FONTE: MIPAF
“Le nostre
politiche per la crescita saranno più efficaci se accompagnate da un'azione
corale dell'Unione Europea”. Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche
agricole alimentari e forestali Mario Catania intervenendo al convegno ‘Tornare
a crescere – Rilanciare i consumi, sostenere l’internazionalizzazione: le
ricette dell’industria alimentare’ in corso alla Fiera Cibus di Parma.
“Stiamo affrontando
una realtà molto difficile e c’è preoccupazione per il futuro - ha spiegato -.
Possiamo uscirne solo tenendo fissa la barra e sollecitando l’Unione Europea a
politiche più coraggiose per la crescita”.
Analizzando poi la
situazione nell’agroalimentare, il Ministro ha detto: “Voglio essere ottimista,
perché il comparto dimostra vitalità. Le imprese dell’agroalimentare hanno la
capacità di stare sul mercato e infatti negli ultimi dieci anni hanno
registrato delle dinamiche positive sia a livello nazionale che per quanto
riguarda l’export. Questo accade anche perché i nostri imprenditori sono stati
capaci di coniugare l’innovazione con l’alta qualità dei prodotti, rimanendo
leader nei settori in cui già lo erano e guadagnando nuovi spazi all’estero”.
Il Ministro Catania
ha poi sottolineato: “È importante anche riflettere sul fatto che stiamo
uscendo da una fase storica in cui l’agricoltura è stata percepita come un
settore residuale e l’agroalimentare non è stato considerato un asset
fondamentale sul quale investire. Negli anni l’Italia ha puntato su altri
settori, che però dopo una fase positiva sono tramontati presto. Credo che
oggi, invece, la realtà che abbiamo di fronte ci dimostri quanto il settore
possa essere strategico. Il comparto agroalimentare italiano, che esprime
valori come la qualità, l’innovazione e la tradizione, è un modello a cui
guardare per la sua capacità di essere competitivo a livello mondiale. Ciò non
vuol dire che non ci siano criticità come, ad esempio, le questioni aperte
dell’energia e dell’autotrasporto, e stiamo lavorando insieme al Ministro
Passera per dare risposte efficaci”.
“Per quanto
riguarda la questione del junk food – ha aggiunto - mi è chiaro che sarebbe un
grave errore decidere di introdurre nuove fiscalità a carico del comparto. Ne
ho già parlato diffusamente con il Ministro Balduzzi”.
Il Ministro ha
inoltre detto che “c’è l’impegno da parte del Governo a cercare delle soluzioni
alternative rispetto al previsto aumento dell’Iva che il Governo precedente
aveva programmato per l’ultimo trimestre del 2012”.
Per quanto riguarda
la riforma della Politica Agricola Comune il Ministro ha quindi sottolineato:
“Sto lavorando con il Ministro Moavero per trovare soluzioni migliori
rispetto alla proposta avanzata dalla Commissione europea e credo che in questi
mesi sia già stato fatto un grande lavoro”.
Il Ministro ha,
quindi, concluso evidenziando che nel comparto agroalimentare “non sono stati
fatti sforzi importanti per costruire rapporti nuovi che favorissero la crescita
di una filiera più integrata, capace di proporsi in maniera più forte perché in
grado di programmare volumi e richieste. Siamo, da questo punto di vista,
ancora fermi agli anni ‘60. Sono disponibile ad accompagnare le imprese in un
processo che possa far crescere la relazione tra il mondo agricolo e quello
industriale, dove gli agricoltori possano contare su delle certezze sia per
quanto riguarda il prezzo che i volumi, lavorando a una sostanziale riduzione
delle intermediazioni che sottraggono redditività al lavoro agricolo”.
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