FONTE: COLDIRETTI
Non
solo cose e persone interessate dall’evento sismico di questi giorni, anche gli
animali colpiti dai continui movimenti del suolo.
Lo stress delle mucche con una riduzione della produzione di latte del 10 per cento è solo uno degli effetti provocati dalle continue scosse che non si arrestano e fanno paura ad animali e persone ed impediscono il ritorno alla normalità ed anche la ripresa dell’attività produttiva. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che ai danni materiali stimati in 200 milioni di euro per il settore agroalimentare si aggiungono quelli causati dal fermo dell’attività lavorativa. I ritmi fisiologici degli animali allevati, - sottolinea la Coldiretti - sono scombussolati dallo sciame sismico, mucche e maiali, importantissimi per la ripresa economica del territorio con la produzione di prosciutto e parmigiano Made in Italy, a causa del terrore delle scosse rifiutano di alimentarsi adeguatamente e non riescono neanche a dormire.
Il terremoto oltre
ad avere provocato danni diretti alle imprese ha di fatto bloccato l’attività
produttiva che – continua la Coldiretti - fa salire notevolmente il conto dei danni
nel settore agroalimentare, stimati già in 200 milioni di euro se si tiene
conto anche di crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili e
serre), danni ai macchinari e perdita degli animali sotto le macerie. Le
aziende agricole della zona sono - precisa la Coldiretti - il fulcro di un
sistema produttivo che ha dato origine ed alimenta la Food valley italiana
dalla quale partono verso l’Italia ed il resto del mondo le piu’ prestigiose
produzioni agroalimentari nazionali, dal Parmigiano Reggiano all’aceto
balsamico di Modena, dal prosciutto di Parma fino al Lambrusco. Nelle sole
province di Ferrara, Modena e Mantova si realizza - continua la Coldiretti - il
6 per cento del valore della produzione agricola nazionale.
Una produzione a
rischio se si considera anche che le aziende che si trovano nell’ area
interessata dal sisma dovranno pagare entro giugno almeno 150 milioni di euro
di tasse tra l’Iva, l’acconto 2012 e il saldo dell’Irpef o dell’Ires, l’Irap, i
contributi Inps e Imu oltre a rate di prestiti e mutui in scadenza, secondo una
analisi della Coldiretti che giudica insufficiente la proposta del presidente
del Consiglio Mario Monti di rinviare il pagamento dell’imu solo per le
strutture inagibili.
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