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lunedì 7 novembre 2011

BILANCIO SIS: CAMPAGNA RISO 2011 IN CALO MA SI CONFERMANO VOLANO E YUME E IN SARDEGNA BOOM DELL’AROMATICO GIGLIO


FONTE: SOCIETA' ITALIANA SEMENTI*

A trebbiature ormai concluse, SIS traccia un bilancio della campagna riso 2011. Le produzioni registrano mediamente un – 20/25% rispetto allo scorso anno. Un calo principalmente dovuto alla sterilità legata alle temperature anomale di luglio e alle susseguenti temperature molto elevate di fine agosto/primi settembre che hanno portato la pianta a chiudere molto in fretta. Il che ha provocato anche una scarsa resa alla lavorazione. Infine non va trascurata l’incidenza del Vaiolo (Macchia del riso) che sta caratterizzando in negativo l’annata risicola con percentuali variabili dal 3 al 15%. In un quadro complessivo problematico le varietà SIS Ercole e Scudo ne sono uscite a testa alta, cosi come la varietà Yume . Per quest’ ultima varietà, scarse e isolate le ripercussioni produttive, grazie in particolare all’attenzione delle aziende che seguono scrupolosamente le istruzioni agronomiche fornite dai tecnici SIS. Ducato (novità nel settore dei tondi), seppur toccato dalla sterilità, come del resto le altre varietà tonde, nelle zone più fredde del Vercellese, conferma potenzialità produttiva e tolleranza al vaiolo. Ennesima conferma per la gloriosa varietà Volano, che ha dimostrato di essere tra le varietà più tolleranti e di gran lunga superiore qualitativamente ed agronomicamente rispetto a quelle di nuova costituzione che vorrebbero essere assimilate al gruppo Volano/Arborio.
Anche Loto, seppur con qualche problema di vaiolo, ha confermato una particolare ed ineguagliabile attitudine alla semina precoce che consente una buona lotta al riso crodo, mantenendo inalterate le performance produttive. Infine tra le aromatiche buon successo della varietà Giglio, che in Sardegna ha riscontrato il parere favorevole dei produttori con punte produttive molto elevate, e un’ottima qualità. SIS si sta già attivando sull’isola per raccogliere contratti di coltivazione per questa nuova varietà aromatica.
I traguardi di SIS nel settore riso sono stati al centro della giornata tecnica di fine agosto a Pezzana, nel Vercellese, nella splendida cornice dell’azienda di Luigi Piolotto.
Davanti ad oltre 250 ospiti il direttore generale SIS Claudio Mattioli ha ricordato come in poco più di dieci anni SIS abbia quasi triplicato il volume delle vendite del settore riso raggiungendo oggi le 6500 tonnellate di risone. ”ll segreto del successo – ha detto Mattioli - è da attribuire al lavoro di squadra e collaborazione impostato in questi anni dai tecnici SIS a fianco ed al servizio dei risicoltori, per far fronte alle problematiche colturali emergenti e cercare di rispondere alle sempre più specifiche richieste del mercato e dell’industria di trasformazione”.
Per la prima volta quest’anno a Pezzana un particolare risalto è stato dedicato al progetto Yume, primo ed unico esempio di filiera integrata nella risicoltura italiana tra SIS, la grande azienda giapponese JFC, la riseria SP ed un gruppo di 18 aziende agricole accuratamente selezionate. Carlo Minoia, responsabile settore riso SIS, Mr. Yo Sawada, responsabile Sud Europa di JFC e Fausto Pastore, responsabile qualità di SP, hanno presentato peculiarità, risultati e prospettive legate all’evoluzione del progetto per la produzione della varietà Yume, riso tondo, cristallino di elevatissima qualità, 100% made in Italy ad oggi distribuito in oltre 5000 ristoranti giapponesi in Europa per la preparazione del sushi.
Nei campi sperimentali dell’azienda Piolotto, i tecnici SIS Stefano Allolio e Giacomo Gavina hanno illustrato, in uno stimolante confronto in campo, le potenzialità delle varietà del catalogo Riso SIS 2011/2012. Grande interesse attorno alle novità SIS nel comparto dei risi Tondi ed in particolare per la varietà Ducato, sia per la sanità delle piante che per le potenzialità produttive espresse a dispetto dell’andamento meteo che ha caratterizzato l’intera campagna. Di grande impatto sugli ospiti anche le varietà Ercole, Lungo A rustico e produttivo che ricorda la vecchia varietà Ribe, SISR215 (ex Ticino), produttivo e sano al di sotto dell’imponente foglia a bandiera e Scudo, varietà Lungo B che ha impressionato per la potenzialità produttiva decisamente fuori dall’ordinario. Stefano Ravaglia, responsabile ricerca SIS, ha presentato l’attività di miglioramento genetico dell’ azienda emiliana “impegnata in specifici progetti per individuare nuove ed altamente performanti linee ibride di riso”, mentre Giacomo Gavina, breeder Riso SIS, ha rimarcato come “l’attività di ricerca e miglioramento genetico ha permesso a SIS in questi anni di offrire un catalogo di prodotti che potessero soddisfare le sempre crescenti esigenze dei risicoltori e degli operatori dell’industria di trasformazione”.

*SIS-Società Italiana Sementi Spa
SIS è la prima società sementiera tutta italiana, leader nei cereali e nel riso. Ha sede a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna ed è controllata dal sistema dei Consorzi agrari italiani. Negli anni ha concentrato risorse umane e finanziarie nella ricerca, per mettere a disposizione dei produttori i migliori prodotti. A questa attività si è affiancata una intensa attività di sperimentazione su materiali provenienti dai più importanti costitutori italiani ed esteri, pubblici e privati. Grazie a questo impegno SIS ha rinnovato ed ampliato il proprio catalogo, che oggi è il più completo esistente sul mercato, con l'introduzione di ibridi e varietà di eccellente livello qualitativo e produttivo, che primeggiano nelle prove ufficiali. L'attività di "breeding" è focalizzata prioritariamente sui frumenti duri e teneri e sul riso e ha le proprie basi operative nelle due Aziende sperimentali di SIS, l'Azienda Idice (42 ha ) e l'Azienda Cantaglia (95 ha ), in cui si concentrano le prime fasi di incrocio e selezione. E' inoltre attiva una rete sperimentale autonoma che gestisce otto località di prove parcellari di cereali autunno-vernini e quattro di riso, dislocate da nord a sud in otto diverse regioni italiane, in areali estremamente rappresentativi. Il lavoro di miglioramento genetico è supportato dalle tecniche più innovative, quali i marcatori molecolari e i doppi aploidi, e beneficia della possibilità di usufruire, per le specie il cui ciclo lo permette, di una seconda generazione annuale in Sud America, che consente di abbreviare notevolmente il tempo di ottenimento di una nuova varietà.

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