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venerdì 5 ottobre 2012

CONSULTA PROVINCIALE DELL’ECONOMIA E DEL LAVORO: IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DELL’EMILIA-ROMAGNA FA IL PUNTO SUI FONDI PER LA RICOSTRUZIONE

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

 Il tema è quello dei soldi attesi dal territorio per iniziare la ricostruzione delle abitazioni civili e delle realtà produttive piegate dalle scosse del maggio scorso. Per questo la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, insieme con la vicepresidente con delega alle Attività produttive Carlotta Gaiani, ha incontrato la Consulta provinciale dell’economia e del lavoro. A fare il punto tecnico della situazione da direttrice generale delle Attività produttive della Regione, Morena Diazzi. Sono ormai disponibili, anche se non ancora nelle casse della Regione, i sei miliardi messi a disposizione dal governo per le abitazioni che hanno subito danni di tipo B e C, e per gli immobili e attrezzature delle imprese colpite. Una trattativa - ha ricordato il sottosegretario alla Presidenza della Regione, Alfredo Bertelli -non facile né scontata, partita da una disponibilità del governo di 2,5 miliardi che siamo riusciti a portare all’attuale cifra”. L’ordinanza per iniziare a far arrivare le risorse a famiglie e imprese, dalle informazioni fornite, è ormai a buon punto e riguarda rimborsi per ristrutturazioni che possono arrivare fino all’80% a fondo perduto. Finanziamenti in grado di arrivare al 100% in caso di immobili coperti da polizza assicurativa. Risorse che arriveranno agli interessati sotto forma di rimborsi, per coloro che hanno già iniziato i lavori, o come pagamenti diretti per chi deve ancora iniziare. Contributi a fondo perduto sono previsti anche per le imprese che decidono di delocalizzare, o come qualcuno ha precisato: rilocalizzare, temporaneamente altrove la propria linea produttiva. Operazione destinata a durare il tempo necessario per il ripristino della sede originaria. L’impegno, comunque, è di terminare l’intera fase della ricostruzione entro il 2015-2016. Ulteriori 90 milioni circa di finanziamenti Ue saranno a breve disponibili per coloro che nel frattempo decidessero di espandere la loro attività imprenditoriale. Diversi i rilievi critici espressi durante il dibattito, nonostante un generale apprezzamento espresso per modalità, tempi e qualità dell’azione di risposta complessiva di Regione ed istituzioni dopo le scosse del maggio scorso. Corradino Merli (Cna) e Roberto Bonora (Unindustria), chiedono tempi serrati per l’uscita dell’ordinanza, un’ulteriore proroga degli adempimenti fiscali per le imprese tuttora in forte difficoltà, compresa la richiesta di gradualità dei pagamenti una volta definitivamente scaduti i termini, e, soprattutto, pongono il problema Soa. La soglia dei 150mila euro, infatti, stabilita per partecipare ai bandi e svolgere lavori pubblici è stata giudicata eccessivamente penalizzante specie per le imprese di più piccole dimensioni. Un giudizio critico è stato espresso anche nei confronti della scadenza del 6 dicembre, entro la quale occorrerà stabilire le zone di elasticità sismica. Un problema avvertito dal mondo delle imprese visto che ad oggi mancherebbero regole, criteri e tempi necessari per rispettare la scadenza e, in assenza di questo quadro conoscitivo verrebbero meno anche le informazioni necessarie in base alle quali sapere se occorre mettere in sicurezza i capannoni. Paolo Baiamonte (Cisl) ha posto invece il problema dei danni subiti anche dalle case inserite in classe A che, stanno così le cose, non sono ammesse a contributo. Nella sua articolata risposta il sottosegretario Bertelli ha ricordato che la Regione in soli tre mesi ha preparato il bando per complessivi 160 milioni, ha fatto le gare e terminato i lavori per consentire alle scuole di riaprire regolarmente all’inizio del calendario scolastico senza ritardi. Risolta questa priorità lo sguardo è passato immediatamente alle 40mila case e oltre 10mila imprese danneggiate. Sul fronte scadenze Bertelli ha rassicurato che è pronto un protocollo destinato ad entrare a breve in un decreto del governo, che affronta in termini risolutivi il problema di scadenze, proroghe e termini di pagamento. “Sono ad oggi 51 le ordinanze regionali nel frattempo emesse – ha poi ricordato per dare un’idea dei ritmi di lavoro - praticamente una ogni tre giorni, dietro molte delle quali ci sono appalti da milioni di euro”. Se i tempi non sono quelli attesi il sottosegretario ha però voluto essere chiaro sulla filosofia generale che sta seguendo viale Aldo Moro: “Non solo è giusto costruire bene, ma facciamo bene a mettere in sicurezza anche ciò che non è stato danneggiato”. Il riferimento è stato esplicito alla scossa di magnitudo 4,5 gradi che ha interessato Piacenza mercoledì 3 ottobre. “Perciò – ha insistito - dobbiamo fare tutto il possibile per mettere in sicurezza il territorio e se le risorse attualmente a disposizione non bastano continueremo a lavorare per raggiungere questo obiettivo”. Per quanto riguarda le abitazioni inserite nella fascia A dei danni più lievi, il problema non è regionale, è stata la precisazione, visto che questa tipologia non è stata compresa dallo stesso decreto del governo. Da ultimo, il tema controlli sui lavori. “A breve saranno disponibili risorse importanti per fare i lavori - ha detto Bertelli – ed è bene fare ogni controllo affinché siano spese bene e perché i lavori siano fatti in regola. La stessa Soa a 150mila euro – ha concluso – non è penalizzante per le piccole imprese, ma il frutto di un accordo con tutte le rappresentanze economiche, sociali ed istituzionali e una decisione maturata anche sulla base dell’esperienza fatta dopo il sisma di L’Aquila”. Fuori dai 6 miliardi di finanziamenti riconosciuti stanno ancora scuole, monumenti, chiese e strade. Anche su questi fronti, ha chiuso Bertelli, la Regione continuerà il proprio impegno per arrivare all’identico traguardo dell’80% di contributo.

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