Fonte: Confagricoltura
Confagricoltura plaude all’operazione della Guardia di Finanza che ha sequestrato, in varie città italiane, 1700 tonnellate di soia falsamente biologica, proveniente da Paesi dell’Est extra-Ue attraverso il porto di Ravenna.
“La Commissione – ha sollecitato Confagricoltura – deve approvare i codici doganali specifici per il bio, da troppo tempo rinviati, e sospendere il regime di equivalenza ai paesi extra UE da cui è pervenuto il prodotto fraudolento”.
“In più occasioni abbiamo denunciato come entri in Europa e nel nostro Paese prodotto pseudo-bio perché manca il codice doganale specifico per il bio extra-Ue – ha commentato Confagricoltura -. Basta un certificato falso e un prodotto convenzionale passa come biologico e non si ha la possibilità di tracciarlo. I sistemi di certificazione sui prodotti non comunitari sfuggono totalmente al controllo rigidissimo dell’Ente Europeo per l’Accreditamento (EA), a cui sono sottoposti invece quelli europei ed italiani”.
giovedì 14 giugno 2012
FALSO BIO, CONFAGRICOLTURA: IL VUOTO NORMATIVO EUROPEO FAVORISCE LE FRODI SUL PRODOTTO EXTRA-UE
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