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martedì 8 maggio 2012

MINISTRO CATANIA: CRESCITA POSSIBILE CON POLITICA EUROPEA APPROPRIATA. OTTIMISTA SU FUTURO DEL COMPARTO AGROALIMENTARE


FONTE: MIPAF

“Le nostre politiche per la crescita saranno più efficaci se accompagnate da un'azione corale dell'Unione Europea”. Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania intervenendo al convegno ‘Tornare a crescere – Rilanciare i consumi, sostenere l’internazionalizzazione: le ricette dell’industria alimentare’ in corso alla Fiera Cibus di Parma.
“Stiamo affrontando una realtà molto difficile e c’è preoccupazione per il futuro - ha spiegato -. Possiamo uscirne solo tenendo fissa la barra e sollecitando l’Unione Europea a politiche più coraggiose per la crescita”.
Analizzando poi la situazione nell’agroalimentare, il Ministro ha detto: “Voglio essere ottimista, perché il comparto dimostra vitalità. Le imprese dell’agroalimentare hanno la capacità di stare sul mercato e infatti negli ultimi dieci anni hanno registrato delle dinamiche positive sia a livello nazionale che per quanto riguarda l’export. Questo accade anche perché i nostri imprenditori sono stati capaci di coniugare l’innovazione con l’alta qualità dei prodotti, rimanendo leader nei settori in cui già lo erano e guadagnando nuovi spazi all’estero”.
Il Ministro Catania ha poi sottolineato: “È importante anche riflettere sul fatto che stiamo uscendo da una fase storica in cui l’agricoltura è stata percepita come un settore residuale e l’agroalimentare non è stato considerato un asset fondamentale sul quale investire. Negli anni l’Italia ha puntato su altri settori, che però dopo una fase positiva sono tramontati presto. Credo che oggi, invece, la realtà che abbiamo di fronte ci dimostri quanto il settore possa essere strategico. Il comparto agroalimentare italiano, che esprime valori come la qualità, l’innovazione e la tradizione, è un modello a cui guardare per la sua capacità di essere competitivo a livello mondiale. Ciò non vuol dire che non ci siano criticità come, ad esempio, le questioni aperte dell’energia e dell’autotrasporto, e stiamo lavorando insieme al Ministro Passera per dare risposte efficaci”.
“Per quanto riguarda la questione del junk food – ha aggiunto - mi è chiaro che sarebbe un grave errore decidere di introdurre nuove fiscalità a carico del comparto. Ne ho già parlato diffusamente con il Ministro Balduzzi”.
Il Ministro ha inoltre detto che “c’è l’impegno da parte del Governo a cercare delle soluzioni alternative rispetto al previsto aumento dell’Iva che il Governo precedente aveva programmato per l’ultimo trimestre del 2012”.
Per quanto riguarda la riforma della Politica Agricola Comune il Ministro ha quindi sottolineato: “Sto  lavorando con il Ministro Moavero per trovare soluzioni migliori rispetto alla proposta avanzata dalla Commissione europea e credo che in questi mesi sia già stato fatto un grande lavoro”.
Il Ministro ha, quindi, concluso evidenziando che nel comparto agroalimentare “non sono stati fatti sforzi importanti per costruire rapporti nuovi che favorissero la crescita di una filiera più integrata, capace di proporsi in maniera più forte perché in grado di programmare volumi e richieste. Siamo, da questo punto di vista, ancora fermi agli anni ‘60. Sono disponibile ad accompagnare le imprese in un processo che possa far crescere la relazione tra il mondo agricolo e quello industriale, dove gli agricoltori possano contare su delle certezze sia per quanto riguarda il prezzo che i volumi, lavorando a una sostanziale riduzione delle intermediazioni che sottraggono redditività al lavoro agricolo”.

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