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lunedì 21 gennaio 2013

Uno "sportello" on line per gli agricoltori dell'Emilia-Romagna: tutte le pratiche con un "clic" direttamente da casa.

FONTE: REGIONE EMILIA - ROMAGNA

Rabboni: "troppi oneri burocratici per le aziende agricole. Le nostre iniziative per ridurli e liberare tempo e risorse". Nel 2013 un corso di formazione e la consegna di una chiavetta digitale a 2400 agricoltori
 Bologna - Pratiche “fai da te” per gli imprenditori agricoli dell’Emilia-Romagna che, con un notevole risparmio di tempo e di costi, già oggi possono presentare direttamente da casa tutte le principali domande di finanziamento: per la Pac e il Psr, innanzi tutto, ma anche per il carburante agevolato, le calamità naturali, le notifiche di produzione biologica e florovivaistica, l’uso degli effluenti zootecnici e, naturalmente, per verificare la propria posizione anagrafica e lo stato delle pratiche in corso.
Il tutto è reso possibile da un progetto della Regione Emilia-Romagna per la gestione on line dei diversi adempimenti previsti dalla normativa nazionale ed europea, che, partito un anno fa, è ormai pienamente operativo.
Si tratta di un vero e proprio “sportello dell’agricoltore” accessibile dal portale della Regione (www.ermesagricoltura.it/Sportello-dell-agricoltore/Fai-da-te) e che rappresenta una delle novità messe a punto per alleggerire il carico burocratico che pesa sulle imprese agricole. Il punto è stato fatto oggi a Bologna nel corso del convegno, promosso dalla Regione “La semplificazione in campo”. “ La burocrazia in agricoltura è pesante – ha spiegato l’assessore regionale Tiberio Rabboni – si stima che 100 giorni di lavoro all’anno vengano spesi per le pratiche agricole. Ridurre gli oneri burocratici è dunque importante per liberare tempo e risorse che potranno così essere destinati all’attività agricola in senso stretto. E’ un percorso che la Regione ha intrapreso utilizzando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie”.
Unica condizione per l’accesso allo sportello on line è essere iscritti all’anagrafe delle imprese agricole e il possesso di una smart card o chiavetta usb, contenente il proprio certificato digitale, che viene rilasciata da un’autorità di certificazione riconosciuta a livello nazionale (Poste italiane, Infocamere).
Proprio per favorire l’uso di questo strumento la Regione ha finanziato per il 2013 un’iniziativa formativa che prevede la consegna della chiavetta- affiancata da un corso di formazione della durata di 4 ore e per un anno da un servizio di assistenza telefonica - a 2400 agricoltori. I corsi sono già partiti con la consegna delle prime 200 chiavette.
Oltre allo “sportello fai da te” nel 2013 entreranno nel vivo altre due importanti novità per la sburocratizzazione dell’agricoltura emiliano-romagnola: il Registro unico dei controlli in azienda e  la procedura del  silenzio-assenso per alcuni adempimenti agricoli.
Il Ruc è un vero e proprio archivio informatizzato di tutte le ispezioni e  i controlli compiuti dai diversi enti pubblici. Si tratta mediamente di 10 mila ispezioni all’anno da parte di Regione, Province, Comunità montane, Unioni di Comuni, Asl, Arpa, con il coinvolgimento di oltre 300 incaricati. L’obiettivo è ridurne il numero a vantaggio sia del controllore che del controllato, evitando sovrapposizioni e duplicazioni per i controlli che di fatto riguardano gli stessi aspetti.
Previsto da una legge regionale approvata un anno fa, il Registro è già operativo per quanto riguarda i requisiti di condizionalità (gli adempimenti previsti per il benessere animale) e le misure di investimento del Programma di sviluppo rurale. Fino al giugno prossimo, Regione, Agrea, Province, Comunità montane e Unione dei Comuni implementeranno il Registro con i controlli relativi all'Ocm vino, alle altre Misure del Psr, alla “Domanda unica”, ai prodotti fitosanitari, agli agriturismi e alla gestione degli effluenti zootecnici. Entro la fine del 2013 inizierà l’inserimento dei dati relativi anche  ai controlli sanitari e dell’Arpa.
Per quanto riguarda il silenzio-assenso, infine, si partirà nel 2013 con il comparto vitivinicolo. In collaborazione con i centri di assistenza agricola, il meccanismo che permetterà di ridurre i tempi di risposta della pubblica amministrazione verrà applicato alle domande di correzione delle anomalie sulle superfici vitate e a quelle  di espianto e reimpianto dei vigneti.

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