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martedì 16 ottobre 2012

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO SULL’INCONTRO TRA I MINISTRI LE FOLL, CATANIA E ARIAS CAÑETE

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

In un momento in cui i negoziati europei sul quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2014-2020 e sulla definizione della PAC stanno entrando in una fase decisiva, i Ministri dell’agricoltura francese, italiano e spagnolo: - Sottolineano l'importanza della PAC per la crescita, l'occupazione, l'ambiente e l'innovazione nelle zone rurali europee, e per la partecipazione dell'Europa negli equilibri alimentari mondiali. Per questo credono che il budget della PAC debba essere mantenuto al livello della proposta della Commissione del quadro finanziario pluriennale 2014-2020. I Ministri hanno innanzitutto convenuto che, nel contesto della revisione della PAC, sia importante per l'UE mantenere una politica agricola comune forte, con un bilancio agricolo costante. Inoltre, i tre Paesi possono accettare una certa convergenza, progressiva e ragionevole, tra Stati membri del livello degli aiuti. Per ottenere un risultato equilibrato, i Ministri riconoscono la necessità di concordare soluzioni adattate che tengano conto della situazione specifica degli Stati membri il cui livello di aiuti è ben al di sopra della media, che contribuiscono in modo significativo a questa convergenza, così come degli Stati il cui livello di aiuti diretti è ben al di sotto della media europea. I Ministri sottolineano inoltre l'interesse a prendere in considerazione alcune circostanze e parametri specifici quali il valore della produzione o il valore aggiunto. - Desiderano esprimere il loro sostegno per la prosecuzione di un programma di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti nel prossimo quadro finanziario pluriennale; - Sottolineano che non è opportuna la convergenza obbligatoria all’interno di ogni Stato verso un importo unico (la ‘flat rate’) durante il prossimo periodo. Gli Stati membri debbono poter disporre di una certa flessibilità in termini di convergenza interna degli aiuti del primo pilastro per evitare di destabilizzare le filiere e le regioni agricole. Essi inoltre sottolineano la loro volontà comune di poter scegliere, se del caso, di non garantire diritti ad alcune superfici specifiche. - Possono sostenere l'orientamento generale delle proposte della Commissione in materia di greening per rafforzare la legittimità della PAC, a condizione che i cambiamenti siano adottati in modo da facilitarne l’attuazione e il rispetto da parte degli agricoltori, senza gravare sulla produzione agricola. In questo contesto, desiderano che sia presa in considerazione la specificità delle colture permanenti; - Sottolineano la necessità di mantenere un quadro di aiuti accoppiati alla produzione nel primo pilastro della PAC, dotato di un bilancio sufficiente ad affrontare le specifiche difficoltà settoriali; - Sottolineano che il secondo pilastro della PAC ha una particolare importanza e che essa debba essere in futuro mantenuta per garantire la sostenibilità a lungo termine delle aree rurali; - Per quanto riguarda gli investimenti destinati al miglioramento degli impianti di irrigazione, i Ministri sostengono il finanziamento di opere che permettano di migliorare l'efficienza energetica, l'efficienza idrica, la capacità di regolazione (in particolare attraverso riserve artificiali di acqua) e l'utilizzo di acqua riciclata; - Chiedono l'adozione di disposizioni che consentano una maggiore reattività in caso di crisi dei mercati, attraverso strumenti efficaci e sottolineano l'importanza di una riserva di crisi per il settore agricolo, proposta dalla Commissione, nonché la necessità di preservare i crediti corrispondenti nei negoziati di bilancio in corso; - Ricordano l’importanza della filiera dell’ortofrutta e desiderano che per questa filiera venga mantenuto nella futura PAC l'obbligo di indicare l'origine; - Ribadiscono l’importanza dei diritti di impianto per le vigne; - Desiderano un rafforzamento del potere economico dei produttori nella catena di produzione. Essi hanno convenuto che l'applicazione di leggi sulla concorrenza tiene conto delle specificità del settore agricolo e consente alle organizzazioni di produttori e interprofessionali di svolgere appieno il loro ruolo.

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