Fonte: Confagricoltura Emilia - Romagna
ASSEMBLEA GENERALE O. I. GRAN SUINO ITALIANO, ZAMA “UN PATTO TRA TUTTI I COMPONENTI DELLA FILIERA SUINA PER COSTRUIRE ASSIEME UN PIANO STRATEGICO DI RILANCIO DEL SETTORE. E ALLE REGIONI CHIEDIAMO DI INSERIRE NEL PSR MISURE AD HOC PER FINANZIARLO”.
RABBONI: “PIENO SOSTEGNO AL PROGETTO DELL'O.I. GRAN SUINO ITALIANO DA PARTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. SIAMO PRONTI A INVESTIRE SULLA FILIERA”
Modena, 4 giugno 2013 – E' stato lanciato “un patto tra tutti i componenti della filiera suina per costruire assieme un piano strategico di rilancio del settore”, stamani all'Assemblea generale dell'Organizzazione Interprofessionale del Gran Suino Italiano, la nuova realtà che in un solo anno ha raggruppato in Emilia Romagna più di cento allevamenti e alcune delle aziende più rappresentative del settore che si occupano di macellazione, trasformazione e produzione di salumi e insaccati, tra cui Italcarni, Annoni, Bizeta, Galloni e il Prosciuttificio San Michele. Oltre a Confagricoltura e Cia regionali e l'Asser, l'Organizzazione dei suinicoltori dell'Emilia Romagna.
Lo ha annunciato il presidente dell’O.I. Gran Suino Italiano, Guido Zama, intervenuto oggi all'assise della prima Interprofessionale zootecnica italiana, alla presenza dell'Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni.
“Il piano strategico di rilancio della filiera suina – ha precisato - includerà iniziative di carattere ambientale e sanitario, ma anche azioni di marketing per aggredire nuovi mercati esteri. A tal fine chiediamo alle Istituzioni regionali maggiormente interessate allo sviluppo del settore (Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte) di inserire nel PSR misure ad hoc per il finanziamento di questo piano. Il nostro impegno è rivolto in primis a favorire la filiera suinicola italiana per evitare che i nostri salumi e insaccati siano prodotti con carni straniere di dubbia provenienza e qualità”.
Nel corso dell'Assemblea, è stata inoltre avviata la raccolta firme per la presentazione della richiesta al Ministero dell'Agricoltura del marchio SQN (Sistema di Qualità Nazionale) per la carne fresca del suino pesante ed è stato costituito un tavolo per l'individuazione dei metodi di classificazione più efficaci per la valutazione delle carcasse a peso morto dei suini che vedano la compartecipazione di allevatori e macellatori.
“Il futuro della suinicoltura – ha affermato l'Assessore Rabboni - dovrà basarsi su una costante dialettica, nella quale prevalga l'interesse comune e non quello dei singoli componenti. La Regione Emilia Romagna è pronta a studiare, insieme all'O.I. Gran Suino Italiano e al Ministero dell'Agricoltura, la destinazione più opportuna delle risorse che deriveranno dalla nuova programmazione per lo Sviluppo Rurale e dalla strategia Horizon 2020 per la ricerca e l'innovazione. Nel breve periodo saremo a fianco dell'O.I. per portare a compimento sia il progetto del Sistema di Qualità Nazionale, sia l'intesa interregionale sulla classificazione delle carcasse a peso morto. Saranno inoltre liberate risorse tramite bandi regionali a supporto delle aziende agricole delle zone terremotate”.
martedì 4 giugno 2013
OGGI ASSEMBLEA DELL'O.I GRAN SUINO ITALIANO "UN PATTO TRA TUTTI I COMPONENTI DELLA FILIERA PER IL RILANCIO DELLA SUINICOLTURA"
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