FONTE: CONFAGRICOLTURA
PERMANGONO TUTTE LE RISERVE SU UNA RIFORMA CHE MANTIENE I CAPISALDI DEL SUO
PROGETTO ORIGINARIO”
“Registriamo positive modifiche
all’impianto della riforma della Pac proposto dalla Commissione europea, in
attesa del seguito di quello che si preannuncia come un negoziato difficile e
complesso sul quale continueremo a vigilare”.
Commenta così Mario Guidi,
presidente di Confagricoltura, la due giorni di votazioni della Commissione
dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale che ha approvato i suoi numerosi
emendamenti alle proposte di regolamento della “riforma verso il
2020”.
“Non possiamo non riconoscere alla
Comagri ed al suo presidente Paolo de Castro – ha proseguito il presidente di
Confagricoltura - un lavoro enorme di rivisitazione e proposta rispetto ai testi
originari, che ha consentito di introdurre importanti
novità.”
Un certo allentamento dei forti
tagli a carico dei produttori storici, ad esempio, ma anche l’eliminazione
dell’obbligatorietà e la semplificazione del greening. Sino ad alcune
positive note come le novità sugli strumenti di mercato per le crisi e la
proroga al delle quote zucchero e dei diritti di impianto vitivinicoli. Mentre
sono senz’altro positive anche le aperture nello sviluppo rurale per la gestione
nazionale dei programmi e per il funzionamento dello strumento di gestione del
rischio; così come infine non si può non citare, anche per l’apporto del
relatore Giovanni La Via, l’introduzione di semplificazioni per la
condizionalità ed il regime sanzionatorio.
“Certo permangono tutte le nostre
perplessità per una struttura della riforma che mantiene i capisaldi di chi l’ha
progettata e sui quali dobbiamo ancora impegnarci. È inaccettabile ed
antistorico tagliare le risorse alla nostra agricoltura – ha poi affermato Guidi
– così come dare troppa enfasi sulla ridistribuzione dei pagamenti tra le
imprese e sugli impegni ambientali, che limitano il potenziale produttivo invece
che esaltarlo.”
Si tratta di aspetti che verranno
affrontati nelle prossime settimane del negoziato a partire dal Consiglio dei
Capi di Stato e di Governo del prossimo 7-8 febbraio. Aspetti sui quali
Confagricoltura non farà mancare la sua attenzione e le sue proposte; per le
possibili conseguenze che esse possono determinare in prospettiva per le imprese
associate.
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