FONTE: PROVINCIA DI FERRARA
Un incontro convocato per valutare gli interventi da
attivare per far partire la ricostruzione proprio negli stessi giorni in cui il
Governo sta mettendo appunto il decreto a sostegno delle zone colpite dal sisma
e per ragionare sulle conseguenze dell’ordinanza emanata dal capo della
Protezione civile, Franco Gabrielli, il 2 giugno sulle procedure di agibilità
sismica degli edifici ad uso produttivo
Per questi motivi la presidente della Provincia, Marcella
Zappaterra, ha convocato in Castello Estense i parlamentari ferraresi, i
sindaci dei sette Comuni colpiti dal terremoto e le rappresentanze economiche e
sociali del territorio, le fondazioni bancarie, “per mettere attorno al tavolo
– ha detto - tutti coloro che svolgono un ruolo sul territorio e possono dare
una mano in questa fase. A maggior ragione per affrontare la sfida della
ricostruzione è importante che il territorio e le sue rappresentanze siano
coesi e parlino con una voce sola”.
La presidente, che pure nei giorni scorsi aveva preso
posizione in modo netto sulle lentezze del Governo, ha aperto la riunione
riconoscendo nella fase attuale, invece, l’attenzione che il Consiglio dei
ministri sta dimostrando verso questa emergenza.
La stessa Zappaterra ha fatto accenno ai contenuti attesi
dal decreto in fase di definizione da parte del Governo. Una questione
innanzitutto di risorse per riparare i danni provocati e iniziare al più presto la ricostruzione.
Si partirebbe da 2,5 miliardi da spendere in tre anni.
Subito nel 2012 500milioni, un miliardo nel 2013 e l’altro miliardo nel 2013.
Tutte risorse spendibili e che dovrebbero essere fuori dal patto di stabilità.
A questi saranno da aggiungere i 160 milioni di
finanziamento ai partiti ai quali gli stessi hanno deciso di rinunciare per
devolverli alle zone terremotate. Poi bisogna mettere in conto quanto rimarrà
dei 50 milioni messi a disposizione sul fondo della Protezione civile per le
procedure di accoglienza agli sfollati. A 200 milioni ammontano poi le risorse
che la Commissione europea starebbe finanziando dopo il sopralluogo compiuto in
questi giorni.
Altri 50 milioni è la somma Cipe per le scuole. Numeri,
ovviamente, ancora sospesi finché il decreto non sarà approvato.
Dall’incontro è emerso che la questione che maggiormente
preoccupa imprenditori, sindaci e categorie economiche è la circolare Gabrielli
che sta complicando la vita a tante imprese pronte a ripartire dopo le ondate
sismiche, ma che vedono appesantito il percorso nel nome della certificazione
di agibilità.
«La sicurezza delle persone rappresenta ovviamente una
priorità irrinunciabile. È importante però trovare un giusto equilibrio – ha
precisato Marcella Zappaterra – tra il sacrosanto rispetto dei principi e della
normativa sulla sicurezza e la necessità di far ripartire le imprese e quindi
l’economia”.
Un problema reso evidente in modo chiaro anche dal sindaco
di Ferrara, Tiziano Tagliani: “Siamo in una situazione nella quale – ha detto –
da un lato sono aperte le scuole materne, mentre devono rimanere chiusi i
magazzini della frutta”.
In effetti la procedura sembra non fare distinguo tra
capannoni, esercizi commerciali e servizi e fra realtà effettivamente
danneggiate da quelle che sarebbero pronte a riaprire i battenti.
Ciò che servirebbe, è stato più volte richiamato, è un
provvedimento normativo che dirima in modo autorevole il nodo interpretativo e
che renda più spedite le procedure.
Proprio durante l’incontro la presidente Zappaterra e
l’assessore regionale Patrizio Bianchi hanno mantenuto i contatti con il
presidente della Regione Vasco Errani, commissario in pectore per la gestione
post terremoto, nonché direttamente impegnato col governo per una
norma che contenga disposizioni straordinarie ed urgenti per la ricostruzione
relativamente al rilascio del certificato provvisorio di agibilità sismica,
alle misure di sicurezza da adottare e ai tempi entro i quali si dovranno
comunque completare le verifiche e gli adeguamenti.
Impegno da intendersi come un primo passo verso un più
complessivo miglioramento dei requisiti di antisismicità degli immobili pubblici
e privati, in base alla normativa vigente, da realizzarsi con certezza di tempi
e gradualità.
Hanno partecipato all’incontro, fra gli altri, i parlamentari
ferraresi, Dario Franceschini, Alessandro Bratti e Alberto Balboni, i
consiglieri regionali Roberto Montanari e Mauro Malaguti, il presidente della
Camera di Commercio, Carlo Alberto Roncarati, e i sindaci Tiziano Tagliani
(Ferrara), Piero Lodi (Cento), Barbara Paron (Vigarano), Fabrizio Toselli (S.
Agostino) e Angela Poltronieri (Mirabello).
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