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martedì 17 aprile 2012

GASOLIO, CONFAGRICOLTURA: LA NORMATIVA EUROPEA SULLA TASSAZIONE DEI PRODOTTI ENERGETICI RISCHIA DI AGGRAVARE I COSTI DEL CARBURANTE AGRICOLO

Fonte: Confagricoltura

Il prossimo mercoledì 18 aprile, il Parlamento Europeo in seduta plenaria, esaminerà e voterà la “relazione Lulling” sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la normativa europea sulla tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità. Confagricoltura sta seguendo con particolare attenzione l’iter del provvedimento la cui approvazione potrebbe portare ad un ulteriore aumento del costo del gasolio agricolo.

“La proposta di direttiva – osserva Confagricoltura - introduce una specifica tassazione dell’energia collegata alle emissioni di CO2 imputabili al consumo dei prodotti interessati, che si va ad aggiungere alla tassazione generale sull’energia basata sul contenuto energetico dei prodotti. Con il nuovo quadro legislativo in pratica si passa da un unico livello minimo di accisa (per il gasolio agricolo oggi pari a 21 €/1000 litri cioè 2,1 cent/litro) a due livelli minimi che devono essere evidenziati nel costo del gasolio in maniera separata”.

“La componente CO2 verrà applicata ad un livello minimo di 20 €/ per tonnellata di anidride carbonica emessa, pari a 5,3 cent/litro di gasolio che è uguale per tutte le tipologie di utilizzo, senza tener conto che – evidenzia Confagricoltura - i settori agricolo e forestale sono gli unici che garantiscono di per sé un assorbimento netto di gas climateranti nel suolo e nelle coltivazioni forestali ed agricole permanenti”.

La componente tassazione generale, sulla quale la proposta di direttiva prevede la possibilità per gli Stati Membri di considerare riduzioni o esenzioni, sarà fissata ad un livello minimo pari a 15 cent/GIGAJOULE (l’unità di misura dell’energia), ovvero 0,54 cent/litro. Quindi, In pratica il livello minimo di tassazione complessivo sarà circa 6 cent/litro cioè il triplo della situazione attuale.

Altra novità prevista dalla proposta di direttiva consiste nel fatto che viene mantenuta la possibilità per gli Stati Membri di ridurre o esentare la componente tassazione generale per il gasolio utilizzato nei lavori agricoli solo se viene aumentato il rendimento energetico da parte dei beneficiari.

Commenta Confagricoltura: “Tali previsioni rischiano di aggravare i bilanci aziendali sia in termini di maggiori costi, sia dal punto di vista burocratico”.

Dal Parlamento europeo, ad avviso di Confagricoltura, non sono però arrivati sostanziali aggiustamenti. “Le modifiche proposte, pur dando maggiore certezza agli agricoltori sulla possibilità di accedere alla riduzione delle accise, affidando agli Stati membri l’obiettivo di creare strategie specifiche per aumentare il rendimento energetico, non modificano l’impostazione generale della direttiva, lasciando inalterato il rischio di una maggiore imposizione a carico delle aziende agricole”.

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