagati ai produttori sono in caduta libera da mesi - commenta Confagricoltura - e la crisi si è particolarmente acuita quest’estate per il comparto degli ortofrutticoli freschi. Una situazione che va contrastata con misure idonee a favorire gli agricoltori nell’ambito delle filiere ma anche con azioni di concentrazione dell’offerta e aggregazione del prodotto che devono esser perseguite dalle stesse imprese”.

“L’evoluzione negativa dei prezzi dei prodotti agricoli, che i consumatori non hanno percepito visti gli aumenti dei listini al consumo - ha concluso Confagricoltura - rischia di compromettere la redditività e disincentivare gli investimenti delle imprese. Una politica agricola è quindi necessaria, a livello nazionale e comunitario, per dare maggior fiducia al settore e rilanciare la produzione. In caso contrario verrebbe compromesso il tasso di auto approvvigionamento, aumentando le importazioni e deprimendo il nostro potenziale produttivo. Un rischio che l’Italia non può certo permettersi”.

Andamento dei prezzi agricoli all'origine

Indice Base 2000 = 100

(elaborazione Confagricoltura su dati Ismea)

Indice Var. % mensili

gen-11 134,2

feb-11 133,0 -0,9%

mar-11 134,2 +0,9%

apr-11 130,0 -3,1%

mag-11 129,4 -0,5%

giu-11 130,2 +0,6%

lug-11 123,1 -5,5%

Da gen a lug 2011 -8,3%

VENDEMMIA DOPO FERRAGOSTO, BUONA ANNATA PER I BIANCHI



FONTE: Istituto Agrario di San Michele all'Adige (TN)

Si è svolto a San Michele il consueto punto sulla vendemmia

Il freddo delle ultime settimane ha prolungato i tempi di maturazione dell’uva e l’inizio della raccolta si sta spostando dopo ferragosto. La grandine in alcune zone ha compromesso la quantità e la qualità di alcuni vigneti per cui sarà fondamentale un’accurata selezione dei grappoli con la raccolta manuale. Per le uve bianche si prospetta una ottima vendemmia, mentre per le uve rosse, anche se lo stato sanitario si presenta buono, risulta al momento prematuro fare previsioni qualitative in quanto saranno decisive le prossime settimane.

E’ in sintesi quanto affermato dal presidente della sezione trentina dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, Fabio Toscana, nell’ambito dell’incontro organizzato oggi pomeriggio in collaborazione con gli esperti del Centro Trasferimento Tecnologico dell’Istituto Agrario che ha chiamato a raccolta, a San Michele, gli operatori del mondo vitienologico trentino per fare il punto sulla stagione agraria e poter interpretare al meglio la vendemmia che sta per iniziare.

L’evento ha visto intervenire, tra gli altri, il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Michele Pontalti, ed i tecnici del Centro sperimentale di Laimburg e del centro di consulenza Beratungsring che hanno portato l’esperienza altoatesina relativamente alla ottimizzazione nella produzione di uve aromatiche e dei loro vini.

“La partenza vegetativa molto precoce prevedeva inizialmente una avvio di vendemmia nella prima decade di agosto, successivamente le temperature di luglio con minime notturne fuori dalla norma stagionale stanno fortunatamente allungando i tempi di maturazione e quindi l’avvio di vendemmia si sta spostando dopo Ferragosto” ha spiegato Toscana anticipando che in prossimità della vendemmia l’Assoenologi nazionale invierà una comunicazione ufficiale relativa a tutte le regioni viticole italiane.

SANITA’ DELLE UVE

“La situazione fitosanitaria al momento è molto buona –spiega Maurizio Bottura-; non si registrano problemi particolari se non la presenza di peronospora sulle femminelle classica di una stagione estiva umida. Le produzioni saranno a stima in linea con il 2010 se non leggermente inferiori”.

Le condizioni climatiche in questa annata sono state a dir poco altalenanti. Dopo una primavera secca e calda che ha anticipato in maniera considerevole tutte le fasi fenologiche fino alla fioritura, ha fatto seguito una stagione estiva caratterizzata da temperature medie basse e piovosità frequente che hanno ridotto drasticamente l’anticipo vegetativo inizialmente stimato in 12-14 giorni a 6-7 giorni rispetto allo scorso anno. Si riscontrano pesi più ridotti dei grappoli sulle cultivar bianche e in particolare il pinot grigio, mentre sulle varietà rosse l’andamento è l’opposto con pesi medi leggermente superiori a quelli dello scorso anno. La maturazione sta proseguendo abbastanza lenta e questo solitamente non è un fattore negativo, anzi.

BOLLETTINO PREVENDEMMIALE

Roberto Larcher ha illustrato lo stato di maturazione spiegando che i principali dati compositivi delle uve mostrano un quadro provinciale in fase non ancora prossima alla maturazione e, permanendo l’attuale situazione meteorologica, fanno prevedere un decorso per Chardonnay tendenzialmente in linea con le annate 2007-2009-2010 e per Pinot grigio con il 2007 e 2009. Le varietà a bacca rossa Teroldego e Marzemino, pur ancora molto lontane dal tradizionale momento di raccolta, presentano ad oggi un profilo di maturazione che si può stimare intermedio tra le annate 2007 e 2009. Il grado di salificazione degli acidi è ancora significativamente basso e una certa attenzione dovrà essere posta al contenuto di azoto prontamente assimilabile, oggi relativamente basso anche per varietà solitamente ricche come Chardonnay e Pinot grigio, al fine di adottare le necessarie attenzioni in fase fermentativa.

RUOLO DEI LIEVITI E DEI NUTRIENTI AZOTATI

Sulla scorta dei dati gascromatografici e sensoriali ricavati da decine di spumantizzazioni sperimentali, Giorgio Nicolini ha sottolineato il ruolo dei lieviti e delle aggiunte di nutrienti azotati ai vini-base in relazione agli aromi che vengono prodotti durante la presa di spuma. Ha mostrato come la qualità del quadro aromatico fermentativo dei vini-base sia fondamentale anche per quanto riguarda l'aroma fermentativo degli spumanti - in particolare se questi sono destinati a solo brevi fasi di conservazione "sur lies" - poiché la variabilità tecnologicamente inducibile con corrette rifermentazioni rimane comunque piuttosto limitata.

OZONO, UN VALDIDO SANITIFICANTE

Raffaele Guzzon ha illustrato alcune attività sperimentali svolte nell'anno 2011 e volte a valutare le possibili applicazioni e la relativa efficacia dell'ozono come agente sanitificante. Questo gas trova infatti già numerose applicazioni industriali nell'ambito agro industriale ma permangono notevoli riserve per il suo uso in enologia visto i forte potere ossidante dell'ozono. I risultati dimostrano la sua notevole efficacia nell'abbattere la carica microbica, ed in particolare le specie ritenute contaminanti che normalmente si trovano all'interno di botti e barriques, e al contempo la assenza di danni causati dall'ozono verso i principali composti fenolici che tipicamente sono ceduti dalle botti al vino durante l'affinamento.

EVOLUZIONE DELLA VITICOLTURA BIO

I dati forniti dall'Ufficio Produzioni Biologiche della PAT mostrano che il comparto del bio è in costante crescita nella viticoltura provinciale, tanto che la superficie è passata dai 118 ettari del 2008 a 223 nel 2010 e nel primo semestre del 2011 ha raggiunto 240 ettari, in pratica raddoppiando in meno di 3 anni. Enzo Mescalchin ha illustrato i vincoli che l'adesione al biologico comporta. In particolare la viticoltura biologica è normata da apposito regolamento europeo, mentre per il vino biologico manca ancora una disciplina riconosciuta e condivisa da tutti i partner europei. Si parla ancora di gestione del terreno (come noto la disciplina del biologico non consente l'uso di diserbanti né di fertilizzanti chimici) e di tecniche agronomiche. Presupposto per la coltivazione biologica in viticoltura è infatti un vigneto equilibrato, idoneo a produzioni di qualità. Convertire produzioni di qualità al biologico -è strato detto- è relativamente breve e relativamente semplice, anche se richiede viticoltori motivati e preparati tecnicamente.

giovedì 4 agosto 2011

COLDIRETTI, ACCORDO CREDITAGRI ITALIA E BNL



FONTE: COLDIRETTI

Oltre 20 milioni di euro per investimenti nel settore agricolo stanziati da BNL Gruppo BNP PARIBAS e la società CreditAgri Italia, il Consorzio Fidi di Coldiretti attivo su tutto il territorio nazionale.

BNL-Gruppo BNP PARIBAS e CreditAgri Italia S.c.p.a hanno siglato a fine luglio un accordo che prevede lo stanziamento, da parte di BNL, di un plafond di oltre 20 milioni di euro a favore delle oltre 14 mila imprese agricole associate al Confidi, per sostenere e incentivare lo sviluppo e gli investimenti nel settore.
CreditAgri Italia, il confidi di Coldiretti nato dalla fusione dei 38 consorzi agricoli presenti sul territorio nazionale, attualmente è cogestore dei Fondi pubblici SGFA (Società di Gestione Fondi per l'Agroalimentare) e rilascia garanzie dirette - fino al 70% - sugli stessi fondi: una sinergia pubblico-privato di estrema rilevanza al servizio dello sviluppo imprenditoriale agricolo.
BNL, è in grado di affiancare gli imprenditori con “AgriBusiness”, una linea ampia e diversificata di finanziamenti ed investimenti, dalle operazioni più semplici a quelle più articolate: acquisto di proprietà fondiarie; realizzazione e valorizzazione delle produzioni energetiche da fonti rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, eolico ed idroelettrico); realizzazione di interventi finanziari di lunga durata; prestiti per invecchiamento vini etc.
CreditAgri Italia s.c.p.a. è una società per azioni di garanzia fidi ed assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in agricoltura che si occupa in modo specialistico, attraverso una rete di risorse professionali dedicate e altamente qualificate, di Credito Agrario e Finanza d’Impresa a vantaggio delle imprese agricole associate. Una grande realtà presente sul tutto il territorio nazionale con oltre 50 filiali in grado di fornire assistenza, consulenza e servizi a miglia di imprese. Un stock storico di affidamenti gestiti per oltre 1 miliardo di euro, circa 120 mila imprese assistite “a sportello” e quasi 14 mila imprese affidate e garantite. Lo scopo del partenariato è quello di favorire l’accesso al credito ordinario e agevolato con prodotti dedicati e un servizio di accompagnamento e di consulenza personalizzata in ambito finanziario e creditizio, in modo da sostenere i progetti di investimento. In quest’ambito si colloca la Partnership tra CreditAgri Italia e BNL.
Maggiori informazioni presso gli uffici zona Coldiretti.

"Emilia Romagna è Un Mare di Sapori"

FONTE: REGIONE EMILIA - ROMAGNA

Sabato 6 agosto a Cattolica: "Artusi tricolore", lezione per il pubblico sulla preparazione delle tagliatelle bianche, rosse e verdi

Bologna - “Emilia Romagna è Un Mare di Sapori” celebra insieme due importanti anniversari: il centenario della morte di Pellegrino Artusi, “padre della gastronomia italiana”, e il 150° della nascita dello Stato italiano. Una doppia ricorrenza che sarà omaggiata dallo spettacolo “Artusi tricolore”, realizzato da Koinè – Teatro sostenibile, in programma a Cattolica (Piazza Mercato – ingresso libero) sabato 6 agosto alle ore 21,30.
Protagonista della serata sarà la voce di Artusi che guiderà dodici sfogline, scelte tra il pubblico, nella realizzazione di una porzione di tagliatelle tricolore. I partecipanti saranno muniti di attrezzi e ingredienti (tagliere, uova, matterello…) e potranno così realizzare “speciali” tagliatelle, omaggio ai tre colori della bandiera italiana: bianche, con solo acqua e farina, come si fa nella tradizione centro-meridionale; verdi, mescolando alle uova, prima di unirle alla farina, degli spinaci lessati e ridotti in purea; rosse, con l’aggiunta di pomodori. Terminato lo spettacolo, ogni partecipante si porterà a casa la porzione realizzata.
Nel corso della serata verrà poi realizzata una degustazione dei prodotti Dop della provincia di Modena che avrà quale protagonista l’aceto balsamico tradizionale Dop. Ai partecipanti sarà proposto un percorso per conoscere la filiera del prodotto e il suo radicamento alla terra e alla cultura umana che lo produce.
La rassegna “Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori” prevede 90 appuntamenti in quattro province (Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini), dai Lidi di Comacchio fino a Cattolica. Diversi gli appuntamenti in cartellone: oltre all’omaggio al Parmigiano Reggiano, lo spettacolo dedicato all’Artusi tricolore, il Tramonto di Vino, sulle eccellenze enologiche, il Torneo internazionale di biglie da spiaggia, con protagonisti i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna.
La manifestazione è realizzata dall’assessorato regionale all’Agricoltura con i Consorzi del Parmigiano-Reggiano e del Prosciutto di Parma e di Modena, in collaborazione con i Consorzi dei salumi piacentini, della Pesca Nettarina di Romagna, della Mortadella di Bologna, dell’Aceto balsamico tradizionale di Modena e Reggio Emilia, l’Enoteca regionale dell’Emilia Romagna, Casa Artusi, la compagnia teatrale Koinè e Lepida Tv.
Tutte le informazioni e il programma sono disponibili sul sito: www.unmaredisapori.com, con la possibilità di iscriversi alla newsletter e di giocare online.

mercoledì 3 agosto 2011

BIODIVERSITA’ FOTOGRAFATA DALLO SPAZIO, PREMIATO SCIENZIATO IASMA



FONTE: Istituto Agrario di San Michele all’Adige

Per la prima volta ricercatore italiano premiato dalla Earth and Space Foundation

Duccio Rocchini è il primo ricercatore italiano premiato dalla Earth and Space Foundation, un ente senza scopo di lucro internazionale con sede in California che si propone dal 1994 di riconoscere il lavoro effettuato da scienziati che applicano le immagini satellitari allo studio dell’ambiente terrestre.

Rocchini fa parte del gruppo di ricerca GIS e telerilevamento, coordinata da Markus Neteler, del Centro Ricerca e Innovazione dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e si è distinto come miglior ricercatore nel campo della stima della biodiversità da immagini satellitari.

Rocchini è attualmente coordinatore di un network di ricercatori internazionali che include i più importanti istituti europei e statunitensi e che ha come oggetto la ricerca nel settore telerilevamento applicato all’ecologia spaziale.

I metodi sviluppati da Rocchini permettono la stima della biodiversità da dati acquisiti da piattaforme spaziali ed hanno ricadute dirette sulla gestione delle aree protette. Oltre alla profonda esperienza maturata nel proprio specifico ambito di studio, le numerose collaborazioni strette dal ricercatore con vari istituti europei e statunitensi segnano un ulteriore arricchimento nella rete di contatti internazionali del Centro Ricerca e Innovazione.

Maggiori informazioni su

http://gis.cri.fmach.it

Dalla Regione 10,2 milioni di euro per gli invasi destinati ai campi o agli allevamenti. Domande entro il 18 novembre

FONTE: REGIONE EMILIA - ROMAGNA

Incentivi per la realizzazione e il potenziamento di invasi per la raccolta dell’acqua da destinare all’irrigazione e agli allevamenti. La Giunta regionale ha messo a disposizione 10,2 milioni di euro di contributi pubblici.
Con la delibera n.1133 del 27 luglio scorso è stato infatti approvato il Programma operativo della Misura 125 "Infrastrutture connesse allo sviluppo ed all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura”. La Misura è rivolta ad aggregazioni di produttori agricoli e prevede l’erogazione di incentivi a fronte di investimenti per la realizzazione e il potenziamento di invasi di accumulo idrico ad indirizzo plurimo (irrigazione e/o allevamento) e delle reti di distribuzione.
“In questo modo intendiamo dare una risposta a quel ventaglio di nuove sfide, tra cui quella del risparmio idrico, poste dall’Unione europea all’attenzione degli Stati membri con la riforma health check”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “Con questa misura si intende favorire l’acculo di risorse irrigue nelle stagioni a maggiore piovosità da utilizzare per migliorare la gestione di quei terreni che ad esempio sarebbero costretti a prelevare l’acqua dalla falda”.
Le domande
Le domande possono essere presentate, entro il prossimo 18 novembre, da Consorzi di scopo costituiti da almeno 20 imprese agricole. Gli invasi di raccolta delle acque devono avere carattere interaziendale, al servizio delle imprese agricole aderenti al consorzio, e una dimensione compresa tra 50 mila e 250 mila metri cubi.
Gli investimenti ammessi potranno avere una dimensione finanziaria tra 100 mila e 1 milione di euro. L’aiuto sarà concesso sottoforma di contributo in conto capitale e potrà coprire fino al 70% del totale della spesa.
Sarà riconosciuta la precedenza assoluta ai progetti al servizio di territori collinari e montani; avranno priorità i progetti che coinvolgono un più ampio numero di imprese oltre il livello minimo, la maggior estensione delle superfici asservite o la realizzazione ex novo di invasi con relative reti di adduzione.

Nelle piazze del ferrarese, internet gratis per tutti

FONTE: Delta Web

Delta Web, primo operatore locale di reti a banda larga, grazie alla partnership con i Comuni del basso ferrarese, presenta la prima card gratuita per la connessione internet dalle piazze delle principali città. Pensata per i più giovani, è un'ulteriore opportunità di essere connessi.

Dallo studio di casa alla piazza del piccolo centro urbano, dalle mura domestiche alla condivisione all’aria aperta. Nel ferrarese la connessione alla rete è ormai ovunque, capillare, diffusa, e soprattutto, da oggi, anche gratuita nelle piazze dei principali comuni della provincia. Grazie a Delta Web, azienda pubblica di telecomunicazioni, internet non è più un privilegio di pochi, ma di fatto una realtà a portata di tutti i cittadini. I primi a beneficiarne da subito saranno i Comuni di Tresigallo, Mesola, Migliaro, Berra e Lagosanto, mentre a seguire, nei prossimi mesi, anche Copparo, Ostellato, Formignana, Codigoro, Goro, Iolanda di Savoia e Ro. Basta richiedere la card, prepagata dal Comune di residenza, per poter navigare. Attraverso la tecnologia wifi, infatti, in qualunque momento– nelle zone coperte dalle antenne - si potrà accedere al più grande “oceano virtuale”: quello della rete digitale.
E' sufficiente recarsi ai cosiddetti IAT, gli sportelli unici delle proprie città, ritirare la tessera messa a disposizione dall'Amministrazione locale ed essere dotati di un pc: che l'avventura abbia inizio. Tutti i cittadini si potranno trasformare in internauti, pronti a surfare sulle onde della rete in modo veloce, senza spese di connessione. In piazza, mentre al bar con i compagni di scuola si scrive all'ultimo amico di facebook oppure seduti su una panchina si chatta col figlio-studente “espatriato” all'estero, ora che la rete internet è a portata di clic anche nel cuore delle città non c'è limite al suo utilizzo. Una possibilità soprattutto per i più giovani di essere costantemente in comunicazione grazie al world wide web. E proprio in questa direzione va l'impegno di Delta Web, unico operatore locale nel territorio ferrarese, che forte di una visione lungimirante del servizio a favore della comunità, ha l'obiettivo di sensibilizzare, prima di tutto, i ragazzi e, più in generale, i cittadini verso l'uso e la conoscenza delle nuove tecnologie.
Il punto di partenza non era dei migliori: l’area ferrarese era da sempre penalizzata da un altissimo grado di digital divide, nemmeno l’intervento delle grandi compagnie di telecomunicazione ha potuto garantire la copertura di zone marginali. Delta Web è invece riuscita nel suo intento di portare il mondo in casa dei ferraresi grazie ad un’innovativa tecnologia sviluppata con anni di investimenti sul duplice filo della fibra ottica e del sistema radio: quest'ultimo caratterizzato dall'installazione di oltre 200 apparati (piccole antenne) che hanno il compito di “allungare” il servizio verso gli utenti più difficili da raggiungere.
E ora con l'ultima opzione messa in campo da Delta Web - la card prepagata – la fruizione della rete si allarga: la connessione è non solo più disponibile, ma anche gratuita nelle piazze dei principali paesi del ferrarese.