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venerdì 6 aprile 2012

LE MODESTE PIOGGE DI QUESTI GIORNI NON SCONGIURANO LA SICCITA’ NEI CAMPI

Fonte: Confagricoltura Ferrara

“La situazione è grave, non ancora compromessa, ma a condizione che nei prossimi giorni, si possa contare, oltre alle modeste piogge di questi ultimi giorni, su ulteriori significative precipitazioni” – afferma Nicola Gherardi Presidente di Confagricoltura Ferrara relativamente all’attuale anomalo andamento atmosferico che si sta determinando nelle campagne ferraresi, conseguente al perdurante periodo di siccità, che si sta registrando da ormai 4-5 mesi, interrotti da sporadiche e non rilevanti precipitazioni.

La situazione è ovviamente variegata per ciascun comparto produttivo.

Relativamente alle colture annuali, le scarse precipitazioni invernali e primaverili hanno interessato le sole colture cerealicole, che si presentano, pur con gradi di gravita differenziati a secondo della tipologia di terreno e delle tecniche agronomiche adottate, con un visibile stato di sofferenza e di ritardo vegetativo. In taluni areali, le aziende hanno ritenuto opportuno, per salvare la coltura, effettuare interventi irrigui, mai registrati sul grano a memoria d’uomo. In tale contesto diventano strategiche le eventuali precipitazioni dei prossimi giorni.

Nel frattempo, sono state effettuate le semine delle barbabietole da zucchero e sono in corso di avanzato completamento le semine del mais.

Per quanto riguarda le barbabietole occorre registrare, al pari dei cereali, la realizzazione, nelle situazioni più gravi, di interventi irrigui, volti anche in questo caso a salvaguardare la tenuta delle piantine e assicurare il raggiungimento del livello minimo di investimento per unità di superficie.

Per entrambe le colture la necessità di apporti idrici significativi nell’arco dei prossimi 7-10 giorni saranno determinanti per consentire il raggiungimento di un adeguato stadio di crescita e consentire le valutazioni in ordine alla necessità di effettuare la risemina o per orientare le aziende agricole verso la semina di colture alternative, oleaginose necessariamente.

Per quanto riguarda le colture orticole, in senso generale sono le produzioni più sensibili e con maggior necessità di apporti regolari d’acqua. Per tutte le colture oggi in campo, carote e radicchi soprattutto, si sta intervenendo con irrigazioni di soccorso, nell’attesa di adeguate precipitazioni atmosferiche.

Qualsiasi valutazione relativamente al comparto frutticolo è invece prematura. Le colture maggiormente presenti sul territorio, quali pere, mele e drupacee, non sembrano dimostrare stress particolari e irreparabili, con fioriture ordinarie, anche se occorre registrare, anche in questo caso, i primi interventi irrigui di soccorso, effettuati nella delicata fase della ripresa vegetativa e della fioritura. Determinanti, per una altrettanto ordinaria allegazione e tenuta dei frutticini, saranno gli andamenti atmosferici dei prossimi 10-20 giorni.

“Se è ancora presto per trarre conclusioni in ordine a percentuali di danno – osserva il Preesidente di Confagricoltura Ferrara - occorre però registrare come l’andamento atmosferico degli ultimi 4-5 mesi, presenti situazioni di criticità ormai consolidate e, probabilmente, difficilmente recuperabili. Il locale Consorzio di Bonifica, che pure ha dovuto anticipare di 15-20 giorni la stagione irrigua, rileva come i livelli del Fiume Po, dal quale viene derivata la quota più rilevante di acqua irrigua, siano pericolosamente bassi, peraltro non supportati da adeguate riserve nei laghi e dalle riserve dei ghiacciai a monte, per le scarse nevicate che hanno interessato i territori montani, e che pertanto è da ritenere che l’estate ormai prossima sarà caratterizzata da difficoltà di approvvigionamento. E’ inoltre fuori di dubbio che per gli interventi irrigui già eseguiti e per quelli che in futuro sarà necessario effettuare, le aziende agricole stanno già affrontando costi di gestione ben superiori al passato. (in particolare per l’elevato costo del carburante agricolo che, al netto dei sostegni al settore, ormai sfiora l’euro al litro) da mettere in correlazione, ma è solo un auspicio – conclude Nicola Gherardi - un futuro della campagna agraria che possa consentire livelli produttivi almeno di poco inferiori all’ordinario”.

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