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giovedì 31 maggio 2012

TERREMOTO, MOTOLESE (ANGA- CONFAGRICOLTURA): “GLI AGRICOLTORI VOGLIONO TORNARE ALLA PIENA EFFICIENZA, CHIEDONO OSSIGENO PER LE IMPRESE”

Fonte: Confagricoltura

“Alle zone colpite dal terremoto va tutta la nostra solidarietà. Per le tante aziende agricole, tra le quali molte gestite da giovani, stiamo valutando, assieme ai tecnici, il modo migliore per collaborare concretamente alla ripresa economica”. Lo ha detto il presidente dell’Anga, Nicola Motolese, in base ad un primo monitoraggio effettuato sulle aziende degli associati in provincia di Modena e Ferrara. Per i cerealicoltori è una corsa contro il tempo per rispettare i tempi della raccolta. “Si deve far presto, molto presto. La preoccupazione ora non è solo quella di reperire i macchinari, ma anche trovare dove stoccare il prodotto: metà degli essiccatoi sono crollati, moltissimi inagibili. Dove porteremo il grano? – Si chiede Rossella Bonora, 21 anni, azienda frutticola e seminativa a Finale Emilia (Mo). - Il terremoto ha colpito duramente la nostra zona, le nostre case e le nostre strutture, ma siamo già fortunati ad essere ancora qui. Dormiamo in tenda e ci siamo già rimboccati le maniche e tornati, per quanto si può, a lavorare”. Alessandro Goldoni alleva maiali a Medolla.”Speriamo che sia finita, perdere la casa è terribile, ma perdere la nostra attività e la nostra speranza per il futuro non è possibile – sottolinea il giovane imprenditore di Confagricoltura -. Sono tra i ‘fortunati’, perché il terremoto ha coinciso con il periodo giusto di vendita dei suini: avevo 4.200 capi che ho provveduto ad evacuare in gran parte subito dopo la prima scossa. Degli 8 fabbricati oggi solo uno, il più moderno e sicuro, ospita i 500 suini che mi sono rimasti. Chiediamo di tornare subito a lavorare e ripristinare il ciclo produttivo”. Gli imprenditori agricoli non chiedono elemosine, ma ossigeno per rimettere in piedi le loro imprese. Sono determinati a far ripartire il sistema economico, l’agricoltura e il suo indotto per poter garantire il futuro alle loro famiglie e alle comunità colpite. Ci vorranno mesi, a patto che il sisma si tranquillizzi, per tornare alla piena efficienza, ma per gli imprenditori di Confagricoltura, che debbono affrontare danni in alcuni casi gravissimi, l’obiettivo prioritario è quello di riprendere al più presto la propria attività riducendo o eliminando l’inutile carico burocratico. Serve disponibilità finanziaria e strumenti creditizi finalizzati al riavvio dell’attività produttiva, una moratoria su mutui e la flessibilità nell’utilizzo degli affidamenti, oltre alla sospensione di tutte le imposte, IMU in testa.

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