FONTE: COLDIRETTI
“Se
il Ministro Fornero si degnerà di convocarci, gli spiegheremo perché – dice il
presidente Marini”.
La riformulazione dell’emendamento sui voucher nell’ambito
della riforma sul lavoro così come è scritta è insufficiente. E’ quanto afferma
Sergio Marini, presidente della Coldiretti, che ha manifestato con un migliaio
di agricoltori, studenti e pensionati in piazza davanti al Senato, nel
commentare il prossimo esame da parte della commissione lavoro del Senato di
una versione riformulata dell’emendamento sui voucher in agricoltura, uno
strumento che concilia le esigenze di semplificazione, legalità e
trasparenza con la possibilità di garantire un sostegno alle classi sociali che
più sentono la crisi. In un momento di difficoltà del Paese - sostiene la
Coldiretti - riteniamo sia un atto di responsabilità difendere uno strumento i
cui maggiori utilizzatori sono proprio quelle regioni, Veneto, Emilia Romagna e
Lombardia, colpite dal sisma e che non meritano provvedimenti che potrebbero
compromettere il futuro della propria agricoltura.
Quasi il 25 per cento dei voucher per un totale di
oltre 6 milioni è stato utilizzato in agricoltura dove sono stati introdotti in
occasione della vendemmia 2008 (agosto) per essere poi estesi ad altre figure
come pensionati e casalinghe ed altre attività. Per molti giovani - sottolinea
la Coldiretti - lavorare nei campi ha significato prendere contatto con il
mondo del lavoro e sostenere i propri studi in un momento di difficoltà
economica. La vigente legislazione sui voucher consente infatti alle imprese
agricole di avvalersi, solo per attività stagionali, del contributo di limitate
categorie di soggetti che si trovano fuori dal mercato del lavoro come appunto,
dal primo giugno, per i ragazzi dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti
ad un ciclo di studi.
Ora l’emendamento presentato dai relatori al ddl di
riforma del mercato del lavoro del Ministro Elsa Fornero cancella di fatto i
voucher in agricoltura poiché limita l’uso dei buoni alle sole imprese di
autoconsumo, senza contabilità, sotto i 7000 euro di fatturato. Secondo la
Coldiretti sarebbe profondamente sbagliato e incomprensibile procedere a
modifiche specifiche della normativa lavoristica del settore essendo le
rappresentanze delle imprese agricole le uniche ad essere state escluse dal
tavolo di confronto durante l’iter di definizione del disegno di legge sulla
riforma sul lavoro.
“In questi
anni i voucher hanno contribuito alla trasparenza nel lavoro dei tanti studenti
e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta,
cosa che la norma cosi scritta non permetterà più, inducendo addirittura ad un
ritorno di forme irregolari di occupazione” denuncia il presidente della
Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “ora questa gente, stabilmente
impegnata in altre attività, non lavorerà più e se lo farà lo dovrà fare in
nero perché non esiste altra forma ragionevole che intercetta questa reciproca
disponibilità di studenti, pensionati ed imprese agricole”.
Se un giorno il Ministro del Lavoro Elsa Fornero considererà
le imprese agricole degne di una convocazione - sottolinea Marini - gli
spiegheremo volentieri come funziona il lavoro nei campi e perché la nuova
formulazione sui voucher la riteniamo molto insufficiente. Le rappresentanze
delle imprese agricole - ricorda infatti Marini - sono state le uniche ad
essere escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del
disegno di legge sulla riforma sul lavoro.
Altrettanto negativo
evidentemente - conclude Marini - sarà il nostro giudizio nei confronti dei
parlamentari che voteranno l’emendamento.
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