Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara
Per far fronte ai danni subiti da produzioni agricole e zootecniche, strutture aziendali e infrastrutture agricole, è pronto un modulo che deve essere compilato entro il 20 giugno prossimo e consegnato alle rispettive associazioni di categoria, dagli agricoltori che abbiano subito danni a seguito dei sismi del 20 e del 29 maggio scorsi.
Il modulo è scaricabile dal sito della Provincia www.provincia.fe.it.
È questa la procedura per chiedere l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale che ha lo scopo di far fronte ai danni dell’agricoltura in seguito a calamità naturali o eventi eccezionali.
Mercoledì 30 maggio scorso l’assessore provinciale all’Agricoltura, Stefano Calderoni, ha incontrato le associazioni professionali, concordando con la necessità di richiedere interventi straordinari sia attraverso l'attivazione di specifiche risorse nazionali che comunitarie.
”Ringrazio le associazioni agricole – dice Calderoni – i cui tecnici stanno monitorando i danni prodotti dal sisma e che ci hanno restituito dati che raccontano di una situazione particolarmente compromessa”.
Ad oggi sono oltre 500 le aziende del territorio colpite, con una media di danni a edifici e macchinari che supera i 150mila euro ciascuna, senza poter oggi valutare i danni indotti dal rallentamento delle attività.
”Riteniamo necessaria – prosegue l’assessore - la sospensione dell'imu per tutte le aziende colpite dal sisma, anche in ragione del fatto che le verifiche sui danni non potranno certamente terminare entro la data del 18 giugno”.
La Provincia si è anche rivolta alla Regione Emilia-Romagna per richiedere strumenti straordinari di sostegno al reddito per i lavoratori stagionali delle aziende colpite e, contemporaneamente, si sta impegnando perché anche le aziende che non rientreranno nel perimetro dei comuni coinvolti ma che abbiano comunque subito danni, possano veder riconosciuti specifici indennizzi.
”Oltre a risorse per la ricostruzione – puntualizza Stefano Calderoni – chiediamo interventi straordinari per la messa in sicurezza dei capannoni costruiti prima del 2004, anno in cui i nostri comuni sono diventati a rischio sismico”.
Nel frattempo gli uffici del servizio Agricoltura del Castello Estense, si stanno attivando per dare priorità alle richieste che provengono da imprenditori colpiti dal sisma e per alleggerire il più possibile gli adempimenti burocratici.
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