Fonte: Confagricoltura
La carenza d’acqua e soprattutto le temperature record di questo periodo causano un deperimento organico delle piante di mais, girasole, soia, bietola, falcidiando i prossimi raccolti. Lo sottolinea Confagricoltura che sta monitorando le conseguenze della siccità.
Secondo le stime dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, “caldo africano e siccità portano a perdite del 20-30% per il mais e del 40-50% per la soia. Inoltre si prevedono perdite di qualità e quantità per la frutta estiva”.
In Emilia Romagna – prosegue Confagricoltura - la situazione è aggravata dal fatto che la distribuzione delle acque irrigue è limitata per problemi alle centrali di pompaggio conseguenti al terremoto, quindi si ha minore afflusso per le irrigazioni di soccorso. Oltre tutto la piovosità nella regione è stata di 25 mm inferiore alla media 1991-2005 (dato Arpa).
“La siccità, anche al Nord, non è più un evento episodico ma una situazione strutturale che va fronteggiata – osserva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - con una politica pluriennale imperniata su azioni ed interventi di fondo su obiettivi concreti”.
“Occorrono – ad avviso di Confagricoltura - invasi adeguati, politiche indirizzate alla ricerca ed all’innovazione per sostenere le aziende nelle scelte colturali e produttive e per individuare nuove varietà di piante a minore esigenza idrica, finanziamenti per favorire investimenti aziendali per un migliore uso delle acque”.
Problemi ci sono anche sul mercato mondiale delle commodity a causa della grande siccità negli Usa, che porterà ad una sensibile riduzione dei raccolti cerealicoli (il 38% del prodotto non è in condizioni ottimali) con conseguente aumento dei prezzi e relative ricadute sui mercati internazionali.
martedì 17 luglio 2012
SICCITA’, CONFAGRICOLTURA: “FALCIDIATI MAIS E GIRASOLE, RACCOLTI DI SOIA DIMEZZATI, ALLARME PER LA FRUTTA. L’AGRICOLTURA ITALIANA RISCHIA IL COLLASSO DA CALORE”
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