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venerdì 13 gennaio 2012

IL CARO CARBURANTE SCHIACCIA I BILANCI AZIENDALI AGRICOLI IN UN ANNO LA LIEVITAZIONE DEI PREZZI E’ COSTATA A FERRARA 3,64 MILIONI

FONTE: CONFAGRICOLTURA FERRARA

“Con il prezzo della benzina che vola verso valori mai raggiunti prima, i contraccolpi sui bilanci delle aziende agricole diventano insostenibili”. Così, Nicola Gherardi, Presidente di Confagricoltura Ferrara, denuncia le enormi difficoltà che il caro carburanti sta provocando nelle campagne.

“Dal gennaio dell’anno scorso il prezzo del gasolio agricolo è aumentato del 9,21%. Se teniamo conto che in provincia di Ferrara si utilizzano circa 52 milioni di litri di carburante agricolo all’anno, il maggior esborso per le imprese agricole è stato pari a circa 3,64 milioni di euro. Va poi tenuto presente – prosegue il Presidente – che in questi ultimi mesi le imprese stanno sostenendo un consumo aggiuntivo di gasolio per l’inaridimento dei terreni a causa della siccità, che ha reso più impegnative le lavorazioni meccaniche”.

“Gli agricoltori – spiega Confagricoltura Ferrara - hanno la possibilità di usufruire di una quota di carburante agevolato ma con i prezzi del gasolio in continua escalation la riduzione di accisa risulta inadeguata”.

“Oltre tutto – pone in evidenza Nicola Gherardi - per poter usufruire del carburante agevolato i produttori sono tenuti a svolgere una serie defaticante di adempimenti burocratici per acquisire i documenti necessari, che portano via, complessivamente nell’intero settore a livello nazionale, 1 milione di giornate lavorative l’anno da dover destinare alle pratiche amministrative. Da ciò la proposta di Confagricoltura di affiancare all’attuale sistema di agevolazione, un meccanismo che dia alle imprese agricole la possibilità di applicare il sistema di agevolazioni anche tramite crediti di imposta in compensazione, collegato al sistema attuale di calcolo del fabbisogno di gasolio agricolo per ettaro e per coltura. Il nuovo sistema proposto, opzionale per i beneficiari non determina un aggravio di spesa a carico dell’Erario ma consente una notevole semplificazione amministrativa”.

“Se il rincaro dei mezzi produttivi non troverà un drastico ridimensionamento – conclude il Presidente di Confagricoltura Ferrara – c’è il fondato timore che decine e decine di aziende ferraresi siano costrette ad uscire dal mercato. Gli ultimi dati economici sono allarmanti: nel Paese si consuma di meno ma si paga di più. Ma di questi rincari non si avvantaggia l’agricoltura, anche per il disequilibrio nella filiera. A ciò si dovrà far fronte stringendo con le industrie alimentari alleanze sempre più articolate. Unica chiave per garantire ai consumatori prodotti di qualità certa e costante, con prezzi accessibili a tutti per favorire la ripresa dei consumi”.

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