Fonte: Distretto del Pomodoro da Industria del Nord Italia
Il Distretto del Pomodoro da Industria del nord Italia, già riconosciuto come Or-ganizzazione Interprofessionale, rende noti i dati relativi alla contrattazione per la campagna 2012 che evidenziano un calo dell’8% circa delle quantità contrat-tate, che fa seguito al -8% dello scorso anno. Approvate dall’Assemblea le Re-gole Condivise per la gestione della campagna 2012.
Nel corso dell'Assemblea del Distretto del Pomodoro del Nord Italia, tenutasi il 3 mag-gio presso la sede della Provincia di Parma, sono stati diffusi i primi dati relativi alla contrattazione 2012 fra Op ed industrie private e cooperative operanti nell’area del Nord Italia.
Complessivamente, ha reso noto il Presidente del Distretto Pier Luigi Ferrari, le indu-strie hanno stipulato con le OP 136 contratti, contro i 147 della scorsa campagna, i quali hanno interessato un quantità complessiva di pomodoro pari a circa 2.405.000 t, che risulta inferiore di circa l’8% rispetto a quella contrattata nel 2011, che era stata pari a 2.602.000 t.
Le industrie private hanno contrattato il 59% (1.408.423 t) delle quantità totali e le in-dustrie cooperative ed OP di auto trasformazione il restante 41% (996.100 t).
La riduzione delle quantità contrattate è un dato positivo che dimostra la volontà, l'im-pegno e la coesione di tutti gli associati nel cercare di valorizzare al meglio la qualità e le peculiarità delle produzioni del territorio del Distretto e tiene conto dello sfavorevole andamento di mercato dei prodotti trasformati, in particolare del concentrato di pomo-doro, che crea difficoltà anche alle industrie del Distretto, e continua a condizionare pesantemente gli equilibri e le quotazioni del mercato.
La contrattazione, tenutasi fra le parti nelle sedi opportune, è stata infatti lunga e diffi-cile, ma si è chiusa ad inizio marzo, permettendo la consegna dei contratti al Distretto entro il 30 marzo. Sui contratti il Distretto ha condotto i controlli di conformità alle “Re-gole Condivise” che si sono dati i soci, ed ha aggregato i dati delle superfici e delle quantità per tipologia di pomodoro da industria. Il Distretto al 30 giugno riceverà la comunicazione relativa alle superfici effettivamente coltivate a pomodoro e durante il periodo dei conferimenti provvederà a monitorare con cadenza settimanale l’andamento della campagna sulla base delle comunicazioni delle consegne della ma-teria prima alle industrie.
Il Presidente Ferrari si complimenta col la filiera che in un momento di difficoltà ha sa-puto raggiungere un punto di equilibrio per la contrattazione, che costituisce un risulta-to di estremo valore per la filiera, in quanto consente ai produttori ed alle industrie di programmare le proprie rispettive attività in un contesto di certezza in merito alle quantità ed al prezzo di riferimento della materia prima. Dopo l’avvenuto disaccoppia-mento degli aiuti e la conseguente deregulation del settore, la chiusura della contrat-tazione sulla base di regole univoche e condivise costituisce un fondamentale atto di libera autoregolamentazione della filiera del pomodoro del nord Italia.
Nel corso dell’Assemblea sono state formalmente approvate le “Regole Condivise” che definiscono il contesto dei comportamenti a partire dalla campagna 2012. E’ stato inoltre deliberato di istituire un gruppo di lavoro che valuti l’opportunità di costituire un organismo di controllo terzo per la qualità, che a partire dalla campagna 2013 potrà verificare “super partes” il rispetto dei capitolati qualitativi.
Il gruppo di lavoro sull’omogeneizzazione dei disciplinari di produzione integrata ha presentato le risultanze dell’approfondito lavoro di confronto fra i disciplinari presenti nelle diverse Regioni del Distretto al fine di promuoverne un’omogeneizzazione pro-gressiva, che possa consentire di applicare lo stesso disciplinare di produzione inte-grata in tutto il territorio del Distretto, evitando così tutte le difficoltà di applicazione di regolamentazioni difformi, che ostacolano l’attività sia dei produttori agricoli che dell’industria. Da notare che il 96% del prodotto del Distretto è già certificato con la produzione integrata, mentre il restante 4% ha certificazione “bio”.
Il Presidente ha in chiusura sottolineato come “le prossime sfide del Distretto saranno rappresentate dalla comunicazione e dalla promozione per conseguire una reale valo-rizzazione del prodotto e della filiera del territorio che l’O.I. si è data come primo scopo statutario. La filiera del Distretto, ha proseguito Ferrari, è una filiera certificata e di qualità, che ha alla base delle regole etiche di rapporto e di gestione che sono una ga-ranzia per i clienti ed i consumatori. Il Distretto del pomodoro da industria costituisce pertanto un modello di riferimento per il mondo agricolo alla ricerca di nuove regole per la corretta gestione dei rapporti fra i diversi attori della filiera, in un quadro di so-stenibilità economico-sociale che possa creare opportunità di crescita per il settore di riferimento.”
venerdì 4 maggio 2012
MENO POMODORO CONTRATTATO FRA LE AZIENDE E LE OP DEL DISTRETTO DEL POMODORO DA INDUSTRIA DEL NORD ITALIA. L’ASSEMBLEA APPROVA LE REGOLE PER LA PROSSIMA CAMPAGNA.
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