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venerdì 28 maggio 2010

BIANCA MARIA GIOVANNINI ELETTA PRESIDENTE DI ANGA - FERRARA


Fonte: Confagricoltura Ferrara



Bianca Maria Giovannini, residente a Ferrara, 34 anni, sposata con due figli, proprietaria conduttrice in economia di terreni in Comune di Copparo è stata eletta Presidente della Sezione di Ferrara dell’Associazione Nazionale Giovani Agricoltori – ANGA, Organizzazione sindacale dei giovani imprenditori agricoli; associa, infatti, gli agricoltori tra i sedici ed i quarant'anni. L’Anga fa parte della Confagricoltura, è' presente a livello nazionale nell'Osservatorio Imprenditoria Giovani Agricoltori, presso il MIPAF, e presso l'Unione Europea del CEJA, che raggruppa le organizzazione dei giovani agricoltori di tutti i paesi aderenti all'Unione.
Alla Vice Presidenza sono eletti Massimiliano Franceschetti di Ferrara e Cristian Marchioni Campi di Copparo.
La neo Presidente dell’Anga entra di diritto nella Giunta Esecutiva di Confagricoltura Ferrara che, nella settimana dal 21 al 25 giugno prossimi, ha in programma il rinnovo delle Cariche Sociali.
“Favorire la nascita di nuove imprese gestite da giovani, ma anche consolidare quelle esistenti con misure volte a favorire il ricambio generazionale in agricoltura”. Sono queste le priorità a livello comunitario e nazionale enunciate da Bianca Maria Giovannini all’atto del suo insediamento.
“L’età media degli agricoltori anche nella nostra Provincia continua ad alzarsi. Nel 2005 per ogni imprenditore agricolo “under 35” ce ne erano 11 con più di 65 anni di età. Nel 2007 sono diventati 13. Occorrono dunque interventi volti a favorire l’ingresso di giovani nel settore. L’impresa gestita da giovani agricoltori, ancor più delle altre, ha una prospettiva di medio lungo termine e ha bisogno di un quadro stabile e di politiche lungimiranti, più che di politiche piccolo cabotaggio e di breve periodo”.
“In passato si è puntato quasi esclusivamente sulla nascita di nuove imprese agricole gestite da giovani. Questo è un obiettivo assolutamente prioritario – ha proseguito il Presidente - ma è anche essenziale puntare a consolidare le imprese agricole già oggi gestite da giovani agricoltori. E’ vero che si tratta pur sempre di unità produttive che hanno le stesse esigenze di quelle gestite da imprenditori senior. Ma non dobbiamo trascurare un aspetto che le differenzia in maniera determinante: tutta l’agricoltura guarda sicuramente al futuro, ma i giovani imprenditori hanno per forza di cose un orizzonte ancora più lontano. Un esempio può essere quello dei pagamenti diretti della Pac. Pensare ad una modifica della situazione vigente, per un imprenditore che pensa di cessare l’attività tra una decina di anni può avere un significato; per un giovane di 35 anni, un sostegno transitorio anche distribuito nell’arco un decennio cambia di molto le prospettive, la programmazione ed i conti economici dell’impresa”.
“I giovani imprenditori agricoli hanno inoltre bisogno di migliorare le posizioni delle loro aziende investendo in innovazione e ricerca; come, ma forse più degli altri colleghi di maggior esperienza, non fosse altro perché hanno un approccio più moderno e evoluto al fare impresa in agricoltura ed un orizzonte di crescita e sviluppo della loro attività che è spostato più in là nel tempo. Per questo – prosegue Bianca Maria Giovannini – alle forze politiche ed al Parlamento abbiamo chiesto di varare uno strumento di incentivazione, tramite credito d’imposta. Una sorta di “Tremonti ter” per l’innovazione, destinata specificatamente alle imprese gestite da giovani agricoltori che acquisiscono o sviluppano innovazione”.
Riguardo la manovra economica varata dal Consiglio dei Ministri “il rigore – conclude il Presidente dei giovani agricoltori ferraresi - è necessario per salvare l’economia del Paese, ma attenzione a non tagliare gli strumenti che permettono di competere, svilupparsi, dare occupazione e a non penalizzare ulteriormente l’agricoltura che già ha subito lo scorso anno un notevole contenimento dei trasferimenti pubblici”.

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