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mercoledì 21 dicembre 2011

COLDIRETTI: DISTINGUERE CHI USA IL TERRENO PER LAVORO E CHI SPECULA E MISURE PER LA CRESCITA NELLA MANOVRA CHE OGGI MANCANO PER IL SETTORE AGRICOLO.

Fonte: Coldiretti Ferrara

Per il presidente di Coldiretti Ferrara non sono da escludere azioni anche pesanti per riaffermare la necessità anche per il settore agricolo di misure di sviluppo e crescita e non solo di tassazione che rischia di gravare solo per l’IMU per oltre un miliardo sulle aziende.
Intanto giù il PIL agricolo dello 0,9% nel terzo trimestre 2011.


“Per senso di responsabilità verso l’Italia e gli italiani, non siamo scesi in piazza, ma non è da escludere che non ci tocchi farlo in futuro”. Così il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, ha commentato la manovra del Governo per gli interventi in agricoltura. “L’emendamento che prevede la differenziazione del trattamento fiscale tra chi usa il terreno per vivere e lavorare e chi invece possiede terreni a fini speculativi ed hobbistici – commenta Tonello – è un primo segnale, ma insufficiente perché probabilmente è stato scritto da chi poco conosce l’agricoltura e che dovrà essere esteso sia nel principio che nei numeri”.
Secondo Coldiretti Emilia Romagna, mentre nelle scelte del Governo non manca la crescita delle imposte, quasi nessuna delle misure per la crescita delle imprese prevista dalla manovra è applicabile al settore agricolo. “Coldiretti – ricorda Tonello – ha consegnato al presidente del Consiglio, Mario Monti, e al Governo una serie di proposte per una filiera agricola più trasparente, più competitiva, più rispettosa di tutti. Non possiamo accettare l’alibi del poco tempo a disposizione né della necessità di evitare variazioni del saldo di bilancio perché le nostre proposte sono immediatamente applicabili e a costo zero. Finita l’emergenza della manovra – conclude Tonello – dovremo aprire un serrato confronto con il Parlamento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore determinante dell’economia reale, una leva competitiva formidabile per il Made in Italy nel mondo”.
Con una riduzione dello 0,9 per cento l’agricoltura è il settore economico nel quale si è verificato sul piano congiunturale il maggior calo di un valore aggiunto che ora non potrà reggere agli effetti della manovra la quale, solo con l’IMU, costerà le imprese agricole nel 2012 un miliardo di euro in piu’. La manovra avrà infatti un impatto pesante su terreni agricoli e fabbricati rurali, dalle stalle ai fienili fino alle cascine e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi, andando a tassare quelli che sono, di fatto, mezzi di produzione per le imprese agricole.
“Nessuno come noi agricoltori sa bene cosa siano i sacrifici e come il contributo al bene del Paese rappresenti un dovere per tutti - conclude il presidente di Coldiretti -. Noi non ci tiriamo indietro, ma misure di equità e per la crescita devono riguardare anche il nostro settore, e queste misure nella manovra non ci sono”.

1 commento:

  1. Non bisogna,aspettare ulteriormente per dover scendere in piazza,dobbiamo urlare con tutta la voce necessaria al rispetto della vita .Sono un giovane imprenditore agricolo ho 24 anni,oggi pagare la tassa sui terreni e fabbricati rurali ed agrituristici e come toglirci il mangiare ,io non vedo un futuro per la nostra categoria,per questo dobbiamo dimostrare senza perdere tempo e far valere i nostri che fino ad oggi sono stati trascurati.

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