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giovedì 5 aprile 2012

CRISI, CONFAGRICOLTURA: CALO DI CONSUMI AFFONDA PIL NAZIONALE NELL’AREA OCSE. PREZZI DEL PANE SALGONO MENTRE QUELLI DEL GRANO DIMINUISONO SINO AL 25%

Fonte: Confagricoltura

“I pesanti dati, comunicati dall’Istat, sul calo del potere d’acquisto delle famiglie italiane, sceso dello 0,5% nel 2011 a causa di una frenata del reddito al di sotto della crescita dell’inflazione preoccupano ancora di più se letti in contemporanea a quelli dell’Ocse, che identificano il nostro Pil nazionale del quarto trimestre 2011 (-0,7%) come la “maglia nera” dell’area G7 e lo collocano al di sotto della media dei paesi Ocse (-0,2%). Anche in questo caso l’analisi dell’organizzazione dei Paesi maggiormente industrializzati indica come una delle cause della contrazione del prodotto interno lordo italiano la flessione dei consumi nel periodo pari a -0,4%”. A sottolinearlo è Confagricoltura, commentando le rilevazioni rese note oggi.

“Nel contesto del calo del potere d’acquisto - prosegue l’organizzazione agricola – c’è da segnalare il caso dei prezzi del pane, che nelle grandi aree metropolitane del Paese, in particolare Milano e Roma, hanno fatto registrare in un anno (febbraio 2011-febbraio 2012) rincari di 3-4 punti percentuali. Questo mentre nello stesso periodo il prezzo del frumento tenero nazionale (ma anche di quello d’importazione) è diminuito di circa il 25%. Un dato esemplificativo dell’urgente necessità di ristabilire una corretta distribuzione del valore nella filiera agroalimentare”.

“Tutto ciò – conclude Confagricoltura – ancora una volta ricade doppiamente sugli agricoltori, i cui redditi e potere d’acquisto famigliari sono in calo come nella media nazionale, mentre le loro imprese subiscono gli effetti di rincari sui mezzi di produzione e sono assoggettate ad un livello di tassazione Imu che il settore non è in grado di sopportare”.

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