Fonte: Confagricoltura
“Il Congresso Assoenologi è tutto proiettato sul cambiamento. Le aziende vitivinicole non possono stare ferme ma devono innovare ed evolvere. Mutano il clima, le tecnologie, i mercati, tutto si trasforma ed allora le strategie produttive e commerciali devono adeguarsi alle situazioni e guardare oltre”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo all’appuntamento congressuale di Assoenologi.
“Il sistema vitivinicolo italiano deve parte del suo straordinario successo a capacità e sensibilità imprenditoriali coniugando orientamenti del mercato, sbocchi internazionali e territorio – ha proseguito Guidi -. Le imprese si interrogano e cercano costantemente il miglioramento delle loro performance”.
Cosa serve al sistema vitivinicolo italiano per progredire ulteriormente sui mercati consolidati ed in quelli nuovi? Ad avviso di Mario Guidi sono necessari interventi che abbiano come obiettivo: semplificazione, coerenza e sostegno.
“La normativa vigente nel settore vitivinicolo è complessa e variegata; il carico burocratico a cui sono sottoposti i viticoltori è tale da causare un incremento indiretto dei costi di produzione a scapito della competitività – ha commentato il presidente di Confagricoltura -. Una semplificazione è necessaria e potrebbe, innanzitutto, essere fatta omologando le procedure di gestione fra le Regioni e fra i diversi enti preposti, migliorando contestualmente anche la comunicazione fra i sistemi operativi”.
Il presidente di Confagricoltura ha quindi sollevato il problema della poca coerenza tra pregio, denominazione e ricavi, anche nell’export, con vini comuni dai prezzi elevati e Dop da poco più di 1 euro, situazione che crea notevole confusione anche fra gli acquirenti stranieri. “Occorre – ha concluso Guidi - un Sistema Paese che accompagni adeguatamente le iniziative commerciali delle aziende vitivinicole all’estero, rafforzando l’immagine e la percezione del vino italiano nel mondo”.
lunedì 4 giugno 2012
CONGRESSO ASSOENOLOGI, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): “IL VINO ITALIANO, AMBASCIATORE DEL MADE IN ITALY NEL MONDO, CHIEDE SEMPLIFICAZIONE, COERENZA E SOSTEGNO”
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