FONTE: COLDIRETTI
La nostra è la regione
italiana con il più alto numero di stranieri occupati in
agricoltura.
L’Emilia Romagna è la
regione con il più alto impiego di manodopera straniera in agricoltura, con un
operaio agricolo su tre proveniente dall’estero. E’ quanto afferma Coldiretti
Emilia Romagna sulla base del dossier statistico immigrazione Caritas e
Migrantes alla cui realizzazione ha collaborato la stessa
Coldiretti.
Secondo i dati del dossier,
nel 2011 i lavoratori stranieri impegnati nei campi emiliano romagnoli sonostati
39.357, il 33,3% dei 117.975 lavoratori occupati nell’agricoltura regionale. In
Emilia Romagna – commenta Coldiretti – l’apporto dei lavoratori stranieri
all’agricoltura è di sette punti percentuali più alti rispetto alla media
nazionale, dove l’apporto di manodopera straniera con 313.724 lavoratori
rappresenta il 26,1% del totale dei lavoratori agricoli.
A livello nazionale la
presenza di lavoratori stranieri si concentra per oltre la metà (52,34%)
inquindici province; tra queste spiccano Ravenna (impiega il 2,54% del totale
dei lavoratori nazionali) Forlì-Cesena (2,06%) e Ferrara (2,02%).
Tra le diverse nazionalità
presenti in regione, spicca la Romania con 11.037 lavoratori, seguita
dallaPolonia con 4.193 e dal Marocco con 4.181. Si tratta per lo più di
lavoratori impegnati nella raccolta della frutta. Mentre nel settore zootecnico
numerosa è anche la compagine dell’India con 3.275 lavoratori, presenti
soprattutto nelle stalle dove si munge il latte per il Parmigiano
Reggiano.
I lavoratori stranieri –
conclude Coldiretti – contribuiscono ormai in modo strutturale e determinante
all'economia agricola della Regione e rappresentano una componente
indispensabile per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel
mondo.
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