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mercoledì 23 gennaio 2013

COLDIRETTI: POSITIVO LO STOP DELLA U.E. A NUOVE VARIETA’ OGM. FONDAMENTALE L’ATTIVAZIONE DELLA CLAUSOLA DI SALVAGURDIA ITALIANA

Fonte: Coldiretti Ferrara

Gulinelli: scongiurare ogni rischio di commistione tra colture modificate e tradizionali per salvaguardare nei fatti prodotti tradizionali e territorio.

La positiva decisione della Commissione Europea è stata accompagnata a livello nazionale dall’avvio delle procedure per l’attivazione della “clausola di salvaguardia” per scongiurare in Italia qualsiasi rischio di commistione tra Ogm e agricoltura tradizionale o biologica”. Lo sottolinea Coldiretti nel commentare positivamente la decisione della Commissione UE di non “proporre agli Stati membri di adottare nuove varieta' di Ogm destinate alle colture in campo fino a quando non ci sara' una decisione del Consiglio Ue sulla proposta avanzata dall'esecutivo per regolamentare la coltura di Ogm in Europa”. L’attivazione della clausola di salvaguardia è importante al fine di rimuovere qualsiasi dubbio e preoccupazione circa gli effetti pregiudizievoli che potrebbero discendere da un’eventuale ed illecita semina di varietà Ogm, ed è stata ripetuta anche in una recente lettera scritta dal presidente della Coldiretti Sergio Marini al Ministro delle Politiche Agricole. “Il ricorso a tale clausola – evidenzia il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli - è già stato richiesto in più occasioni dalle amministrazioni regionali ed è uno strumento esercitato da alcuni Stati membri dell’Ue in relazione a nuove evidenze scientifiche che evidenziano l’impatto degli Ogm anche su aspetti diversi da quelli economici ed è conseguenziale alle numerose delibere di Regioni, Provincie e Comuni italiani ed anche del nostro territorio, dove 17 comuni, il Parco del Delta e la Provincia, hanno approvato provvedimenti ed ordini del giorno per un territorio OGM free”. Non va dimenticato - conclude Gulinelli – che sulla base dell`indagine Coldiretti-Swg relativa ad ottobre 2012 quasi sette italiani su dieci considerano oggi gliorganismi geneticamente modificati meno salutari di quelli tradizionali: una motivazione in più che va a rafforzare l’esigenza di garantire l’agricoltura e il territorio da forme di inquinamento genetico e assicurare la competitività delle nostre produzioni tradizionali e di qualità. “ E questo prescindendo da posizioni meramente di contrarietà di principio, che comunque sono importanti, quanto per motivazioni di opportunità tecnica, economica e di coerenza con un modello di sviluppo che per Coldiretti – chiude Gulinelli – è molto diverso dalle logiche che stanno alla base dello sfruttamento delle colture OGM”.

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