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martedì 8 maggio 2012

NEL 2012 LE IMPRESE FERRARESI PREVEDONO 1.280 POSTI DI LAVORO IN MENO


FONTE: CAMERA DI COMMERCIO DI FERRARA

Come prevedibile in un contesto recessivo quale quello che stiamo vivendo, l’occupazione dipendente ferrarese, delineata dalle prime anticipazioni del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, diminuirà, nel 2012, del 2%, provocando la perdita di ulteriori 1.280 posti di lavoro, causata soprattutto dalla riduzione delle assunzioni che le imprese dell’industria e dei servizi pronosticano di effettuare nell’arco dell’anno. Queste alcune delle previsioni contenute nel Rapporto della Camera di Commercio di Ferrara diffuso lunedì scorso - in una sala Conferenze gremita -  in occasione della 10ª Giornata dell’Economia, che, a fronte di un calo medio del PIL provinciale di oltre l'1,5%, prevede anche che saranno i consumi delle famiglie e la spesa per investimenti a pagare lo scotto più consistente della crisi.

I dati ci confermano la necessità di favorire gli investimenti per rilanciare l’economia e sostenere l’occupazione”, ha detto il Presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Carlo Alberto Roncarati. “Dopo quattro anni di crisi, il tessuto produttivo della provincia appare provato. Fra gennaio e marzo di quest’anno, sono andate perdute 215 imprese. Ovviamente l’occupazione risentirà di questo contesto, soprattutto quella creata dalle microimprese con meno di 10 addetti. Per questi motivi le Camere di Commercio d'Italia hanno avanzato al Governo proposte concrete prive di oneri per le casse statali su cinque temi chiave per lo sviluppo: semplificazione, internazionalizzazione, investimenti, credito e lavoro”.

Le imprese calano
Qualche iscrizione in più e meno cessazioni, ma il tasso di crescita rimane negativo (-0,57%), valore peggiore rispetto al dato nazionale (-0,43%). E' così che, nel primo trimestre del 2012, resta la forbice della vitalità delle imprese tra chi ha scelto di entrare sul mercato creando una nuova attività (sono stati in 798 tra gennaio e marzo) e chi, al contrario, ne è uscito (in tutto, 1,013). Il risultato è, dunque, un saldo del periodo pari a -215 imprese, che si riduce così di circa un terzo rispetto a quanto si era rilevato nei primi tre mesi del 2011, quando erano mancate all’appello 334 imprese.

L’export tiene: +2,8%
Le imprese ferraresi guardano all’estero per superare la crisi: cresce del 22,5%, infatti, l’export provinciale nel 2011, ben 10 punti percentuali al di sopra della media regionale. Il valore delle esportazioni ha così raggiunto i 2,384 miliardi, avvicinandosi ai livelli record raggiunti nel 2007. Contestualmente, aumentano in misura ancora maggiore le importazioni, che segnano un +31,7%, variazione più intensa rispetto a quella delle esportazioni, con un conseguente peggioramento del saldo commerciale.

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