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lunedì 16 gennaio 2012

POMODORO, ANGURIA E MELONE IN UN INCONTRO A CODIGORO MERCOLEDÌ 18 GENNAIO

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Mercoledì 18 gennaio, dalle 9.30, nella la Sala Riode Finessi (Piazza Matteotti 55) a Codigoro, saranno illustrati a tecnici agronomi, produttori, organizzazioni e industrie del settore i risultati dello studio annuale sulle nuove varietà di pomodoro da industria, anguria e melone. L’obiettivo è di migliore la qualità del prodotto e la tutela del margine di remunerazione per gli agricoltori.
Ad aprire i lavori della mattinata, il sindaco di Codigoro, Rita Cinti Luciani, mentre un quadro sul settore e la presentazione generale del progetto sono affidati a Riccardo Loberti, del settore Ambiente ed Agricoltura della Provincia di Ferrara.
I risultati ottenuti a livello regionale sul pomodoro da industria saranno presentati da Mario Dadomo, dell’Azienda agraria sperimentale Stuard di Parma, mentre gli sviluppi e gli aspetti più significativi emersi in provincia di Ferrara saranno approfonditi da Angelo Innocenti, dell’Azienda M. Marani di Ravenna.
Gli altri interventi riservati all’esito della sperimentazione, sempre annuale, su anguria e melone semiforzato (cioè coltivato sotto serre), sono invece curati da Pier Paolo Pasotti di Astra Innovazione e Sviluppo di Imola e da Sandro Bolognesi, dell’Azienda Marani.
Il progetto ha interessato un unico campo a Ferrara per l’anguria e due campi per il melone, uno ad Imola e uno a Ferrara, e ha consentito di individuare, oltre alle varietà, anche le zone più vocate per quantitativi e qualità del prodotto reso.
In provincia sono oltre 6.500 gli ettari coltivati a pomodoro da industria con una produzione di 423.280 tonnellate (dati ISTAT 2011) e un dato occupazionale rilevante, sostenuto dalle aziende di trasformazione presenti sul territorio e dall’indotto mosso dal settore. Il pomodoro trasformato quest’anno ha visto poi l’accordo tra organizzazioni dei produttori del Nord Italia e le industrie di trasformazione aderenti all'Aiipa, per la campagna di trasformazione 2011, che ha fissato il prezzo indicativo di riferimento a 88 euro la tonnellata, con un incremento di 18 euro rispetto alla campagna precedente.
Per salvare una produzione importante per il ferrarese e per il territorio regionale, istituzioni e operatori del settore insistono sulla valorizzazione e pubblicizzazione dell’elevato livello qualitativo dei prodotti, sia a livello di produzione e gestione della materia prima, che a quello di trasformazione e distribuzione.
Gli strumenti adottati puntano su una politica di regole chiare e certificate, condivise a livello europeo. In questa direzione va l’investimento della Regione Emilia-Romagna, verso progetti di ricerca di nuove varietà di prodotto, capaci di buona resa produttiva, caratterizzate da gusto e qualità apprezzabili e valide per contenere l’investimento richiesto all’agricoltore.
Valorizzare la qualità e difendere il reddito dei produttori: è in questa direzione che va il finanziamento regionale per l’anno 2011, in particolare su pomodoro, anguria e melone, che sono fra i più tipici dell’agricoltura estense..
Un progetto coordinato dal Centro Ricerche Produzioni Vegetali, con il supporto tecnico di Astra Innovazione e Sviluppo e delle aziende Agrarie Sperimentali Stuard di Parma e Marani di Ravenna.

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