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sabato 16 giugno 2012

COLDIRETTI: E’ LA SESTA PRIMAVERA PIU’ CALDA DA 2 SECOLI ED E’ GIA’ ARRIVATA LA GRANDINE NEI CAMPI FERRARESI

Fonte: Coldiretti Ferrara

L’anno 2012 sta confermando la sua particolarità e così aggiunge il caldo record e le prime disastrose grandinate anche nei campi ferraresi. 

La primavera 2012 si classifica al sesto posto tra le piu’ calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto alla media. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base delle rilevazioni Isac-Cnr. L’arrivo dell’anticiclone “Scipione” con afa e caldo anticipa - sottolinea la Coldiretti - di una settimana rispetto al solstizio del 21 giugno l’arrivo dell’estate, dopo una primavera calda ed anche un po’ siccitosa, con il 6 per cento di precipitazioni in meno rispetto alla media. Temperature elevate si sono però registrate in realtà anche a livello globale. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) la temperatura media globale sulla terra e sugli oceani in primavera è stata la settima piu' elevata mai registrata con un valore di 0,59 gradi celsius superiore alla media. Si tratta di una conferma dei cambiamenti climatici in atto che hanno effetti anche sui cicli della natura. Se in Sicilia si iniziano a raccogliere addirittura le banane, si è verificato anche un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l'olivo che è arrivato quasi a ridosso delle Alpi e nella Pianura Padana dove si coltivano grandi quantità di pomodoro e di grano duro per la pasta. Un effetto che si estende in realtà a tutti i prodotti tipici. Il riscaldamento provoca infatti anche - precisa la Coldiretti - il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l'affinamento dei formaggi o l'invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto - conclude la Coldiretti - mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche “essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani. Non mancano poi i problemi legati ai repentini cambiamenti di temperature ed alle incursioni di correnti temporalesche che possono scatenare nubifragi (come a Milano), trombe d’aria sempre più violente e simili agli uragani tropicali (come a Venezia) ed anche forti grandinate, di cui hanno già fatto le spese anche gli agricoltori ferraresi, in particolare nella zona est del capoluogo estense (Boara, Baura, ecc.), Copparo, Berra, Codigoro, con danni a frutteti (già in crisi per i precedenti andamenti siccitosi) e pomodori da industria in particolare, la cui entità è in corso di valutazione.

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