Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
“La questione dell'agricoltore attivo è fondamentale e molto sentita nel mio Paese. La proposta originaria della Commissione non era soddisfacente, mentre registro nel testo della Presidenza un piccolo progresso, ma dobbiamo lavorare ancora”.
Lo ha detto Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, partecipando ai lavori del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione europea, in Lussemburgo, che ha all’ordine del giorno la discussione sulla riforma della Politica agricola comune (PAC).
“Occorre approfondire – ha aggiunto il Ministro Catania – l’ipotesi lanciata oggi dalla Commissione di una lista negativa, che lasci l’onere della prova a carico dell’agricoltore. È una strada, purché preveda una clausola che consenta al singolo Stato membro di lavorare ulteriormente sulla sua definizione. Per quel che riguarda invece la redistribuzione degli aiuti e la questione della convergenza interna, si tratta di un punto per noi fondamentale: il livello italiano di aiuti è estremamente diversificato. Non possiamo accettare un livellamento rapido come quello proposto dalla Commissione, abbiamo bisogno di più tempo. L’Italia non sarebbe in grado di arrivarci nell'arco di soli sette anni. Mi pare intelligente, quindi – ha concluso Catania – la proposta di una ‘forchetta’ che stabilisca un minimo e un massimo”.
venerdì 27 aprile 2012
RIFORMA PAC, CATANIA: SU QUESTIONE ‘AGRICOLTORI ATTIVI’ LASCIARE MARGINI DI DECISIONE A STATI MEMBRI
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