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lunedì 17 giugno 2013

COLDIRETTI, DAL “DECRETO FARE” UN AIUTO AL FLOROVIVAISMO MADE IN ITALY

Fonte: Coldiretti Ferrara

Con il taglio, a partire dal 1 agosto 2013 e sino al 31 dicembre 2015,delle accise sul gasolio per le coltivazioni in serra si dà respiro ad un settore particolarmente colpito dalla crisi. Salvaguardati gli operatori "professionali” che si impegnino alla riduzione dei consumi.

Il taglio dell’accisa sul gasolio salva dall’estinzione un settore da primato del Made in Italy in Europa con oltre 30mila di serre posizionate in tutta Italia (quasi mille quelle dei soci di Coldiretti in Emilia-Romagna e una cinquantina quelle degli associati di Coldiretti Ferrara) che producono fiori e piante ornamentali e ortaggi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente le disposizioni contenute nel decreto legge per il rilancio economico del Paese approvate in Consiglio dei ministri su indicazione del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo. “Siamo molto soddisfatti perché dopo anni di richieste disattese, arriva il provvedimento che darà un significativo respiro ad un settore particolarmente toccato dalla crisi” afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “sul piano politico è decisamente positiva la conferma di orientare le poche risorse disponibili a soggetti professionali che lavorano e vivono di agricoltura, che l’Italia sta anche sostenendo anche a livello comunitario. L’esenzione dell’accisa sul gasolio è fondamentale - spiega la Coldiretti - per la competitività delle imprese italiane che si devono confrontare sul mercato con partner comunitari per iquali il costo dell’energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche, per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da un clima più caldo, che praticano dumping sociale e che spesso utilizzano pratiche di coltivazione bandite dall’Unione Europea. La nuova norma - sottolinea la Coldiretti – prevede che “l’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22 per cento dell'accisa ordinaria, viene ridotta a 25 euro per mille litri, a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. La disposizione, che decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale. “ Si tratta di un intervento opportuno, che viene sia pure parzialmente incontro alle problematiche che le aziende florovivaistiche hanno manifestato nelle scorse settimane – puntualizza il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – a fronte dell’anomalo andamento climatico che ha interessato nella nostra provincia anche questo tipo di imprese. Oltre alla consistenteriduzione delle vendite per i fiori, hanno subito un rallentamento anche quelle di piantine orticole per gli agricoltori, alle prese con continui rinvii a causa delle piogge e delle basse temperature dei mesi scorsi. Ciò ha anche determinato uno sfasamento produttivo tra le ordinarie commesse di piante per le colture a pieno campo ed anche per i fiori e le piante ornamentali, con aumento di costi, di magazzino invenduto, di problemi nella programmazione delle nuove produzioni per l’autunno. Quindi – conclude Gulinelli – ben venga un provvedimento che riduca un po’ i costi, ma avremo bisogno di ben altro per evitare danni pesanti e problemi a questo tipo di produzioni e di imprese; a questo proposito si stanno valutando possibili interventi più specifici chevedremo nelle prossime settimane, connessi all’andamento climatico dei primi mesi del 2013”.

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