Fonte: Coldiretti Ferrara
Interessate da violenti nubifragi diverse area del ferrarese, in alcuni casi con forti grandinate. Danni a colture e difficoltà per i lavori in campo ed anche alla viabilità stradale. Canali sotto osservazione nel copparese.
Maltempo e danni non stanno risparmiando neppure la nostra provincia e le prime segnalazioni raccolte delineano un quadro già preoccupante dato che anche per domani si prevede di nuovo pioggia e possibili temporali.
Temporali che hanno scaricato vere e proprie “bombe d’acqua” sui campi coltivati, con piogge intensissime che hanno impattato sulle colture ed in breve alzato il livello dei canali di scolo, in queste ore osservati speciali, che hanno il difficile compito di liberare i campi dall’acqua. Campi che, nel copparese e nella zona di Tresigallo e Migliarino sono sommersi da diversi centimetri d’acqua, mentre nell’argentano sono segnalate forti piogge (70 mm in pochi minuti) accompagnate da violente grandinate che hanno imbiancato campi e strade, con danni ingenti alle colture erbacee e orticole, alcune già con frutti prossimi alla raccolta grazie alle temperature più elevate della norma delle scorse settimane. Anche le reti antigrandine negli impianti frutticoli si sono riempite ed in qualche caso rotte sotto il peso dei chicchi di ghiaccio, mentre gli impianti arborei non protetti hanno subito danno ai frutticini in formazione o in maturazione (come nel caso di albicocche e ciliegie).
La grandine non ha risparmiato l’area compresa tra Tresigallo, parte di Formignana, Jolanda, Migliarino per poi spostarsi a Filo d’Argenta.
Dal copparese (Coccanile, Gradizza) giungono anche notizie relative a chiusura di strade rese impraticabili per l’eccesso di piogge non assorbite dai terreni, già umidi per le piogge dei giorni scorsi, e neppure dai fossi e dai canali, ben presto insufficienti a contenere precipitazioni tanto intense e violente.
Coldiretti invita gli agricoltori interessati a contattare al più presto la propria compagnia assicuratrice o il Consorzio di Difesa per segnalare il danno presunto, ricordando che da quest’anno non è più operativa la norma di legge che prevedeva interventi compensativi al reddito tramite il fondo di solidarietà nazionale, rimanendo solo l’assicurazione lo strumento per ristorare gli eventuali danni calamitosi.
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venerdì 2 maggio 2014
COLDIRETTI, PRIMAVERA PAZZA PORTA MALTEMPO E DANNI ANCHE NEL FERRARESE
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sabato 16 giugno 2012
COLDIRETTI: E’ LA SESTA PRIMAVERA PIU’ CALDA DA 2 SECOLI ED E’ GIA’ ARRIVATA LA GRANDINE NEI CAMPI FERRARESI
Fonte: Coldiretti Ferrara
L’anno 2012 sta confermando la sua particolarità e così aggiunge il caldo record e le prime disastrose grandinate anche nei campi ferraresi.
La primavera 2012 si classifica al sesto posto tra le piu’ calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto alla media. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base delle rilevazioni Isac-Cnr. L’arrivo dell’anticiclone “Scipione” con afa e caldo anticipa - sottolinea la Coldiretti - di una settimana rispetto al solstizio del 21 giugno l’arrivo dell’estate, dopo una primavera calda ed anche un po’ siccitosa, con il 6 per cento di precipitazioni in meno rispetto alla media. Temperature elevate si sono però registrate in realtà anche a livello globale. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) la temperatura media globale sulla terra e sugli oceani in primavera è stata la settima piu' elevata mai registrata con un valore di 0,59 gradi celsius superiore alla media. Si tratta di una conferma dei cambiamenti climatici in atto che hanno effetti anche sui cicli della natura. Se in Sicilia si iniziano a raccogliere addirittura le banane, si è verificato anche un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l'olivo che è arrivato quasi a ridosso delle Alpi e nella Pianura Padana dove si coltivano grandi quantità di pomodoro e di grano duro per la pasta. Un effetto che si estende in realtà a tutti i prodotti tipici. Il riscaldamento provoca infatti anche - precisa la Coldiretti - il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l'affinamento dei formaggi o l'invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto - conclude la Coldiretti - mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche “essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani. Non mancano poi i problemi legati ai repentini cambiamenti di temperature ed alle incursioni di correnti temporalesche che possono scatenare nubifragi (come a Milano), trombe d’aria sempre più violente e simili agli uragani tropicali (come a Venezia) ed anche forti grandinate, di cui hanno già fatto le spese anche gli agricoltori ferraresi, in particolare nella zona est del capoluogo estense (Boara, Baura, ecc.), Copparo, Berra, Codigoro, con danni a frutteti (già in crisi per i precedenti andamenti siccitosi) e pomodori da industria in particolare, la cui entità è in corso di valutazione.
L’anno 2012 sta confermando la sua particolarità e così aggiunge il caldo record e le prime disastrose grandinate anche nei campi ferraresi.
La primavera 2012 si classifica al sesto posto tra le piu’ calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto alla media. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base delle rilevazioni Isac-Cnr. L’arrivo dell’anticiclone “Scipione” con afa e caldo anticipa - sottolinea la Coldiretti - di una settimana rispetto al solstizio del 21 giugno l’arrivo dell’estate, dopo una primavera calda ed anche un po’ siccitosa, con il 6 per cento di precipitazioni in meno rispetto alla media. Temperature elevate si sono però registrate in realtà anche a livello globale. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) la temperatura media globale sulla terra e sugli oceani in primavera è stata la settima piu' elevata mai registrata con un valore di 0,59 gradi celsius superiore alla media. Si tratta di una conferma dei cambiamenti climatici in atto che hanno effetti anche sui cicli della natura. Se in Sicilia si iniziano a raccogliere addirittura le banane, si è verificato anche un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l'olivo che è arrivato quasi a ridosso delle Alpi e nella Pianura Padana dove si coltivano grandi quantità di pomodoro e di grano duro per la pasta. Un effetto che si estende in realtà a tutti i prodotti tipici. Il riscaldamento provoca infatti anche - precisa la Coldiretti - il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l'affinamento dei formaggi o l'invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto - conclude la Coldiretti - mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche “essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani. Non mancano poi i problemi legati ai repentini cambiamenti di temperature ed alle incursioni di correnti temporalesche che possono scatenare nubifragi (come a Milano), trombe d’aria sempre più violente e simili agli uragani tropicali (come a Venezia) ed anche forti grandinate, di cui hanno già fatto le spese anche gli agricoltori ferraresi, in particolare nella zona est del capoluogo estense (Boara, Baura, ecc.), Copparo, Berra, Codigoro, con danni a frutteti (già in crisi per i precedenti andamenti siccitosi) e pomodori da industria in particolare, la cui entità è in corso di valutazione.
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