E’
Lorella Ansaloni, imprenditrice agricola di Medolla, già responsabile regionale
per l’Emilia-Romagna, la nuova responsabile nazionale di Donne
Impresa.
Aumentano le
donne manager in agricoltura dove salgono a 294.618 le titolari, amministratrici
o socie di aziende, in controtendenza rispetto alla crisi economica generale che
vede una diminuzione dei loro colleghi maschi. E’ quanto emerge da una analisi
della Coldiretti relativa al terzo trimestre del 2012 rispetto a quello
precedente che registra anche un aumento del 3 per cento delle assunzioni di
lavoratrici dipendenti nel settore. L’occasione per fare il punto sulle “quote
rosa dell’agricoltura” è stata l’Assemblea elettiva di Donne Impresa Coldiretti
che ha nominato responsabile nazionale Lorella Ansaloni di Medolla (Modena). 53
anni, sposata e madre di tre figli la Ansaloni ha lasciato l’attività in banca
per dedicarsi con il marito all’azienda ad indirizzo frutticolo e
florovivaistico e al Punto di Campagna Amica aziendale con prodotti alimentari
naturali e biologici e per il giardinaggio. Il terremoto del 29 maggio che ha
colpito l’Emilia Romagna ha provocato danni anche all’azienda di Lorella
Ansaloni che si è subitorimboccata le maniche per ripristinare la funzionalità
del garden e dell’acetaia dove viene realizzato dell’ottimo aceto balsamico.
“Ringrazio per la grande opportunità che mi è stata offerta. Il mio impegno sarà
forte e determinato (gli emiliani sono tosti), contando anche sull’aiuto delle
donne imprenditrici che saranno al mio fianco in questi anni. Dobbiamo
assolutamente proseguire sul cammino già intrapreso della “modernizzazione”
dell’agricoltura e favorire la multifunzionalità che emerge anche dai dati
nazionali sull’imprenditoria in rosa, “modernizzazione” che spesso passa
attraverso la donna” ha affermato Lorella Ansaloni al momento dell’elezione. Non
resta da fare altro che rimboccarci di nuovo le maniche, ma noi donne - ha
concluso - lo sappiamo già e lo facciamo da sempre!” Sulla base dell’analisi
Coldiretti su dati Unioncamere, Inps e Istat, quasi una impresa agricola su tre
(29 per cento) è condotta dalle donne che hanno aumentato progressivamente nel
tempo il loro peso all’interno del settore agricolo dove hanno trovato
occupazione come dipendenti ben 406mila lavoratrici nel 2011. La capacità di
coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della
vita a contatto con la natura sembra essere - sottolinea la Coldiretti - una
delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne. Un impegno che
- precisa la Coldiretti - è infatti particolarmente rilevante nelle attività
piu' innovative e multifunzionali come dimostra il protagonismo delle donne nei
mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle
associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e
olio. L’ingresso progressivo della presenza femminile nell’agricoltura italiana
- conclude la Coldiretti - ha certamente dato un forte impulso all’innovazione
che ha caratterizzato il settore con l'ampliamento delle attività ad esso
connessecome la trasformazione dei prodotti, la crescente attenzione al
benessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli
agriasilo, la pet-therapy, l’adozione di piante e animali on line e tante altre
innovazioni in rosa che le aziende vincitrici, diffuse in diverse tutte le
regioni, hanno come peculiarità.
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