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mercoledì 4 aprile 2012

CIA: INFLAZIONE, IL CARRELLO DELLA SPESA È GONFIATO DAL “CARO-BENZINA”

Fonte: Cia Ferrara

Secondo la Cia di Ferrara, il rallentamento dei rincari di cibi e bevande registrato a marzo dall’Istat non basta a dare sollievo alle famiglie.

FERRARA: Il carrello della spesa continua a spingere sull’acceleratore, facendo segnare nel mese di marzo un aumento del 4,6 per cento: il valore più alto da ottobre 2008. Cifre che per le famiglie si traducono in una pioggia di rincari dei prodotti acquistati con maggior frequenza, a cominciare dai carburanti. Unica nota positiva è la lieve frenata della corsa degli alimentari (che fanno registrare un +2,5 per cento tendenziale, a fronte del +2,8 del mese scorso), insieme al segno meno dei vegetali freschi (-2,4 congiunturale).

"La benzina continua a crescere sull’anno alla stessa velocità del mese scorso, mentre il gasolio rallenta leggermente. A pagare lo scotto di questi macro-rincari sono, come sempre, i consumatori e i produttori agricoli -spiega Lorenzo Boldrini, presidente provinciale Cia- I primi vedono lievitare i prezzi al sullo scaffale, visto che il 90 per cento dei prodotti alimentari viaggia su gomma, e gli altri spendono praticamente il doppio dell’anno scorso per far funzionare i mezzi meccanici e per riscaldare le serre, con dinamiche dei prezzi in campagna che sono del tutto scollegate dai costi sopportati."

"Il risultato - continua Boldrini - è che a marzo i prezzi al consumo degli alimentari aumentano, anche se poco più lentamente del mese scorso. A infiammarsi più di tutti sono i prezzi di caffè (+12,8 per cento su base annua) e zucchero (più 12,5), ma anche del vino (più 3,5). Al contrario, i segni meno si concentrano sui vegetali freschi (-2,4 sul mese), sulle patate (-0,7 per cento sul mese e meno 4,4 per cento sull’anno), ma anche sul pesce fresco di mare, che scende dell’1,3 per cento rispetto a febbraio. Infine si segnala un aumento congiunturale della frutta fresca, in diminuzione del 3,8 per cento rispetto a marzo 2011."

"Questi dati dimostrano che gli agricoltori non stanno speculando sui loro prodotti, aumentano principalmente i prezzi delle importazioni - conclude Boldrini - ma la situazione resta critica per i bilanci delle famiglie italiane, messe sempre più a dura prova dall’incremento dei capitoli di spesa “alimentari” e “trasporti”. La preoccupazione della Cia è che continuando così non ci potrà essere alcuna risalita dei consumi e, quindi, nessuna ripresa, alle imprese resteranno costi alti e si aggiunge la difficoltà ad incassare. Le aziende agricole non potranno resistere a lungo, ma nemmeno il paese può sopportare questa situazione. "

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