Fonte: Confagricoltura Ferrara
Nel settore la percezione negativa frena la voglia di fare impresa
“La commozione del Ministro del Welfare, Elsa Fornero, durante la conferenza stampa seguita al Consiglio dei Ministri, restituisce umanità all’azione del governo ed al di là delle considerazioni sulla manovra vanno apprezzati la dedizione, la competenza ed il lavoro di coloro che si sono prestati al compito di governare oggi l’Italia” – ha affermato il Presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, commentando le prime dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Mario Monti
“Nel merito, però, da questo decreto per le imprese agricole – ha proseguito Guidi - tante tasse e niente sviluppo. Quello varato da Palazzo Chigi non possiamo considerarlo un provvedimento improntato all’equità. Gli incentivi per l’Irap non riguardano i redditi agrari e quelli per l’aiuto alla crescita economica delle imprese non si applicano alla stragrande maggioranza delle aziende che operano in agricoltura. Inoltre, arriva la batosta dell’Imu sui fabbricati rurali, dimenticando che per noi sono mezzi di produzione, e si prevede una rivalutazione del loro valore attraverso una serie di moltiplicatori”.
“Siamo fermamente convinti che serva rigore per risanare la situazione dei conti pubblici e per far ripartire l’economia – ha concluso il Presidente di Confagricoltura – e il mondo agricolo, responsabilmente, non si tira indietro. Ma non può accettare di essere escluso dalle misure di rilancio di cui beneficiano gli altri settori economici. La manovra rischia di rendere la situazione delle imprese agricole, già di per sé difficile, ancor più drammatica”.
“ Non può essere infatti sottaciuto il dato – sottolinea il Presidente di Confagricoltura Ferrara, Nicola Gherardi - che tra i settori in cui, nei primi dieci mesi dell’anno, si è pagato il prezzo più alto c’è l’agricoltura, che registra a livello nazionale 13.600 imprese in meno iscritte alle Camere di Commercio (-1,6%)”.
Ancora più marcata la flessione che si registra in Provincia di Ferrara. In base al numero delle aziende agricole attive iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, dal 1° gennaio al 30 ottobre del corrente anno le aziende sono calate di 223 unità, pari ad un decremento del 2,99%.
“Il dato – conclude il Presidente dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli ferraresi - conferma il pessimismo che si registra nel settore primario e spinge a disincentivare i nuovi investimenti. La situazione attuale, come emerge anche dal recente report congiunturale dell’Ismea, viene valutata con estrema preoccupazione, per le difficoltà dell'economia in generale, aggravate da quelle di settore ed alimenta una percezione negativa che persiste da troppo tempo nelle campagne”.
lunedì 5 dicembre 2011
PER LE IMPRESE AGRICOLE TANTE TASSE E NIENTE SVILUPPO
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