martedì 24 gennaio 2012
COLDIRETTI: I GIOVANI POSSONO CONTARE SU CREDITAGRI. DALL’ASSEMBLEA SEGNALI DI ATTENZIONE PER GLI INVESTIMENTI E LE NECESSITA’ DELLE IMPRESE.
Fonte: Coldiretti Ferrara
Una affollatissima sala conferenze ha salutato in Camera di Commercio l’assemblea provinciale dei Giovani di Coldiretti. CreditAgri snodo concreto ed operativo per l’accesso al credito, la valutazione d’impresa e la concessione di garanzie per il mondo agricolo. Già operativi a Ferrara.
Sono iniziate ieri, lunedì 23 gennaio da Ferrara, con oltre 100 presenti, le assemblee dei Giovani di Coldiretti, imprenditori che stanno rivolgendo le proprie attività in direzioni nuove e più attive rispetto alle altre imprese “senior” e che possono contare su strumenti di affiancamento e sostegno dedicati proprio a loro.
E’ quanto emerso dai lavori dell’assemblea di Giovani Impresa Ferrara che ha voluto fortemente mettere al centro dell’attenzione il tema del credito e delle garanzie per le imprese agricole che vogliono crescere, diversificare, investire.
Caratteristiche tipiche dei giovani, che a livello regionale sono circa 6.000, un decimo delle quali (610) ferraresi, e che secondo i dati del censimento ISTAT dell’agricoltura 2010, mediamente, possiedono una superficie superiore del 70% rispetto alla media regionale rilevata dal censimento agricolo 2010 (23,44 ettari contro il 14,63) e un fatturato più elevato del 79% della media e il 55% di occupati in più.
“I giovani – osserva Sergio Gulinelli, delegato provinciale di Giovani Impresa Ferrara – stanno spingendo le loro imprese verso una più elevata capacità competitiva e una maggiore innovazione. Secondo le nostre rilevazioni il 78% delle imprese guidate da giovani investe sul miglioramento dei prodotti aziendali e l’80% per presidiare il mercato punta a nuove formule commerciali, come la vendita diretta e la multifunzionalità. Abbiamo però bisogno di supporto e di strumenti efficaci, al passo con i tempi e quindi più rapidi nelle risposte, che si tratti di garanzie per l’accesso al credito, che di procedimenti per acquisire terreni, che di finanziamento di progetti di miglioramento aziendale e di investimento.”
Sostegno e soddisfazione per la nutrita presenza di giovani è stata espressa anche dai rappresentanti delle istituzioni presenti, dalla senatrice Bertuzzi, alla presidente della provincia di Ferrara, Zappaterra, al neo assessore all’agricoltura, Calderoni (che ha esordito sottolineando la necessità di difendere le nostre produzioni, anche dall’assalto del falso made in Italy, condividendo la battaglia di Coldiretti sul caso SIMEST), all’assessore Marescotti, in rappresentanza del Comune di Ferrara.
La relazione di Gulinelli ha toccato lo spirito delle imprese giovani, evidenziando le tante difficoltà che nel settore agricolo rendono difficile iniziare l’attività, soprattutto per chi proviene da altre esperienze e non ha capitali propri o di famiglia con i quali dare garanzia al sistema bancario o per riuscire ad accedere al sistema dei PSR.
E CreditAgri, realtà fortemente voluta da Coldiretti, per voce del responsabile per l’Emilia-Romagna, Nolletti e del presidente nazionale, Piazza, ha confermato la propria disponibilità nell’essere a fianco delle imprese, in particolare di giovani imprenditori, per valutare progetti, comprenderne la sostenibilità e mettere a disposizione attraverso prodotti specifici e le circa 150 convenzioni territoriali con banche sia di rilievo nazionale che locale, le soluzioni più opportune, affiancate da un sistema di garanzie tagliate su misura ed un monitoraggio di periodo per massimizzare l’investimento.
Riprendendo le fila del ragionamento, dopo che l’assessore regionale all’agricoltura Rabboni ha evidenziato il buon numero di azioni attivate all’interno del PSR, a favore di giovani imprenditori sino a 40 anni (dall’insediamento, agli investimenti, alla formazione), il presidente di Coldiretti Ferrara, Mauro Tonello ha rimarcato i grandi cambiamenti del settore agricolo, anche sotto il versante culturale, e la necessità di adeguare gli strumenti a tempi più veloci, dove spesso le imprese devono rispondere alle sollecitazioni ed alle opportunità in tempo reale e non possono permettersi di attendere mesi o anni da parte del pubblico. Un pubblico che deve farsi carico di migliorare le proprie performance nei confronti delle imprese, proseguendo sulla via della semplificazione e su servizi di valore concreto, in una visione che sia più d’impresa che di burocrazia, svecchiando metodi e situazioni che ancora pesano sulle attività. Un richiamo anche concreto, ad esempio sulle norme per i rifiuti di origine agricola, sulle delibere in difesa del vero made in Italy, sulle banche locali che ancora non sono entrate pienamente nell’attività di CreditAgri e sono state sollecitate ad un ruolo diverso e più attivo.
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