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martedì 29 maggio 2012

COLDIRETTI: CONTINUA IL DRAMMA DELLA TERRA CHE TREMA, LE NUOVE TERRIBILI SCOSSE PORTANO DOLORE E ALTRI DANNI

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Nelle zone già colpite nei giorni scorsi nuovi danni per abitazioni e fabbricati. Coldiretti continua la rilevazione dei danni, ma si dovranno verificare di nuovo le aziende già viste che con le nuove scosse hanno subito altri problemi. Cordoglio per i morti e vicinanza a chi ha perso casa e lavoro. Bene le rassicurazioni per roulotte, tende e prefabbricati ad agricoltori in campagna ma da Cdm, oltre all’Imu, serve proroga di Iva, Irap, Inps Irpef o Ires in scadenza

Salgono ad almeno mezzo miliardo i danni stimati nell’agroalimentare dalla Coldiretti per il terremoto in Emilia Romagna tra nuovi crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili), di capannoni e stabilimenti di trasformazione, danni ai macchinari e un totale di circa un milione di forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano rovinate a terra dopo le ultime scosse che hanno provocato ulteriori crolli delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura. E’ quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti che esprime il cordoglio per le vittime e ha attivato una azione di verifica e di assistenza nelle aree rurali dove si moltiplicano le segnalazioni nonostante le difficoltà di comunicazione. Coldiretti Ferrara da una settimana sta visitando azienda per azienda i propri soci per constatare l’entità dei danni ed i problemi derivati dal sisma del 20 maggio, ma da oggi si sta mettendo in conto di dover riverificare tutto quanto vista la potenza delle nuove scosse. Tutto il personale della zona di Bondeno e Ferrara, supportato dai tecnici delle altre zone della provincia di Ferrara, è impegnato giorno per giorno per sostenere i soci delle aree più colpite e provvedere insieme a loro a fare le segnalazioni ed attivare le procedure d’urgenza, in attesa di conoscere cosa poter fare per dare concretezza alle enunciazioni di aiuto e di sostegno che sono giunte da tutti i livelli istituzionali. Sono importanti, dopo le nuove scosse di oggi - sottolinea la Coldiretti - le rassicurazioni giunte dal capo della protezione civile Franco Gabrielli che ha indicato tra le priorità dell'emergenza terremoto in Emilia gli agricoltori ai quali saranno destinate roulotte, tende e prefabbricati perché non si possono allontanare dalle loro fattorie e abbandonare la terra e gli allevamenti, dove è necessario garantire la custodia e l’alimentazione degli animali. Insieme alla necessaria azione di assistenza però il Consiglio dei Ministri convocato dal presidente Mario Monti deve fare presto nel varare provvedimenti di sostegno alle imprese poiché – continua la Coldiretti - ci sono almeno 150 milioni di euro stimati di tasse in scadenza entro il mese giugno per le aziende agricole delle aree colpite dal sisma. Oltre alla prima rata dell’Imu occorre intervenire sull’Iva, l’acconto 2012 e il saldo dell’Irpef o dell’Ires, l’Irap e i contributi Inps in scadenza entro giugno, senza dimenticare - sottolinea la Coldiretti - le rate di mutui e prestiti che ci aspettiamo vengano prorogate. Continua intanto l’iniziativa della vendita straordinaria di Parmigiano Reggiano caduto a terra nei magazzini colpiti dal sisma e per far fronte alle migliaia di richieste di chi vuole sostenere la ripresa acquistando Parmigiano Reggiano “terremotato” ed altri prodotti agroalimentari è stata istituita la e-mail terremoto@coldiretti.it, alla quale indirizzare richieste, specificando nome, indirizzo, telefono, prodotto e quantitativo cui si è interessati, alle quali sarà data risposta sulla base delle disponibilità e della situazione di emergenza. E’ infatti difficile per i caseifici interessati poter recuperare le forme cadute a terra, con i magazzini già lesionati e che oggi avranno avuto ulteriori problemi, ritardando ulteriormente la disponibilità di prodotto da poter consegnare nei punti Campagna Amica per la vendita. L’attivazione della mail, dimostrazione della volontà di ricominciare delle imprese colpite da sisma, è stata sollecitata dalle richieste dei cittadini con una media di cento richieste all’ora tra telefonate ed e-mail.

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