Fonte: Confagricoltura
“Anche le Regioni sono contrarie all’Imu. E’ ora che il Governo intervenga per riequilibrare la forte imposizione fiscale per gli agricoltori, esentando dall’imposta i fabbricati ad uso strumentale o riducendo gli oneri, in particolare nelle aree svantaggiate”. Lo ha detto Confagricoltura che ha espresso apprezzamento ai rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per la ferma opposizione all’applicazione dell’Imu nelle aziende agricole.
“L’intero impianto dell’imposizione fiscale sui terreni e sui fabbricati strumentali all’attività è punitivo per le imprese e scarica sugli agricoltori e sulle loro famiglie oltre il 10 per cento del peso della manovra - ricorda Confagricoltura -. Il decreto ‘Salva Italia’ comporta incrementi di tassazione (dal 100% al 300%) per il settore agricolo e mette a rischio di chiusura oltre mezzo milione di aziende sotto i 20 ettari di superficie”.
Confagricoltura ringrazia i Governatori regionali per aver appoggiato con forza la sua istanza, chiedendo la revisione del meccanismo di calcolo dei terreni condotti dagli agricoltori e di aprire un tavolo di confronto Governo-Regioni per individuare criteri alternativi di applicazione dell’imposta, salvaguardando gli obiettivi del decreto “Salva Italia”, ma senza pregiudicare la sopravvivenza del settore agricolo.
“La questione è paradossale perché si intende tassare gli strumenti di lavoro dell’agricoltore considerandoli una ricchezza accumulata - conclude Confagricoltura -. Circa un milione di fabbricati in tutta Italia il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni, con l’applicazione dell’Imu subiscono una duplicazione d’imposta”.
martedì 14 febbraio 2012
IMU, CONFAGRICOLTURA: “DALLE REGIONI UN FORTE SOSTEGNO CONTRO LA SUPERTASSA”
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