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lunedì 19 aprile 2010

Ogm. L’uso intensivo riduce i vantaggi

FONTE: www.greenplanet.net

L'utilizzo di semi biotech ha portato sicuramente dei vantaggi in termini di produttività ma ha evidenziato dei limiti che nel lungo periodo ne ridimensionano chiaramente i benefici. E' il primo studio sull'impatto delle coltivazioni ogm, quello realizzato dal National Research Council, della National Academy of Sciences Usa, che ne valuta dal partire dal 1996, ovvero fin dalla sua introduzione. Ed è uno studio autorevole, perché il National Research Council fornisce consulenza direttamente al Congresso Usa.

Sicuramente l'introduzione delle coltivazioni ogm ha portato dei progressi in agricoltura, la ricerca sottolinea come gli agricoltori abbiano ridotto l'irrorazione o l'utilizzo di sostanze chimiche pericolose. "Una lunga lista di vantaggi," ammette David E. Ervin, presidente della commissione che ha redatto il rapporto, anche se la valutazione non è del tutto positiva. Le prestazioni dei prodotti Roundup Ready, per esempio, secondo Ervin, professore di gestione ambientale e di economia alla Portland State University, alla lunga dimostrano tutti i loro limiti. Nelle coltivazioni dove è più massiccia e continuata la presenza di questi semi geneticamente modificati, sono necessari quantitativi sempre più ingenti del diserbante (o di glifosato) per debellare la più forte resistenza delle erbe (e degli insetti dannosi) che dovrebbe colpire. Gli agricoltori che hanno scelto di utilizzare questo tipo di coltivazione sono infatti costretti ad usare erbicidi sempre più forti, alcuni dei quali più tossici del glifosato. Un problema che, come suggerisce la ricerca, potrebbero riportare a "pratiche sempre più dannose per l'ambiente".

Oggi l'80% del mais, della soia e del cotone coltivato negli Usa è ogm. La rapida adozione del biotech dimostra come gli agricoltori vedano nella tecnologia un beneficio per la propria attività. Ma per Charles Benbrook, responsabile scientifico dell'Organic Center, i vantaggi sarebbero inferiori al quadro presentato dalla ricerca di cui contesta i dati non aggiornati sul costo delle sementi biotech. Benbrook sottolinea come il loro prezzo sia aumentato notevolmente. C'è infatti un problema di copyright, il NYTimes spiega che il Dipartimento di Giustizia Usa ha aperto un'indagine per capire se la Monsanto, che ha i brevetti per la commercializzazione del Roundup Ready, stia violando le leggi antitrust, aumentando indebitamente i prezzi o ostacolandone l'innovazione.

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