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martedì 12 giugno 2012

PCP, CATANIA: DIVERSI TEMI SUL TAVOLO, MI ATTENDO UN IMPEGNO DELLA PRESIDENZA PER TESTO DI SINTESI

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali “Per questa riforma ci troviamo di fronte a problemi ancora irrisolti che richiedono soluzioni complesse. Sul tema dei rigetti del pescato la mia prima preoccupazione riguarda il campo di applicazione della norma per il Mediterraneo. La formulazione del testo, approntata dalla presidenza, non è chiara e non delimita chiaramente a quali specie si applica questo obbligo. Credo invece che sui questo punto dobbiamo essere precisi, nel definire i criteri di taglia minima, e soprattutto dobbiamo limitare il campo di applicazione dell’obbligo di sbarco per il Mediterraneo”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, partecipando ai lavori del Consiglio dei ministri europei dell’agricoltura e della pesca, in corso in Lussemburgo e dedicato esclusivamente ai temi della Politica comune della pesca (PCP). L’intervento si è tenuto durante la sessione del Consiglio che, tra oggi pomeriggio e questa sera, potrebbe riservare nuovi elementi alla luce del testo che probabilmente la Presidenza presenterà nelle prossime ore. “Il secondo punto – ha aggiunto Catania – riguarda il timing di entrata in vigore e di applicazione delle nuove disposizioni. Credo che per il Mediterraneo i tempi previsti siano troppo stretti. Pertanto auspico un’entrata in vigore un po’ più lontana nel tempo”. Sul tema dei diritti trasferibili il Ministro Catania ha sottolineato: “Prendo atto che l’orientamento della maggioranza dei Paesi è per un sistema volontario. Tuttavia, sottolineo come su questo aspetto sia importante mantenere la formulazione originaria della proposta della Commissione per l’articolo 35, in merito alla gestione della capacità di pesca. Credo che bisogna mantenere esattamente il testo così come si presenta nella proposta della Commissione. Il testo della presidenza relativo ai diritti trasferibili ha modificato largamente la proposta originaria della Commissione e, fra le altre cose, ha avuto anche l’effetto di eliminare dal testo della proposta il riferimento che c’era ai piani di gestione del Mediterraneo. Ricordo, a tal proposito, che attualmente il regolamento Mediterraneo prevede la competenza degli Stati membri per elaborare i piani di gestione relativi alle zone di pesca. Nel testo della Commissione in merito ai piani di gestione è confermato questo legame esplicito, ma nella stesura attuale del documento non c’è più nessun riferimento. Chiedo, quindi, che il testo confermi la possibilità degli Stati membri di adottare piani di gestione nel Mediterraneo per regolare l’attività di pesca". Catania ha proseguito: “In merito alla possibilità che il pescato sbarcato a terra potesse essere utilizzato per finalità caritatevoli, proposta prevista nel testo della Commissione, chiedo che la norma venga confermata anche nel testo attuale di compromesso”. Sull’Organizzazione comune di mercato, il Ministro ha precisato: “Mi associo alla posizione di quelle delegazioni che hanno chiesto di mantenere la possibilità prevista dall’articolo 45 del testo della Commissione, concernente le informazioni volontarie al consumatore nell’etichettatura relative all’origine e alla tracciabilità del prodotto. Era un elemento importante, perciò chiedo che venga confermato nella nuova stesura del documento”. Rivolgendosi, infine, alla presidente danese di turno, Catania ha concluso: “Sono pronto ad appoggiare i tuoi sforzi. Le cose che ho detto sono la sintesi più importante dei problemi che abbiamo e mi attendo un impegno per risolvere gli elementi che ho sollevato nel mio intervento”.

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