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mercoledì 16 novembre 2011

REGISTRO UNICO DEI CONTROLLI (RUC) SULLE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI REGIONALI E SEMPLIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI AMMINISTRATIVI IN AGRICOLTURA

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia Informazione e Ufficio Stampa

Presentato oggi a Bologna il progetto di legge della giunta. Obiettivo, meno burocrazia per le imprese e più risparmio per gli enti addetti ai controlli. L'assessore Rabboni: "Registro unico dei controlli, la nostra è la prima esperienza in Italia"

Meno burocrazia per le imprese agricole e agroalimentari dell’Emilia-Romagna e più risparmio per gli enti della pubblica amministrazione che svolgono i controlli. E’, in estrema sintesi, l’obiettivo di un progetto di legge (recentemente approvato dalla giunta regionale, dovrà essere confermato dall’Assemblea) che prevede la creazione di un Registro unico dei controlli (Ruc) sulle imprese agricole e agroalimentari, basato su un apposito archivio informatizzato. Qui, per ogni impresa, verranno inseriti l’elenco dei controlli effettuati, l’amministrazione che li svolge, la data e la tipologia di controllo eseguito, la scheda o il verbale di controllo e i relativi esiti. Nel comparto agricolo e agroalimentare, in base a quanto previsto dalle diverse normative di settore – oltre che sanitarie e ambientali – l’impresa è soggetta periodicamente a differenti tipologie di controllo e ispezione, svolte da soggetti diversi, che implicano da parte dell’imprenditore un’effettiva incidenza sull’attività lavorativa, qualificata nel linguaggio comune come “costo dell’impresa in termini di burocrazia amministrativa”. Si stima infatti che in Italia un’azienda agricola debba dedicare mediamente cento giorni l’anno per gli adempimenti burocratici e che la burocrazia, in agricoltura, abbia un costo complessivo a livello nazionale di 3 miliardi di euro l’anno.
“Con questo progetto di legge passiamo dalle parole ai fatti in tema di snellimento della burocrazia e risparmio – ha sottolineato stamani, durante la conferenza stampa di presentazione, l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Tiberio Rabboni – . Interveniamo in modo concreto riducendo, da un lato, i controlli in azienda e, dall’altro, velocizzando determinate procedure con il meccanismo del silenzio-assenso”. In particolare il Ruc “è la prima esperienza in Italia nel suo genere – ha aggiunto l’assessore – . All’inizio metteremo in comune le informazioni relative ai controlli in agricoltura svolti dalle amministrazioni pubbliche dipendenti dalla Regione, ma siamo pronti ad aprire il Registro a tutte le altre amministrazioni pubbliche statali che effettuano controlli in questo settore”.
Sebbene il numero possa variare sensibilmente di anno in anno, si stima che nell’esercizio delle funzioni agricole da parte degli enti incaricati (Regione, Province, Comunità Montane, Unioni di Comuni) e di Agrea (l’organismo pagatore regionale) vengano realizzati in Emilia-Romagna almeno 10.000 controlli l’anno; di questi 7.000 richiedono ispezioni nelle aziende agricole (mentre 3000 sono eseguiti con il telerilevamento), con il coinvolgimento di oltre 300 incaricati, in prevalenza personale delle Province. Tenuto conto della molteplicità di strutture di controllo che si interfacciano con il soggetto unitario “azienda agricola”, è possibile che controlli sulla stessa impresa riguardino gli stessi aspetti, sebbene siano eseguiti da enti diversi, con modalità e obiettivi specifici.
La Regione ha deciso quindi di intervenire attraverso nuove disposizioni per razionalizzare l’attuale sistema, a partire dalla creazione del Registro unico dei controlli (Ruc): nell’apposito archivio informatizzato verranno inseriti tutta una serie di dati, a partire anche dalle eventuali visite già programmate in azienda, per permettere alle diverse amministrazioni di concordare sopralluoghi congiunti. Le amministrazioni coinvolte nel progetto (Regione, Agrea, Province, Comunità Montane, Unioni di Comuni, servizi veterinari delle Usl e Arpa), a loro volta, dovranno introdurre direttamente i dati nell’archivio informatizzato e potranno utilizzare per i procedimenti di propria competenza i risultati dei controlli riportati nel Registro. Al tempo stesso le imprese, consultando direttamente il Registro, potranno venire a conoscenza delle visite di controllo in azienda eventualmente programmate dalle diverse amministrazioni, compatibilmente con le tempistiche e con le modalità previste dai procedimenti amministrativi che richiedono le visite stesse. L’archivio – interconnesso con l’Anagrafe delle aziende agricole – potrà inoltre essere arricchito con dati in possesso di altre amministrazioni pubbliche con cui verranno sottoscritti accordi specifici di collaborazione, soprattutto per acquisire dati collegati alla prevenzione e sicurezza sul lavoro, ad aspetti previdenziali e assicurativi e alla disciplina del rapporto di lavoro.
Oltre alla realizzazione del Ruc, un altro obiettivo del progetto di legge è l’avvio di un processo di snellimento di alcuni procedimenti amministrativi in merito all’applicazione dell’istituto del silenzio-assenso con delega di attività istruttorie documentali ai Centri di Assistenza Agricola (CAA): questa scelta consentirà di alleggerire le amministrazioni pubbliche di alcuni adempimenti favorendo una specializzazione dell'ente nel ruolo di certificatore-controllore.
Un esempio di buona pratica: i controlli sugli allevamenti
I controlli interessati dal progetto di legge rientrano nei procedimenti di erogazione di aiuti, di autorizzazione o di certificazione in ambito agro-alimentare, di controlli ambientali e sulla sicurezza alimentare. Un esempio di buona pratica, che ha funzionato da apripista per il progetto di legge, è il protocollo d’intesa (stipulato nel 2008) tra la Direzione generale Sanità della Regione e Agrea per lo svolgimento di controlli di condizionalità sulle aziende con allevamenti. La condizionalità consiste in una serie di adempimenti riguardanti il benessere animale e le interazioni con l’ambiente dell’attività zootecnica, voluti dall’Unione europea come condizione – di qui il termine – per i pagamenti erogati delle politiche comunitarie. In base allo scambio dei dati, Agrea acquisisce gli esiti dei controlli sugli allevamenti svolti dai servizi veterinari delle Usl utili per la valutazione del rispetto dei criteri di condizionalità. I controlli sono eseguiti dai servizi veterinari in base a una propria programmazione, adeguata per quanto possibile alle necessità di Agrea. L’attuazione della collaborazione Agrea - Aziende Usl ha permesso di riutilizzare gli esiti di oltre 1.100 controlli all’anno svolti dai servizi veterinari delle Usl per adempiere ai propri compiti. Un risparmio significativo per l’amministrazione: Agrea ha ridotto del 23% i controlli annuali svolti presso le aziende e il personale incaricato che era dipendente delle Provincie si è potuto dedicare ad altre attività.

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