COSTO DEL CREDITO PER L'ESERCIZIO IN AGRICOLTURA, GARAGNANI: “E' INDEROGABILE INNALZARE IL VALORE DEL DE MINIMIS PER IL SETTORE AGRICOLO DA 7.500 AD ALMENO 50.000 EURO, DA UTILIZZARSI IN TRE ANNI”

Fonte: Confagricoltura

“E' una necessità inderogabile per le imprese agricole innalzare il valore del “De minimis” da 7.500 ad almeno 50.000 euro. Attualmente la regola comunitaria non consente, infatti, alle imprese agricole di percepire aiuti di stato superiori a 7.500 euro in tre anni”. Si rivolge alla Regione Emilia Romagna, il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani, affinché solleciti il Ministero dell'Agricoltura ad intervenire subito sulle decisioni adottate da Bruxelles in modo da incrementare il valore del “De minimis”: una modifica alla regola comunitaria che consentirebbe alle aziende agricole di abbattere il costo del denaro su volumi maggiori di credito per l'esercizio rispetto a quelli attuali. “Non è tollerabile che in una congiuntura economica così difficile – sottolinea il presidente Garagnani - il settore agricolo venga penalizzato rispetto ad altri settori produttivi. Le nostre aziende, oggi, non solo hanno difficoltà ad investire ma non riescono neppure a svolgere il quotidiano esercizio d'impresa. Abbiamo realtà che per dimensione necessitano di volumi di credito per l'esercizio molto maggiori rispetto a quelli ottenibili attraverso l'attuale meccanismo del “De minimis” (7.500 euro in tre anni). Inoltre, questo importante strumento di sostegno, non rientra nel computo degli aiuti comunitari notificati da ogni singolo stato all'Unione Europea”.