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giovedì 3 maggio 2012

Boom del vino in Corea e la corsa dell’Emilia Romagna



FONTE: ENOTECA REGIONALE EMILIA ROMAGNA
Anche quattro cantine emiliane in trasferta a Seoul con Enoteca Regionale Emilia Romagna

Quarantanove milioni di persone che si stanno avvicinando ogni giorno di più al vino. Un consumo pro capite schizzato in meno di un decennio da meno di un litro a otto litri all’anno. Ecco il ritratto della Corea del Sud e del suo rapporto con il vino.

In Corea del Sud i vini italiani sono tra i più importati, al terzo posto dopo Francia e Cile, ma per non essere spodestati dagli Stati Uniti, i produttori italiani devo continuare a far sentire la loro voce e rimarcare la loro presenza sul mercato. Per questo, dal 3 al 5 maggio 2012, Enoteca Regionale Emilia Romagna allestisce un banco d’assaggio nei suoi spazi di oltre 140 metri quadrati al Seoul International Wine & Spirits Expo (Pad 5, stand da E01 a F08). Saranno presenti alla fiera, con uno stand nello spazio di Enoteca Regionale Emilia Romagna,  le aziende Ottaviani (RN), Monte delle Vigne (PR), Ca’ de Medici  (RE),  Cantine Sgarzi (BO), Fattoria Monticino Rosso (BO), Villa Zarri (BO), Cevico (RA), Quattro Valli (PC), Torre Fornello (PC). Questo perché, come ben sanno gli operatori del settore,  è importante esserci e farsi conoscere sempre più, per raccontare la propria azienda.

L’importazione di vino in Corea è iniziata nel  1987, con soli 12 importatori registrati, ed ora conta invece ben 350 operatori, soddisfatti dei recenti accordi commerciali con l’Unione Europea, che hanno consentito un abbattimento dei costi di interscambio dei nostri vini.

Anche la popolarità della cucina italiana aiuta i nostri connazionali a far conoscere le specialità enoiche  del Belpaese e a Seoul vi sono oltre 600 ristoranti italiani in cui è possibile abbinare Sangiovese e Lambrusco alle migliori specialità nostrane.  E’ noto che la cultura italiana non smette di esercitare il suo fascino, anche se i coreani lamentano spesso nomi  dalla pronuncia impegnativa  e un ventaglio di denominazioni tra cui è ancora difficile scegliere. I vini di successo, ad oggi, sono ancora quelli con un nome facile e con etichette d’impatto, perché, come dice un proverbio coreano “Il nome dice tutto”.

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