Dall’analisi dei contratti depositati per la campagna 2013 emerge una riduzione delle superfici dell’8,4% rispetto al 2012 e del 15,5% sul 2011. Prevedibile un’ulteriore riduzione per effetto del maltempo primaverile. La filiera risente delle difficoltà della parte agricola e di quella industriale dopo la cessazione, dal 2011, degli aiuti comunitari per il settore del pomodoro
Le difficoltà nella filiera – sia sotto il profilo industriale che agricolo, per di più quest’anno acuite dal maltempo – non mancano, ma la compattezza e la determinazione del Distretto del Pomodoro da Industria del Nord d’Italia hanno permesso di arrivare – seppur con inevitabili tempi lunghi - al deposito di 145 contratti per la campagna 2013 del pomodoro da industria dalla cui analisi emerge – proprio a causa delle difficoltà del comparto industriale e di quello agricolo aggravate dal maltempo – che le superfici contrattate pari a 32.013 ettari, risultano in calo dell’8,4 per cento (- 2.923 ettari) rispetto al 2012 e in riduzione del 15,5 per cento (-5.878 ettari), se si compara il valore con quello del 2011. Sono questi i primi dati resi noti dal Distretto del Pomodoro da Industria del Nord Italia - l’organizzazione interprofessionale che rappresenta, con le ultime adesioni, oltre il 99 per cento del pomodoro da industria del Nord Italia - in base alla raccolta dei dati relativi alla contrattazione tra Op, industrie private e cooperative aderenti.
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