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martedì 17 aprile 2012

RIFORMA PAC, CONFAGRICOLTURA: “PIU’CONTROLLO DELLA SPESA CHE OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE, LA CORTE DEI CONTI EUROPEA AVVALORA OBIEZIONI AGRICOLTORI"

Fonte: Confagricoltura

“Il parere della Corte dei conti europea avvalora le obiezioni e i timori costantemente espressi da Confagricoltura sull’impostazione della riforma Pac, così come è stata proposta dalla Commissione Ue ad ottobre scorso, che dovrebbe essere attuata dal 2014”. Così l’organizzazione degli imprenditori agricoli commenta le osservazioni della magistratura contabile europea sulla nuova politica agricola comunitaria e prosegue: “In particolare il parere della Corte pone contemporaneamente l’accento sulla complessità del quadro normativo della riforma e sul fatto che sia fondamentalmente concentrata sulla spesa e sul suo controllo. Tant’è che stima che le spese degli Stati membri per gestire i soli regimi di pagamenti diretti potrebbero aumentare del 15%”.

“Concordiamo con molti dei punti specifici sollevati dalla Corte dei conti europea – dice il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi – ad esempio quando giudica complessa e difficile da amministrare la “condizionalità” dei pagamenti, ossia il rispetto di norme comunitarie e nazionali che vincolano le erogazioni ai beneficiari. Ma anche quando afferma che occorre una definizione generale e al contempo semplice degli agricoltori in attività cui sono destinati i pagamenti diretti; e quando avverte del rischio che i nuovi regolamenti possano creare ulteriori barriere al ricambio generazionale ed all’ingresso di nuovi agricoltori.”

Mancano poi, sottolinea Confagricoltura, gli obiettivi specifici dei pagamenti diretti agli agricoltori con relativi risultati che da essi si attendono e gli indicatori per misurarli. Così come non sono indicati adeguatamente obiettivi e risultati del “greening”.

“In buona sostanza – conclude il Presidente Guidi –nel progetto di riforma della Commissione ci sono dei maggiori oneri e mancano gli elementi per conseguire quegli ‘obiettivi di alto livello stabiliti dal Trattato’ che la stessa Corte dei Conti cita testualmente: l’aumento della produttività agricola e l’incremento del reddito individuale di coloro che lavorano in agricoltura. Obiettivi che anche Confagricoltura ritiene essenziale cogliere modificando adeguatamente le proposte di regolamento della Commissione.”

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